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Firmata Ordinanza per le botticelle a Roma: circolazione vietata nei periodi più caldi d'estate

31/05/2016

Il Commissario Straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca, ha reso pubblica l’ordinanza n.ro 116 del 25 maggio 2016 relativa alle botticelle con cui ribadisce i divieti inerenti la circolazione delle botticelle durante il periodo che va da giugno a settembre 2016 . Nel documento si può leggere come nei giorni con temperature superiori ai 35 gradi e nell’orario 13-17 i cavalli non dovranno andare su strada.
Il periodo scelto per questo blocco va dal prossimo 1° giugno al 15 settembre. In particolare, quando la Protezione Civile diramerà un bollettino con livello a rischio 3 le carrozzelle romane potranno circolare soltanto dopo le 18, resta il divieto assoluto se la temperatura resterà superiore ai 35 gradi centigradi sulla base dei dati pubblicati dal Centro Nazionale Meteorologia e Climatologia dell’Aeronautica Militare Italiana con riferimento alla stazione Roma Urbe e conoscibili mediante collegamento telematico al sito istituzionale: www.meteoam.it.


Categorie: News dal Mondo

Una scia di speranza: in un video il viaggio dei cuccioli Enpa verso una nuova famiglia sulle navi GNV (video)

31/05/2016

Un video con le immagini salienti del primo viaggio della speranza reso possibile attraverso la convenzione di ENPA con Grandi Navi Veloci.
Sono sequenze” commenta Marco Bravi, Presidente Consiglio Nazionale e Responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative ENPA “che danno speranza, ma soprattutto il senso del fare. Tutto è perfettibile e noi siamo aperti a tutte le soluzioni che ci verranno proposte. L’unica cosa che non potete chiederci è di non far nulla come quei saccenti blogger che, senza aver mai visto la reale situazione e approfittando dell’assenza di contraddittorio, si atteggiano a vati delle soluzioni demagogiche che, ovviamente, hanno come unica certezza che loro non alzino un dito. Guardate negli occhi uno ad uno gli animali che hanno fatto questo viaggio con i volontari ENPA: noi l’abbiamo fatto e siamo certi che per loro la strada che abbiamo scelto è quella giusta“.
L’ENPA ringrazia Egidio Morici, autore di questo toccante reportage.


Categorie: News dal Mondo

Coppia di Codirosso da 5 anni nidifica sempre nella stessa cassetta della posta a Campobasso

31/05/2016

Di luoghi strani e impensati dove gli uccelli nidificano ce ne sono tanti. E da cinque anni una coppia, che sembra appartenere alla specie dei ‘Codirosso’, ha scelto come location per mettere su famiglia la cassetta della posta di una casa nell’immediata periferia di Campobasso. “Arrivano a maggio – racconta il proprietario – e, nonostante la cassetta sia chiusa, riescono a costruire il nido dove poi vengono deposte le uova. Seguo da lontano la loro attivita’ e per non disturbarli ho avvisato il postino di consegnarmi a mano la posta”.
Di luoghi strani e impensati dove gli uccelli nidificano ce ne sono tanti. E da cinque anni una coppia, che sembra appartenere alla specie dei ‘Codirosso’, ha scelto come location per mettere su famiglia la cassetta della posta di una casa nell’immediata periferia di Campobasso. “Arrivano a maggio – racconta il proprietario – e, nonostante la cassetta sia chiusa, riescono a costruire il nido dove poi vengono deposte le uova. Seguo da lontano la loro attivita’ e per non disturbarli ho avvisato il postino di consegnarmi a mano la posta”.
Solitario e diffidente, il Codirosso comune passa gran parte delle sue giornate posato su pali, cavi o tetti, sempre in posizione “rialzata”, per individuare più facilmente le sue prede. I due sessi migrano verso le aree di nidificazione in momenti diversi: il maschio è il primo a partire e raggiunge la destinazione verso la metà di aprile; la femmina lo raggiunge alcuni giorni dopo. Nonostante la sua natura timorosa, nel tempo si è adattato molto bene ad ambienti popolati dall’uomo, tanto che oggi può risultare come una delle specie più comuni da osservarne all’interno delle città, soprattutto in giardini, parchi urbani, orti e frutteti.


