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Denunciata per malgoverno di animali, il suo rottweiler libero ha azzannato un giovane ad Acri (Cs). La legge e l’omessa custodia

07/11/2016

I carabinieri della Stazione di Acri, hanno deferito in stato di liberta’ una 58enne originaria di Cosenza, per il reato di lesioni personali colpose e omessa custodia e malgoverno di animali. I militari hanno accertato il cane di proprieta’ della donna, un rottweiler senza guinzaglio ne’ museruola, trovando aperto il cancello d’ingresso, e’ uscito fuori dal giardino dell’abitazione e ha aggredito il vicino di casa 17enne, azzannandolo alla coscia destra. Il giovane, prontamente soccorso dai familiari, e’ stato trasportato presso il pronto soccorso di Acri  dove, dopo aver ricevuto le prime cure, e’ stato dimesso con una prognosi di 10 giorni. Il cane veniva momentaneamente affidato ad apposito canile per gli accertamenti del caso.
In tema di omessa custodia di animali, regolata dall’art. 672 c.p. sussiste il dovere di non lasciare libero l’animale o di custodirlo con le debite cautele al suo possesso. Non è sufficiente tenere l’animale in un luogo privato e recintato, ma è necessario che tale luogo sia idoneo a prevenirne la fuga. Non basta che l’animale pericoloso si trovi in luogo privato o recintato, ma è necessario che in tale luogo non possano introdursi estranei. 


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Terremoto, sale a 800 il numero di animali assistiti dall'Enpa. Fra loro cani, gatti, tartarughe e un criceto

07/11/2016

A una settimana di distanza dalla devastante scossa di domenica 30 ottobre, il numero degli animali assistiti da Enpa (Ente nazionale protezione animali) direttamente o indirettamente (ad esempio, con la distribuzione di pet food o la somministrazione di anti-parassitari) ha toccato quota 800. Di questi, 121 (di cui 52 cani, 46 gatti, 9 tartarughe, 13 galline e un criceto) sono stati visitati o curati presso il Punto Veterinario Avanzato mentre per due cani si e’ reso necessario il trasferimento in cliniche veterinarie. Proseguono poi a pieno ritmo i ricongiungimenti: ad oggi i volontari sono riusciti a restituire ai loro proprietari ben 69 pet. Invece, sono 21 i cani (16) e i 5 gatti (5) affidati al canile Enpa di Perugia perche’ ceduti ad Enpa via definitiva o temporanea, fino a quando cioe’ i proprietari non saranno in grado di occuparsi nuovamente di loro. Oltre alle attivita’ di monitoraggio e di soccorso sul territorio, veterinari, volontari e Guardie Zoofile dell’associazione sono impegnati anche con interventi nelle strutture di accoglienza degli sfollati, finalizzati da un lato a migliorare la convivenza tra uomini e animali, dall’altro a fornire generi di prima necessita’ per i pet. Strutture che, nonostante gli appelli lanciati dall’associazione e condivisi dalla stragrande maggioranza dei cittadini, continuano in molti casi a chiudere le porte agli animali.
“L’incivilta’ e l’insensibilita’ di pochi, quei pochi che ancora oggi chiudono le porte delle strutture di accoglienza ai proprietari di animali, non deve cancellare un dato incontestabile: ancora una volta, in un dramma collettivo, siamo riusciti a fare fronte comune – ha detto la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, che nella giornata odierna si e’ recata in visita nelle zone colpite dal sisma, per fare il punto della situazione ed esprimere propria vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma -. Per questa straordinaria dimostrazione di solidarieta’ desidero ringraziare i Vigili del Fuoco e tutte le autorita’ e le istituzioni che stanno collaborando con i nostri volontari, presenti sul posto fin dalle prime ore per soccorrere gli animali e sostenere tantissime persone. Ma desidero anche ringraziare i numerosissimi cittadini che, con il loro supporto, ci stanno mettendo nelle condizioni di essere operativi. Purtroppo – prosegue Rocchi – non altrettanto posso dire delle associazioni venatorie, le quali neanche di fronte a una tragedia hanno spento i loro fucili, e del presidente della Regione Lazio, che ha addirittura data via libera alla caccia al cinghiali ad Accumoli e Amatrice”. (enpa.it)


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Terremoto a Visso. Gatto rimasto solo trova cibo e riparo al campo base emergenza

