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Giovane lupa morta nei dintorni di Assisi sul Subasio, forse avvelenata

31/01/2015

Proprio nel cuore della terra di Francesco, il santo amico del lupo, una giovane femmina di questo splendido abitante dei boschi è stata trovata ancora agonizzante sul monte Subasio, in localita’ San Benedetto, nel comune di Assisi. L’animale potrebbe essere morto per avvelenamento.
Il personale del Corpo Forestale dello Stato e’ intervenuto sul posto in seguito alla segnalazione di un privato cittadino.
L’episodio di particolare gravita’ – riferisce la Forestale – dato che il reato e’ stato commesso in un’area protetta, e’ oggetto di indagine per risalire ai responsabili.
Il lupo era a poca distanza dal centro abitato lungo la strada che conduce all’eremo di S. Benedetto, in un’area boscata all’interno del parco regionale del monte Subasio.
All’arrivo della pattuglia l’animale era gia’ morto e il personale non ha potuto far altro che constatarne l’avvenuto decesso.
Sulla base delle informazioni raccolte sul posto dalla Forestale, il lupo, poco prima del decesso, barcollava, tremava e perdeva molta saliva dalla bocca. Sintomi, questi, che fanno pensare all’ingestione di bocconi avvelenati. Nell’area circostante non sono state tuttavia trovate esche.
L’esemplare e’ stato consegnato all’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche per gli esami tossicologici e per stabilire la causa del decesso.


Categorie: News dal Mondo

Cani guida per ciechi, nuovi affidatari per i cuccioli della scuola nazionale di Scandicci cercasi con urgenza

31/01/2015

La Scuola Nazionale Cani Guida per ciechi di Scandicci rinnova l’appello e cerca con urgenza nuovi affidatari per cuccioli di Golden Retriever in arrivo nel mese di marzo.
“La Scuola – spiega la vicepresidente Stefania Saccardi – avendo un numero maggiore di cuccioli in arrivo a causa di un aumento di domande da parte degli utenti, ha bisogno di trovare nuovi affidatari che si occupino della fase di socializzazione degli animali. La funzione svolta dalla Scuola, che è una delle poche al mondo ad essere di proprietà pubblica, è davvero importante perché i cani, una volta rientrati alla Scuola dopo l’anno di affidamento ed essere stati addestrati, oltre che per le persone non vedenti, vengono impiegati anche per la pet therapy, quindi con anziani e bambini, e per i disabili motori”.
Chi decide di diventare affidatario di un cucciolo dovrà seguire tutta la fase di socializzazione che in genere dura un anno: occorre perciò avere tempo a disposizione per seguire il programma concordato con la Scuola e abituare i cani alle situazioni quotidiane più disparate.
Trascorso l’anno la Scuola provvederà ad addestrarli per prepararli alle varie attività. Durante la fase di affidamento alle famiglie verrà fornito, gratuitamente, tutto il necessario: cibo, vaccinazioni, visite periodiche, accessori, oltre all’assicurazione per danni contro terzi, aiuto e consigli di ogni tipo.


Categorie: Curiosità

Labrador scomparso dal giardino di casa viene ritrovato brutalmente ucciso

30/01/2015

Una fine orribile e inspiegabile quella di Maya, una bella labrador di 3 anni, a cui la vita aveva regalato una famiglia che l’amava sinceramente. Domenica scorsa, misteriosamente, Maya è scomparsa dal giardino della sua casa a San Leonardo, in provincia di Udine. Tutta la famiglia ha iniziato subito le ricerche di Maya fino alla terribile scoperta. In un casolare abbandonato il corpo del cane che qualcuno aveva impiccato. A qualche metro dal corpo del cane, il collarino con la medaglietta con il suo nome e il numero di telefono dei proprietari. E sono stati proprio loro a raccontare che Maya non aveva mai dato problemi e che non c’erano mai state lamentele nel vicinato per quella cagnolona buona e affettuosa. Ora in tutta la zona c’è grande preoccupazione in attesa che le indagini avviate dai carabinieri riescano ad identificare i criminali che hanno ucciso la cagnolona. Si teme che dietro possa esserci una mente malata ossessionata dalla presenza dei quattrozampe e pertanto si invitano tutti i possessori di animali a tenere in casa i loro amici pelosi. La vicenda ha destato orrore in tutta la provincia ed è stata lanciata anche una raccolta firme per chiedere che i responsabili dell’orrendo gesto vengano puniti in modo esemplare, una volta individuati.


