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Cervo ferito prigioniero in 2 metri di neve soccorso nel maceratese dai Cc forestali. Riportato nella boscaglia

28/01/2017

Un bellissimo esemplare di cervo maschio ferito, bloccato da oltre due metri di neve, e’ stato soccorso dai carabinieri forestali a San Martino di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno), in localita’ San Paolo.
La segnalazione e’ arrivata da un automobilista che ha rischiato di urtare l’animale. Il cervo correva lungo la strada in quanto ai lati della carreggiata la neve era troppo alta.
Giunti sul posto, i militari hanno subito individuato e soccorso l’animale nei pressi della Provinciale che conduce a San Martino: fortunatamente le ferite erano lievi, e, aiutato dai militari con una pala, il cervo e’ potuto tornare nella boscaglia. In questi giorni sono molti gli animali selvatici in difficolta’ segnalati nelle zone montane delle Marche: caprioli, istrici, ma anche cinghiali attirati dal sale sparso sulle strade innevate. (ANSA).

 

 


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Oltre 350 cuccioli di razza stipati in gabbie per conigli con poca acqua e cibo. Condannati due allevatori modenesi per maltrattamento animali

28/01/2017

Due allevatori modenesi, un 54enne  e la moglie di 43 anni, sono stati condannati nel processo di primo grado rispettivamente a otto e sei mesi per maltrattamento di animali. La pena nei loro confronti e’ sospesa. Il dispositivo di sentenza, conclude il procedimento penale nato da un’operazione della polizia municipale cominciata nel dicembre 2011.
Nell’allevamento di cani a Cittanova, nel modenese, che faceva parte della ‘Fattoria didattica delle Rose’, la polizia municipale trovo’ 356 cani di razza stipati in gabbie per conigli, senza luce e con poco cibo. La pubblica accusa aveva chiesto per i due allevatori una condanna a 10 mesi. Il giudice ha stabilito un risarcimento di 4.000 euro ad Anpana (Associazione nazionale protezione animali, natura e ambiente).
L’allevatore 54enne e’ stato colpito anche dalla sospensione per sei mesi dall’esercizio della professione.
I cani furono trovati in pessime condizioni igieniche, tant’e’ che scatto’ il sequestro di tutti gli animali. Nell’indagine  si faceva riferimento ad animali di razza: dal labrador al setter, dal golden retriver al cane corso, fino a chihuahua e yorkshire. A segnalare il caso di maltrattamenti ai danni dei cani erano stati alcuni cittadini, mentre i veterinari avevano evidenziato che gli animali erano denutriti e con le unghie lunghe. Alcuni cuccioli non erano piu’ in grado di camminare. Gli allevatori hanno sempre respinto le accuse, difendendosi anche in aula e definendo la loro fattoria regolare. (ansa).


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Neve non ce l'ha fatta. Terzo cane dell'hotel Rigopiano, è morta sotto la slavina accanto al suo proprietario

27/01/2017

Quando a Farindola riapparvero Lupo e Nuvola, due dei pastori abruzzesi dell’Hotel Rigopiano, chi li conosceva si chiese dove fossero i cuccioli e Neve, il terzo pastore adulto di Roberto, il proprietario dell’albergo che per questa razza di cani aveva un amore sconfinato.
I soccorritori l’hanno trovata sepolta da neve e macerie, vicina al suo umano fino all’ultimo.
L’ultima scintilla di speranza era arrivata dal ritrovamento, dopo 5 giorni, dei tre cuccioli sopravvissuti al caldo nel vano caldaia sotto la neve. I piccoli si sono riuniti ai loro genitori presso una giovane conoscente dell’albergatore che ora si occupa di tutti loro.
Mancava solo Neve. Lei non si è salvata, è stata trovata dai soccorritori, che hanno scavato per giorni, vicino a Roberto, un uomo legato a questi cani in maniera unica, li accudiva e li coccolava come figli.
Neve e Roberto se ne sono andati via insieme verso una vita di corse e giochi senza fine. Quando sarà il momento saranno insieme sul Ponte dell’Arcobaleno ad aspettare il  resto della “famiglia”.


