Cane muore in incendio per un faretto difettoso, proprietari risarciti dal venditore con 120 mila euro
31/12/2015
Fu un faretto difettoso a causare l’incendio in una casa, e in quell’incendio morì il cane Ghibli, il golden retriever di una coppia di Treviso.
L’appartamento, andò a fuoco, e la coppia si salvò per miracolo, ma il loro cane morì soffocato. A distanza di otto anni da quella vicenda, i proprietari dell’animale hanno ottenuto dal Tribunale civile di Treviso il riconoscimento dei danni «morali ed esistenziali» per la perdita dell’animale d’affezione, e la conseguente condanna della catena della grande distribuzione che aveva venduto la lampada difettosa, che dovrà risarcire la coppia con oltre 120 mila euro.
«La nostra battaglia per far riconoscere anche il danno da perdita dell’animale d’affezione è vinta – ha detto il legale della coppia trevigiana – Non è una battaglia per il denaro, ma di principio, un principio secondo il quale non può essere indifferente, al diritto, l’investimento morale ed esistenziale che un essere umano compie nel rapporto con un animale».
I due avevano acquistato il faretto, di fabbricazione cinese, in un punto vendita di una nota catena per il fai da te, e l’oggetto era stato riconosciuto malfunzionante da una perizia.
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Botti di Capodanno: Animalisti Italiani Onlus pronti a raccogliere le segnalazioni degli animali feriti
31/12/2015
Animalisti Italiani Onlus,
www.animalisti.it , dopo aver scritto ai Sindaci di tutta Italia per chiedere l’emissione di un’ Ordinanza che vieti l’uso di botti e petardi di qualsivoglia genere nel periodo compreso tra il 25/12/2015 ed il 2/1/2016, adesso chiede la collaborazione dei cittadini: segnalateci il 2 gennaio, con foto e indicazioni precise, gli animali vittime di quest’inutile tradizione di sparare petardi e botti.
Sabato 2 gennaio la nostra sede sarà regolarmente aperta e potrete far presente al numero 342 894 93 04 casi di animali feriti e in difficoltà. Nonostante gli appelli di Animalisti Italiani e di molte altre associazioni, tante sono le città che non hanno emesso alcuna ordinanza per vietare i botti o che hanno concesso deroghe utili soltanto a spaventare gli animali e a creare disagio ai padroni.
Niente Ordinanza per Roma, Firenze, Napoli e Reggio Emilia. Alcune città si sono dimostrate invece virtuose e con le idee ben chiare: divieto di sparare botti fino al sei gennaio per Palermo e, fino al 10, a Sestri Levante in Liguria. Divieto anche a Torino, Milano, Bologna, Bergamo, Ancona, Cortina, Verona, L’Aquila, Chieti, Bari, Sassari, Alghero, Pescara, Pozzuoli, Taranto, Cosenza, Messina, Reggio Calabria, Taranto e Agrigento tra le maggiori città, ma va detto che sono ben 850 i Comuni che, per motivi di sicurezza e ambientali, hanno detto NO AI BOTTI DI CAPODANNO.
Per tutte le città ‘impenitenti’ che con noncuranza non bloccano l’inutile polveriera del 31 dicembre, Animalisti Italiani – che più che appellarsi ai sindaci non ha potuto fare – si mette a disposizione dei cittadini per segnalazioni e richieste d’aiuto. Neppure l’alto tasso di inquinamento, al quale i petardi contribuiscono in maniera massiccia ad aumentare il livello di polveri sottili nell’aria delle nostre città. Aria già irrespirabile e sopra i livelli di allarme che neppure la strategia di targhe alterne e blocco del traffico è riuscita a migliorare.
La volontà di tutelare l’incolumità del cittadino e non solo. Questo l’intento dell’Associazione Animalisti e del suo operato. Migliaia di animali soffrono tremanti e smarriti, spaventati se non terrorizzati dal continuo scoppiare di petardi e bombe carta, dal suono assordante che accompagna e accompagnerà, qualora dei Comuni restassero sordi agli appelli di Animalisti Italiani come di altre associazioni, il passaggio al nuovo anno.
