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Caretta caretta: aperto il primo nido della spiaggia di Marina di Camerota (Salerno). Nate 82 tartarughine

18/08/2015

Gran festa sulle spiagge di Marina di Camerota (Salerno) dove i volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali, insieme ai biologi della Stazione Anton Dhorn, stanno assistendo alla schiusa delle uova di Caretta caretta. Secondo quanto reso noto dai volontari che presidiano il sito 24 ore al giorno, nella serata di ieri (lunedì 17 agosto) è stato aperto il primo nido nel quale erano presenti ben 82 gusci vuoti (82 nuovi nati) e 17 uova non schiuse. Soddisfatti i biologi che ritengono questo un buon risultato. Dopo quello aperto ieri, restano altri quattro nidi: uno dovrebbe schiudere verso il 9 settembre, gli altri tre a fine mese. Con l’occasione, l’Enpa lancia un appello “arruolare” altri volontari impegnati nelle attività di monitoraggio e di sorveglianza del sito; volontari per i quali il Comune di Ascea potrebbe mettere a disposizione un appartamento situato nei pressi dei nidi. Qui di seguito è disponibile un link ad un servizio di Sky che documenta la schiusa delle uova.


Categorie: News dal Mondo

Non raccogli le feci del tuo cane? Sei un represso!

18/08/2015

I cani sono in generale animali attenti ed intelligenti, ma non sempre i loro padroni lo sono altrettanto, e molte città si trovano a dover affrontare il problema degli escrementi dei cani lasciati sui marciapiedi, e le autorità hanno lanciato le iniziative più varie per contrastare il fenomeno, arrivando anche al punto di sottoporre ad analisi del DNA gli escrementi trovati per strada, in modo da punire il responsabile.
Un gruppo di ricercatori ha deciso di studiare scientificamente la questione, per capire quali siano le motivazioni che spingono i proprietari dei cani a non raccogliere gli escrementi dei loro animali, osservando il comportamento di vasi soggetti che portavano a spasso i cani. Oltre alle due categorie di chi raccoglieva correttamente gli escrementi e di quelli che invece lasciavano tutto dov’era, hanno osservato una terza categoria di persone, che raccoglievano gli escrementi ma poi buttavano il sacchetto in posti casuali.
Come prevedibile, la ricerca ha anche evidenziando che se i padroni dei cani si rendono conto di essere osservati, è molto più probabile che raccolgano correttamente gli escrementi. Ma sono interessanti le valutazioni sulle motivazioni di chi non raccoglie la cacca del proprio cane: non sempre si tratterebbe di pigrizia, infatti, ma talvolta sarebbe invece un modo per esprimere la propria repressione. (delmondo.info)


Categorie: Curiosità

“Mi Fido di Te”, Codere, leader del gaming hall, lancia concorso fotografico: fino al 31 ottobre per i migliori scatti in palio buoni spesa e targhe ricordo

18/08/2015

Cani, gatti, pesci rossi, conigli, pappagalli, criceti, canarini, tartarughe. In Italia l’amore per gli animali domestici non accenna a diminuire: secondo l’ultimo rapporto Assalco-Zoomark 2015, nel nostro Paese si contano oltre 60 milioni di pet, ovvero di animali domestici.
Per ringraziare gli amici a 2 o 4 zampe (o branchie) che accompagnano la vita di molte persone, Codere lancia il concorso fotografico ”Mi Fido di Te”. Per partecipare basterà presentare, presso una delle sale Codere (www.codereitalia.it), un massimo di 3 fotografie inedite stampate, che rappresentano il tema del concorso. Si potranno presentare foto a colori o in bianco e nero, dell’animale da solo o in campagnia del padrone o di altri animali.
Per tutto il periodo del concorso, in ogni sala resteranno in mostra le fotografie consegnate. Una commissione valuterà gli scatti, premiando i migliori 3 con buoni spesa per l’acquisto di prodotti per animali del valore di 50 euro e con targhe ricordo. La partecipazione è gratuita.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Moria di germani reali e anatre alle foci dei torrenti di Sestri levante e sulle sponde dell'Entella

18/08/2015

L’ondata di caldo che ha provocare la moria dell’85% dei pesci nella laguna di Orbetello ha fatto strage di germani reali, oche, anatre alla foce dei torrenti Gromolo e Petronio a Sestri
Levante e lungo le sponde dell’ Entella tra Lavagna e Chiavari compromettendo gravemente l’ecosistema.
Gli uomini del Corpo Forestale hanno raccolto gli animali per farli analizzare. “Quasi sicuramente si tratta del caldo del mese di luglio e agosto – dice un veterinario sestrese – non e’ inquinamento altrimenti sarebbero morti i gabbiani che si nutrono dei vaironi e delle arborelle morti per assenza di ossigeno in acqua”.


