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Cinquantuno cani, rinchiusi in struttura abusiva e fatiscente, sequestrati ad anziana nel viterbese

31/07/2015

In una struttura fatiscente gestita da un’anziana signora, caduta in povertà, erano detenuti 51 cani in pessime condizioni igienico sanitarie tanto che, molti di essi, presentavano ferite e lesioni abbastanza gravi. Il fabbricato era, inoltre, completamente infestato dai topi e dai loro escrementi. L’anziana signora, considerata dagli inquirenti un’Animal Hoarder, ovvero un’accumulatrice seriale di animali, non voleva disfarsi di nessuno dei suoi cani e neanche dei topi, con i quali aveva imparato a convivere, tanto da vivere anche lei in una situazione di estremo degrado, circondata da roditori.
Gli accertamenti sono stati effettuati dopo una querela giunta alla Procura della Repubblica di Viterbo che ha disposto la perquisizione del sito e il sequestro degli animali. Attivata anche l’autorita’ comunale, sul posto il sindaco di Barbarano Romano, nominato custode degli animali e della struttura sequestrata, il quale ha avuto anche l’incarico di risolvere la delicata questione sociale legata all’anziana donna. Oltre agli uomini della Forestale era presente in loco anche il veterinario
dell’Asl VT4, nominato custode giudiziario per la vigilanza sanitaria degli animali sequestrati”.


Categorie: News dal Mondo

Un elefante “affittato” per festa di varo di uno yacht a Viareggio. La Asl blocca tutto

31/07/2015

Un elefante probabilmente noleggiato per una festa privata organizzata da un cantiere per il varo di uno yacht dall’omonimo nome: è accaduto ieri al porto di Viareggio. Ma il veterinario Asl intervenuto sul posto, allertato da associazioni animaliste tra cui la LAV, per valutare le condizioni e lo stato di salute psicofisica del mammifero, non ha concesso il nulla osta per la prosecuzione di questa discutibile esibizione dai contorni ancora tutti da chiarire. Il pachiderma potrebbe essere una femmina dall’età avanzata, sottoposta allo stress di questo trasporto, alle bollenti temperature di fine luglio, ai rumori del cantiere e dei preparativi della festa.
Anche nell’ipotesi che l’Asl avesse dato la sua autorizzazione, la LAV sottolinea che gli elefanti non sono animali “da passeggio” né oggetti “decorativi” per feste, ma sono animali che la norma italiana classifica come pericolosi e pertanto sottopone a normative specifiche: “Gli animali non possono essere esibiti al di fuori della struttura (circo o mostra viaggiante) per la quale è stata rilasciata la idoneità”, prevedono infatti al punto n.15 i vincolanti “Criteri per il mantenimento di animali nei circhi e nelle mostre viaggianti”, emanati nel 2000, dalla Commissione Scientifica Cites del Ministero dell’Ambiente.
Tale disciplina è ribadita anche dalla Circolare del Ministero dell’Interno 557/B.10089.G(27) del 2002 che, in sintesi, afferma che i circhi devono essere autorizzati alla detenzione di animali pericolosi sulla base dei Criteri CITES e “nelle ipotesi in cui si verifichino variazioni nelle condizioni di custodia degli animali (per es. incremento numerico degli esemplari detenuti, presenza di altre specie animali al seguito del circo, modifica delle strutture di custodia, etc) si dovrà necessariamente procedere ad una ulteriore verifica e, conseguentemente, provvedere al rilascio di una dichiarazione di idoneità integrativa da parte della Prefettura della provincia in cui è localizzato il circo e/o la mostra faunistica“.
“Chiediamo che venga accertata l’esatta provenienza di questo pachiderma, presumibilmente fornito da un Circo o da uno Zoo – afferma la LAV – Se l’animale provenisse da un Circo, auspichiamo che l’autorizzazione prefettizia gli venga immediatamente ritirata, come accaduto per altri casi analoghi, se sarà confermato che ha tenuto e fatto spostare l’elefante in aree che non erano quelle per le quali era stata rilasciata l’idoneità (es. strade, piazze cittadine, ecc.). Il pachiderma sarà stato probabilmente noleggiato, in quanto sul territorio italiano un privato non può acquistare o essere in possesso di animali pericolosi.”