Per il rispetto degli anziani, di chi non sta bene, dei nostri animali e di noi stessi: non esiste boato che faccia più rumore di un abbraccio. Così in una nota di Animalisti Italiani Onlus.
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Animali domestici e fumo passivo, studi scientifici ne confermano i danni
31/12/2015
E’ evidente come i danni del fumo passivo siano una minaccia per la salute delle persone ma
molti studi evidenziano come danneggino gravemente anche la salute dei nostri animali domestici.
Secondo il Prof. Clare Knottenbelt, professore di medicina e oncologia presso l’Istituto di veterinaria dell’Universita’ scozzese di Glasgow, il fumo passivo mette gravemente a repentaglio la salute degli animali domestici, danneggiando le cellule, aumentando il loro peso dopo la castrazione aumentando la probabilita’ di contrarre il tumore ai polmoni. “Abbiamo gia’ dimostrato che i cani assorbono una notevole quantita’ di fumo quando vivono in una casa”. E le cattive notizie riguardano anche i gatti. Tra quelli ‘fumatori’ passivi, i linfomi sono addirittura il triplo. Il problema degli animali casalinghi, secondo questi studi, non riguarda solo l’aria che respirano. Particelle di tabacco restano intrappolate nel loro pelo e vengono ingoiate durante il rito quotidiano della pulizia praticato da tutti gli animali domestici? I piu’ vulnerabili sarebbero i gatti. “Sono molto piu’ sensibili dei cani al fumo passivo perche’ piu’ soggetti all’asma e alla bronchite”, sottolinea il Professore in una dichiarazione rilasciata martedi’ all’Universita’ di Glasgow. Secondo la stessa ricerca i cani a muso lungo quali collie e levrieri raddoppiano l’incidenza di tumori al naso, se vivono in un ambiente di fumatori. Lo Studio consente, inoltre, di osservare che i livelli di nicotina dei peli diminuisce significativamente se il consumo in casa scende al di sotto di 10 sigarette al giorno. I ricercatori di Glasgow inoltre hanno trovato nei testicoli dei maschi castrati un gene marcatore delle cellule danneggiate presenti in cani che vivono in una famiglia di fumatori. Questo gene e’ alterato in alcuni tipi di cancro del cane, ed e’ meno presente quando il proprietario fuma fuori di casa, riducendo cosi’ l’esposizione del suo animale preferito. Ma le sigarette hanno un effetto letale anche su canarini e pappagalli. Il fumo passivo e’ particolarmente dannoso per i volatili perche’ dotati di un tratto respiratorio molto sensibile e le sigarette
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Canili Muratella e Vitinia di Roma: sit-in dei volontari AVCPP per scongiurarne la chiusura
31/12/2015
L’Associazione Volontari Canile di Porta Portese con una nota ha comunicato di aver promosso per oggi ” un presidio sotto il palazzo della Prefettura di Roma, per chiedere un incontro con il Prefetto Gabrielli e scongiurare l’intenzione del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma e della Gestione Commissariale di chiudere, dal 1 gennaio 2016, i canili comunali Muratella e Vitinia ex Poverello e di trasferire i cani ed i gatti attualmente presenti nelle strutture nei canili privati convenzionati”. “L’operazione, oltre a rappresentare un costo per il Comune di Roma – spiega il comunicato – mette a rischio un pubblico servizio quale è l’assistenza agli animali vaganti sul territorio, crea un disservizio ai cittadini che smarriscono un animale o intendono adottarne uno per la propria famiglia e abbassa il livello di benessere degli animali che hanno avuto in questi anni Muratella ed i canili comunali un punto di stabilizzazione ed adozione: nel 2014, sono entrati nel solo canile della Muratella 1300 cani (su di un totale di 2060 cani e gatti) e 1300 cani sono usciti in adozione o ricongiungimento con le famiglie che li avevano smarriti. Si ricorda infine che a Muratella è presente un importante presidio veterinario Asl RmD che offre servizi non solo agli animali ospitati nella struttura ma anche agli animali di proprietà dei cittadini”.
