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I ghepardi verso l'estinzione, scienziati lanciano Sos: in natura ne restano soltanto 7.100

28/12/2016

I ghepardi verso l’estinzione. A lanciare l’Sos sono gli scienziati: in uno studio pubblicato su Pnas, rilevano che soltanto 7.100 esemplari di questi felini sopravvivono allo stato selvatico. Più della metà vive appartiene a un’unica popolazione che ha il suo habitat in sei Paesi dell’Africa meridionale, mentre in Asia sono praticamente scomparsi.
Gli animali terrestri più veloci al mondo potrebbero presto essere solo un ricordo se non verranno prese “urgenti misure” di conservazione, avvertono gli scienziati. Guidato dalla Zoological Society of London, da Wildlife Conservation Society e da Panthera, lo studio rivela che i ghepardi sono stati cacciati dal 91% del loro territorio. Le più colpite sono le popolazioni di ghepardo asiatico, con meno di 50 esemplari rimasti in un’area isolata dell’Iran. Per questo i ricercatori chiedono che l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) aggiorni il loro “status” da “vulnerabile” a specie “a rischio”.
L’uomo è il principale motivo del declino di questi felini: bracconaggio e traffico illegale, commercio di esemplari come animali esotici domestici, perdita di habitat per l’avanzare di attività umane, uccisioni per mano di allevatori per la minaccia ai capi di bestiame. Come se non bastasse, rimarcano gli scienziati, il 77% dell’habitat dei ghepardi si trova al di fuori di aree protette. Solo nello Zimbabwe la popolazione è crollata da 1.200 a un massimo di 170 esemplari in appena 16 anni, un calo dell’85% di tutti i ghepardi del Paese. (ANSA).


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Jovanotti è Babbo Natale per i 4zampe del canile di Cortona(Ar): per loro 15 quintali di crocchette

28/12/2016

Lorenzo Cherubini ha regalato 15 quintali di crocchette agli amici a 4 zampe del canile di Ossaia di Cortona(Arezzo). L’insolito Babbo Natale per gli animali ricoverati nella struttura cortonese è stato proprio Jovanotti che ha voluto testimoniare così il proprio affetto per il canile donando il cibo. Il rifugio per animali di Ossaia serve i 5 comuni dell’area sanitaria della Valdichiana, ovvero Cortona, Castiglion Fiorentino, Lucignano, Marciano della Chiana e Foiano della Chiana. È una struttura per la quale l’artista cortonese molte volte si è mobilitato. In passato è stato anche testimonial diretto, posando per una foto con altri amici del canile per il calendario annuale che serve a raccogliere fondi. 


Categorie: News dal Mondo

Canile vuoto a Thiene-Schio, Babbo Natale ha regalato una casa a tutti i trovatelli dell’Enpa

28/12/2016

La bella notizia di un Natale trascorso circondati dal calore di una famiglia per tutti i quattrozampe del canile Enpa di Thiene-Schio la troviamo nell’articolo di Vittorino Bernardi, pubblicato il 27 sul Gazzettino.
“È stato un Natale 2016 da ricordare, forse unico, per i volontari dell’Enpa Thiene-Schio, trascorso senza passare per il canile sanitario di via Molette ad alimentare cani e gatti, perché vuoto degli ospiti. Il clima di bontà natalizia ha indotto più cittadini ad adottare per Natale cani e gatti, correndo al canile fino a svuotarlo per la vigilia. Con la presidente Federica De Pretto a esprimere così la propria gioia. «Oggi 24 dicembre, vigilia di Natale, il canile di Marano è vuoto. Questa la nostra gioia, questa la nostra soddisfazione. I risultati ottenuti dall’Enpa Thiene-Schio da quando finalmente si è potuta occupare delle adozioni è sotto gli occhi di tutti. Ci chiediamo dove esista una realtà di questo tipo in Italia: grazie ai nostri volontari che con dedizione e impegno cercano casa a tutti gli animali». Clicca qui per continuare a leggere.