Categorie: News dal Mondo

Rapporto Eurispes: crisi economica e coscienza dell’impegno richiesto fanno diminuire gli animali nelle case degli italiani

30/01/2015

Con la crisi si rinuncia a far spazio in casa per un animale. Calano, infatti, al 33% – secondo il Rapporto 2015 dell’Eurispes – gli italiani che hanno fatto posto a uno o più animali domestici rispetto al 41,7% del 2012 e al 39,4% del 2014. Insomma, non si rimpiazzano animali che muoiono e se ne adottano meno. La maggior parte dei proprietari (81,9%) non spende più di 50 euro al mese per la cura del proprio “compagno di vita”: quasi la metà, il 45,9%, spende meno di 30 euro. Per la cura del proprio pet, solo il 13,7% sostiene una spesa fra 51 e 100 euro e via via si assottiglia la percentuale di coloro che sborsano più soldi. Nelle case degli italiani prevalgono cani (63,1%) e gatti (41%) e, a distanza, con uno scarto sotto la soglia dei dieci punti percentuali, seguono pesci e tartarughe (7,3%), uccelli (6,7%) e conigli (2,9%). Fra le spese per gli animali domestici c’è innanzitutto l’alimentazione e, stando ai dati raccolti dall’Eurispes, per il 96,2% del campione degli intervistati non occorre spendere più di 100 euro al mese: il 47,4% sborsa meno di 30 euro, probabilmente ricorrendo a cibi e pietanze preparati a casa, il 34,8% da 30 a 50 euro e il 14% da 51 a 100 euro. Per le cure veterinarie e i medicinali il 70,3% di chi ha un animale riesce a spendere, nell’arco di un anno, meno di 100 euro, seguito dal 19,5% di chi paga una cifra compresa tra 101 e 200 euro. Solo una minoranza sborsa di più: il 6,7% dai 200 ai 300 euro e il 3,5% va oltre.
Oltre ai problemi economici a determinare una diminuzione della presenza di animali nelle famiglie italiane potrebbero aver influito il moltiplicarsi degli impegni quotidiani troppo gravosi per permettersi il lusso di accudire un animale domestico. Potrebbero avere avuto effetto anche le tante campagne che sensibilizzano l’opinione pubblica a prendere in seria considerazione i bisogni degli animali prima di decidere se adottarne o meno uno.
La diminuzione del numero di quanti nell’indagine di quest’anno dichiarano di avere in casa un animale non è tale da indicare una drastica inversione di tendenza. Per capire effettivamente se si sia innescato un trend discendente nel rapporto tra italiani e animali d’affezione, occorrerà osservare l’andamento dei risultati della prossima rilevazione. (nelcuore.org)


Categorie: Curiosità

Gli animali sono esseri senzienti. Anche in Francia

30/01/2015

L’Assemblea Nazionale (uno dei due rami del Parlamento francese) nel pomeriggio di ieri ha (mercoledì 28 gennaio, ndr) dato il via libera al progetto di legge sulla modernizzazione e la semplificazione del diritto e delle procedure giudiziarie, approvando anche l’emendamento Glavany che definisce gli animali come esseri senzienti. Contestato da alcuni gruppi di pressione, soprattutto cacciatori e allevatori, usciti sconfitti dalla votazione parlamentare, l’emendamento è passato con il solo voto contrario dell’UMP (il partito dell’ex presidente Sarkozy) e l’astensione del Fronte delle Sinistre. L’aula ha invece bocciato “senza se e senza ma” altri emendamenti, presentati con il solo obiettivo di contrastare l’approvazione della norma “animal friendly”. Esultano gli animalisti francesi, per i quali l’emendamento Glavany rappresenta una importantissima vittoria, specie dal punto di vista simbolico: anche se nell’immediato non dovessero esserci conseguenze concrete, il riconoscimento agli animali dello “status” di esseri senzienti potrebbe – come dimostra l’esperienza di altri Paesi – porre le basi per cambiamenti sociali e giuridici in direzione di una maggiore protezione degli esseri viventi non umani.  