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Buon Anno Nuovo!! Sia una festa di gioia e serenità anche per i nostri animali
31/12/2015
Come ogni anno nell’augurare a tutti un felice Anno Nuovo, torniamo a ricordare alcuni accorgimenti perchè anche per i nostri amici animali la notte di San Silvestro sia una festa e non un incubo.
Sebbene molti Comuni abbiano vietato l’uso di petardi e botti di ogni tipo per la nostra sicurezza e per quella degli altri, animali compresi, con l’avvicinarsi della notte di San Silvestro qualcuno ancora crede di scacciare la malasorte con petardi, razzi e botti, cosa che purtroppo non si è mai verificata.
I fuochi d’artificio, oltre alla pericolosità per l’uomo, con il boato della deflagrazione spaventano gli animali (domestici e non) che istintivamente fuggono presi dal panico, confusi rischiano di essere investiti dalle auto in strada oppure, colpiti da un vero e proprio stato di shock, possono morire d’infarto. I botti non spaventano solo cani e gatti, ma anche i tanti piccoli animali selvatici che vivono ai margini dei centri urbani, così come i volatili, anch’essi vulnerabili alle manifestazioni esplosive. Lo scoppio di un petardo o di un fuoco artificiale in piena notte, ma anche di giorno, causa agli animali danni che nemmeno possiamo immaginare. Negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori, volando al buio anche per chilometri, andando a morire sfracellati contro qualche muro, albero o filo elettrico; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature ed alla mancanza di un riparo.
Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento, tale da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti per scappare dal rumore per loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. Negli animali di allevamento, con particolare riferimento a mucche e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da paura. Quindi chi ama gli animali non usa i botti (petardi, cipolle, eccetera) ma, eventualmente, soltanto fontane, girandole, cascate, stelline, candele e batterie colorate.
Così, anche quest’anno, è bene ricordare come proteggere almeno i nostri amici a quattrozampe da chi si ostina a festeggiare scatenando una “guerra” che nulla ha da condividere con la gioia per l’anno che inizia.
•Non lasciate che i cani affrontino in solitudine le loro paure e togliete ogni oggetto contro il quale, sbattendo, potrebbero procurarsi ferite
•evitate di lasciarli all’aperto: la paura fa compiere loro gesti imprevedibili, il primo dei quali è la fuga
•non teneteli legati alla catena perché potrebbero strangolarsi
•non lasciateli sul balcone perché potrebbero gettarsi nel vuoto
•dotateli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito)
•se si nascondono in un luogo della casa, lasciateli tranquilli: considerano sicuro il loro rifugio
•cercate di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o TV
•prestate attenzione anche agli animali in gabbia e non teneteli sui balconi
•nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia
•se l’animale scompare presentate subito una denuncia di smarrimento
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Duecento conigli abbandonati al Parco Querini a Vicenza. Interviene l’Enpa per metterli al sicuro e arrestare la forte proliferazione
30/12/2015
Appena terminata l’operazione “
Operazione Bugs Bunny” con cui sono stati messi in sicurezza in 47 conigli del Parco Calimera a Roma l’Enpa torna in campo a Vicenza per collocare i 200 conigli del parco Querini.
“Con questa due giorni operativa, che ci ha visto tutti sul campo, Enpa conferma ancora una volta la sua vocazione interventista, prevalente su quella propagandistica” dichiara Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale che prosegue “L’attività si è resa necessaria per i numerosi episodi che hanno messo a repentaglio la vita di questi animali, un po’ per il consumo alimentare, ma spesso per puro vandalismo. Il progetto è promosso e sostenuto dal Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo iniziative Enpa nella sua qualità di progetto pilota nazionale per la gestione della fauna urbana. Sarà oggetto di iniziative promozionali e scientifiche, con apertura nei prossimi giorni di una specifica sezione informativa sul sito istituzionale Enpa. Inoltre, terminato il periodo di profilassi veterinaria, sarà avviata una campagna per la loro adozione”.
Le operazioni di cattura si sono presentate non prive di difficoltà come dichiarato dal responsabile dell’unità di intervento nazionale che ha commentato “E’ stata un’azione proficua, con circa 200 soggetti catturati, non priva di difficoltà, visto che l’estensione del parco offre agli animali infinite vie di fuga. Ancora una volta si dimostra, per efficacia, il necessario approccio professionale offerto dall’unità di intervento nazionale”.