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Cane ucciso a Breno (Brescia), l'ìmputato assolto perché il fatto non sussiste

28/12/2016

Enpa,e quanti avevano appreso con orrore dell’esecuzione di un cane da pastore, hanno accolto con sconcerto la sentenza con cui il Tribunale di Brescia ha assolto in primo grado la persona accusata di avere ucciso a bastonate il cane “Moro (Nero)” perché il fatto non sussiste. Nonostante i video, le foto e le testimonianze, il povero animale – la cui uccisione aveva sollevato un’ondata di profonda indignazione in tutto il Paese – è rimasto senza giustizia. Enpa, che nel processo era parte civile, resta in attesa di conoscere le motivazioni di questa incredibile sentenza e, ove ne ricorrano i presupposti, ricorrerà in appello. Di seguito pubbichiamo un commento dei volontari bresciani, sgomenti per un verdeto che ritengono incomprensibile.
Apprendiamo con dispiacere quanto sentenziato ieri mattina nelle aule del Tribunale di Brescia. Un dispiacere che questa volta, però, fa un po’ più male del solito.
Per questo motivo le nostre considerazioni saranno diverse…non ci addentreremo in analisi giuridiche riportando leggi che sicuramente troverete su molti articoli, c’è già chi, certamente più esperto di noi semplici volontari, si sta battendo per questo… non paventeremo azioni di protesta, badate bene, non stiamo dicendo che ce ne staremo buoni e zitti, solo non è questo il momento.
L’Ente Nazionale Protezione Animali, tra le altre mille attività, da sempre opera in prima linea per la sensibilizzazione della popolazione e rimaniamo basiti di come ancora oggi accadano episodi di questo tipo.
Rimaniamo però ancora più attoniti di fronte alle decisioni di coloro che ricoprono, o quantomeno “dovrebbero ricoprire” un ruolo fondamentale in queste vicende. Coloro che ieri hanno derubricato l’uccisione di un cane a “un fatto che non sussiste”. Ed è proprio a loro che vogliamo rivolgerci, con queste poche righe.
Sì, perché dopo anni, decenni di impegno da parte di tutti i volontari di tutte le associazioni animaliste del Paese fa davvero tanta rabbia assistere impotenti a questa ennesima ingiustizia…perché di ingiustizia si tratta!
Ingiustizia verso il cane Moro, che resterà un’altra morte impunita, ma ingiustizia anche verso chi si è esposto in prima persona documentando quanto stava succedendo, ingiustizia verso chi ha scelto di testimoniare, e infine un’ingiustizia verso tutti coloro che si impegnano, ogni giorno con il proprio esempio, sacrificando tempo e risorse, perché credono in qualcosa, in questo caso nel rispetto e nella tutela di ogni forma di vita.
A che scopo tutto questo, se poi chi per primo dovrebbe applicare leggi ottenute dopo anni di fatica, vanifica il tutto con un “il fatto non sussiste”?
Ora, signor giudice, quello che ci sfugge in tutto ciò è cosa, esattamente, non sussista … l’unica conclusione alla quale siamo giunti è che forse la sola cosa che non sussiste è la volontà di cambiare questa mentalità che persiste nella nostra Provincia, mentalità che sembra vincere ancora una volta, lasciando impunito chi ha compiuto un gesto atroce. (enpa.it)


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Volpe a passaggio nella Capitale. Solo uno dei tanti animali selvatici a passeggio in città

28/12/2016

Il 26 dicembre, in una mattinata immersa nella quiete della giornata festiva dopo il Natale, i passanti e i turisti a passeggio in uno dei quartieri più centrali di Roma, hanno visto una volpe attraversare la Salita di Montecavallo, sotto lo sguardo attonito dei corazzieri del Quirinale, per poi proseguire il suo giro esplorativo in centro. L’animale era stato già segnalato in passato davanti al Palazzaccio, sede della Corte di Cassazione, a piazza Cavour.
Dalle zone verdi ai margini periferici della città gli animali selvatici si spingono ormai fino in centro dove i nostri rifiuti costituiscono una facile riserva di cibo. Il bestiario metropolitano si arricchisce di giorno in giorno di nuovi esemplari: prima i cinghiali a Roma nord, in via della Camilluccia, poi la nutria al parcheggio dell’ospedale Fatebenefratelli e i maiali a Boccea quindi la volpe, ultimo predatore selvatico venuto a scorrazzare  indisturbato in centro ma rischiando di finire sotto una macchina.