Categorie: News dal Mondo

E’ morta Bela, il pastore tedesco che la proprietaria voleva nella tomba con sé

30/01/2015

Bela è la femmina di pastore tedesco destinata secondo le ultime volontà della proprietaria, Connie Ley, ad essere soppressa e sepolta insieme a lei.
Per salvare Bela da una ingiustificata eutanasia ci sono stati molti appelli e petizioni, e per lei si erano aperte le portes del Best Friends Animal Society, nello Utah, dove avrebbe potuto passare Purtroppo, come a dare ragione alle ultime volontà della sua padrona, il destino ha deciso diversamente e Bela se ne è andata domenica mattina lasciando in tutti i volontari del centro un grande vuoto.«In questo weekend abbiamo avuto una perdita molto dolorosa e totalmente inaspettata». Inizia così il messaggio pubblicato online dalla Best Friends Animal Society per annunciare la morte di Bela. “Domenica mattina non stava bene, il suo addome era teso e il respiro veloce. Così l’abbiamo trasportata alla clinica dove le hanno diagnosticato un cancro già in metastasi per il quale non c’era nulla da fare”. Secondo il parere medico, al cane non restavano che poche ore di vita e da qui, la dolorosa decisione di non risvegliarla.
Rispettando le volontà della signora Ley, il centro spedirà le ceneri di Bela in Indiana perché possano essere sepolte assieme alla sua padrona.


Categorie: News dal Mondo

Rubato un cane dal canile di Forlì. L’ombra dei combattimenti clandestini

30/01/2015

Un meticcio di grossa taglia è scomparso dal canile comunale di Forlì. Un episodio anomalo rispetto alla brutta consuetudine di lasciare di nascosto i cani nei rifugi e non di rubarli.
A segnalare l’accaduto il personale del canile, quando alla mattina, alla ripresa del lavoro dopo la pausa notturna, ha trovato il box del cane deserto. A sparire un meticcio di grossa taglia e di carattere particolarmente aggressivo, dotato di microchip. Impossibile, secondo gli operatori del canile e le forze dell’ordine che stanno indagando, che l’animale sia riuscito da solo a fuggire. Qualcuno, bene informato sulla gestione del canile e sui quattrozampe ospiti deve averlo prelevato. Due le ipotesi più probabili sul perché del furto: per difesa o per i combattimenti clandestini fra cani. Un triste episodio che ci ricorda di non perdere mai di vista i nostri beniamini.


Categorie: News dal Mondo

Bart, il gatto sepolto come morto, dopo 5 giorni resuscita e torna a gironzolare intorno casa

29/01/2015

Una storia incredibile quella del gatto Bart di Tampa, in Florida, a cui certo sarebbe più appropriato il nome di Lazzaro. Il micio, investito da un’auto e lasciato esanime sul ciglio della strada dove la sua proprietaria, Ellis Hutson, lo aveva trovato in una pozza di sangue era stato pianto morto. Alla proprietaria non era rimasto che seppellirlo nel giardino di un vicino e piangerlo come perso per sempre, ma poi, 5 giorni dopo, il gatto era di nuovo in giro a chiedere cibo ai vicini.
Bart è quindi “resuscitato” e si è tirato fuori da solo dalla tomba e ora è affidato alle cure di The Humane Society of Tampa Bay, che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato diverse foto dell’animale in cura.
La signora Ellis ha spiegato che non ce la faceva proprio a seppellire l’amato animale, così ha chiesto a un vicino di provvedere, ma che cinque giorni dopo il gatto è stato trovato da un’altra vicina, Dusty Albritton, mentre miagolava alla sua porta in cerca di cibo. La signora era al corrente della «morte» del gatto, è rimasta ovviamente stupita e ha chiamato subito la signora Hutson.
Dolorante e arruffato, il gatto è stato affidato alle cure dei veterinari dell’associazione, che gli hanno trovato una frattura alla mandibola e un occhio rovinato, probabili conseguenze dell’investimento. Senza dubbio Bart non aveva esauito le sue 7 vite….


