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Traffico illecito cani di razza, Eital: "fenomeno in crescita, poco contrastato dalle Istituzioni e forte di connivenze"

04/07/2016

I Baschi verdi delle Fiamme Gialle di Bergamo in seguito alla richiesta d’intervento del movimento di denuncia contro le ‘zoo mafie’ Eital e del deputato grillino Paolo Bernini, presente al blitz, hanno perquisito con i tecnici della stessa Eital alcune abitazioni a Zanica (Bergamo), trovando numerosi cani di razza detenuti in box abusivi e destinati al commercio illegale, alcuni esemplari di tartaruga da terra della specie super protetta Testudo Hermanni, un cavallo chiuso in un box e munizioni a pallettoni.
Durante la perquisizione, sono venuti alla luce locali e box dove erano stipati cani di razza come maltesi, shitzu, weirmaraner, corsi e labrador e chihuahua. Gli animali – spiega l’Eital – erano destinati al commercio e venduti in nero, senzaalcun controllo sanitario e vigilanza veterinaria: e’ stato addirittura trovato un inoculatore di microchip che solamente un veterinario puo’ detenere e due cagnolini provenienti dall’Est Europa.
Due persone, fratello e sorella, sono stati denunciati, per ora, per maltrattamento di animali, detenzione illegale di fauna protetta e per porto abusivo di munizioni. Gli animali sono stati trasferiti a bordo di furgoni omologati, presso una struttura idonea e affidati ad una Associazione di volontariato, per essere curati e recuperati.
Eital denuncia un “fenomeno in crescita, poco contrastato dalle Istituzioni e forte di connivenze”, quello del commercio illecito di animali da affezione; un giro di affari annuo di circa mezzo miliardo di euro, fenomeno “zoo mafioso” che sfrutta migliaia di animali vendendoli soprattutto attraverso la giungla del web, truffando migliaia di persone. Le stesse persone che Eital invita a recarsi in un canile per fare per davvero un gesto di generosita’”.


Categorie: News dal Mondo

Tornano libere 88 tartarughe detenute in sofferenza da un giovane calabrese di Ciro' Marina

04/07/2016

Personale del Corpo guardie ecozoofile Fareambiente di Crotone, insieme ai carabinieri di Scandale, nell’ambito di un’attivita’ investigativa congiunta per il contrasto del traffico illecito di animali protetti, ha sequestrato a Ciro’ Marina 88 esemplari di tartaruga “Testudo Hermanni”, specie protetta.

Il giovane che le deteneva nella sua abitazione, M.S., di 21 anni, senza essere in possesso delle prescritte autorizzazioni, e’ stato denunciato per i reati di detenzione e vendita illegale di animali protetti e detenzione degli stessi in condizioni incompatibili con la loro natura, con conseguenti gravi sofferenze per la stesse tartarughe.

Gli esemplari, di eta’ compresa da un mese a dieci anni, sono stati successivamente reintrodotti in natura in una zona protetta con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato.


Categorie: News dal Mondo

Lascia aperta la gabbia della tigre e il felino la uccide. Disattenzione fatale per un’operatrice esperta di uno zoo spagnolo

04/07/2016

Una lavoratrice del parco ‘Terra Natura’, sulla costa orientale della Spagna, è stata uccisa da una tigre asiatica sabato sera dopo aver lasciato aperta la porta della gabbia dell’animale. La direzione di ‘Terra Natura’ ha confermato che la vittima era una donna che aveva lavorato al parco per otto anni ed è stata uccisa per “una perdita di concentrazione”, avendo lasciato socchiusa la porta della gabbia delle tigri. Uno degli animali ha approfittato della porta aperta per entrare nella zona dove la donna è stata poi attaccata e uccisa. ‘Terra Natura’, in una nota, ha spiegato che il parco “ha un rigido protocollo di sicurezza per la gestione degli animali”. La lavoratrice è stata attaccata mentre stava svolgendo lavori di pulizia nelle gabbie interne. “Solo il personale autorizzato” ha avuto accesso al punto in cui l’attacco ha avuto luogo, che era “non accessibile al pubblico”, secondo quanto riferito dalla direzione del parco. “Non appena è stato rilevato l’attacco, l’animale è stato sedato e sono scattati i servizi di emergenza”, ha concluso il parco sottolineando che “si rammarica profondamente” per la morte e “invia le sue condoglianze alla sua famiglia e gli amici.