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Acquista un cucciolo su facebook, ma è una truffa: intervengono i carabinieri

27/12/2016

Non lo aveva certo pagato poco quel cucciolo acquistato on line alla vigilia di Natale, ma la disavventura era appena cominciata. Il venditore si è presentato con un cane diverso da quello proposto su facebook e si trattava di un esemplare  sottoposto ad alcuni interventi chirurgici che ne pregiudicavano il valore.
Aveva comprato, per 980 euro, un cane di razza tramite un annuncio pubblicato su Facebook. Ma quando è andato all’appuntamento per concludere l’affare, si è ritrovato davanti un altro cane e per di più il venditore ha preteso una cifra più alta. La donna, una copparese, quando si è resa conto di essere stata ingannata si è rivolta ai carabinieri della locale Compagnia o per segnalare l’accaduto e i militari, dopo gli accertamenti, hanno denunciato F.G., 30 anni, barese residente a Cesena e già conosciuto alle forze dell’ordine per truffa e violazione delle norme sulla protezione degli animali da compagnia.
L’uomo aveva agganciato l’acquirente su Facebook, proponendole la vendita di un cane di razza scuro con una macchia bianca al prezzo di 980 euro. All’incontro si è presentato con un cane della stessa razza, ma diverso da quello delle foto su Facebook, e aveva anche alzato il prezzo. La donna dopo l’acquisto aveva sottoposto l’animale a una visita veterinaria, da cui  risultava  che il cane aveva  subito degli interventi chirurgici che pregiudicavano il suo valore.
Ognuno è libero di scegliere il cane che vuole ma una visita in canile eviterebbe truffe r ci riempirebbe il cuore della gioia di un cagnetto sfortunato.


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Cresce il pet food: il mercato dei prodotti per animali da compagnia chiude il 2016 con un +14,4%

27/12/2016

Continua a crescere in Italia il mercato dei prodotti per gli animali da compagnia. Il settore del pet food, relativo agli alimenti per cane e gatto e che nel 2015 aveva visto un giro d’affari di 1.914 milioni di euro, si stima chiuderà il 2016 con una crescita a valore del +14,4% nelle catene della grande distribuzione, del +1,6% nel canale grocery e del 0,7% nei petshop tradizionali. Anche il mercato non food, relativo agli accessori e ai prodotti per l’igiene degli animali, si stima registrerà una crescita nel 2016: questo settore aveva fatto registrare nel 2015 un fatturato di oltre 67 milioni di euro, con un incremento delle vendite del +2,4% a valore rispetto all’anno precedente. Le previsioni, elaborate sulla base di dati IRI, vengono diffuse in vista della fiera Zoomark International che si svolgerà dall’11 al 14 maggio al quartiere fieristico di Bologna. Secondo il rapporto Assalco-Zoomark 2016, pubblicato a maggio, il 43% degli italiani vive con almeno un pet: sarebbero dunque almeno 60 milioni gli animali presenti nelle nostre case. In particolare, nel 2015 i cani erano 6,9 milioni, mentre i gatti 7,4 milioni, gli uccellini 12,9 milioni, i pesci 29,9 milioni, i piccoli mammiferi e i rettili 3,2 milioni. Gli alimenti per cane e gatto continueranno a rappresentare i segmenti principali: nel 2015, il 53,5% del totale mercato è stato costituito dagli alimenti per gatto; gli alimenti per cane hanno invece raggiunto quota 46,5%. Negli ultimi anni, si è registrato un aumento delle referenze che è probabile continui anche per il futuro, in virtù della sempre maggiore specializzazione dell’offerta del settore. Per quanto riguarda il comportamento di acquisto dei consumatori, si è assistito allo sviluppo di una predilezione per i piccoli formati (dal medium al single serve), legata alla crescente diffusione di animali di piccola/media taglia e a una maggiore sensibilità verso il tema della riduzione degli sprechi. In aggiunta, si è registrata una lieve flessione della frequenza di acquisto, a fronte di un aumento della penetrazione. Prosegue intanto l’organizzazione di Zoomark International, alla sua 17.ma edizione. BolognaFiere ha avviato un importante programma di promozione all’estero di Zoomark, che l’ha vista protagonista nelle maggiori fiere specializzate di tutto il mondo, come il “Global Pet Expo 2016”, la fiera annuale sulla pet industry più grande negli Stati Uniti, svoltasi a Orlando in Florida e il “China International Pet Show 2016”, il più importante salone specializzato del settore in Asia, che si è svolto a Guangzhou, nel sud della Cina. Inoltre, il Department of Commerce statunitense ha assegnato anche per la prossima edizione di Zoomark la “Trade Fair Certification”, una prestigiosa certificazione, che favorirà la presenza a Bologna di nuovi espositori provenienti dagli Usa.