Categorie: News dal Mondo

L’emozione di cavalcare le onde in compagnia di un branco di delfini “liberi” (video)

29/01/2015

Niente a che vedere con le tristi esibizioni dei delfinari ma uno spettacolo di libertà tanto più emozionante quanto più imprevisto.
Decidendo di divertirsi con il surf nessuno poteva immaginare tutto quello che sarebbe successo dopo.. Centinaia di delfini che nuotano in branco, accompagnando la barca, attraversando il percorso della ragazza con il surf.. giocano, si divertono, vanno avanti.. La natura diventa uno show (video).
I delfini non hanno paura della gente, perché nei loro non vedono il suo nemico. Esiste una teoria che i delfini con gli ultrasuoni riconoscono la presenza dei polmoni nel corpo umano e, quindi, pensano che umano è qualcosa simile al delfino, ma di un altra specie. Pertanto, essi sono spesso cercano di salvare la gente che sta per annegare nel mare, perché prendono la gente per i loro “parenti”. Inoltre, essi contengono la salvezza in istinto. (guardalo.org)


Categorie: Curiosità

Dimenticano cane su A12, donna lo trova ma non vuole restituirlo. Denunciata per resistenza

29/01/2015

Si era appropriata di un cane pincher di otto anni, Milou, da anni unica compagnia di una bimba di 12 anni handicappata, e che era stata lasciata a terra su una piazzola di sosta dell’A12 all’autogrill di Sant’Ilario, poco prima del casello di Genova Nervi. Per riconsegnare il cagnolino alla padroncina e’ dovuta intervenire la polizia stradale di Genova.
Milou era scesa dalla vettura durante una sosta dei suoi padroni, che sono ripartiti senza accorgersi di averla dimenticata. La cagnolina e’ stata raccolta da una pensionata di 59 anni residente nel pavese, che si e’ poi rifiutata di riconsegnarla ai proprietari. “Lo avete abbandonato, non vi do proprio nulla”, aveva risposto seccamente dopo essere stata rintracciata dalla Stradale grazie alle telecamere dell’area di sosta. E cosi’, per far riavere Milou alla sua piccola padrona, sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Genova. I poliziotti in collaborazione con i colleghi del pavese dopo aver ricevuto la denuncia del padre dell’adolescente per appropriazione di animale smarrito lo scorso pomeriggio hanno fatto irruzione nella cascina lombarda dove abita la pensionata.
Alla vista delle divise la donna e’ andata in escandescenza insultando ed aggredendo gli agenti. Ma alla fine Milou, nascosta sotto una coperta, e’ stata riconsegnata alla padroncina. Per la pensionata e’ scattata la denuncia a piede libero per il furto dell’animale e per resistenza e oltraggio.


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Mangiatoie e coperte calde per gli animali, le iniziative del CFS contro freddo e neve