07/11/2016

Tra gli abitanti terremotati che si rivolgono al campo base dell’emergenza Terremoto a Visso ce ne è uno molto speciale e assiduo: un bel micione bianco e nero perfettamente inserito tra i volontari e i militari impegnati a garantire i pasti alla popolazione. Quando ha fame non ha problemi, si siede vicino alla cucina allestita dall’Esercito e subito qualcuno gli regala qualche bocconcino e una carezza. Per dormire, anche tra le macerie trova un riparo dal freddo e dalle intemperie. Ormai lo conoscono tutti, è diventato la mascotte del campo; ognuno lo chiama a mododiverso, ma lui non sembra farci caso intento com’è a fare le fusa e a cercare attenzione e carezze. Qualcuno ha il sospetto che appartenga a qualche sfollato andato via, ma ormai è diventato una presenza costante all’ora dei pasti ed anche occasione di compagnia e gioco per quei bambini che durante il giorno sono all’interno del campo allestito da Croce rossa e Protezione civile. E quando vi sono le scosse sismiche non si agita più, rimane imperturbabile sul posto, quasi assuefatto dopo due mesi e più di terra che trema.


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La pit bull Shara va a casa con la sua nuova famiglia dopo più di nove anni trascorsi in canile

07/11/2016

Ci sono cani che passano tutta la loro vita in un canile. Ci sono cani che passano gran parte della loro vita in un canile e poi, come per magia, incontrano due persone speciali.
Questa è la storia di Shara. Il suo “curriculum” di cane di canile è di tutto rispetto: accalappiata a Caponago (Monza) nel lontano aprile 2007, dopo 10 giorni viene trasferita al canile “Ca’ San Marco” e successivamente al canile “Cani sciolti” di Pozzo d’Adda (Milano) ma poi, in virtù di una convenzione stipulata tra ENPA di Monza e Brianza e il Comune di Caponago, a gennaio del 2016 viene affidato al parco canile-gattile di Monza in Via San Damiano.
Gli anni di canile non le hanno, per fortuna, rovinato il carattere: Shara è molto docile con le persone, tanto che viene inserita subito nel Progetto Famiglia a Distanza e diventa uno dei cani più “gettonati” trovando tanti mamme, papà e fratellini a distanza che la coccolano e la riempiono di attenzioni.
Paola e Alex sono proprio due genitori a distanza che hanno conosciuto Shara quest’estate ripromettendosi, non appena fosse stata pronta la loro nuova casa, di portarla via dal suo box. E così è stato: giovedì 27 ottobre, Shara ha lasciato per sempre il canile per una nuova vita di cane di famiglia, quella vita che, a più di 10 anni di età, si merita ampiamente.
«Quando il mio ragazzo mi portò al canile di Monza sinceramente avrei voluto portare a casa tutti i cani presenti. Poi ho visto Shara, così triste e spenta, mi ha fatto tanta tenerezza e mi sono innamorata della sua faccina. Ho aderito al Progetto Famiglia a Distanza perché abitavo ancora con mia madre e avevo anche un altro cane; l’idea era di adottarla a distanza, fino a quando non sarei andata a convivere con il mio ragazzo. Appena la nostra casa è stata pronta abbiamo deciso di portarla a casa con noi», racconta Paola
«Appena arrivati a casa – prosegue Paola – ha cominciato ad annusare e girare sul terrazzo, poi è accomodata “dolcemente” sul divano con noi. Il primo giorno ha fatto fatica a mangiare e non riusciva a dormire, la prima notte io e Alex ci siamo addormentati sul divano con lei e solo quando si è sistemata tra noi finalmente ha cominciato a dormire. Adesso si comporta benissimo, mangia, ci fa le feste quando torniamo a casa, è veramente un cane d’oro. Tutti mi dicono di non viziarla, ma non sono d’accordo, lei ha ormai 10 anni, realisticamente parlando non può avere una vita così tanto lunga, quindi perché non viziarla? Ora sta bene, è felice e non voglio che si ricordi del tempo, troppo tempo passato in un box, voglio che quando arriverà il momento si ricordi di quanto è stata amata».
«Shara ha finalmente ha una famiglia e si deve sentire a casa – conclude Paola -, sono sicura che pian piano si lascerà andare sempre di più fino a rilassarsi completamente; siamo solo all’inizio e le darò tutto il tempo di cui ha bisogno». (enpa.it)


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Nella libreria “Tra le Righe” a Varazze in vendita un libro a favore del gattile Enpa di Albissola