Categorie: News dal Mondo

Boom di animali domestici tra gli over 65: deplorevole pratica dell'abbandono degli animali non appartiene agli anziani

31/07/2015

Il 39% degli over 65 in Italia, ovvero 2,1 milioni di persone, possiede un animale domestico, ed e’ disposto a spendere quasi 800 euro all’anno, una parte importante della propria – spesso esigua – pensione per prendersi cura del proprio ‘pet’, una compagnia che il 93% degli anziani giudica importante. L’Osservatorio di FederAnziani Senior Italia ha passato al setaccio usi e abitudini dei senior rispetto al loro rapporto con gli animali domestici, attraverso un’indagine condotta su un campione di 5.790 over 65.
 Dei 786 euro ogni anno spesi, circa 125 per le spese veterinarie, circa 425 per il cibo e circa 236 per l’igiene del proprio animale domestico, spese che risultano piu’ elevate al Nord rispetto alle altre macroregioni italiane. A livello nazionale, complessivamente, sono 2,1 milioni i senior proprietari di un animale domestico, per un valore economico di circa 1,4 miliardi annui.
 Alla domanda su quanto sia importante la compagnia fornita dall’animale domestico la somma delle risposte “molto” e “abbastanza” arriva al valore elevatissimo del 93%. Quasi nove su dieci di coloro che dichiarano di possedere un animale domestico hanno un cane (54%) o un gatto (33%). A poco meno della meta’ del campione analizzato (47%) l’animale domestico e’ stato regalato, un quarto lo ha trovato, e solo uno su dieci lo ha acquistato in un negozio di animali. Uno su due del campione dichiara di occuparsi in prima persona del proprio animale domestico.
Dai dati dello studio di Federanziani risulta che i possessori di cani sono molto attenti alle necessita’ del loro amico a quattro zampe, infatti l’82% del campione porta il suo ‘fido’ a passeggio ogni giorno. I senior mostrano un buon livello di conoscenza della pet therapy (78%) e il 97% degli intervistati la ritiene molto o abbastanza importante nel dare sollievo dalla malattia o beneficio allo stato d’animo delle persone. L’85% del campione dichiara di portare regolarmente il proprio animale domestico dal veterinario. Dallo studio si rileva che mediamente i possessori di cani si recano piu’ frequentemente dal veterinario di quanto non facciano i possessori di gatti. Il vaccino e’ ritenuto fondamentale, infatti piu’ dell’87% del campione vaccina il proprio animale. La deplorevole pratica dell’abbandono degli animali non appartiene agli anziani, per i quali l’amico a quattro zampe e’ un vero compagno di vita: il 38% del campione e’ solito portarli con se’ in vacanza; la meta’ del campione li lascia nelle abitazioni di figli, parenti o amici; il 12% li lascia in strutture/hotel appositi per pet. Circa il 20% degli intervistati ha rinunciato ad una vacanza perche’ la struttura di destinazione non accettava animali domestici.
“L’indagine evidenzia l’enorme importanza della compagnia degli animali domestici per gli over 65- commenta Roberto Messina, presidente di FederAnziani senior Italia- Un’importanza che e’ altrettanto elevata per il Ssn. Proprio FederAnziani, attraverso il suo centro studi, ha stimato che il possesso di un animale domestico, unito ad una corretta alimentazione, produrrebbe 4 miliardi di euro di risparmi annuali per il SSN nella gestione delle malattie croniche (ipertensione, diabete, depressione). L’attivita’ fisica legata al possesso di un animale, infatti, contribuisce alla prevenzione e al contrasto delle patologie metaboliche, mentre la sola presenza di un animale da compagnia contribuisce alla riduzione dell’ipertensione oltre a rappresentare, soprattutto per gli anziani soli, un efficace mezzo di contrasto della solitudine e della depressione che spesso si associa ad essa”. (DIRE)


Categorie: Curiosità

Piccolo camaleonte abbandonato salvato grazie a un giovane operatore ecologico di Monza