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Stop ai botti a Roma, plauso di Enpa alla Sindaca Raggi. L’odinanza sia l’inizio di una nuova politica sugli animali nella capitale

27/12/2016

«Esprimiamo un vivo ringraziamento alla prima cittadina, Virginia Raggi, per aver adottato un provvedimento civile, che molti romani si attendevano e che la nostra associazione ha sempre auspicato e richiesto agli amministratori locali», lo dichiara Michele Gualano, responsabile della Sezione Enpa di Roma, commentando l’ordinanza emanata dalla Sindaca di Roma a tutela della sicurezza e dell’incolumità di persone e animali. «La nostra città si unisce a molti comuni italiani, tra cui Torino, Brindisi e Vibo Valentia giusto per ricordarne alcuni. Dal punto di vista del benessere animale il divieto di botti e fuochi – prosegue Gualano – è più importante di quanto comunemente si creda. Se sono infatti note le conseguenze dei botti e dei fuochi pirotecnici sui pet, cani e gatti, traumatizzati, in fuga, a volte persino colpiti da infarto, molti ignorano che un prezzo elevato al Capodanno viene pagato anche dai selvatici, soprattutto avifauna, che nelle notte fugge all’impazzata trovando la morte contro alberi, pali, edifici e altri tipi di ostacoli».
«Questo provvedimento della sindaca Raggi sia l’inizio di una nuoca politica dalla parte degli animali – conclude Gualano .- per un buon nuovo anno per tutti gli esseri viventi che Roma ospita». (enpa.it)


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Semplici accorgimenti per aiutare i nostri animali e quelli selvatici a superare freddo e neve

27/12/2016

Sebbene le temperature non siano proprio polari un po’ di freddo è arrivato e nelle località montane anche quest’anno la neve è arrivata ma il clima potrebbe anche irrigidirsi mettendo a dura prova non solo noi umani ma anche gli animali domestici e selvatici. Quelli d’affezione hanno comunque una famiglia che si occupa di loro, ma soprattutto i selvatici e i randagi devono fare i conti sia con il gelo sia con l’incremento del fabbisogno calorico giornaliero, tipico dei mesi invernali. I più colpiti sono gli uccelli che non riescono a soddisfare appieno il proprio fabbisogno di cibo. Ma ecco di seguito un breve vademecum per aiutare i nostri “amici” a superare la stagione fredda.
Per gli animali d’affezione:
•Tenerli dentro casa o, comunque, in un luogo caldo e riparato dopo le passeggiate quotidiane e considerare che soprattutto i cani a pelo raso possono necessitare di un cappottino.
•Prestare particolare attenzione alla salute di cani e gatti. Se sono più abbattuti del solito, se la loro temperatura corporea è più alta o più bassa del normale o se starnutiscono frequentemente o se si nota qualunque variazione del comportamento si consiglia di recarsi al più presto dal proprio veterinario di fiducia.
•Se il cane dovesse bagnarsi per un acquazzone o per il passaggio in una pozzanghera è essenziale asciugarne con cura tutto il corpo, specie orecchie e zampe.
•Attenzione alla permanenza su neve e ghiaccio, quando li portiamo a fare la loro passeggiata, perché la neve e le basse temperature possono causare principi di assideramento.
•Attenzione anche agli sbalzi di temperatura che possono causare malanni; anche in questi casi, alla comparsa dei primi sintomi, è opportuno rivolgersi al proprio veterinario di fiducia