05/11/2016

Un libro di foto artistiche di gatti messo in vendita a prezzo scontato e con un ulteriore sconto versato a favore dei gatti del gattile Enpa AmicoGatto di Albissola Marina. E’ l’iniziativa lanciata dalla libreria Tra Le Righe di corso Colombo 11 a Varazze, a partire da oggi.
“I volontari della Protezione Animali soccorrono ogni anno circa 500 gatti liberi di colonia felina feriti, malati o abbandonati, anche in comuni, come Pontinvrea e Giusvalla, dove i poco sensibili sindaci non se ne vogliono occupare come invece impone loro la legge; tutti gli interventi e le spese veterinarie, di medicinali e mantenimento rimangono quindi a carico dell’Enpa che, come ormai tutti dovrebbero sapere, è un’associazione privata di volontariato che non ha mai ricevuto contributi statali. Le strutture utilizzate sono la sede dell’associazione in via Cavour 48 r a Savona ed il gattile in località Basci di Albissola Marina” spiegano dall’Enpa di Savona.
Per aiutare il gattile sono intervenute Marina e Barbara, titolari della libreria Tra Le Righe, dove sarà possibile acquistare il libro fotografico di 148 pagine a soli 15 euro, 2,50 dei quali subito inseriti in un salvadanaio sul bancone destinato al gattile. La libreria è aperta da martedì a domenica compresa, con orario 9,30-12,30 e 16,00-19,00.
“I mici del gattile e le volontarie ringraziano e ricordano che c’è sempre bisogno di persone che vogliano prestare qualche ora alla settimana di lavoro utile presso la struttura; per contatti chiamare la sede Enpa da lunedì a sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, telefono 019 824735” concludono dall’associazione animalista.


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"Sabato con noi alla Palestra della Scienza" a Faenza: protagonisti gli asini, animali dimenticati

05/11/2016

Nuovo appuntamento per ragazzi e adulti con il ciclo di visite “Sabato con noi alla Palestra della Scienza”. Sabato 5 novembre si parla di asini e nel pomeriggio, oltre alla visita, a ingresso gratuito, dalle ore 16.30 alle 18.00, ai locali della Palestra della Scienza (in via Cavour 7, nei locali al primo piano dell’ex scuola Cova), sarà possibile assistere e partecipare al laboratorio “Chimica, fisica e biologia del corpo dell’asino”, per scoprire tutti i segreti di un animale dimenticato.
Il laboratorio è consigliato a ragazzi (a partire dagli otto anni) e adulti. Perché l’asino ha le orecchie lunghe? Perché raglia? Che differenza c’è fra asino e somaro? Perché il pane è un veleno per asini e cavalli? Il maestro asinaio Mauro Lombardi risponderà a queste e a molte altre domande sull’origine e sul comportamento di questo animale africano, che da migliaia di anni vive e lavora con l’uomo. Con l’aiuto dei bambini si disegnerà l’asino dentro e fuori e ne saranno illustrate le caratteristiche, mostrando agli adulti che l’asino non è un cavallino con le orecchie lunghe.
Saranno quindi svelati i segreti dell’asino, un animale utile, simpatico, curioso e molto intelligente, riscoperto recentemente e completamente rivalutato dalla scienza, fino ad essere incluso nel 2015 fra le cinque specie che possono lavorare negli interventi assistiti con animali (la pet therapy) con bambini, anziani e disabili. Mauro Lombardi introdurrà le basi scientifiche del benessere animale (fisico, psichico e sociale), oggetto di ricerche e tirocini dell’Università di Bologna presso “La Scuola degli Asini” di Faenza, un luogo dove uomini e asini si incontrano, si conoscono e lavorano insieme nella mediazione con animali.


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Al Crazy Cat Cafe’ di Milano il 5 novembre Shockdom presenta “Manuale di sopravvivenza per gatti” il nuovo libro di Kaneda