31/07/2015

Era davvero difficile poterlo vedere, così piccolo e grigio, rannicchiato in un angolo del marciapiede. Ma gli occhi attenti di un giovane operatore ecologico, intento a pulire scrupolosamente i giardinetti antistanti un mercato a Monza, l’hanno notato nonostante il suo leggendario mimetismo.
Il piccolissimo camaleonte, buttato via come un rifiuto, è stato immediatamente preso in mano dal ragazzo che ha chiesto aiuto ad alcuni passanti. E qui la fortuna del camaleonte si è raddoppiata, perché proprio in quel momento, diretta al vicinissimo canile di Via Buonarroti, ormai dismesso, passava una macchina con i contrassegni della Sezione Enpa di Monza. Alla guisa c’era il presidente della Protezione Animali brianzola, Giorgio Riva, che ha subito prestato soccorso all’animale.
Le sue condizioni di salute sono apparse da subito comporomesse (il camaleonte era denutrito, disidratato, rattrappito dal freddo della notte), tuttavia, a distanza di alcuni giorni, hanno iniziato a migliorare grazie alle cure di un’attenta volontaria e di un veterinario specializzato in rettili.


Categorie: News dal Mondo

Nabirè, femmina di rinoceronte bianco, muore in zoo di Repubblica Ceca. Ora ne restano solo 4 al mondo

31/07/2015

I rinoceronti bianchi settentrionali sono sempre piu’ a un passo dall’estinzione: lo zoo ceco di Dvur Kralove ha annunciato la morte dell’esemplare femmina che ospitava, uno degli ultimi 5 rimasti al mondo. Nabire’, questo il nome dell’animale, era una rinoceronte bianco di 31 anni, deceduta a causa della rottura di una cisti interna.
“E’ una perdita terribile – scrive in una nota Premysl Rabas, direttore dello zoo della Repubblica Ceca -. Nabire’ era il rinoceronte piu’ gentile che abbiamo mai ospitato”, “la sua morte e’ emblema del declino catastrofico dei rinoceronti nel mondo a causa dell’insensata avidita’ umana”. Nabire’ era nata il 15 novembre 1985 nello zoo, uno dei pochissimi esemplari della sua specie mai allevati in cattivita’. “La sua cisti era diventata enorme – aggiunge Jiri Hruby, veterinario – e non c’era modo di curarla”.
Con la morte di Nabire’ scende a 4 il numero di rinoceronti bianchi settentrionali ancora in vita in tutto il mondo. I superstiti sono Nola, una femmina che vive nello zoo di San Diego, e il maschio Sudan che con altre due femmine – Najin and Fatu – vive nella riserva africana di Ol Pejeta, in Kenya.
Questi tre esemplari sono stati trasferiti nel loro habitat naturale nel 2009 proprio dallo zoo ceco per tentare di favorire la riproduzione naturale della specie, visto che i tentativi in cattivita’ non erano andati a buon fine. Essendo l’unico maschio vivente della specie, Sudan e’ scortato h24 da guardie armate per proteggerlo dai bracconieri. La caccia illegale e’ il principale fattore che ha portato questa specie a un passo dall’estinzione.


Categorie: News dal Mondo

Green Hill:chiusa inchiesta bis, indagati due veterinari Asl

30/07/2015

La Procura di Brescia ha chiuso l’inchiesta bis su Green Hill, l’allevamento di cani destinati alla vivisezione, chiuso a Montichiari, nel bresciano, nell’estate del 2012, con i vertici dell’allevamento che sono stati condannati nel gennaio scorso al termine del processo di primo grado. 
Ora il sostituto procuratore ha iscritto cinque persone nel registro degli indagati, tra i quali ci sono due veterinari dell’Asl di Lonato, in provincia di Brescia accusati di maltrattamento e uccisione di animali e di falso ideologico in atto pubblico e omessa denuncia. Devono invece rispondere di falsa testimonianza tre dipendenti della societa’ Green Hill perche’ nel corso del processo di primo grado non avrebbero raccontato la reale situazione che c’era all’interno dell’allevamento.