Categorie: News dal Mondo

"The silent enemy", uno spot scioccante per mettere fine alla caccia con il laccio (video)

31/05/2016

Un uomo che corre nei boschi e all’improvviso rimane intrappolato in un laccio, che si serra intorno al collo fino a strangolarlo. Sono immagini forti quelle dello spot realizzato in Gran Bretagna dalla League Against Cruel Sports (Lega contro gli sport crudeli) per dire no alla caccia; uno spot duro e crudele che arriva direttamente al cuore di chi lo guarda. Ma, soprattutto, al cervello.”L’adrenalina si riversa nel corpo, il cuore batte, il sangue scorre. Senza fiato, esausto, ansimante, un intenso e bruciante dolore”, racconta la voce narrante. E poi all’improvviso un laccio si attorciglia al collo del ragazzo e lo stende a terra, soffocandolo. Momenti di agonia, chi guarda il video soffre con lui. Gli occhi strabuzzanti fissano la telecamera. Non c’è via di fuga, solo dolore. Una morte lenta. Inesorabile.
Questo spot, intitolato “The silent enemy” è stato prodotto dalla League Against Cruel Sports, un’associazione inglese che si batte per difendere gli animali dalla caccia, in particolare da metodi considerati crudeli quali, appunto, il laccio. Nel Regno Unito, questo strumento di morte uccide circa 2 milioni di esemplari all’anno. Un animale ogni 20 secondi. La caccia con il egno Unito  è un metodo di caccia illegale in Italia ma purtroppo molto in uso tra i bracconieri.
“Sono ancora legali. Ora capite perché non dovrebbero esserlo? Unitevi alla nostra campagna per proibire la caccia col laccio”, il messaggio finale dello spot. Chiaro e diretto, proprio come le immagini.
“È il video perfetto per una campagna di sensibilizzazione”, afferma Chris Pitt, vicedirettore della Lacs. “Ti attira, poi ti colpisce: non ti lascia altra alternativa se non quella di comprendere il suo messaggio”.
Messaggio non troppo nascosto nelle parole del narratore, l’attore Peter Egan di Downtown Abbey: “Il laccio ti lacera, penetrando nella pelle. Stritola. Ti spappola la trachea. La lingua si incastra contro la cavità interna della gola. Inascoltate le grida d’aiuto. Senza scampo. La morte è dolorosa, la morte è lenta”. (fonte huffingtonpost.it


Categorie: Animali e Cultura

Canili di Roma Capitale, Codacons: "Situazione disperata a Muratella"

31/05/2016

“Disperata la situazione del canile municipale La Muratella, dove da settimane la struttura viene sole forze dei volontari, a seguito del licenziamento di 93 dipendenti”. Così il Codacons in una nota.
“Dal canile giungono notizie preoccupanti – spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma – le scorte di cibo e medicinali sono quasi terminate, e l’attività dei volontari non è sufficiente a garantire la piena gestione della struttura e la sopravvivenza di centinaia di cani e gatti. Per questo motivo abbiamo presentato una formale diffida al Commissario Francesco Paolo Tronca, affinché adotti tutti i provvedimenti utili a garantire le prestazioni necessarie, assicurare il benessere minimo degli animali e consentire la piena funzionalità del canile fino a che non sarà subentrata la nuova cooperativa”, conclude Rienzi.


Categorie: News dal Mondo

Trovata cagnetta chiusa in un sacco di plastica e abbandonata al centro di Roma. I soccorsi, arrivano dopo tre ore. Enpa cerca responsabilità

31/05/2016

“Ennesima, incredibile vicenda di inefficienza nei soccorsi e di maltrattamento di animali, nel cuore di Roma. Una randagia in precarie condizioni di salute – da un primo esame condotto sul posto parrebbe affetta da rogna demodettica – è stata rinchiusa all’interno di un sacco dell’immondizia, legata ad un palo e abbandonata sotto il sole, in via del Gambero, adiacente alla centralissima Piazza San Silvestro. La povera cagnetta è rimasta in quelle condizioni fino a quando non è stata notata da alcuni passanti, i quali, dopo averla liberata, hanno immediatamente contattato le Guardie Zoofile dell’Enpa di Roma, cercando comunque di fare il possibile per alleviare le sofferenze dell’animale”.
E’ quanto si legge in una nota dell’Enpa. “Ancora prima di arrivare sul posto – prosegue la nota – le Guardie dell’Enpa di Roma hanno chiesto il supporto della Polizia Municipale – competente ad intervenire per questo tipo di situazioni – segnalando la particolare urgenza del caso. Tutto questo avveniva alle 11 di mattina. Ma i soccorsi sono intervenuti sul posto soltanto alle 14.26, vale a dire dopo più tre interminabili ore di attesa. Ore che sono trascorse nonostante i ripetuti solleciti di Enpa al Comune e nonostante l’evidente peggioramento delle condizioni di salute del randagio, che solo dopo questo ritardo ha finalmente ricevuto l’assistenza di cui aveva bisogno. Neanche una settimana fa, dopo il recupero di due bisce, di una tartaruga di terra e di un gabbiano, l’Enpa di Roma aveva denunciato la preoccupante situazione del soccorso di animali, selvatici e d’affezione, chiedendo al Commissario Tronca un impegno straordinario nelle sua ultima settimana di mandato”.
“Le elezioni sono ormai dietro l’angolo e tutti i candidati al Campidoglio si sono impegnati ad affrontare l’emergenza animali nella Capitale. A questo punto – dichiara Michele Gualano, responsabile della Sezione Enpa di Roma – è fondamentale che il futuro sindaco, diversamente dai suoi predecessori, tenga fede ai patti: una città si governa con i fatti, non con le parole.
Nei prossimi giorni la Protezione Animali capitolina continuerà a seguire la vicenda e qualora dovessero emergere profili di responsabilità, anche di natura penale, promuoverà le opportune iniziative legali contro chiunque sia stato coinvolto in questa brutta storia”.


