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La storia commovente del cavallo Mirko, miglior amico di una ragazza che non c'è più e che l’IHP sta aiutando a vivere

29/05/2015

Mirko ormai è quasi un nonnetto e in vita sua ha avuto felicità e grandi dolori. Questo cavallo sta vivendo un momento difficile da cui l’IHP. Italian Hourse Protection, sta cercando di tirarlo fuori.
Mirko ha un lunghissimo filo che lo lega a molti anni fa, quando questo cavallo era il migliore amico di una ragazza che lo adorava e si prendeva cura di lui. Ma un tragico destino se la portò via quando era ancora nel fiore degli anni, lasciando nello sconforto la sua famiglia e il suo cavallo.
Il padre della ragazza, da allora, volle occuparsi personalmente di Mirko, vedendo in lui un legame con la figlia scomparsa…e per 18 anni questo docile cavallo ha vissuto in un grande terreno godendo di attenzioni quotidiane.
Noi lo abbiamo conosciuto solo pochi giorni fa, quando il proprietario ci ha contattato in preda alla disperazione: Mirko aveva una grave forma di tumore del pene. Aveva bisogno urgentemente di un intervento chirurgico di successive adeguate cure, ma entrambe le cose insostenibili per lui che da qualche mese aveva perso il lavoro e continuava a mantenere il cavallo solo a forza di sacrifici.
Abbiamo verificato tutta la storia e soprattutto le condizioni del cavallo, scoprendo che il tumore stava crescendo già da un bel po’ e che c’erano pericolosi principi di infezione: non era possibile aspettare oltre. Lo abbiamo quindi fatto operare d’urgenza dalla Dott.ssa Agnese Santi (responsabile sanitario del nostro Centro di recupero) e dal Dott. Stefano Tani, che ringraziamo per la grande disponibilità oltre che per la loro professionalità.
Anche se l’intervento è andato bene, non si può ancora considerare Mirko fuori pericolo. Perciò verrà trasferito nella nostra struttura in questi giorni, per garantirgli la delicata assistenza di cui necessita. Anche perché non è più un giovanotto…dall’alto dei suoi trenta anni.
La nostra Associazione non ha sufficienti risorse per intervenire anche in casi come questo, ma non siamo riusciti a dire di no, lasciando il cavallo a un triste e doloroso destino.
Contribuisci anche tu ad aiutare Mirko: anche una piccola donazione fa la differenza per lui!
Clicca qui per sapere come fare (scrivere MIRKO nella causale).


Categorie: Curiosità

In India ciotole d'acqua sui balconi o fuori dalle case per ristorare gli animali stremati dal caldo torrido

29/05/2015

Non solo centinaia di persone morte, ma anche gli uccelli e i mammiferi di Nuova Delhi sono stati colpiti dall’ondata di caldo che sta interessando la capitale indiana, con temperature al di sopra dei 47 gradi. Secondo i dati forniti dal Sanjay Gandhi Animal Care Centre, il numero di denunce legate al caldo è salito al 50 per cento. Gli uccelli sono i più colpiti: cadono senza vita o collassati a terra per il sole cocente e la disidratazione. E ancora: il centro racconta di aver ricevuto una lunga serie di segnalazioni legate a collassi di cani per danni renali. Ma pure le scimmie hanno iniziato a soffrire di queste problematiche. Così gli operatori dell’associazione People for animals (Pfa) ha chiesto una mano ai cittadini: ciotole d’acqua sui balconi o fuori dalle case, di modo che uccelli e animali randagi si possano abbeverare.
“Riceviamo una dozzina di denunce al giorno riguardanti collassi di cani – spiega Gauri Maulekhi di Pfa –. Inoltre, uccelli come le aquile nere, i piccioni, i passeri e i corvi vengono portati al nostro ospedale sempre con problemi legati al caldo eccessivo. Meno male che ce li portano, perché abbiamo solo tre ambulanze e quindi non sempre possiamo mandarle”. C’è da registrare anche il caso di una scimmia – ha raccontato ancora Maulekhi – caduta da un albero già morta. 
Secondo la Forestale, invece, la vicina riserva naturale di Asala non sarebbe ancora interessata da questo fenomeno. Tutto il personale sarebbe intento a riempire ciotole d’acqua e sfamare i pavoni e gli altri uccelli della riserva. Gli abitanti di Magar Bani, foresta sacra poco distante dall’autostrada Gurgaon-Faridabad, hanno però raccontato a “Times of India” di aver avvistato un leopardo all’inizio di maggio. “Gli animali stanno uscendo dalla giungla per andare alla ricerca di acqua – ha detto Sunil Harsana, un abitante del villaggio –. Gli stagni e le altre fonti d’acqua sono completamente prosciugati”.