Categorie: News dal Mondo

Scoperto canile lager nel milanese, liberati 65 segugi detenuti in pessime condizioni in canile abusivo. Denunciato cacciatore-allevatore pluripremiato per animali razza

30/07/2015

L’operazione per liberare, registrare e portare in strutture adatte per curare i 65 segugi italiani prigionieri di quel casale adibito a canile abusivo nei pressi della stazione della metropolitana di Gessate (Milano) e’ durata tutta la notte. 
Quando i carabinieri di Cassano d’Adda e il portavoce parlamentare M5S, Paolo Bernini, hanno cominciato il blitz  hanno trovato i 65 cani rinchiusi in strutture abusive e fatiscenti, cuccioli morti, fattrici con cuccioli tenuti al buio totale, senza acqua e cibo. 
Nei guai e’ finito un cacciatore i cui segugi sono stati pluripremiati nei concorsi canini. Per l’uomo e’ scattata la denuncia per uccisione e maltrattamenti di animali, esercizio abusivo di professione, dal momento che il canile non aveva alcuna autorizzazione e gli animali erano destinati alla vendita, somministrazione di farmaci scaduti (molti quelli trovati nel casale dagli investigatori) e resistenza a pubblico ufficiale perche’ con i militari e’ ansato in escandescenze. I carabinieri hanno anche riscontrato delle irregolarita’ nella custodia di tre fucili da caccia del proprietario dell’allevamento abusivo che sono stati sequestrati, per quanto fossero denunciati regolarmente. Cosi’ come sono stati posti i sigilli a tutto l’allevamento nel quale, oltre ai segugi, di trovavano anche animali da cortile: galline conigli e altri.
I cani, una volta registrati e dopo aver ricevuto le prime cure, sono trasportati in una struttura idonea, indicata dall’associazione Eital (Ente italiano tutela animali e lupo) in attesa della convalida del sequestro da parte del magistrato. “Un ringraziamento dovuto va all’Arma dei carabinieri –
scrive Bernini – che non solo ogni giorno si occupa della sicurezza dei cittadini, ma sempre piu’ spesso viene da noi interpellata e, in qualita’ di Autorita’ di Pg super partes, si presta con impegno e responsabilita’ in controlli che dovrebbero spettare ad altri corpi preposti. Non a caso, gli interventi con i carabinieri portano sempre ad esiti positivi, a differenza di controlli eseguiti da differenti autorita’”. E’ possibile per chiunque aiutare i cani sequestrati ad essere curati, assistiti e alimentati, collegandosi al sito: www.eital.it. (S. R. ansa).


Categorie: News dal Mondo

Scoperto canile lager nel milanese, liberati 65 segugi detenuti in pessime condizioni in canile abusivo. Denunciato cacciatore-allevatore pluripremiato per animali razza

30/07/2015

L’operazione per liberare, registrare e portare in strutture adatte per curare i 65 segugi italiani prigionieri di quel casale adibito a canile abusivo nei pressi della stazione della metropolitana di Gessate (Milano) e’ durata tutta la notte.
Quando i carabinieri di Cassano d’Adda e il portavoce parlamentare M5S, Paolo Bernini, hanno cominciato il blitz  hanno trovato i 65 cani rinchiusi in strutture abusive e fatiscenti, cuccioli morti, fattrici con cuccioli tenuti al buio totale, senza acqua e cibo.
Nei guai e’ finito un cacciatore i cui segugi sono stati pluripremiati nei concorsi canini. Per l’uomo e’ scattata la denuncia per uccisione e maltrattamenti di animali, esercizio abusivo di professione, dal momento che il canile non aveva alcuna autorizzazione e gli animali erano destinati alla vendita, somministrazione di farmaci scaduti (molti quelli trovati nel casale dagli investigatori) e resistenza a pubblico ufficiale perche’ con i militari e’ ansato in escandescenze. I carabinieri hanno anche riscontrato delle irregolarita’ nella custodia di tre fucili da caccia del proprietario dell’allevamento abusivo che sono stati sequestrati, per quanto fossero denunciati regolarmente. Cosi’ come sono stati posti i sigilli a tutto l’allevamento nel quale, oltre ai segugi, di trovavano anche animali da cortile: galline conigli e altri.
I cani, una volta registrati e dopo aver ricevuto le prime cure, sono trasportati in una struttura idonea, indicata dall’associazione Eital (Ente italiano tutela animali e lupo) in attesa della convalida del sequestro da parte del magistrato. “Un ringraziamento dovuto va all’Arma dei carabinieri – scrive Bernini – che non solo ogni giorno si occupa della sicurezza dei cittadini, ma sempre piu’ spesso viene da noi interpellata e, in qualita’ di Autorita’ di Pg super partes, si presta con impegno e responsabilita’ in controlli che dovrebbero spettare ad altri corpi preposti. Non a caso, gli interventi con i carabinieri portano sempre ad esiti positivi, a differenza di controlli eseguiti da differenti autorita’”. E’ possibile per chiunque aiutare i cani sequestrati ad essere curati, assistiti e alimentati, collegandosi al sito: www.eital.it. (S. R. ansa).