Categorie: News dal Mondo

Gorilla ucciso per recuperare bimbo allo zoo, i social in rivolta (video)

30/05/2016

L’uccisione di un gorilla nello zoo di Cincinnati, negli Usa, dopo che un bambino di quattro anni è caduto nel suo recinto, ha sollevato un’ondata di indignazione sui social media. Moltissimi utenti dicono che Harambe, maschio di 17 anni, avrebbe dovuto essere risparmiato, perchè non non intendeva far male al bimbo, mentre è stato lanciato l’hashtag #JusticeForHarambe. Per molti sono i genitori del bimbo che vanno condannati per quanto è accaduto sabato scorso allo zoo, perchè non in grado di sorvegliare il figlio. I dipendenti dello zoo hanno ucciso il gorilla dal peso di 180 chili, per  aver preso il bambino che dopo aver superato una recinzione era caduto nel fossato, una situazione di “minaccia per la vita” del bimbo.
Secondo l’utente di Twitter StrayanRepublic “#HARAMBE non lo stava trascinando per ucciderlo… stava proteggendo il bambino dalla minaccia dei turisti che urlavano. @Xoxjlove@CincinnatiZoo”. Kenz, altro utente, scrive “#JusticeForHarambe è così triste che un animale in pericolo sia stato abbattuto a causa di due genitori negligenti”. Andrue aggiunge: “Perchè gli zoo non hanno tranquillanti istantanei? Prima quei due leoni, oggi Harambe #JusticeForHarambe”. La settimana scorsa due leoni di uno zoo cileno sono stati uccisi dopo che un uomo è entrato nelle loro gabbia con l’apparente intenzione di suicidarsi. Più di 60mila persone hanno firmato un appello chiedendo che i genitori del bimbo “siano dichiarati responsabili per la mancanza di sorveglianza e la negligenza che hanno causato la perdita della vita di Harambe”.
Lo zoo di Cincinnati ha temporaneamente chiuso al pubblico l’area dei gorilla dopo l’incidente. Il bimbo ha scavalcato una recinzione ed è caduto per circa tre metri nel fossato. Un video mostra il gorilla delle pianure occidentali che trascina il bimbo per un breve tratto, poi si ferma, con il bimbo sotto di lui che lo guarda. Ma le notizie dicono il bambino è stato trascinato da Harambe per dieci minuti. E’ stato ricoverato in ospedale. Non ci sono notizie ufficiali, ma pare che si riprenderà del tutto.
Il direttore dello zoo Thane Maynard ha detto che stata fatta “una scelta difficile, giusta perchè è stata salvata la vita di un bambino. Avrebbe potuto andare molto male”. Maynard ha spiegato che non esistono tranquillanti ad effetto abbastanza rapido. “Il ragazzino non era sotto attacco, ma era certamente a rischio”. Harambe era nato in cattività in Texas nel 2014 e trasferito a Cincinnati nel 2014, dove si sperava potesse partecipare a un programma di ripopolamento.
Nel 1987 accadde un incidente simile in uno zoo sull’isola di Jersey, ma quella volta ci fu un lieto fine. Un bambino di cinque anni cadde nel recinto dei gorilla e perse conoscenza. Un gorilla schiena d’argento di nome Jambo lo vegliò, allontanando gli altri animali del branco e carezzandogli la schiena. Quando il bimbo si riprese scoppiò a piangere, i gorilla si allontanarono permettendo al personale dello zoo di recuperarlo. (askanews)


Categorie: News dal Mondo

Cane s’intrufola tra agnelli e galline, preso a fucilate dal vicino. Denunciato 79enne nel senese