Categorie: News dal Mondo

E’ arrivata l’estate, adeguare l’alimentazione di cani e gatti alle temperature bollenti

04/07/2016

Mangia poco, si muove meno, sembra poco interessato a cio’ che accade oltre il suo naso e si gratta spesso. Niente di grave: Fido non e’ ne’ malato ne’ depresso, fa solo fatica ad affrontare il periodo piu’ difficile dell’anno. Quello in cui la colonnina di mercurio sale e lui, che ha una temperatura corporea di circa 38 gradi, sembra arrendersi spossato al caldo. E non se la passa bene nemmeno Micio, il cui sistema di autoregolazione della temperatura corporea passa attraverso i polpastrelli. Come se non bastasse, per entrambi l’estate e’ anche la stagione in cui esplodono le dermatiti e le parassitosi che colpiscono soprattutto le razze piu’ delicate: Boxer, Bulldog inglesi e francesi, Carlini, Shar Pei e Pastori tedeschi.
Dall’alimentazione al bagnetto, ecco il vademecum dell’estate secondo Benedetta Giannini medico veterinario responsabile Ricerca e Sviluppo di Almo Nature.
“La prima regola e’ quella di nutrire i nostri amici a quattro zampe nel modo giusto: spesso, per comodita’ o per buona fede, si tende ad alimentare il cane e il gatto solo con crocchette. Il pet-food deriva da scarti alimentari industriali cui vengono aggiunti conservanti, additivi e altre sostanze che alla lunga danno fastidio. Da qui il boom di patologie dermatologiche e gastrointestinali cui stiamo assistendo. Molti proprietari di cani o gatti sostengono che l’animale e’ allergico, ma le allergie sono meno dell’1%. Nella maggior parte dei casi in cui il cane o il gatto presenta forfora, prurito o dermatiti siamo di fronte a una fase di intolleranza, di stanchezza dell’organismo nei confronti di una sostanza che puo’ essere anche un appetizzante, un conservante, o un alimento”.
Consapevole del problema, Giannini e’ a capo del team di ricercatori che per sei anni ha lavorato su Alternative, la prima crocchetta in assoluto che non contiene farine ne’ disidratati di carne, ma solo riso e carne fresca in origine destinata al consumo umano. E se d’inverno l’amico a quattro zampe riesce a gestire meglio un’alimentazione non proprio variegata, d’estate e’ piu’ difficile. Cosa fare allora? “Per quanto riguarda il cane e’ importante unire al cibo secco due cucchiai di umido. Un composto fortemente idratante” spiega all’Agi Giannini che consiglia di preferire il pesce alla carne perche’ ricco di Omega3 fondamentale per la pelle e il pelo. Nel caso del gatto, invece, secco e umido non vanno mai mescolati perche’ le crocchette inumidite si ammorbidiscono troppo e il gatto le rifiuta. Non solo: il micio deve poter avere sempre la ciotolina di crocchette a disposizione perche’ necessita di fare molti piccoli pasti, anche 10-12 al giorno, mentre il cibo umido deve essere consumato al momento – possibilmente mattina e sera – altrimenti potrebbe rovinarsi col caldo”.
Per Fido via libera a verdure come zucchine, carote, cetrioli tagliate a pezzetti e unite al cibo. Mentre e’ meglio evitare la frutta per via dello zucchero che porta a un aumento di peso dei cani che d’estate si muovono meno.
In generale, poi, e’ meglio evitare pasti troppo abbondanti la sera – mette in guardia la veterinaria – mentre “fondamentale e’ l’acqua, che non deve mai essere calda o fredda di frigo”.
Occhio anche a colpi di sole e di caldo: “vietate assolutamente la terrazze al sole, le macchine chiuse – nemmeno per cinque minuti – e i giardini senza zone d’ombra”.
Salvo il bagno rinfrescante che tuttavia “non deve mai essere una doccia gelida. Se si usa uno shampoo specifico, delicato,inoltre si puo’ lavare il cane anche di frequente”.
Le corse in spiaggia e i bagni in mare fanno la gioia di qualsiasi cane, e “l’unica accortezza che bisogna avere e’ quella di stare attenti che Fido non mangi sabbia perche’ rimane tutta nello stomaco” conclude la dottoressa. (AGI)