Categorie: Animali e Cultura

Lascia eredita' ad animali, Corte britannica ne gira quota a figlia, proteste per aver ignorata volonta' defunta

30/07/2015

Un’eredita’ non puo’ essere lasciata a beneficio di associazioni per la tutela degli animali senza prevedere “una ragionevole quota” per i figli. E’ il principio, che nel diritto anglosassone si fonda sulle sentenze piu’ che su norme definite, sulla cui base una corte britannica ha corretto d’autorita’ il testamento di un’anziana signora, morta nel 2004, la quale aveva lasciato una proprieta’ del valore di mezzo miliardo di sterline (oltre 750 milioni di euro) a beneficio delle amate bestiole. Ignorando una figlia. La sentenza d’appello ha destinato a quest’ultima, oggi 54enne e riconosciuta dai giudici sulla soglia della poverta’, 164.000 sterline. La notizia e’ ripresa con evidenza, ma non senza polemica, dalla stampa conservatrice: il Telegraph, pur notando come la “quota ragionevole” fosse gia’ riconosciuta dalla giustizia, sottolinea il mancato rispetto della libera volonta’ individuale della defunta. E cita avvocati secondo i quali l’effetto sara’ quello di far scrivere ora in modo piu’ argomentato i testamenti per garantirne l’intangibilita’. Il Times da’ a sua volta conto delle proteste di associazioni animaliste, allarmate che il verdetto possa scoraggiare donazioni e lasciti da cui esse in gran parte dipendono. Anche in Italia è previsto il testamento a favore degli animali con regole e proporzioni ben precise.


Categorie: News dal Mondo

Rettili macellati per le borse. Jane Birkin a Hermes, via il mio nome dalla mitica borsa

30/07/2015

Jane Birkin non vuole piu’ che Hermes utilizzi il suo nome per la leggendaria borsa di coccodrillo, oggetto del desiderio delle donne di mezzo mondo. L’artista ha denunciato di esser venuta a conoscenza della crudelta’ dei metodi utilizzati per macellare i rettili e ha detto di aver firmato la petizione Mercy for Animals, Pieta’ per gli Animali, sponsorizzata dell’attore Joaquin Phoenix contro “tutti i comportamenti inadeguati contro gli animali”. Fabbricate interamente a mano in Francia da una sola persona che le firma con le sue iniziali, le Birkin sono tra le borse piu’ care del mondo. Furono ‘battezzate’ cosi’ dopo un fatale incontro in aereo, all’inizio degli anni ’80, tra la cantante e attrice e l’allora presidente di Hermes, il leggendario Jean-Louis Dumas. Insieme alla ‘cugina’ gemella, la Kelly (chiamata cosi’ da Grace Kelly) e’ un emblema della maison francese del lusso. E’ disponibile in diversi colori e materiali, cuoio, vitello, struzzo,
coccodrillo. A giugno, una borsa Birkin in coccodrillo fucsia, con rifiniture in oro e tempestata di diamanti, e’ stata venduta per oltre 200mila euro da Christie’s a Hong Kong. Ma anche i modelli in
pelle classica, venduti a circa 7mila euro, sono difficili da trovare nei negozi e spesso bisogna mettersi in lista d’attesa prima di averne una. 


Categorie: News dal Mondo

Ucciso il leone Cecil, vera e propria star del Parco nazionale Hwange in Zimbabwe. L’assassino un dentista americano