Categorie: News dal Mondo

Il meticcio Angelo vince Premio Fedelta' del Cane a Camogli: vegliò la sua compagna investita incapace di rassegnarsi alla sua morte

18/08/2015

Angelo, un cane meticcio di 4/5 anni, e’ il vincitore del Premio Internazionale Fedelta’ del Cane di Camogli. Gli e’ stato assegnato oggi, si legge nella motivazione, “perche’ ha vegliato la compagna uccisa da un’auto, non permettendo ad alcuno di avvicinarsi a quel corpicino senza vita e ha cercato in questo modo di proteggerla, forte di un legame che va oltre la morte”. L’episodio accadde a Vallo della Lucania (Salerno).
Il cane ha alle spalle un passato di abbandono, di amore negato, un vissuto costellato di sofferenza e di privazioni. 
Nel suo triste percorso di cane randagio aveva, pero’, incontrato una dolce creatura, “Dasy”, una cagnolina minuta come una cucciola e lui, meticcio, pur con prevalenti tratti di pastore tedesco, se ne era subito innamorato. Angelo e Dasy si erano scelti e, inseparabili, vivevano lungo le vie di Vallo della Lucania.
Un giorno la cagna fu investita e uccisa da un’auto e Angelo rimase con lei fino a quando dei volontari animalisti riuscirono a convincerlo a lasciarla e a farsi accudire. Oggi il cane vincitore vive ad Aosta con una persona che sa dargli tutto l’amore di cui ha bisogno.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Il rocambolesco salvataggio del gatto Peugeot ustionato in un motore e recuperato nel sottoscala dell’officina

17/08/2015

Esperienza terribile per un micio di Saronno (Varese), finito all’interno del vano motore di un’auto portata a fare la revisione. A scoprire la presenza dell’animale è il meccanico – il proprietario del veicolo era assolutamente inconsapevole della drammatica vicenda – che lo ha trovato “incollato” ad un componente surriscaldato. Subito dopo essere stato tratto in salvo, il povero Peugeot (così è stato ribattezzato il micio) è fuggito come un fulmine, facendo perdere le proprie tracce.
La “fuga”, tuttavia, è durata poco: venti giorni dopo il suo salvataggio, Peugeot è stato individuato da alcuni operai all’interno dello scantinato dell’autofficina. A quel punto è scattata una nuova operazione di soccorso che ha visto l’intervento dei volontari Enpa di Saronno, i quali hanno messo in sicurezza l’animale ormai stremato dalla fame e dalla sete, e lo hanno affidato alle cure di una struttura veterinaria. Purtroppo, vista la gravità delle ustioni riportate, non è stato possibile intervenire per via chirurgica, ma solo attraverso un terapia farmacologica molto impegnativa e onerosa, destinata a protrarsi nel tempo.
Per questo, i volontari Enpa di Saronno lanciano un appello affinché i sostenitori di Enpa e, più in generale, tutti gli amanti degli animali partecipino alla sottoscrizione per Pegugeot e contribuiscano alle sua cure. Per aiutare il povero gatto, è possibile fare una donazione sul conto corrente intestato a Enpa Saronno cod.IBAN IT65T0558450520000000050698 (causale”Aiutiamo Peugeot”), oppure fare una donazione direttamente ai volontari ogni venerdì sera dalle 21.00 in poi presso la sede della Protezione Animali in Via Antici 5 a Saronno (sotto la scuola Ignoto Militi). Peugeot è adottabile anche a distanza.


Categorie: News dal Mondo

Vacanze pet friendly? 1,8 milioni di famiglie con animali al seguito lamenta problemi di accessibilità