Categorie: Curiosità

Un fenicottero rosa “in trasferta” lungo la costa salernitana

04/07/2016

Segnalato alle Guardie dell’Enpa di Salerno la scorsa settimana, un Fenicottero rosa è stato avvistato prima sulle coste di Palinuro (Salerno) poi, domenica, sulle coste di Sapri, poco più a Sud, al confine tra Campania e Basilicata. Si trattava di un esemplare inanellato a Laguna de Fuente de Piedra (Spagna) nel 2013. E’ cominciato cosi il monitoraggio dell’esemplare, fino alle coste calabresi, da parte di alcuni volontari. L’esemplare per niente disturbato dalla presenza umana, si è involato durante un primo tentativo di cattura per verificare potenziali lesioni o problemi, ed è stato quidi avvistato alcuni giorni dopo a Praia a mare, in Calabria. Qui, in collaborazione con A.D.A, Lipu e Wwf Calabria l’esemplare è stato monitorato, recuperato e trasferito al Cras di Rende (Cosenza) per verificare le sue condizioni di salute.


Categorie: News dal Mondo

Le Navi Gialle della Corsica Sardinia ferries si fanno in quattro ... zampe. I cani che “prenotano” il 2 e 3 luglio viaggiano gratis

02/07/2016

Le vacanze iniziano a bordo, anche per il migliore amico dell’uomo. Chi sceglie le navi gialle per andare in vacanza con il proprio animale sa che i cani sono da sempre graditi ospiti, in tutte le stagioni, e possono accedere liberamente a tutte le aree pubbliche della nave. In particolare, i ponti esterni sono accessibili per passeggiate e soste, grazie all’apposita zona igiene animali (angolo dei bisogni).
Le navi gialle mettono inoltre a disposizione cabine dedicate ai proprietari di cani, per le quali non è previsto nessun supplemento al costo della cabina, allestite in modo da ospitare al meglio gli amici a quattro zampe: il pavimento è in linoleum e le procedure di pulizia seguono un iter speciale, che garantisce il massimo dell’igiene. In occasione della campagna antiabbandono dell’Enpa, Corsica Sardinia Elba Ferries offrirà il passaggio gratuito dei cani a tutti coloro che prenoteranno il 2 e 3 luglio 2016.
La promozione non è retroattiva ed è valida solo prenotando il 2 e 3 luglio; è disponibile su tutti i viaggi dal 2 luglio al 31 dicembre 2016 ed è cumulabile con altre offerte. Il biglietto deve comprendere almeno 1 passeggero e 1 cane. Importante: occorre avere sempre a portata di mano guinzaglio e, all’occorrenza, museruola. Ogni animale deve essere provvisto di un Certificato di Vaccinazione e di Buona Salute non superiore a 3 mesi dalla data di rilascio.