Categorie: News dal Mondo

In Trentino sono nate sette nuove cucciolate di orsetti. Enpa: ottima notizia ma timori incolumità restano

29/05/2015

Il 2015 sembra essere un anno ricco di nascite di orso in Trentino. Sono sette infatti le nuove cucciolate monitorate dai forestali nel Gruppo di Brenta e della Paganella, per un totale di 12-13 cuccioli, che hanno, in questo momento, circa 4 mesi di età e pesano pochi chilogrammi. Lo rende noto la Provincia di Trento.
Nel caso di incontri od avvistamenti – sottolineano gli esperti – è importante evitare di avvicinare madre e cuccioli e limitarsi ad osservarli a distanza e allontanarsi, lentamente, nel caso in cui gli orsi siano vicini, indicativamente a meno di 50 metri. Se l’orsa ritiene eccessiva la vicinanza delle persone può assumere un comportamento aggressivo, simulando degli attacchi per convincere gli intrusi ad allontanarsi dai cuccioli.
Anche in questo caso è opportuno spostarsi, sempre lentamente, e guadagnare la “distanza di rispetto” che gli animali selvatici richiedono, aggiungono gli esperti. E’ assolutamente inopportuno, fortemente dannoso per gli animali e vietato dalla legge – sottolinea infine la Provincia di Trento – molestare la fauna selvatica seguendola in auto, fornendole cibo per attirarla o semplicemente per alimentarla. Ciò vale ancora di più nel caso di orse accompagnate dai propri piccoli.

“Quella della nascita di sette cuccioli di orso rappresenta un’ottima notizia che, tuttavia, non cancella e non nasconde i timori piu’ volte espressi
dall’Ente nazionale protezione animali per il futuro dei plantigradi, appartenenti tra l’altro a una specie particolarmente protetta”. Cosi’ l’Enpa in una nota, dopo che e’ stata diffusa dalla Provincia autonoma di Trento la notizia di sette nuove cucciolate.
“Le nostre preoccupazioni – prosegue l’Enpa – derivano da una lunga e tragica casistica di esemplari uccisi, ‘dispersi’, catturati e reclusi soltanto perche’ ritenuti ‘problematici’, in un contesto di crescente allarme per la tutela della biodiversita’ anche da parte di moltissimi cittadini. In questo
scenario – spiega Andrea Brutti, dell’ufficio fauna selvatica dell’Enpa – la vicenda di Daniza e’ assurta a simbolo, ma non si tratta purtroppo di un episodio isolato”, in riferimento all’orsa morta alla fine della scorsa estate, durante un tentativo di cattura con sedazione.

 


Categorie: News dal Mondo

Dog's Day-Sfilata a 4 zampe organizzata da “La Voce del Cane” il 31 Maggio a Roma per i cani e i loro amici

29/05/2015

L’Associazione “La Voce del Cane” vi invita a partecipare alla sfilata a 4 zampe che si terrà domenica 31 Maggio a Roma presso il centro cinofilo Psicologia canina Roma in via di Torricola, 100. La sfilata amatoriale prevede 5 vincitori, uno per categoria:  1- Anziano e’ bello, 2- Adozione del cuore, 3- Piccolo angelo, 4- Super meticcio, 5- Bellezza. Obbligatorio condurre i cani al guinzaglio. 
La sfilata inizia alle 16.30 (iscrizioni entro le ore 16.00).
Sarà un’indimenticabile giornata dedicata agli amici a 4 zampe, l’ingresso è gratuito, partecipate numerosi e coinvolgete i vostri amici amanti degli animali. Sarà anche una grande occasione per ringraziare ufficialmente tutti gli adottanti e sostenitori e ovviamente per riabbracciare i tanti cani felicemente adottati tramite l’Associazione…La Voce del Cane. Amici degli animali sono attesi numerosi !!!
Marco De Paola lo “psicologo dei cani” sarà presente con il suo staff per consulenze gratuite.
Per informazioni: Associazione Animalista La Voce del Cane (onlus), Volontari canile Pomezia e Viterbo – tel. 347-8768160 / 347-4956667 – volontaripomezia@alice.it – www.lavocedelcane.org