Per gli animali selvatici:
•Lasciare nel giardino, sul balcone o in un luogo riparato dai predatori (gatti, ad esempio), oltre a qualche “leccornia”, due ciotoline d’acqua tiepida e pulita: una per bere, l’altra (meglio se di terracotta) per consentire agli uccellini di fare il bagno. Questo permette loro di mantenere il piumaggio in ordine e, quindi, di avere una ulteriore protezione contro il freddo.
•Se possibile, installare sul terrazzo o nel giardino piccole mangiatoie per uccelli per garantire loro un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza. Naturalmente, le mangiatoie devono essere posizionate in luoghi al riparo dai predatori.
•Se si decide di installare la mangiatoia, questa dovrà essere rifornita costantemente fino alla primavera. Se si interrompe bruscamente la somministrazione di cibo, gli uccelli possono perdere un punto di riferimento molto importante durante l’inverno.
•Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo. Ma anche per passare la notte in tutta tranquillità. Va sistemata in un luogo sicuro, riparato dai predatori, dagli agenti atmosferici e dal traffico.
•Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non salate, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, i fiocchi di cereali (cornflakes), le croste di formaggio tagliate a cubetti. E’ possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la frutta fresca e la frutta secca. Da evitare invece, evitare i prodotti da forno (pane, dolci, ecc). Il cibo deve essere il più simile possibile a quello che gli uccelli troverebbero in natura; in commercio esistono anche dei cibi per mangiatoia sotto forma di palle da appendere.
•Per il ritrovamento di un animale selvatico in difficoltà, contattare sempre polizia provinciale o Centrale operativa regionale.