Categorie: News dal Mondo

Sagre con animali. Colomba e asini maltrattati, condannati gli organizzatori del “palio” di Carmiano (Lecce). L'Enpa: i palii non sono più “terra di nessuno”

02/07/2016

Quattromila euro di ammenda ciascuno. Questa la condanna, per il reato di maltrattamento di animali, inflitta in secondo grado dalla Corte d’Appello di Lecce ai due organizzatori della sagra di Carmiano (Lecce), che, all’epoca dei fatti, erano – rispettivamente – presidente del circolo ippico “C. Conversano” e presidente pro tempore del comitato feste patronali di Carmiano. Con questa sentenza, la Corte d’Appello ha accolto, sia pure riformandolo in parte, il verdetto del giudice di primo grado che li aveva condannati a 6 mesi di reclusione ciascuno.
I fatti contestati ai due si riferiscono alla manifestazione svoltasi nel 2007, durante la quale diversi bambini in sella ad alcuni asini avevano preso a bastonate una pignatta dove era stata rinchiusa una povera colomba. Obiettivo del “palio” quello di rompere la pignatta, liberando così l’animale sempre che non venisse ferito dalla bastonate e fosse dunque in grado di volare. In sede giudiziaria – il processo è nato su impulso di Enpa, che nel procedimento è stata parte civile – l’associazione ha contestato i reati di maltrattamento non solo per le bastonate inferte ai poveri uccelli, sia pure per il tramite della pignatta, ma per il brutale trattamento riservato agli asini, spronati in modo estremamente violento. Con l’ulteriore aggravante di avere coinvolto dei minorenni in questa pratica, violenta, illecita e assolutamente diseducativa.
«La sentenza della Corte d’Appello rappresenta un grande successo, dal punto di vista della tutela degli animali, specie quelli sfruttati nelle manifestazioni popolari, e da quello del rispetto della legalità. Palii e sagre hanno rappresentato finora una “terra di nessuno” dove – commenta l’avvocato di Enpa, Claudia Ricci – in nome di anacronistiche “tradizioni”, che tali non sono, gli animali vengono costretti a subire gravi forme di maltrattamento, fisico e psicologico. Maltrattamenti compiuti dai loro autori dietro una vera presunzione di impunità. La quale, anche grazie alle azioni legali di Enpa e alla sensibilità della magistratura, sta iniziando a cadere».


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Adotta non comprare. Gli sforzi di un micetto per trovare il calore di un cucciolo di cane solo come lui (video)

02/07/2016

Potrebbe sembrare la storia d’amore più bella di tutti i tempi. Ma, se è vero che le loro sono due solitudini che si abbracciano, è vero anche che i loro due cuori solitari stavano cercando conforto e amore all’interno di un negozio dove gli animali vengono venduti.
In questo filmato, pubblicato sulla pagina Facebook della JoLinn Pet House di Taipei (Taiwan), viene mostrato un gattino che tenta una fuga. La sua però non è una fuga verso la libertà o una preferibile adozione. Il micetto vuole infatti raggiungere il suo vicino di “cella”, un cagnolino con cui giocare.
Quella che il gatto cercava non era l’evasione. Il micetto, con il suo slancio di grande amicizia, aveva voglia di compagnia e amore. Per averlo è riuscito a passare attraverso la fessura sulla sommità della vetrata. Ad accoglierlo e a sostenerlo nell’impresa c’era un cucciolo in attesa di essere venduto proprio come lui.
La speranza è che chi si innamorerà di uno dei due cuccioli si innamori all’istante anche dell’altro e li porti entrambi nella sua casa. Ma la polemica, riportata dalla versione statunitense dell’Huffington Post, riguarda proprio i negozi che vendono gli animali.
“Adottate, non comprate”, recita il mantra sostenuto dall’Huffington. A questo proposito la campagna dell’Aspca (American Society for the Prevention of Cruelty to Animals, Società Americana per la Prevenzione della Crudeltà sugli Animali) evidenzia quanto il business della vendita di animali sia legato ad abusi e condizioni disumane che non devono essere più tollerate. (huffingtonpost.it)


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"Sos combattimenti", per denunciare è di nuovo attivo il numero telefonico dedicato della Lav