30/05/2016

Ha sparato con un fucile da caccia al cane del vicino, colpevole di intrufolarsi continuamente nel suo podere e aggredire i suoi agnelli e galline. Per questo un 79enne di Montalcino (Siena) e’ stato denunciato per maltrattamenti di animali, mentre i Carabinieri gli hanno sequestrato le armi da caccia legalmente detenute. Nella giornata di ieri l’uomo esasperato dalle continue irruzioni del cane, un meticcio di media taglia che in passato aveva ucciso alcune galline e ferito un agnello, vedendolo avvicinarsi al pollaio gli ha sparato con un fucile caricato a pallini provocandogli ferite lievi e superficiali. Il proprietario del cane, un 31enne di Torre Annunziata (Napoli) sentendo gli spari, e’ accorso nel podere vicino e ha chiamato i carabinieri che hanno richiesto all’autorita’ giudiziaria la revoca del porto d’armi. Il proprietario del cane doveva proteggere il suo cane evitando i dannosi sconfinamenti nei terreni dei vicini ma se si fosse trattato di un episodio tra umani l’accusa per eccesso di difesa avrebbe comportato ben altra pena per l’anziano cacciatore.


Categorie: News dal Mondo

La tartaruga di terra, un’amica speciale. Chiede poco e da molto

30/05/2016

La tartaruga di terra, è un rettile appartenente alla famiglia delle Testuggini. Un essere silenzioso ma che sa comunicare tanto affetto.
Le dimensioni delle tartarughe variano in lunghezza da pochi centimetri a quasi tre metri; le più grandi pesano anche ben oltre i 750 chili. Le testugini erano già presenti sulla terra 250 milioni di anni fa, da allora non hanno subito grandi cambiamenti.La specie più comune, in natura, che trovate in Italia è la “hermanni hermanni” che da adulta arriva a misurare 24 cm.
Al contrario di quanto si pensi, la tartaruga è un rettile dolcissimo, la cui cura non è così complessa, ma che in termini di soddisfazione ripaga ogni sforzo. Sono estremamente intelligenti e si affezionano ai loro proprietari come tutti gli animali domestici. A differenza di quanto si pensi, le tartarughe riconoscono chi si prende cura di loro e gli si affezionano tanto da riconoscerne l’odore e seguirlo ovunque.
Se decidiamo di avere con noi una tartaruga di terra (di qualsiasi specie) dobbiamo assicurarci che non sia di contrabbando. Chi ce la affida deve rilasciarci assieme all’animale uno speciale certificato, denominato CITES. Questo perché la tartaruga di terra è inserita nella lista delle specie a rischio di estinzione . In caso di mancanza del certificato CITES il possesso della tartaruga può configurarsi come reato. Il traffico illecito di questi rettili protetti è molto esteso. State attenti!
Una volta trovata la tartaruga che fa per noi, prima di portarla a casa, preoccupiamoci di crearle uno spazio protetto.
Le tartarughe di terra sono abituate a vaste porzioni di terreno su cui camminare, mangiare e rispondere ai loro istinti quotidiani. L’ideale sarebbe creare un recinto molto vasto all’interno di un giardino dove collocare la tartaruga. E’ fondamentale che stiano in un’ambiente in cui possano godere, oltre che dell’ombra, anche della luce solare (necessaria per la produzione della vitamina D). Un altro elemento molto importante è certamente la sicurezza della nostra amica tartaruga, che noi abbiamo il dovere di garantire. In giardino ci dovrà essere una recinzione che le impedisca di scappare via in strada, o infilarsi in posti pericolosi.   C’è  chi, non possedendo un ampio spazio all’aperto, ripiega su un terrario, una confortevole prigione, ma pur sempre prigione. 
La dieta delle tartarughe di terra è vegetariana, mangiano insalata, radicchio, spinaci, rucola, mela, pera, melone e anguria, sono i loro cibi preferiti. Tuttavia anche le erbe di campo sono adatte all’alimentazione. Assolutamente vietate banane e formaggi (perché creano malformazioni al guscio).
La fase più delicata per una tartaruga è il letargo. Le tartarughe affrontano un lungo periodo di sonnolenza e inappetenza: cessa la digestione, si riduce il flusso sanguigno e il sistema immunitario diventa meno efficace o addirittura inesistente. Quando una tartaruga inizia a mangiare di meno e a dormire di più, allora sta entrando in letargo, quindi bisogna procurare loro un rifugio con un basso tasso di umidità e al riparo da pioggia o allagamenti e con una temperatura tra 1° e 10° gradi dove l’animale può ritirarsi durante i mesi invernali.
Nel caso la tartaruga sia malata o ferita, il letargo è sconsigliato. In questo caso è necessario chiedere consiglio ad un veterinario.
Inoltre, è importante fare attenzione agli altri animali domestici, perché possono risultare molto pericolosi per l’incolumità della testuggine. Il cane, ad esempio, può scambiarla per un oggetto da mordere, anche dopo diverso tempo dall’inizio della convivenza. Trattare come si deve le nostre tartarughe non è soltanto un dovere morale, ma anche legale. La Testudo Hermanni, l’esemplare di tartaruga più diffuso da noi, infatti, è una specie protetta.