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“Caviando & Friends 2015” l’Associazione AAE Onlus organizza il 31 maggio nel milanese una giornata dedicata alle cavie, ai piccoli roditori

29/05/2015

AAE Onlus presenta una giornata di sensibilizzazione, informazione e gioco dedicata dedicata alle cavie, ai piccoli roditori e a coloro che li amano e se ne prendono cura. Nel corso dell’evento, in programma il 31 maggio dalle 10 alle 18 alla Cascina Coriasco di Lacchiarella, in provincia di Milano, tante le attività pensate per i nostri amici pelosi: i gadget introvabili e la possibilità di conoscere l’adozione consapevole. Saranno presenti i veterinari SIVAE e tante sorprese per tutti.
L’intero ricavato di tutta la giornata verra’ devoluto per la cura e la gestione delle cavie e gli altri animali da compagnia non convenzionali, abbandonati e maltrattati.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Trenta tartarughe protette sequestrate e rimesse in libertà a Olbia: tre uomini denunciati

28/05/2015

Sono passate solo due settimane dall’ultimo sequestro di testudo marginate a due giovani pugliesi al rientro da una vacanza trascorsa nel nord Sardegna, con sedici esemplari di testuggini e di nuovo un
blitz dei carabinieri incastra tre siciliani fra i 20 e i 47 anni. 
I carabinieri hanno rimesso in libertà 30 tartarughe “Testudo marginata” e denunciato tre siciliani. I militari di Santa Teresa di Gallura, in provincia di Olbia-Tempio, hanno indagato i tre uomini, dopo una perquisizione nell’abitazione in cui abitano nel villaggio di Lu Pultiddolu e dove sono state trovate trenta tartarughe protette, del tipo “Testudo marginata”, esche e reti utilizzate per la loro cattura, e il materiale per la loro spedizione. L’intervento dei carabinieri ha permesso di salvare la vita agli animali che, su disposizione del pubblico ministero, sono stati liberati con l’aiuto del personale specializzato del Corpo forestale dello Stato.


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I gatti di Su Pallosu confinati "ai domiciliari". La misura comunale intenderebbe difendere gli uccellini di San Vero Milis

28/05/2015

La disputa tra la colonia felina di So Pallosu e l’amministrazione Comunale di San Vero Melis che vorrebbe farla deportare, non conosce soste. Ora si accusano i mici di essere dei bracconieri incalliti che mettono a rischio le specie protette e quindi per loro sarebbero necessari gli arresti domiciliari. A evidenziare quanto tutta questa ostilità generi una situazione “ridicola e priva di fondamento giuridico” la Lav e l’Associazione Amici di Su Pallosu.
Per impedire la cattura, i gatti della Colonia sono stati tutti dotati di microchip diventando, di fatto, proprietà privata.
Stando al Piano di gestione comunale, allo scopo di tutelare l’avifauna selvatica, i proprietari dovrebbero ora tenerli rinchiusi dentro i confini degli spazi di propria pertinenza e vigilare, pena la possibilità di essere multati, che non se ne vadano a spasso, magari durante la notte, tra la macchia mediterranea e sui tetti delle ville al mare a caccia di uccellini protetti.
La Lav e l’Associazione Amici di Su Pallosu hanno già inviato alla Regione Sardegna un documento di 21 pagine col quale chiedono la revoca del Piano di gestione e del suo regolamento per diversi profili di illegittimità.