02/07/2016

Per contrastare il preoccupante aumento del reato di combattimenti tra cani, dal oggi 1 luglio torna attivo il numero dedicato dalla Lav “Sos Combattimenti” tel. 064461206.
Si tratta di un servizio unico nel suo genere nel panorama nazionale, istituito per dare un aiuto concreto a tutti coloro che vogliono intervenire, nella massima discrezione, contro i soprusi delle lotte clandestine. Sos Combattimenti non e’ un numero di emergenza ne’ di pronto intervento ma e’ un servizio che permette di: Raccogliere segnalazioni di combattimenti tra animali; Tracciare una mappa dettagliata del fenomeno; Favorire l’attivazione di inchieste giudiziarie e sequestri di animali come prevede la legge. Il numero Sos Combattimenti 06.4461206 e’ attivo dal lunedi’ al venerdi’ dalle 10.00 alle 17.00. Da sempre Lav si batte per contrastare i combattimenti tra animali con azioni concrete: denunciando i casi di sua conoscenza e costituendosi parte civile nei processi contro gli autori di questi reati. Ma anche producendo materiali tecnici per la formazione degli operatori specializzati, tra cui gli organi di polizia giudiziaria, la Magistratura e le Guardie volontarie. Il numero “Sos Combattimenti” (tel. 06.4461206), attivato dalla Lav per la prima volta nel 1999 fino al 2004, ha consentito di organizzare diverse operazioni di polizia con decine di sequestri di animali. “Purtroppo i combattimenti tra animali negli ultimi tempi sono aumentati in modo molto preoccupante- dice Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della Lav- A indicare l’aggravarsi del fenomeno sono l’aumento delle segnalazioni, il numero di persone denunciate, i molti ritrovamenti di cani feriti o morti a seguito delle lotte e lo spopolare nel web di pagine che esaltano i combattimenti. Sono aumentati anche i furti e i rapimenti di cani di razze abitualmente usate nei combattimenti”.
Ogni anno migliaia di animali in Italia sono vittime dei combattimenti clandestini. I combattimenti tra cani, dopo un periodo in cui sembravano essere diminuiti, anche grazie al nuovo articolo 544-quinquies del Codice Penale che punisce “con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da
50.000 a 160.000 euro per chi promuove, organizza o dirige combattimenti tra animali”, sono ripresi a un ritmo allarmante.
Quello dei combattimenti e’ un vero affare per la criminalita’. Grande e piccola. Si tratta di un fenomeno complesso che coinvolge soggetti diversi: i casi piu’ diffusi fanno capo a delinquenti locali, teppisti di periferia, sbandati, allevatori abusivi e trafficanti di cani cosiddetti “da presa”. Non mancano pero’ casi riconducibili a sodalizi criminali come la camorra, la ‘ndrangheta, la sacra corona unita e la mafia. “Scopo del Servizio e’ quello di raccogliere le segnalazioni sui combattimenti, anche in forma anonima, per mappare il fenomeno a livello nazionale e, laddove ci sono presupposti, dare d’impulso alle attivita’ giudiziarie. Non e’ un numero di emergenza ne’ di pronto intervento poiche’ non si tratta di un organo di polizia, pertanto non raccoglie denunce ne’ organizza controlli.
L’obiettivo e’ quello di svolgere una preziosa attivita’ di raccordo tra i cittadini e le Forze dell’Ordine favorendo cosi’ l’avvio di inchieste e di sequestri degli animali coinvolti”, conclude Troiano della Lav. (Comunicati/Dire)


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LaLNDC chiede giustizia per Gege’, randagio torturato e ucciso a Cittadella Del Capo (Cs)