04/11/2016

Shockdom, casa editrice di fumetti, annuncia l’evento di presentazione del nuovo libro di Kaneda, “Manuale di sopravvivenza per gatti“, già autore di La Gatta (Due Cuori e Una Gatta).
La presentazione della nuova opera di Kaneda dedicata al mondo felino, si terrà sabato 5 Novembre alle 18.30 nel primo neko cafè della lombardia, Crazy Cat Cafè, location a prova di gatto in cui Kaneda racconterà i retroscena del suo nuovo progetto e i fan avranno la possibilità di conoscere cosa ha spinto l’autore a dedicare le sue opere all’affascinate mondo dei gatti.
Inoltre, all’interno del Crazy Cat Cafè, sin dal pomeriggio alle 15.00 sarà possibile disegnare dal vivo insieme a Kaneda e ai meravigliosi nove mici del locale milanese.
Stefano “Kaneda” Gargano all’età di 33 anni, da avido lettore di fumetti fa il salto dall’altra parte del foglio e inizia a pubblicare sul web “Due Cuori e una Gatta”, il webcomic che narra la vita di coppia con una morbidissima terza incomoda. Dopo più di dieci anni arriva finalmente il “Manuale di sopravvivenza per Gatti“, il sesto libro pubblicato da Shockdom, che racchiude tutti i segreti che la Gatta, protagonista del fumetto, ha deciso di condividere con i felini di tutto il mondo. Nel libro ci sono i consigli che ogni gatto deve seguire per far capire ai propri “stupidi umani” chi comanda veramente in casa


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Orrore a Milano: pregiudicato ubriaco taglia la testa al cane con cui viveva da 13 anni, non aveva i soldi per l’eutanasia

04/11/2016

“Tanto era vecchio”, così si è giustificato con i Carabinieri un pregiudicato che, in preda ai fumi dell’alcool e forse alla disperazione, ha soppresso il suo cane malato con cui viveva da 13 anni, tagliandogli la testa.Lo avrebbe decapitato perche’ non poteva pagare il veterinario e ha tenuto con se’ la testa in attesa che si scarnificasse per recuperare il chip.  L’uomo, un 43enne, e’ stato comunque indagato dai carabinieri di Milano per uccisione di animale. A chiamare i Carabinieri è stata la moglie dell’uomo. Ai militari la donna ha raccontato di essersi spaventata dopo averlo visto chiudersi in camera con la testa del cane e il coltello da cucina usato per la decapitazione. All’arrivo dei carabinieri l’uomo era ubriaco, ma non ha opposto resistenza. La compagna ha spiegato che Maya, il cane che hanno accudito per 13 anni senza mai un episodio di violenza (circostanza confermata), era molto malata e per questo il veterinario ha suggerito la soppressione clinica per interrompere la sofferenza. Quando il marito ha saputo il costo, pero’, ha deciso di fare da se’. E’ tornato a casa e ha decapitato il cane: ha nascosto il corpo in auto per seppellirlo e ha tenuto la testa con l’intenzione di attendere la decomposizione e recuperare il chip. Ai militari ha commentato “tanto era vecchio”.


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E’ salva Rainbow, orsetta della luna. Aveva tentato di straccare a morsi la zampa finita in una trappola (video)