30/07/2015

Due persone compariranno in tribunale, nello Zimbabwe, con l’accusa di aver ucciso illegalmente Cecil, il leone piu’ famoso e vera e propria attrazione turistica del Parco nazionale Hwange. Lo annunciano in una nota congiunta la Zimbabwe National Parks and Wildlife Authority e la Safari Operators Association, sottolineando che i due – un cacciatore professionista e il proprietario di una fattoria – affronteranno l’accusa di caccia illegale. Il cacciatore professionista, Theo Bronchorst, avrebbe infatti attirato il leone in una fattoria al di fuori dei confini dell’area protetta, per permettere a un turista americano di ucciderlo. Quest’ultimo e’ pero’ ancora latitante: secondo la Zimbabwe Conservation Task Force avrebbe pagato 50mila dollari per uccidere l’animale e avrebbe gia’ lasciato il Paese. Secondo l’edizione online del Telegraph si tratterebbe di un dentista del Minnesota, non nuovo ad esperienze del genere.
E intanto lo Zimbabwe piange il suo leone piu’ amato: Cecil, un esemplare di 13 anni, dalla caratteristica criniera nera, ucciso il primo luglio. I cacciatori, spiega il Telegraph,avrebbero attirato di notte con un’esca l’animale fuori dall’area protetta (dentro il parco gli animali non possono essere cacciati) e lo avrebbero ferito con arco e freccia. Il giorno dopo Cecil viene trovato ferito e viene finito con un fucile, per poi essere decapitato e scuoiato. I “trofei” di caccia sono stati confiscati. Ora si teme anche per i suoi cuccioli: dal momento che Cecil e’ morto, l’altro maschio dominante, Jericho, probabilmente uccidera’ tutti i suoi discendenti. L’animale indossava dal ’99 un collare Gps ed era parte di un progetto di ricerca dell’Universita’ di Oxford.


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Rapporto 'Zoomafia 2015' Lav: la geografia dei crimini, Napoli in testa per procedimenti

29/07/2015

E’ una geografia dei reati contro gli animali, quella tracciata dal rapporto “Zoomafia 2015” grazie ai dati pervenuti dalle Procure Ordinarie. Quella con più procedimenti iscritti è Napoli: 239 i procedimenti e 127 gli indagati. Seguono Roma (238 procedimenti e 118 indagati), Cagliari (203 procedimenti e 148  indagati), Verona (178 procedimenti e 133 indagati), Udine (166 procedimenti e 69 indagati), Grosseto (163 procedimenti e 87 indagati), Firenze (163 procedimenti e 96 indagati), Torino (142  procedimenti e 92 indagati), Bergamo (138 procedimenti e 74 indagati), Palermo (136 procedimenti e 71 indagati).
La Lav, però, segnala che non sono pervenuti i dati dalla Procura di Brescia che per anni si è attestata come quella con più procedimenti aperti. Un dato che l’associazione definisce “atipico” è quello della Procura di Vibo Valentia dove non risultano iscritti per l’anno 2014 procedimenti penali per i reati presi in esame. “Appare davvero inverosimile che nell’intero distretto di tale Procura non si siano verificate forme di maltrattamento di animali – commenta l’associazione – è evidente che nel sistema dei controlli qualcosa non funziona”. 
Seguono Latina con 2 procedimenti e 2 indagati, Lamezia Terme con 7 procedimenti e 3 indagati; Vercelli con 9 procedimenti e 3 indagati; Vallo della Lucania con 11 procedimenti e 3 indagati. 
Nessuna Procura presenta procedimenti sopravvenuti nel 2014 per tutti gli otto reati analizzati, al massimo si arriva a 7 su 8: Bolzano, Palermo, Roma e Santa Maria Capua Vetere.
Per quanto riguarda i dati delle Procure presso i Tribunali per i Minorenni, si registra un aumento sia dei fascicoli che degli indagati. I procedimenti sopravvenuti nel 2014, riferiti a 26 Procure su un totale di 29, oltre l’89%, sono stati 32 (29 a carico di noti e 3 ignoti) con 41 indagati. 
“Il numero dei reati ufficiali – osserva la Lav – rappresenta solo una parte di quelli effettivamente compiuti. Molti reati, infatti, pur essendo stati commessi restano, per motivi vari, nascosti e non vengono registrati”. E’ il cosiddetto “numero oscuro” che varia a seconda del tipo di reato, sua gravità.
“Un altro aspetto da considerare è che in generale sono di più i reati denunciati a carico di ignoti che quelli registrati a carico di autori noti – sottolinea l’associazione – Se si considera poi che, notoriamente, i processi celebrati che arrivano a sentenza sono poco meno del 30%, e di questi solo la metà si concludono con sentenza di condanna, i crimini contro gli animali che di fatto vengono puniti con sentenza sono solo una minima parte rispetto a quelli realmente consumati”.(AdnKronos)


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