29/01/2015

Foraggiamento e coperte calde. In questa stagione dell’anno, caratterizzata da basse temperature e neve, il Corpo Forestale dello Stato mette in atto una serie di interventi per aiutare gli animali in difficoltà. A differenza dello scorso anno l’inverno finora non è stato particolarmente duro dal punto di vista climatico. “L’anno scorso è stato disastroso con branchi di cervi e caprioli decimati ma quest’anno l’inverno non ha portato finora né freddo né nevicate intense anche se pare stia arrivando una grande perturbazione”, dice all’Adnkronos Isidoro Furlan, comandante provinciale di Verona del Corpo Forestale dello Stato.
“Per gli animali la neve è veramente il pericolo -?spiega – se nevica molto i caprioli e i cervi si radunano sotto le piante e stanno lì un giorno o due mangiando i rametti dell’abete bianco. E’ una forma di sostentamento che consente loro di mantenere in vita la flora batterica, perché se completamente digiuni rischiano un blocco intestinale quando riescono nuovamente a mangiare”.
In quest’ottica il foraggiamento è fondamentale nelle zone di montagna, con centinaia di mangiatoie distribuite sull’arco alpino. “Le mangiatoie sono collocate già in autunno poi, in collaborazione con l’associazione cacciatori, i guardiacaccia e il personale del Corpo Forestale, si porta una balla di fieno di 20 chili e la si mette nella mangiatoia. L’animale sente il profumo del fieno immediatamente, anche a distanza di 200-300 metri, poi passa e la vede” e “quando arriva la grande nevicata si attiva in modo automatico questo meccanismo”.
“Un altro elemento di pericolo per la fauna è dato dall’impossibilità di muoversi”, spiega ancora Furlan. C’è il rischio infatti che l’animale resti ‘incastrato’ dalla neve in una sorta di “trappola spaventosa: fa avanti e indietro, si sfianca e muore di fatica. Un problema che riguarda caprioli e cervi mentre il camoscio riesce a sopravvivere perché si trova sempre nelle pareti più alte e lì la neve non rimane a lungo perché il vento la porta via”.
Altro problema: “Ci sono tante persone che vanno fuori pista, fanno le ciaspolate spaventando gli animali che sentono il rumore dell’uomo e scappano. Il volo di un esemplare come la pernice bianca o il gallo cedrone, che non mangia da tre giorni, può essere l’ultimo perché se viene disturbato tutto l’inverno in questo modo esaurisce tutte le energie non per mangiare ma per scappare”, sottolinea il comandante provinciale di Verona. Insomma la raccomandazione è quella di “rimanere sempre all’interno delle piste da sci perché lì gli animali non si avvicinano”. Quindi il “fuori pista è assolutamente sconsigliato in primo luogo perché può provocare le valanghe e poi perché si disturbano gli animali che sono nel periodo peggiore dell’anno”.
Oltre alla neve un altro elemento di pericolo per alcune specie è rappresentato dal freddo. Anche in questo caso esistono programmi di soccorso per esemplari a rischio ipotermia. Come, per esempio, “l’istrice che esce dalla tana e trova un grande freddo, non si muove più, non ha bisogno di mangiare e sta completamente fermo anche ai margini di una strada: allora si va in soccorso con una coperta per trasportarlo in un luogo caldo dove si rimette in sesto in breve tempo”.
Anche “la donnola, lo scoiattolo, il ghiro e la faina – spiega l’esperto del Corpo Forestale – sono a sangue caldo e sono costretti a uscire un paio di volte al mese durante l’inverno per cibarsi e per ripulire l’intestino”. Quando si trova un animale in difficoltà, però, “bisogna stare attenti e avere le dovute cautele perché potrebbero sentirsi aggrediti e aggredire a loro volta quindi è necessario rivolgersi a personale attrezzato con i guanti di pelle chiamando il 1515 del Corpo Forestale o il servizio caccia o i volontari del soccorso animali selvatici che garantiscono tutta una metodologia d’intervento contro l’ipotermia”.


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Progetto di legge per limitare vivisezione, primo si' in Lombardia. Incentivi di 100mila euro a studi alternativi

29/01/2015

Primo via libera in Lombardia a un progetto di legge che promuove metodi alternativi alla sperimentazione e la ricerca sugli animali. Il testo, che approdera’ nell’Aula del Consiglio regionale a fine febbraio per il voto definitivo, e’ stato approvato dalla commissione Sanita’ di Palazzo Pirelli con il si’ della maggioranza e l’astensione di Pd e Patto civico e il no del M5S.
Nel progetto di legge e’ previsto un finanziamento di 100mila euro alla promozione di quei sistemi che limitano il piu’ possibile l’utilizzo di animali, come spiegato in una nota del Consiglio.
”Si tratta di un insieme di norme che sono state studiate ed elaborate per creare vantaggi a tutte quelle aziende che utilizzeranno metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali – ha chiarito il presidente della commissione – un progetto di legge ragionevole ed equilibrato”.


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