Il medico veterinario e referente scientifico Enpa Giovanni Ferrara ha assicurato l’assistenza veterinaria durante l’operazione, al termine della quale ha espresso soddisfazione “Il metodo incruento di cattura e la capacità degli operatori hanno permesso di non avere alcun tipo di conseguenza sugli animali”.
“Ovviamente la collaborazione ed il sostegno offertoci dal Comune di Vicenza è fondamentale” aggiunge Mauro Faccin, referente locale CNCS Enpa e reponsabile del Progetto Querini “sia per le fasi di cattura sia per quelle di delocalizzazione. I recinti dove verranno spostati gli animali ne garantiranno la tutela ed il benessere, in attesa di una loro auspicabile adozione”.
Con le Autorità Sanitarie locali è stato definito un protocollo sanitario a tutela del benessere di questi animali, affidato alle sapienti mani del Dott. Alessandro Guerra.
Seguite www.enpa.it: nei prossimi giorni verranno pubblicati aggiornamenti ed informazioni, utili anche a chi si trova ad affrontare problematiche simili sul proprio territorio.
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Quando l’alito cattivo è un campanello d’allarme da non sottovalutare
30/12/2015
L’alito cattivo (alitosi) non è una caratteristica “naturale” del nostro amico a quattro zampe, non trascuriamolo!
È innanzitutto un segnale di scarsa igiene orale. Ma può anche essere indice di cattiva salute. A provocarlo sono i milioni di batteri della placca, capaci di liberare grandi quantità di composti a base di zolfo, responsabili non solo dell’odore di uova marce o pesce (che tanto ci disturba), ma anche di danni veri e propri alla bocca del nostro amico. La prima cosa è, dunque, non temporeggiare ma andare subito dal veterinario. Una visita ci permetterà non solo di individuare la causa precisa del fastidioso odore, ma saprà indicarci quelle attenzioni quotidiane, utili a rendere gradevole l’alito, mantenendo la sua bocca sana e pulita e se necessario affrontare un piano di cura da mettere in atto per salvaguardare la salute della bocca del nostro amico.
Il veterinario di fiducia è il “dentista” dei nostri amici a 4 zampe. Sarà solo ed esclusivamente lui a controllare la bocca del nostro cane/gatto, a decidere le terapie più adatte nel caso ci fosse qualche problema, e ad effettuare periodicamente la pulizia e la lucidatura dei suoi denti. Nel caso ci fosse la necessità di interventi complessi, in Italia ci sono Centri specifici e Cliniche attrezzate per effettuare diagnosi più complicate ed eseguire sofisticate chirurgie orali. (innovet)
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"Botti” di Capodanno. Enpa, Lav e Lipu: ringraziamo i numerosi Comuni che hanno detto no. Nuovo appello ai sindaci “ritardatari”
29/12/2015
Da Bologna a Pescara, da Ancona a Reggio Calabria, passando per Chieti, Bologna e Sassari, sono davvero numerosi i sindaci che hanno raccolto l’appello lanciato nei giorni scorsi da Enpa, Lav e Lipu contro i “botti” di Capodanno. Botti che, hanno spiegato le associazioni, sono estremamente pericolosi per l’incolumità delle persone – come peraltro raccontano i consueti “bollettini di guerra” del primo dell’anno – e degli animali, selvatici e d’affezione, soggetti a stress e a veri attacchi di panico che ne possono provocare la morte o la fuga con tragiche conseguenze. Gli uccelli selvatici poi, terrorizzati, possono trovare la morte in una fuga inconsulta che li porta a sbattere contro muri e qualunque altro ostacolo.
«Desideriamo esprimere la nostra più viva gratitudine agli amministratori locali che, con atti e provvedimenti concreti, hanno dimostrato grande sensibilità su un tema difficile come quello dei fuochi d’artificio, contro il cui cui utilizzo – spiegano le tre associazioni animaliste – lottiamo da sempre. Ringraziamo altresì l’Anci e il Ministero della Salute, che, con il loro autorevole intervento, sono stati di sprone e di impulso, stimolando i Comuni ad adottare misure restrittive sui botti, per tutelare persone e animali».