04/11/2016

Storia a lieto fine in Cina per “Rainbow”, giovane orsa della luna che pur di liberarsi da una trappola ha dilaniato a morsi la zampa rimasta bloccata. La povera orsetta è stata trovata e soccorsa dagli operatori di Animals Asia dopo giorni di sofferenze.
I soccorritori sono rimasti sconvolti dallo stato in cui si trovava. Aveva vermi tra la carne, intorno e all’interno di naso e bocca, e tra le ferite che si era provocata tentando di staccare a morsi le “dita” della zampa intrappolata, nel disperato tentativo di fuggire. Anche i denti erano danneggiati a forza di mordere il cavo metallico stretto intorno alla zampa.
La squadra è riuscita ad anestetizzare la spaventata ed arrabbiata orsa di un anno, che in pochi minuti si è addormentata, permettendo loro di trasportarla fuori dalla foresta per condurla poi all’ospedale della Riserva di Chengdu. Il salvataggio ha avuto luogo nella zona montuosa di Peng Zhou in Sichuan, a due ore dal Centro Recupero Orsi di Animals Asia, in Cina. Il team era stato avvisato della presenza dell’orso dai preoccupati funzionari della guardia forestale di Peng Zhou.
La giovane orsa della luna era affamata e disidratata, e molto probabilmente si trovava lì già da parecchi giorni. Si presume abbia un’età compresa tra uno e due anni.
Rainbow è stata sottoposta ad intervento chirurgico la sera stessa dopo aver raggiunto il Centro. Una volta rimossa la trappola è stato constatato che l’infezione alla zampa era così grave da richiedere l’amputazione della stessa. I soccorritori l’hanno chiamata Rainbow ispirati dall’arcobaleno apparso durante l’operazione di recupero.
Jill Robinson, fondatrice e CEO di Animals Asia ha dichiarato: “È difficile immaginare a qualcosa di più triste di questa vulnerabile orsa, che ora dovrebbe trovarsi nella foresta con la madre e non qui. I cacciatori di frodo hanno posizionato deliberatamente trappole nella foresta allo scopo di catturare animali selvatici, e questa piccola orsa è stata così sfortunata da caderne vittima.Rainbow ha passato un calvario inimmaginabile che si è protratto giorno dopo giorno. La sua fortuna è stata che gli ufficiali della guardia forestale abbiano agito così prontamente e che tutto questo sia accaduto vicino alla nostra riserva.”
Animals Asia si prende cura di circa 600 orsi nelle riserve in Cina e in Vietnam – la gran parte di loro è stata salvata dal mercato della bile d’orso. Di questi – più di un terzo presenta arti mancanti a causa delle trappole illegali usate per catturarli.
Animals Asia sta pensando alla possibilità di fare tornare Rainbow libera nel suo habitat, valutando le possibilità di sopravvivenza allo stato brado rispetto alle cure che potrebbe ricevere nella riserva. Jill ha aggiunto: “È solo grazie all’immediato intervento della guardia forestale di Peng Zhou, che ci ha immediatamente contattati, se Rainbow è ancora viva.”
Nic Field, Direttore Veterinario del Team di Animals Asia ha dichiarato: “Ora è in ottime mani. Animals Asia ha molta esperienza nel crescere cuccioli e giovani orsi, e sappiamo per certo, grazie all’esperienza con gli orsi che sono con noi, che Rainbow potrà vivere appieno la sua vita anche senza una zampa. È comprensibilmente arrabbiata e spaventata, ma è una guerriera. Nonostante il suo temperamento aggressivo, Rainbow sta poco a poco acquistando sicurezza e fiducia. Segue una dieta sana, le sue condizioni stanno migliorando e continuano ad esserle somministrati regolarmente i medicinali di cui necessita (video). Ogni orso salvato è un grande impegno. Così giovane è già stata privata di troppo a causa dell’uomo. Se non sarà in grado di tornare a vivere allo stato brado, allora faremo tutto il possibile per ripagare il debito che abbiamo nei suoi confronti, permettendole di vivere al meglio. Rainbow potrà presto essere nuovamente in forma, riacquistare la salute e vivere felice”.
Con il nostro aiuto saranno sempre di più gli orsi sfortunati che avranno, grazie ad Animals Asia, la possibilità di una nuova vita felice.


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Sì alla solidarietà ma non sulla pelle degli animali. Nota di denuncia della Sezione Enpa di Rovereto e dall'associazione Flama d'Anaunia

04/11/2016

Pubblichiamo nota firmata dalla Sezione Enpa di Rovereto e dall’associazione Flama d’Anaunia.
“Abbiamo letto con sgomento l’articolo “Profughi: per i pasti 5,5 milioni di euro” apparso sul “Trentino” il 1° novembre. Lo sgomento non è dovuto al fatto che la Provincia ha deciso lo stanziamento dei fondi necessari per la fornitura di pasti a 500 persone al giorno per i prossimi due/tre anni, in quanto ciò rientra fra i doveri della PAT (Provincia Autonoma di Trento). Lo sgomento, forte e profondo, che abbiamo provato è dovuto al fatto che ai profughi verrà fornita anche carne “halal”, cioè di animali sottoposti alla cosiddetta macellazione rituale che prevede che essi non vengano preventivamente storditi (nella macellazione “normale” vi è l’obbligo di stordire l’animale prima di macellarlo, al fine di attutire almeno in parte sofferenza e terrore) e quindi vengono sgozzati mentre sono completamente coscienti e così rimangono, finché muoiono per dissanguamento.
Ci chiediamo perché l’istituzione che rappresenta tutti noi e che dovrebbe la prima a rispettare le leggi nazionali sia, invece, quella che – con una certa indifferenza della sensibilità dei Trentini – è pronta a pagare con il denaro dei contribuenti la carne proveniente da animali macellati con modalità consentita esclusivamente in deroga alle leggi che i cittadini italiani devono rispettare (la violazione delle norme per la protezione degli animali durante la macellazione comporta una condanna penale). Perché la provincia non ha cercato soluzioni che permettano di fornire i pasti ai profughi e di rispettare sia le leggi di tutela degli animali che la sensibilità e l’attenzione che la società trentina ha sviluppato nei confronti di questi nostri fratelli?
La soluzione la diamo noi, sperando che la PAT non dimostri di essere sorda alle richieste dei suoi cittadini: la scelta di fornire alimenti senza prodotti di origine animale permetterebbe di dare contemporaneamente risposta alle tradizioni delle popolazioni musulmane, al dovere per l’istituzione provinciale di rispettare le leggi nazionali, al dovere di rispettare la sensibilità verso gli animali della società trentina. Troppo rigida come scelta alimentare? In realtà è quella che riscuote il plauso dei maggiori esperti in alimentazione e che risponde ai dettami dell’OMS, oltre ad essere la più rispettosa dell’ambiente. Ma se questa sembra troppo progredita ed evoluta, rimane la scelta dell’alimentazione vegetariana, che prevede il consumo dei prodotti di origine animali, ma non della carne e del pesce.
Speriamo che le Istituzioni accolgano il nostro suggerimento, per una vera accoglienza dei profughi che preveda che noi trentini assorbiamo dalle altre culture quanto c’è di migliore, ma sappiamo nel contempo diffondere le nostre conquiste etiche e culturali. (enpa.it)