Categorie: Curiosità

#BUTTAIBOTTI 2016. Festeggiamo ma all’insegna del rispetto di uomini e animali

24/12/2016

Sono arrivate le feste e in questa settimana, prima di fine anno, si intensificano i botti e petardi utilizzati da chi ignora o decide di ignorarne la pericolosità. Anche quest’anno, Lega Nazionale per la Difesa del Cane ricorda tanti semplici ma pratici consigli per proteggere i nostri familiari a quattro zampe e invita tutti i Comuni che ancora non lo avessero fatto a vietare gli spettacoli pirotecnici pubblici e privati nei quali sia previsto l’utilizzo dei botti.
Lega Nazionale per la difesa del Cane si appella a tutte le persone sensibili e civili affinché a Capodanno non utilizzino i botti e convincano anche i propri familiari, amici e conoscenti a non farlo, in modo da evitare tanti incidenti, anche mortali. Questa usanza è tanto pericolosa per l’incolumità degli animali quanto per le persone, come testimoniano peraltro i consueti “bollettini di guerra” emanati dai Media.
LNDC oltre a sollecitare i Comuni a vietare l’utilizzo dei botti, esorta l’ANCI affinché inviti i primi cittadini a emanare Ordinanze che proibiscano questa usanza deleteria su tutto il territorio comunale, prendendo esempio dai numerosi Comuni virtuosi che hanno impedito i fuochi d’artificio, sostituendoli con spettacoli pirotecnici figurativi e con altre iniziative amiche dell’ambiente e degli animali.
Facciamo si che le festività natalizie e in particolare la notte di San Silvestro non rappresentino sempre un momento di estrema difficoltà per gli animali, spesso spaventati a morte dai botti per via della loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana. Mentre noi siamo intenti a festeggiare, gli animali, domestici e non, vivono un incubo che per loro sembra durare un’eternità.
Lo scoppio dei botti crea negli animali una vera e propria condizione di panico che li porta a perdere l’orientamento e li espone al rischio di smarrimento o di essere investiti dalle automobili. A seguito della notte di Capodanno ci sono sempre tantissime segnalazioni di cani smarriti che spesso finiscono nei canili a causa dell’assenza di microchip, senza contare i cani e i gatti investiti dalle automobili, oltre, purtroppo, agli altri animali selvatici di ogni specie morti in seguito alla fuga dovuta al terrore scatenato dalle esplosioni.
Durante la notte di San Silvestro, è importante che chi possiede un animale segua alcuni accorgimenti e prenda tutte le precauzioni necessarie affinché il Capodanno, anziché una festa, non diventi un evento angosciante per i loro amici e compagni.
Non lasciate i vostri quattro zampe da soli ad affrontare le loro paure e soprattutto evitate di lasciarli all’aperto. E’ importante custodirli in luoghi tranquilli e protetti. Nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia. Un’altra regola fondamentale, ma che vale in realtà tutto l’anno, è di dotarli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito) e se l’animale malauguratamente scompare presentate subito una denuncia di smarrimento alla Polizia Municipale o alla ASL.
I botti possono causare negli animali diversi stati d’animo: dal semplice disorientamento alla paura, al terrore o angoscia fino ai casi più gravi di disperazione. Per riconoscere segnali o comportamenti che il vostro animale potrebbe avere in questa situazione cliccare qui. (Fonte:legadelcane.org)


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Polizia thailandese grazie a whatsapp salva due cuccioli di orango rapiti dai bracconieri

24/12/2016

Due cuccioli di orang-utan sono stati salvati dalle grinfie dei trafficanti che s’apprestavano a venderli dopo che due poliziotti tailandesi infiltrati, che si sono fatti passare per acquirenti, hanno proposto di versare circa 20mila dollari attraverso la messaggeria online di WhatsApp. Un informatore anonimo aveva avvertito gli agenti di questo annuncio che offriva i due piccoli oranghi di meno di un anno. Gli orang-utan sono specie protette. I poliziotti hanno contattato i venditori via WhatsApp, ha precisato il direttore aggiunto del parco nazionale della Thailandia, Adisorn Noochdumrong. “Si sono messi d’accordo su un prezzo di 700mila baht (19.400 dollari) e hanno trasferito 100mila baht su un conto bancario di un tailandese”, ha raccontato. Gli ufficiale in borghese hanno infine recuperato gli animali il 21 dicembre, vicino a un supermercato di Bangkok (nelcuore.org)


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Sindaco Raggi firma ordinanza contro i botti nella capitale: divieto assoluto fuochi artificio e petardi a cavallo di Capodanno

23/12/2016

Dal 29 dicembre fino alla mezzanotte del 1° gennaio “nel territorio di Roma capitale Ë disposto il divieto assoluto di usare materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e altri simili artifici pirotecnici e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti”. » quanto prevede un’ordinanza firmata ieri dal sindaco Virginia Raggi.
L’ordinanza prevede anche il divieto di utilizzare materiale esplodente “declassificato”, ossia potenzialmente non pericoloso e posto in libera vendita, a meno di 200 metri dai centri abitati, dalle persone e dagli animali.
Il provvedimento prevede sanzioni che vanno da 25 a 500 euro. La disposizione, si legge nell’ordinanza, Ë motivata dalla “urgente necessità di adottare misure idonee a garantire l’incolumità pubblica, la sicurezza urbana, la protezione degli animali e assicurare la necessaria prevenzione attraverso la limitazione dell’uso dei botti e dei fuochi d’artificio sul territorio comunale”.


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