Naturalmente, il risultato raggiunto quest’anno, con il vero e proprio boom di ordinanze “salvanimali”, rappresenta un traguardo importante, ma – secondo Enpa, Lav e Lipu – si può e si deve fare di più: il nostro obiettivo è quello di liberare il nostro Paese da questa abitudine tanto inutile quanto dannosa. Anche per questo, ai primi cittadini che ancora non avessero preso provvedimenti al riguardo chiediamo, di seguire l’esempio dei loro colleghi più virtuosi e di dire basta una volta per tutte con i “botti”, assicurando un Capodanno il più possibile sereno e gioioso anche a uccelli, cani, gatti&Co.
Enpa ringrazia i seguenti Comuni:
Birori, Alghero, Modena, San Bartolomeo al Mare, Valenza, Saertano, Magenta, Montorio al Vomano, Macerata, Peschiera Borromeo, Coriano, Tortona, Camerota, Cervia, Pozzuoli, Milano, Limbiate, Torino, Massa, Potenza, Arona, Agliana, Caldebosco Sopra, Bisceglie, Marina di Camerota, Novara, Sassari, Porto Torres, Carbonia, Pistoia, Camaiore, Massarosa, Novara, Crema, Rivarolo, Fabriano, Capoterra, Ferrara, Legnano, Buggiano, Fonte Nuova, Francavilla, Cadoneghe, Bresso, Cogoledo, Tortona, Pescara, Reggio calabria, Bologna, Gravina, Ancona, Chieti, Sassari …
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'Amici in viaggio', 5 animali interattivi amici dei bimbi per vincere la paura dell'ospedale
29/12/2015
Cinque animali, tanti colori e un video interattivo per accompagnare i più piccoli nel loro viaggio in ospedale, per aiutarli ad abbandonare le paure e affrontare meglio le difficoltà. I reparti pediatrici dell’ospedale Niguarda di Milano sono stati riallestiti con un percorso pensato dagli studenti del Naba (Nuova accademia di belle arti) del capoluogo lombardo e sostenuta in parte da Fondazione Pirelli. A dare il benvenuto a chi arriva nell’area poliambulatoriale del Reparto di Pediatria – visitato oggi dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, per gli auguri di Natale – una parete che si anima in base alle scelte dei bimbi, che possono decidere da quale animale essere accompagnati saltando su alcuni adesivi posizionati a terra e godendosi poi con stupore la storia che cambia.
Reparti e Day hospital della Pediatria sono stati ritinteggiati con le storie dei 5 animali (Fred il pinguino, Barba l’elefante, Mimì la cavalluccia marina, Tita la giraffa, Dado il cane e Ginger la foca) del progetto ‘Amici in viaggio’, ciascuno dei quali deve affrontare una difficoltà, proprio come i piccoli pazienti che attraversano i corridoi.
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Dodici cuccioli cane di razza sequestrati da Finanza. Negoziante denunciato per frode e maltrattamenti
29/12/2015
C’era anche un cucciolo in fin di vita, salvato per miracolo, tra i 12 cuccioli di cane di razza sequestrati dalla Guardia di Finanza di Rimini l’antivigilia di Natale in seguito ad un controllo all’interno di un negozio che vende anche animali domestici, chiuso per permettere all’Ausl controlli sanitari. Il titolare della rivendita e’ stato segnalato all’autorita’ giudiziaria per maltrattamento di animali e frode nell’esercizio del commercio.
Pronti per diventare doni di Natale, nel negozio i finanzieri hanno trovato 12 cuccioli provenienti dall’Est Europa, in particolare l’Ungheria. E’ stato richiesto l’intervento di un veterinario per
assicurarsi dell’effettiva salute degli animali presenti e per certificarne l’eta’ anagrafica, visto che per legge non possono essere importati e posti in vendita in Italia animali provenienti da paesi esteri di eta’ inferiore a tre mesi e 21 giorni. Il veterinario ha appurato che 11 cani hanno un’eta’ inferiore al limite minimo consentito. E il fatto che il negozio vendesse cani con il ‘pet-passport’ ha fatto sorgere dubbi negli inquirenti circa l’autenticita’ del documento che attesta l’eta’ dei cani oltre i 4 mesi.