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La Protezione Civile regionale acquisisce stalla per capi bestiame a Castelluccio, entro sabato tutti trasferiti gli animali

04/11/2016

Sono migliaia le aziende zootecniche interessate dal terremoto tra Umbria, Marche e parte del Lazio. Si sta facendo un censimento azienda per azienda per arrivare quanto prima con interventi di messa in sicurezza perché se gli allevatori dormono in macchina, gli animali vivono in stalle che stanno per crollare. Urge trovare una soluzione anche per gli animali perché l`inverno è alle portr e già in queste notti le temperature sono scese sotto lo zero.
Le urgenze maggiori riguardano quelle zootecniche di Castelluccio e Norcia.
La Protezione civile regionale ha già individuato una stalla non utilizzata per poter ospitare i capi di bestiame degli allevatori del posto. La stalla è stata acquisita e data in carico all’Agenzia regionale per la forestazione che sta gestendo anche il trasferimento degli animali che si concluderà entro la giornata di sabato.
La stalla è composta da due corpi: il primo è dedicato alla stabulazione libera e capace di accogliere 200 bovini; il secondo, a lettiera permanente, può ospitare 400 ovini o 80 bovini. Ci sono inoltre “paddock” esterni collegati con recinzioni e coperture.


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Sta bene Ulisse, il cane estratto dalle macerie a Norcia. Al Punto Veterinario Avanzato Enpa, soccorsi e curati 69 animali, altri 300 assistiti

03/11/2016

Sta bene Ulisse, il cane estratto dalle macerie di Norcia il 31 ottobre dai Vigili del Fuoco e subito consegnato al Punto Veterinario Avanzato Enpa di Norcia, poi trasferito presso la Clinica Veterinaria Centro Italia di Rieti con l’ambulanza della Protezione Animali. Ulisse mangia, nel crollo non ha riportato ferite o fratture, i suoi valori sono normali. È solo spaventato. È rimasto sepolto vivo per oltre ventiquattro ore, per poi essere tratto miracolosamente in salvo. Ribattezzato Ulisse, è uno dei tanti amici a quattro zampe rimasti coinvolti dal recente terremoto in Centro Italia e messi in salvo.
Il cane, rimasto sepolto sotto un cumulo di macerie, dopo la terribile scossa delle 7.40 della mattina del 30 ottobre, pare abbia guaito incessantemente per circa 24 ore, prima di poter essere scovato. Il merito è di uno dei quadrupedi di soccorso in dotazione ai vigili del fuoco: dopo aver rilevato la presenza del suo simile, ha indicato ai volontari il punto esatto dove scavare.
Finora al Punto veterinario avanzato Enpa di Norcia sono stati soccorsi e curati 69 animali da compagnia tra cani e gatti (il dato è aggiornato alle ore 13). Attivi sin dalle prime ore dopo il sisma, i veterinari, i volontari e le Guardie Zoofile della Protezione Animali sono attivi a Norcia ma anche a Visso, Camerino e (per l’assistenza degli animali degli sfollati nelle strutture ricettive), nel Teramano. Oltre ai soccorsi e all’assistenza veterinaria diretta garantita gratuitamente non solo agli animali recuperati e soccorsi ma anche agli animai dei cittadini, l’Enpa ha anche distribuito petfood, antiparassitari e farmaci arrivando così ad assistere (oltre agli animali accuditi dai nostri veterinari) oltre 300 tra cani, gatti, tartarughe e animali da cortile.


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