02/07/2016

La Lega Nazionale del Cane chiede giustizia per Gege’, un povero randagio che si è fidato degli uomini ma è finito torturato e ucciso a Cittadella Del Capo (Cs).
I responsabili, quattro giovani balordi, che hanno ripreso in un video l’atroce misfatto e l’hanno postato sul web, sono già stati identificati grazie alla celere attività investigativa della locale stazione dei Carabinieri e deferiti all’Autorità giudiziaria di Paola per il reato di uccisione di animali, in concorso. Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha annunciato che sporgerà denuncia e, in sede processuale, si costituirà parte civile.
La malvagità che spesso si nasconde nell’animo umano ha colpito ancora. La vittima questa volta è un povero randagio di grossa taglia, catturato da quattro vigliacchi individui che lo hanno appeso per il collo e poi preso a mazzate in testa fino a che non è spirato fra atroci sofferenze. Non paghi di compiere questo terribile gesto di crudeltà, gli efferati animalicidi, tutti di giovane età; hanno ripreso l’intera straziante scena, commentandola con risate e sghignazzi, e l’hanno pubblicata sul più noto del social network.
Ovviamente la vicenda, che ha avuto come macabro teatro un’area boschiva, ha suscitato orrore e indignazione da parte degli utenti del web che hanno allertato le forze dell’ordine. I carabinieri della stazione di Cittadella del Capo hanno rapidamente identificato gli autori dello sconvolgente episodio, “provocato” parrebbe dall’uccisione di due capre, e li hanno deferiti all’Autorità Giudiziaria di Paola per il reato di uccisione di animali in concorso. Reato che secondo l’articolo 544 bis del Codice penale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.
LNDC, per seguire da vicino il caso, ha annunciato che sporgerà denuncia e in sede processuale si costituirà parte civile. “Questa infelice creatura, che abbiamo voluto chiamare Gegè per ricordarlo con un’identità, reclama che sia fatta giustizia e come lui tutte le altre vittime di uomini perversi e senza cuore” – dice Piera Rosati, presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane. In una nota dell’associazione.


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Nelle Hawaii, con il nostro aiuto, nascerà la più grande riserva marina del mondo, che le multinazionali non vogliono

01/07/2016

E’ tutto pronto. Manca solo la firma di Obama perché la più grande riserva marina del mondo, a Papah?naumoku?kea nelle isole Hawaii (USA), possa finalmente prendere forma e tutelare migliaia di animali, tra delfini, tartarughe e squali. Ma contro questo progetto, ormai in dirittura d’arrivo, si sono mobilitate le multinazionali della pesca, le quali, evidentemente, temono di dover ridurre la propria attività e, quindi, di vedere colpiti i loro profitti.
Insomma, la situazione è sul filo. E il presidente Obama potrebbe ritirare il proprio appoggio all’iniziativa senza una forte pressione internazionale. Per questo, sulla piattaforma Avaaz è stata promossa una petizione che chiede al numero uno dell’esecutivo Usa di rompere ogni indugio e di entrare nella storia come colui il quale ha creato la più grande riserva marina protetta. Per aderire all’iniziativa – le firme saranno poi consegnate agli uffici di Obama e a una rappresentanza dei cittadini delle Hawaii – è possibile cliccare su questo link


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#STOPTHETRUCKS, associazioni contro trasporto su lunga distanza. 8 mln animali 'da reddito' ogni anno affrontano viaggi anche di 30 ore in Ue e verso Paesi terzi

01/07/2016

Sono 6 milioni gli animali ”da reddito” che ogni anno affrontano viaggi su lunga distanza all’interno dell’Unione Europea. Un numero che sale a 8 milioni se aggiungiamo anche quelli trasportati dall’Europa verso Paesi terzi. Non è raro che il viaggio duri 30 ore o più, in alcuni casi passano oltre 96 ore prima che gli animali raggiungano la loro destinazione finale.
Con la campagna #StopTheTrucks, Eurogroup for Animals, il principale network animalista a livello europeo, di cui Lav è membro per l’Italia, chiede ai cittadini di scrivere al proprio Governo per sostenere un’iniziativa congiunta finalizzata ad aggiornare la normativa sui trasporti (Regolamento del Consiglio 1/2005) e, in particolare a introdurre un limite alla durata massima dei viaggi, pari a 8 ore per i mammiferi e 4 ore per il pollame. La legge europea infatti non prevede alcun limite alla durata del trasporto di animali ”da reddito”, nonostante il rischio sanitario, confermato dalla Fao, che definisce il trasporto di animali vivi come ”ideale per la diffusione di malattie”.
Germania, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia hanno chiesto all’Unione Europea di modificare la normativa che regola il trasporto di animali vivi limitando la durata dei viaggi.


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