Durante il controllo i finanzieri hanno trovato un cucciolo malato, subito trasportato al Centro Veterinario Riminese Cvr, dove e’ stato ricoverato. Gli accertamenti sanitari hanno permesso di constatare che l’animale e’ affetto da ‘parvovirosi’, una patologia infettiva; di conseguenza sono stati sottoposti a sequestro i 12 cagnolini, la documentazione, le relative certificazioni, il locale commerciale.
L’operazione e’ partita da una segnalazione dell’Associazione Eital, Ente italiano tutela animali e legalita’, ed e’ stata eseguita con la collaborazione delle Guardie di Polizia Ecozoofila volontarie. I cuccioli sono stati affidati in custodia ad associazioni, che si occuperanno del loro benessere.
(ansa).
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Volpe agonizzante in zona urbana, muore nella vana attesa di soccorsi
29/12/2015
Un cittadino trova una volpe agonizzante in piena zona urbana, non lontano dai centri commerciali e dall’ingresso dell’autostrada A14, e lancia l’allarme agli organi competenti affinche’ intervengano, ma l’esemplare, dopo circa quattro ore di attesa, muore. E’ quanto accaduto a San Giovanni Teatino (Chieti). Ora l’Oipa (Organizzazione italiana protezione animali) critica il fatto
che “nessuno sia intervenuto e la volpe sia stata lasciata li’ a morire”.
Il cittadino in questione si e’ accorto verso le 19 della presenza in strada della volpe, agonizzante, ma senza lesioni o ferite visibili, e ha lanciato l’allarme. “Ho subito chiamato 112 e 113 – spiega Luca Leporati – e mi sono preoccupato di spostare la volpe dalla carreggiata. Dopo meno di un’ora sono arrivati i Carabinieri e abbiamo contattato il 1515 perche’ sarebbe dovuta intervenire la Forestale, che pero’ era impegnata in un altro intervento a Lanciano (Chieti)”.
Trascorse circa quattro ore, l’animale e’ morto. Segnalata la presenza della volpe, e’ partito anche un tam tam sui social network e sul posto e’ arrivata la delegata Oipa di Pescara. “Non
e’ accettabile – dicono i volontari dell’Organizzazione protezione animali – che in quattro ore non sia riuscito a intervenire nessuno. Noi non potremmo intervenire in questi casi e, comunque, quando siamo arrivati, l’animale era gia’ morto. La volpe era li’ per chiedere aiuto e ha trovato un cittadino disposto a farlo, ma chi di competenza non e’ intervenuto ed e’ stata lasciata li’ a morire”.
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Cucciolo prigioniero su cornicione salvato dai pompieri di Enna. Video del rocambolesco salvataggio
28/12/2015
Una bella storia di Natale quella che la mattina del 25 dicembre scorso ha visto il soccorso di un cucciolo da parte di un angelo-pompiere.
Un cucciolino di 50 giorni è precipitato da una strada rimanendo bloccato su uno stretto cornicione sottostante. Un passante ha sentito i guaiti e avvertito l’associazione animalista Oipa. È lì che i volontari dell’Organizzazione internazionale protezione animali lo hanno trovato dopo la segnalazione.
Sul posto dopo i volontari sono arrivati i vigili del fuoco che sono riusciti a recuperare il meticcio prima che potesse precipitare. Il cornicione dove è rimasto bloccato, si trovava infatti a diversi metri di altezza. «Lo abbiamo fatto visitare, ha meno di due mesi di vita, ha fatto un volo di un paio di metri ma sta bene ed è pronto per essere adottato»
Il
video del salvataggio è diventato presto virale. «Ha avuto su Facebook oltre tre milioni e mezzo di visualizzazioni grazie a tantissime condivisioni», spiega la delegala provinciale Valeria Pisano. Visibilità che ha fatto arrivare all’Oipa in pochi giorni molte richieste di adozione del cucciolo, che è stato chiamato Noel, Natale in francese.
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