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Forestali con motoslitte, elicotteri e mezzi gommati portano quintali mangime per gli animali in emergenza nel teramano

27/01/2017

Prosegue intensamente l’attività’ dei Carabinieri Forestali di Teramo, impegnati da giorni a fronteggiare l’emergenza zootecnica che ha investito la provincia. Sappiamo tutti come gli eventi meteorologici e sismici, hanno messo in ginocchio gran parte delle aziende agricole aprutine. Vari sono stati gli interventi gia’ effettuati presso diversi allevatori, in particolar modo nei comuni delle aree interne, per la distribuzione di foraggio e granaglie attraverso l’utilizzo di motoslitte, elicotteri e mezzi gommati (dove possibile).
Solo nella giornata di ieri, si legge in una nota, “sono state rifornite n. 26 Aziende zootecniche alle quali sono state consegnati complessivamente 14 quintali di orzo, 8 qli di favino, 11 qli di avena, 8 qli di schiacciato di mais, 14 qli di mais macinato e ben 730 qli di fieno.  
Tutta l’attivita’ e’ stata diretta da personale Carabinieri Forestale del Centro Coordinamento Soccorsi istituito presso la locale Prefettura. Parallelamente e’ stato coordinato l’afflusso dei foraggi al centro di stoccaggio sito in Teramo con coinvolgimento delle pattuglie per tutte le operazioni di raggiungimento delle aziende donatrici e conferimenti materiali zootecnici.
Nella giornata di oggidue elicotteri NH500 verranno utilizzati per il trasporto di fieno, sino completo  esaurimento dell’assistenza occorrente alle aziende.


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Rapporto Eurispes, crisi riduce i pet nelle case degli italiani. Ai proprietari fiscalità di favore

27/01/2017

«I dati contenuti nel rapporto Eurispes 2017, che evidenziano a causa della crisi una riduzione delle presenze dei pet nelle case degli italiani, dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, l’urgenza di prevedere una fiscalità di favore per gli animali con l’introduzione tra l’altro dell’IVA agevolata su pet food e cure mediche». Lo dichiara la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, che, insieme alla fiscalità di favore, torna a sollecitare anche il via libera del Parlamento all’uso di farmaci generici per gli animali. «Secondo le rilevazioni Eurispes la metà dei cani e dei gatti che vivono nelle nostre case sono stati adottati da strutture di accoglienza o comunque sottratti ad una situazione di abbandono. Ciò significa – prosegue Rocchi – che siamo in presenza di un fenomeno virtuoso, che deve essere assolutamente incentivato anche nell’interesse delle casse pubbliche. I decisori pubblici colgano questa straordinaria opportunità con misure di buon senso; misure che possono davvero contribuire a svuotare i canili».


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Bracconieri e istituzioni contro i lupi. Mail bombing dell’Enpa vs/Ministro Galletti e Coldiretti: diciamo no alla caccia al lupo. Riduzione tutel incentivo al bracconaggio

27/01/2017

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha lanciato, attraverso i propri canali Facebook (facebook.com/enpaonlus) e Twitter (twitter.com/enpaonlus), una iniziativa di protesta su larga scala per dire no alla caccia al lupo. Caccia che, dopo un regime di protezione speciale di cui questa specie animale gode dal 1946, potrebbe diventare realtà tra pochi giorni. Il 2 febbraio, infatti, il Governo è chiamato ad approvare quello che paradossalmente viene chiamato piano di conservazione del lupo e che autorizza invece con una deroga gli spari contro il più grande predatore italiano, il quale – è bene ricordarlo – svolge una importantissima funzione di bioregolazione tre le specie presenti sul nostro territorio. Soprattutto tra quei cinghiali che ogni giorno si trovano al centro di allarmi più o meno pretestuosi.
La protesta di Enpa è diretta, in particolare, contro il Ministro dell’Ambiente e contro l’associazione agricola Coldiretti, soggetti ai quali deve essere ricondotta la “paternità” della deroga. Secondo Enpa, il titolare del dicastero dell’Ambiente, in ossequio alle proprie prerogative istituzionali, dovrebbe tutelare la biodiversità non certo di sponsorizzare uccisioni e abbattimenti, e dovrebbe anche confrontarsi con tutti i portatori di interessi, associazioni animaliste comprese, e non soltanto con gli allevatori. Ma la caccia al lupo è sostenuta anche da Coldiretti, già fautrice di campagne denigratorie contro i selvatici (cinghiali e, naturalmente, lupi). «I principali responsabili della presunta “emergenza” sono proprio gli allevatori, i quali molto spesso lasciano i loro animali animali incustoditi, senza alcuna protezione dai predatori. Invece, con buona pace di Coldiretti, per evitare le predazioni sarebbe sufficiente predisporre idonei ricoveri per gli animali. Le fucilate – spiega l’Enpa – non sono solo inutili, sono anche pericolose, soprattutto in un Paese come il nostro dove la piaga del bracconaggio rappresenta una grave emergenza ancora irrisolta».
Le uccisioni previste dal piano avranno anche un altro effetto: quello di provocare un’escalation i cui primi segnali si vedono già in oggi. Infatti, in queste ore, proprio all’indomani del via libera della Regioni al piano lupo e dei nuovi comunicati allarmisti di Coldiretti, è stato trovato nel Grossetano il corpo di un lupo decapitato. «La riduzione delle tutele va di pari passo con l’aumento del bracconaggio. Il rischio più che evidente, più che concreto – prosegue l’Enpa – è che, a furia di parlare di uccisioni con il surriscaldarsi degli animi la situazione vada completamente fuori controllo. Per le persone e per gli animali».
Per aderire al mail bombing è possibile cliccare qui: http://urlin.it/1444a1, #cacciaunNo