17/08/2015

Vacanze sì, ma non per tutti. Quasi dieci milioni di famiglie, il 16,4 % del totale, riscontrano problemi di accessibilità; un vero esercito di turisti che se trovassero servizi adeguati genererebbero un impatto diretto sul PIL di 11.7 miliardi di Euro (0,74% di quello nazionale) e una spesa indiretta incluso l’indotto di 27,8 miliardi di Euro (1,75% del PIL). A renderlo noto è una ricerca dal titolo “Turismo senza confini: i bisogni dell’accessibilità”, realizzata dall’Osservatorio Europcar che ogni anno, con l’Istituto di ricerca Doxa, fotografa gli stili di vacanza degli italiani.
Secondo quanto emerge dallo studio, le categorie più penalizzate sono quelle dei turisti diversamente abili e dei senior (circa la metà del totale), seguiti dai nuclei familiari numerosi e con bimbi piccoli e da quelli con animali. Infatti ben 1,8 milioni turisti con animali al seguito (rappresentano il 50% delle richieste di accessibilità) lamentano incomprensioni se non proprio ostilità durante le vacanze. Non deve dunque sorprendere se una quota consistente delle famiglie italiane – il 21% – richiede la disponibilità di infrastrutture per i “pelosi”.
Se l’accessibilità non deve essere considerata turismo di nicchia – per una nicchia di società che va tutelata – ma deve essere completamente trasversale a tutti i turismi, cosa chiedono questi 10 milioni di viaggiatori una volta arrivati a destinazione? Anzitutto l’eliminazione delle barriere architettoniche, (63% degli intervistati), che rappresentano un fattore penalizzante non solo per i portatori di disabilità fisiche o sensoriali (76%) e i senior (73%), ma anche per i malati cronici (74%), le famiglie con bambini piccoli (59%) e anche chi viaggia con animali (67%). Al secondo posto il monitoraggio della reale esistenza e qualità dei servizi offerti (lo chiede il 77% dei malati cronici, il 74% delle famiglie con più bambini e il 68% delle persone con disabilità) e, a seguire, la formazione degli operatori.
In questo scenario, i canali privilegiati per l’accesso alle informazioni e la pianificazione delle vacanze, sono internet (64%) e i siti di enti pubblici nello specifico (40%) ma un peso non indifferente lo ha anche il passaparola il passaparola tra amici e parenti (39%), soprattutto per la sua capacità di veicolare e di trasmettere quella componente immateriale del servizio che riguarda in genere l’accoglienza e che si traduce in cortesia, attenzione, professionalità degli operatori.


Categorie: News dal Mondo

Uccisa orsa che ha mangiato escursionista nel parco statunitense di Yellowstone. I suoi cuccioli trasferiti in uno zoo

17/08/2015

E’ stata uccisa l’orsa che la settimana scorsa, nel parco statunitense di Yellowstone, ha sbranato un escursionista. L’animale e’ stato individuato grazie all’esame del Dna sui resti della vittima. La decisione di uccidere l’orsa per ragioni di sicurezza pubblica, spiegano i funzionari del parco, e’ stata presa per il fatto che il grizzly non si e’ limitato a uccidere l’uomo, ma ha mangiato parte del corpo e ha nascosto i resti per cibarsene in un secondo momento. “Normali attacchi difensivi da parte di un’orsa che difende i cuccioli non prevedono il consumo del corpo della vittima”, si legge in una nota.
Per i due cuccioli dell’orsa, che con molta probabilita’ si sono cibati dell’uomo insieme alla madre, e’ stata decisa una sorte diversa: verranno affidati a uno zoo accreditato dall’Associazione zoo e acquari statunitense.
“Come gestori del parco, dobbiamo equilibrare la tutela delle risorse del parco con la sicurezza pubblica”, ha spiegato il sovrintendente di Yellowstone.
La decisione di uccidere l’orsa, se il Dna ne avesse confermato l’identita’, era stata preannunciata nei giorni scorsi e aveva dato il via ad una serie di e-mail e telefonate di protesta indirizzate al parco da parte di ambientalisti, che hanno sottolineato le responsabilita’ della vittima per aver intrapreso un’escursione da solo e senza spray anti-orso.
Come sottolinea lo stesso parco, gli escursionisti sono invitati a muoversi in gruppi di tre o piu’ persone, portando con se’ spray anti-orso, facendo rumore lungo il cammino e mantenendo una distanza di sicurezza di almeno 100 metri da orsi e lupi.
Nel parco e nelle aree limitrofe si contano 750 orsi. 


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Per cani e gatti incidentati, Bologna varo piano di pronto soccorso