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Cervo cade in piscina nel pistoiese. Salvato torna nei boschi (video)

28/05/2015

Non è raro trovare nelle piscine tra il verde dei bei rosponi che fendono l’acqua nuotando “a rana”. Basta prendere un retino e l’animaletto è in salvo ma se troviamo un grosso cervo le cose cambiano di molto.
Proprio un cervo infatti è caduto in piscina privata ed  è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per metterlo in salvo. Senza il loro intervento, l’animale caduto nella piscina di una villa alle porte di Pistoia, sarebbe morto (video). Oltre ai pompieri, sul posto è intervenuto anche il personale di soccorso dell’Asl che ha allertato un esperto di questo tipo di animali che si è recato sul posto per aiutare i soccorsi.
Per il salvataggio, il cervo è stato prima sedato poi imbracato e sollevarlo. “La narcotizzazione è stata necessaria per evitare che l’animale, durante il recupero, si facesse male oppure ferisse i suoi soccorritori. Dopo circa una mezz’ora, l’animale si è risvegliato ed è tornato libero nei boschi” hanno dichiarato i vigili del fuoco.


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Salvo dopo essere stato investito, bastardino trova casa grazie generosità staff veterinario Asl di S. Casciano (Fi)

28/05/2015

Si aggirava, trotterellando muro muro, per le strade di San Casciano (Firenze), impaurito e fuggiasco. Poi qualcuno, circa un mese fa, allerto’ il Servizio di igiene urbana veterinaria dell’Azienda sanitaria perche’ il corpo di quel cane era sul ciglio di una strada, orrendamente ferito dall’urto con un’auto.
Venne recuperato con il muso spappolato, magrissimo: il trauma non gli consentiva di bere e mangiare. Ricoverato in una Clinica veterinaria che collabora al sistema di soccorso coordinato dalla Asl 10, ora il piccolo bastardino, e’ guarito, ha una casa e un nome: lo hanno chiamato Dart Fener come il perfido personaggio di ‘Guerre stellari’. 
Il bastardino dopo l’operazione, a causa dei drenaggi nelle canne nasali, respirando emetteva un rantolo simile a chi ha ceduto al Lato Oscuro della Forza.
Quando arrivo’ nella Clinica i veterinari – GiampieroMelpignano e Federico Manni – videro che l’animale non aveva lesioni interne, ma un trauma facciale davvero serio, con frattura della mandibola, fratture mascellari, nasali e frontali, in un quadro di estrema debolezza. Il recupero
dell’animale, senza interventi chirurgici complessi e costosi, appariva impossibile. Essendo un cane non identificato, senza microchip e senza un proprietario, i costi della custodia e della terapia chirurgica possono essere solo a carico del Comune. Per lui in quel momento poche alternative: o l’eutanasia o il ricovero in un canile. La terza, prevista dal protocollo ma costosa, dice che puo’ essere ricoverato e sottoposto a intervento chirurgico. Cosi’ venne deciso per qual bastardino ancora senza un nome. Asl, Comune, Ordine dei veterinari, pubblico e privato, decisero di collaborare e dopo 20 giorni di degenza, il cane si e’ ripreso in maniera ottimale, completamente guarito, guadagnandosi l’affetto di tutto il personale. E per lui, grazie all’impegno di tutto il personale, alla fine e’ stata trovata anche una buona adozione evitando il trasferimento in canile. 


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Orsetta senza mamma nel Parco. Si temeva fosse morta avvelenata ma ai controlli nessuna traccia veleno