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Commissione UE chiede più spazio per i conigli negli allevamenti. Italia impegnata per l’approvazione della legge

27/01/2017

Passi avanti per il benessere dei conigli: la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha votato ieri pomeriggio in favore di un report che chiede agli Stati membri di incoraggiare la graduale dismissione delle gabbie per i conigli negli allevamenti e il passaggio a sistemi alternativi come i recinti park.
Lo rende noto Ciwf, sottolineando che si tratta di “un grande passo avanti ottenuto grazie alla firma di 600mila cittadini europei che nel 2014 hanno aderito alla campagna ‘End the Cage Age'”.
A presentare il progetto di relazione approdato ieri in Commissione era stato l’eurodeputato Stefan Eck del Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica.
Secondo Emma Slawinski, direttore delle Campagne di Ciwf  International, “Ë importante sottolineare che la maggior parte degli eurodeputati ha votato in favore del report presentato da Eck, riconoscendo il bisogno di abolire le gabbie in quanto sistema di allevamento estremamente crudele, portando l’allevamento di conigli nel 21° secolo”. “Si tratta di un importante passo avanti che ha portato i conigli degli allevamenti sotto i riflettori e nell’agenda politica”, rimarca Philip Lymbery, direttore internazionale di Ciwf.       
Il report sottolinea come con sistemi più rispettosi del benessere animale si potr‡ ridurre l’uso degli antibiotici nell’allevamento cunicolo andando, inoltre, incontro agli interessi e  alla volontà dei consumatori. Secondo il report, la Commissione Europea dovrebbe produrre linee guida e raccomandazioni per  l’allevamento dei conigli. Tutto questo deve avvenire senza dimenticare gli allevatori, che devono essere sostenuti nel momento della transizione dalle gabbie ai sistemi park.
Non è passato però, per un solo voto (21 in favore, 22 contrari 2 astenuti), l’emendamento che chiedeva una legge per i conigli. “Per  questo – spiega Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia – ci impegneremo nelle prossime settimane affinchè la richiesta di una legge sia reinserita nella sessione Plenaria in Parlamento Europeo che si terrà probabilmente attorno alla metà di marzo a Strasburgo. Le voci di 600mila cittadini europei non devono rimanere inascoltate. I 320 milioni di conigli allevati ogni anno in Ue possono e devono essere allevati in un modo più degno”.