17/08/2015

Il nuovo Codice della strada ha introdotto l’obbligo di soccorrere gli animali vittime di incidenti stradali. Nel caso si tratti di cani o di gatti, se l’animale ha un proprietario la responsabilita’ delle cure sara’ a suo carico; se invece e’ senza microchip o tatuaggio e non si puo’ quindi risalire al proprietario, sara’ il Comune sul cui territorio si e’ verificato il sinistro a farsi carico delle cure. E cosi’ per garantire l’assistenza a cani o gatti vittime di incidenti e offrire ai Comuni condizioni tariffarie agevolate, la Citta’ metropolitana prosegue per tutto il 2015 la collaborazione con il Dipartimento di Scienze mediche veterinarie dell’Universita’ di Bologna e con l’area di Sanita’ pubblica veterinaria dell’Ausl. Questo grazie al progetto sperimentale di “Pronto soccorso per cani e gatti” e alla convenzione per il servizio di recupero e trasporto degli animali incidentati con
Bolognazoofila ed Enpa, che si alternano mensilmente con reperibilita’ h24.
La disponibilita’ del servizio viene confermata oggi sul sito della Citta’ metropolitana con alcune raccomandazioni. Ad esempio, se si incontra un animale incidentato vanno chiamati direttamente l’Ausl, i Carabinieri o i vigili che contatteranno il medico veterinario dell’Ausl reperibile per zona. Questi, a sua volta, allertera’ l’ospedale veterinario del Dipartimento di Ozzano, se il Comune sul cui territorio si e’ verificato l’incidente ha aderito alla convenzione; oppure verra’ chiamato un altro ambulatorio che contattera’ i volontari per il trasporto dell’animale. Il veterinario fara’ la prima visita e stabilizzera’ l’animale in attesa di accordarsi con il proprietario o con il Comune per condividere il percorso terapeutico.
Inoltre, continua la Citta’ metropolitana, bisogna evitare di avvicinarsi e toccare l’animale se non si ha la necessaria preparazione: l’animale incidentato “sara’ con ogni probabilita’ traumatizzato, impaurito e dolorante, pertanto toccarlo potrebbe diventare pericoloso sia per il soccorritore che per l’animale stesso, inoltre si potrebbe rischiare di aggravarne le condizioni”. Allo stesso modo non si deve “trasportare di propria iniziativa il cane o gatto incidentato”.
                    


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«Ho sparato, volevo solo spaventarlo». Confessa il 37enne livornese che ha ucciso il cane Snoopy. Ora tutti chiedono pena esemplare

17/08/2015

“Per noi era uno di famiglia, questo tragico episodio ci ha tolto un pezzo di vita”. Queste le parole di Arianna la proprietaria di Snoopy, un meticcio ucciso sul suo terrazzo con una fucilata perché abbaiava. Lo sdegno degli abitanti del quartiere dove è avvenuto l’aassassinio e l’impegno delle forze dell’ordine hanno messo alle strette il mascalzone che ha sparato costringendolo a costituirsi.
L’uccisore di Snoopy ha un volto e un nome: è un 37 enne livornese, che lavora presso il porto della città toscana e che si è costituito dopo essere stato individuato dai Carabinieri grazie al registro di vendita delle carabine. Presentatosi in caserma, l’uomo ha ammesso aver sparato verso Snoopy ma ha anche precisato di non aver avuto alcuna intenzione di uccidere l’animale (?). Secondo quanto riferito dal 37 enne, ora indagato per il reato di uccisione di animali, l’obiettivo di quello sparo sarebbe stato solo quello di spaventare il cane perché – a suo dire – “abbaiava” troppo. Il cane era rimasto sul terrazzo in attesa del rientro dei proprietari usciti per mezz’ora. E così il povero Snoopy è morto perché se ne stava sul balcone della sua casa, si è visto recidere l’aorta da un colpo di carabina esploso da una terrazza vicina.
In attesa che gli inquirenti facciano chiarezza sulla dinamica dell’accaduto, accertando si sia trattato di un’azione intenzionalmente volta ad uccidere, resta comunque difficile immaginare che chi ha sparato non fosse consapevole dei rischi e delle conseguenza di un simile inqualificabile (e incivile) gesto. Anche per questo le associazioni animaliste, tra cui l’Enpa di Livorno, sono scese in piazza chiedendo venga fatta giustizia per il povero Snoopy. Naturalmente, l’Enpa ha incaricato il proprio ufficio legale di seguire l’evolversi della situazione e di valutare tutte le eventuali iniziative legali da intraprendere contro l’uccisore del povero cane.
Foto: facebook  


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Video “bestiali”: balena con un sacchetto di plastica in bocca si avvicina ad una barca e chiede aiuto

17/08/2015

Il sito dell’enpa.it ha pubblicato il link a due video “bestiali” diffusi dal sito web del Corriere della Sera. Il primo documenta il singolare comportamento di una balena che, dopo aver ingerito per errore un sacchetto di plastica e ben sei lenze di canne da pesca, si avvicina ad una imbarcazione per chiedere aiuto. Il video (con lieto fine), chiara dimostrazione di quanto i nostri comportamenti errati possano essere dannosi per gli abitanti del mare, può essere visto cliccando su questo link.
Il secondo filmato invece testimonia l’autodifesa di un toro che, per scampare alla morte nell’arena, si ribella al proprio carnefice, incornandolo. A differenza di numerosissimi animali, barbaramente uccisi in nome di una presunta forma di “spettacolo” che sta finalmente iniziando a ripugnare ad un numero crescente di spagnoli, il torero non è in pericolo di vita e dovrebbe presto essere dimesso dall’ospedale. Con la speranza che smetta una volta per tutte di massacrare altri esseri viventi.


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BUON FERRAGOSTO!!!!!

15/08/2015

Io ho già messo in fresco il cocomero…..


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