Categorie: Curiosità

Chiusura in vista per “Cronache Animali”. Enpa: auspichiamo che la Rai valorizzi l'informazione sugli animali. E' servizio pubblico

30/05/2016

«Abbiamo appreso di una possibile chiusura di “Cronache Animali”, trasmissione in onda da tre anni su Rai Due, che è riuscita a conquistarsi uno spazio importante nel panorama televisivo del nostro Paese». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali, che prosegue.«Con le loro inchieste giornalistiche, sempre di alto profilo; con la rubrica dedicata alle adozioni via etere; con gli approfondimenti tematici dedicati al mondo degli animali, gli autori, la redazione e gli inviati di “Cronache Animali” hanno adempiuto in pieno alla missione della Rai, che, lo ricordiamo, è quella di fare servizio pubblico».Per questo, Enpa lancia un appello affinché il patrimonio di competenza e professionalità legato all’informazione sulle tematiche animali sia valorizzato. «Nelle case degli italiani Paese – prosegue l’associazione – vivono, considerando unicamente cani e gatti, ben 15 milioni di animali. Per un giro di affari che, nel solo segmento del pet food ha quasi raggiunto quota 2 miliardi di euro».Ma c’è di più. Come dimostrano tutti gli indicatori di opinione, i nostri connazionali assegnano un ruolo sempre più centrale agli animali, selvatici, esotici o d’affezione, e a tutto ciò che li riguarda. E’ pertanto fondamentale che su tale materia si facciano informazione e approfondimenti giornalistici. «Anche perché – ricorda Enpa – il mondo degli animali e quello dell’uomo non sono due universi separati; sono, invece interconnessi e ciò che accade nell’uno si riverbera sull’altro. Trattare le tematiche relative agli animali risponde ad un’esigenza primaria della collettività». – 


Categorie: News dal Mondo

Al Lido si apre la prima spiaggia dedicata per cani a Venezia

30/05/2016

La Giunta comunale di Venezia ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente, una delibera nella quale viene individuato un tratto di spiaggia del Lido dove sarà possibile, già da questa stagione balneare, portare i propri animali da compagnia.
”Una decisione con la quale il Sindaco e tutta la Giunta hanno voluto dimostrare la sensibilità nei confronti di quei cittadini, proprietari di cani, che fino ad oggi, non potevano permanere in spiaggia a godersi una giornata di mare in compagnia dei loro amici a 4 zampe – spiega l’assessore – A loro, ora, abbiamo riservato un tratto libero di circa 160 metri di fronte nella zona  antistante i murazzi, in all’altezza di via Pigafetta, che sarà segnalata con opportune indicazioni”.
“Invitiamo tutti al proprio senso civico per utilizzare al meglio questo sito affinché diventi motivo d’orgoglio per tutta la città.
Un’altra occasione per rilanciare il Lido di Venezia, a cui è stata appena riconosciuto per l’ottavo anno consecutivo il prestigioso riconoscimento della bandiera blu e che ha visto l’apertura della stagione estiva lo scorso 8 maggio con una grande festa”, ha concluso.


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Intrappola il gatto della vicina per farlo morire di fame e sete. Denunciato 19enne del genovese

30/05/2016

Che fine voleva far fare a quel micio portato via alla sua vita, alla sua umana? Un animale indifeso, attirato in una gabbia per essere lasciato a morire d’inedia e forse non è la prima vittima della mente distorta di un 19enne.
Questo è quanto successo negli scorsi giorni a Casarza Ligure e i carabinieri di Sestri Levante, al termine di accertamenti, hanno denunciato un ragazzo del posto.
Il giovane, infatti, ha catturato il gatto della vicina con una trappola rudimentale, riducendolo quasi in vin di vita a causa di una grave disidratazione derivata dal tempo trascorso senza poter né bere né nutrirsi.
La denuncia per maltrattamenti di animali e caccia con mezzi non consentiti è arrivata a conclusione di accertamenti scaturiti da una denuncia sporta nei giorni scorsi dalla proprietaria del gatto, una 48enne abiatante nella cittadina del Tigullio


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