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Morris, il gatto terapista dedicato ai pazienti più delicati di terapia intensiva nell’ospedale di San Francisco (video)

26/01/2017

Nel reparto di terapia intensiva dell?Ucsf Medical Center di San Francisco è arrivato un operatore sanitario veramente speciale: ha le vibrisse ed è sopranominato “Duke Ellington”. Il suo vero nome è Morris ed è un gatto molto tenero e comunicativo che riesce a donare gioia e coccole pelose ai pazienti gravemente malati del reparto. Il personale sanitario ritiene Morris  perfetto per rallegrare e dare sollievo ai pazienti più gravi.
In breve il gatto è diventato la star del reparto: pazienti e sanitari lo attendono ogni giorno per ricevere fusa e buonumore in cambio di qualche grattatina (video). I ricoverati, anche in condizioni critiche, aspettano che entri nella loro stanza a bordo di un carrellino, per poter godere della sua benefica compagnia, tutta pelo e fusa. E anche i medici riscontrano giovamento nelle condizioni di salute dei pazienti grazie all’intervento di questo nuovo operatore sanitario specializzato in pet therapy felina.


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Cane cade in canale gonfiato dalle piogge nel crotonese. L’amico abbaia disperato e fa arrivare i soccorsi. Recuperati e messi al sicuro

26/01/2017

Un automobilista in viaggio sulla statale 106 nel crotonese, dopo aver avvistato due cani sulla strada e convinto che questo rappresentasse un pericolo per i 4zampe e per gli automobilisti, ha segnalato la loro presenza ai  carabinieri di Crotone subito venivano inviati sul posto gli uomini di una pattuglia della stazione carabinieri del luogo.
Arrivati sul posto, gli uomini dell’arma hanno localizzato i due cani: uno era in evidente difficoltà in un canale di scolo prossimo alla strada e pieno di acqua a causa delle piogge abbondanti di queste ore. L’altro cane, invece, continuava a vegliare l’amico dalla strada abbaiando, quasi a voler richiamare l’attenzione sul compagno in difficoltà. Immediato l’intervento dei carabinieri di Cutro che si sono calati nel canale, dove il cane stava annegando, riuscendo a portarlo in salvo. L’animale, infatti, stremato dalla fatica e dal freddo non aveva più modo di reagire alla permanenza in acqua.
Poi, salvato l’esemplare che era quasi annegato, entrambi i cani sono stati coperti, asciugati e rifocillati. Nel frattempo i militari prendevano contatti con il veterinario del servizio Asp di zona che faceva prelevare i due cani portandoli in una struttura protetta dove sono stati sottoposti a cure veterinarie. I carabinieri ci tengono a sottolineare, in una nota, che le condizioni dei due animali sono in netto miglioramento.


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La crisi morde anche gli affetti: gli italiani hanno meno pet in casa e ridotto le spese per loro

26/01/2017

Sembra impossibile ma per alcuni la crisi è così stringente da costringere alcune famiglie ha ridimensionare non solo le spese per i beni materiali ma anche quelle dedicate agli affetti più cari come i nostri pet. Da quanto emerge dal rapporto Italia 2017 dell’Eurispes sarebbero diminuiti
gli italiani che hanno in casa un animale domestico. Anche se il 33% degli italiani ha almeno un animale domestico, si registra un calo del 10% rispetto al 2016. Le nostre case ospitano soprattutto cani (62%) e gatti (40,8%). Tra coloro che posseggono un animale, il 34,4% lo ha acquistato in un negozio mentre il 22,1% lo ha preso in un canile (e simili), il 30,4% ha adottato un animale abbandonato e il 31,3% lo ha ricevuto in regalo. Quasi l’80% di chi ha un animale non spende più di 50 euro mensili per il proprio pet (+6,4% rispetto al 2016). A causa delle ristrettezze economiche, il 17,3% di chi ha un animale ha rinunciato alle cure mediche o agli interventi chirurgici costosi mentre il 15,4% ha ridotto la spesa per i medicinali. Il 25% ha ridotto le visite veterinarie e il 39% ha acquistato cibo meno costoso. Oltre il 41% ha rinunciato a prendere altri animali in casa.