28/05/2015

In seguito al ritrovamento di un’orsetta di tre mesi senza mamma ai limiti del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), si era ipotizzato che la madre orsa potesse essere morta per avvelenamento. L’allarme è però rientrato dopo l’attivita’ di controllo del territorio svolto dal Corpo Forestale dello Stato e dal Servizio di Vigilanza del Pnalm.
Sui 10 chilometri quadrati battuti, grazie all’impiego di oltre 80 uomini tra personale del Cfs e Guardie del Pnalm e delle 2 unita’ cinofile antiveleno, non sono stati rinvenuti bocconi avvelenati ne’ tanto meno animali deceduti: nel recente passato e nella stessa zona erano state trovate volpi avvelenate e, nella giornata di venerdi’ scorso, a poca distanza dalla localita’del ritrovamento dell’orsetta, gli uomini della Forestale e del Pnalm avevano ritrovato anche un lupo adulto morto.
Immediatamente sono scattate le operazioni di rastrellamento tese a verificare se sul territorio non ci fossero animali deceduti per cause sospette; contestualmente sono state attivate anche due unita’ cinofile antiveleno del Cfs dislocate presso il Parco nazionale del Gran Sasso Monti della Laga.
Da una prima analisi necroscopica del corpo del lupo i veterinari, sebbene si debbano aspettare gli esiti degli esami tossicologici, tendono ad escludere che il decesso possa essere collegato a morte per avvelenamento. Infatti, sul lupo, piu’ che adulto, sono state rinvenute due fratture di cui una all’anca, che inducono ad ipotizzare una ridotta capacita’ predatoria dell’animale e lo stomaco vuoto.
Nell’attivita’ di ricerca di mamma orsa ed in quella di elitrasporto delle unita’ cinofile antiveleno e’ stato utilizzato un elicottero della base Aerea di Pescara del Corpo Forestale dello Stato.
Sono state stabilizzate e migliorano di ora in ora le condizioni della piccola orsa che e’ affidata alle cure dello staff veterinario dell’Ente Parco che spera di rimetterla quanto prima in libertà. 


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Viveva in auto per non abbandonare i cani ma ora Hillary trova casa

28/05/2015

Ha trovato finalmente una casa Hillary Barrows, l’insegnante di inglese che aveva rinunciato a un alloggio popolare per amore dei suoi due cani, e che viveva da 4 mesi in un’auto nel Kent. La sua storia e’ diventata virale su Internet e in tanti si sono offerti di aiutarla raccogliendo 10 mila sterline in pochi giorni. Hillary e’ stata contattata da un addestratore di cani che le ha offerto un appartamento nel suo canile di una decina di ettari. 
La 57enne, dopo aver trascorso 8 anni in giro per l’Europa, era tornata nel Kent con i suoi due inseparabili cani Robbie e Cloe. Dopo tre settimane di affitto pero’ non era riuscita a trovare un lavoro e quindi doveva lasciare il suo appartamento.
Aveva ottenuto un alloggio comunale ma vi era un problema: gli animali non erano ammessi. Ecco quindi la decisione di vivere in auto. 
“E’ fantastico quello che mi e’ successo – racconta Hillary al Mirror -. E’ come se avessi vinto alla lotteria. Ringrazio tutte le persone che mi hanno dimostrato affetto, anche solo con messaggi”, ha poi aggiunto sottolineando che i soldi raccolti saranno devoluti a quanti vivono nelle sue stesse condizioni. Ora Hillary dara’ una mano nel canile e cerchera’ di riprendere il suo lavoro di insegnante. 


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Gheppio ferito al centro della carreggiata, agente stradale blocca traffico e lo mette in salvo

27/05/2015

Nel napoletano, un poliziotto della stradale lo ha notato, in piena notte, al centro della carreggiata, disorientato e malnutrito, ha fermato il traffico, lo ha bloccato salvandolo dalla morte. Il fatto e’ avvenuto nel territorio del Comune di Nola (Napoli).
Protagonisti delle vicenda un operatore del distaccamento della Polizia stradale di Nola ed un bellissimo esemplare di gheppio (specie protetta).
Il gheppio si trovava in evidente difficolta’ al centro della carreggiata. Il poliziotto ha fermato il traffico ed ha afferrato il rapace, portandolo nel vicino distaccamento della polizia Stradale di Nola, salvandolo cosi’ dalle auto che lo avrebbero sicuramente travolto.
L’operatore, accortosi che il rapace aveva delle evidenti ferite al becco ed ad un’ala, ha attivato i soccorsi, attraverso una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Napoli, guidata dal primo dirigente della Polizia Carmine Soriente, provvedendo al trasferimento del rapace nell’ospedale veterinario di Napoli dove e’ stato medicato. Presto il gheppio potra’ tornare a volare.


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