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Teneva il suo cane in una “discarica”, 73enne di Cividale del Friuli (Udine) condannato a 4 mesi. Confiscato l’animaleTeneva il suo cane, un meticcio di grossa taglia dal pelo color panna, in pessima condizioni igienico sanitarie, all’interno di una

26/01/2017

Teneva il suo cane, un meticcio di grossa taglia dal pelo color panna, in pessima condizioni igienico sanitarie, all’interno di una struttura piena di rifiuti e materiali di risulta, e senza alcuno spazio dove l’animale potesse riposare o alimentarsi. Una struttura, dunque, più simile ad una discarica che ad un luogo di ricovero per il “miglior amico dell’uomo”. Per questo, M.M., un73enne di Cividale del Friuli, è stato ritenuto responsabile del reato di detenzione in condizioni incompatibili (articolo 727, 2° comma del codice penale) ed è stato condannato dal Tribunale di Udine a quattro mesi di arresto con pena sospesa (è un soggetto recidivo) e al pagamento delle spese legali, oltreché al risarcimento delle parti civili. Il cane, invece, è stato confiscato; l’animale, subito dopo il sequestro è stato affidato ad una struttura protetta gestita da Enpa dove si trova ancora oggi e dove ha ricevuto tutte le cure richieste dalle sue condizioni di salute.
A renderlo noto è l’Ente Nazionale Protezione Animali che si era costituito in giudizio con l’avvocato Claudia Ricci. «Siamo molti soddisfati per l’esito del processo, sopratutto per l’entità della pena, quattro mesi su un massimo di dodici. Una condanna esemplare, dunque, sulla quale ha influito anche il riconoscimento della recidiva a carico dell’imputato. Ma si tratta di comunque di una vittoria a metà perché questo pronunciamento, pur rendendo giustizia, non potrà mai cancellare le sofferenze provate dagli animali vittime della condotta delittuosa di M.M». 


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12 tonnellate di aiuti Enpa per i territori colpiti dal sisma. Distribuzione anche nel sud Italia colpita dal maltempo

26/01/2017

Sono partiti ieri mattina dal COM – Centro Operativo Materiali dal COM del Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo Iniziative di Enpa i primi aiuti mirati per i territori colpiti dalla grave emergenza sisma e gelo in Centro Italia. Si tratta, complessivamente, di 12 tonnellate di cibo per animali (tra cui foraggio), cui si aggiungono coperte, ripari e gabbie; insomma tutto quello che può servire ad affrontare le molteplici esigenze poste da una emergenza senza precedenti. «Infatti – spiega Marco Bravi, presidente del Consiglio Nazionale Enpa e responsabile del Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo Iniziative Enpa – ci troviamo ad operare su aree in cui la presenza di animali era già stata normalizzata negli interventi subito dopo il terremoto. Ma con il freddo e con le nuove scosse di questi giorni alcune delle problematiche che pensavamo risolte si sono ripresentate e se ne sono poste delle nuove».
Per garantire una distribuzione capillare degli aiuti su tutto il cratere del sisma, la strategia seguita da Enpa è quella di convogliare il materiale verso le sedi territoriali dell’associazione che, grazie alla loro conoscenza approfondita del territorio, delle urgenze, delle comunità locali, provvederanno a smistarli in funzione delle specifiche necessità.
Questo primo carico è destinato a coprire le zone di Avezzano con i canili di Sante Marie, Pescara ed Atri, di Carrufo e di Villa Santa Lucia degli Abruzzi (con gravi problemi di neve); ma anche Ofena e Capestrano (dove l’emergenza neve è sotto controllo), Castel del Monte (AQ), Teramo, Montorio, Cusciano, Cerqueto, Pietra Camela, Nerito, Sant’Egidio alla vibrata, Villa Ripa, Torricella, Sicura, Ceppo Pagliaroli, Elce, Fiume, Rocca Santa. A breve partiranno anche gli aiuti per la zona di Norcia, con consegne sia a privati sia al presidio veterinario della Protezione Civile; poi, lunedì, sarà la volta di Amatrice.
Insomma, quello di Enpa è un intervento a tutto campo. «Anche perché – prosegue Bravi – continuiamo ad essere operativi pure nelle zone del Sud Italia colpite dalla recente ondata di maltempo dove la fase strettamente emergenziale è ormai alle spalle ma restano le difficoltà del post-emergenza. A Ruvo di Puglia è arrivato il materiale raccolto dalla Sezione Enpa di Bologna, mentre prosegue l’operazione “200 cucce” per il canile di Campobasso, con la consegna di ripari che permetteranno agli animali della struttura di superare un inverno particolarmente rigido».

Per segnalazioni è possibile scrivere a terremoto@enpa.org; per sostenere con Enpa le zone terremotate e per tutti gli aggiornamenti è possibile cliccare su questo link


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