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“Botti” di Capodanno un pericolo per gli animali: ogni anno ne muoiono 5mila per i fuochi. I consigli Enpa per aiutarli

29/12/2014

Un Capodanno senza botti e petardi in molte città: cresce il numero di Comuni italiani che emanano provvedimenti restrittivi o di divieto in difesa degli animali. A causa dei fuochi d’artificio col botto, muoiono ogni anno circa 5.000 animali, sostengono gli animalisti. Una strage che è possibile evitare con maggiore sensibilità e attenzione. E se sui social è possibile oggi firmare una petizione per una legge che fermi i botti tutto l’anno (l’hashtag è ?#?NoaibottidiCapodanno), le associazioni animaliste suggeriscono alcuni accorgimenti per evitare il terrore degli scoppi improvvisi la notte di San Silvestro.
L’Ente Nazionale Protezione Animali ricorda che i botti di Capodanno per gli animali costituiscono una pesante fonte di stress e un serio fattore di rischio per la loro vita. Molti uccelli, ad esempio, muoiono perché, terrorizzati dai fuochi d’artificio, fuggono all’impazzata dai loro dormitori andando a sbattere contro i muri o i tralicci dell’alta tensione. Tra i ‘sorvegliati speciali’ naturalmente ci sono anche gli animali domestici: in alcuni casi, infatti, il terrore causato dalle esplosioni può essere così forte da rivelarsi fatale”.
“C’è poi da considerare -aggiunge l’Enpa- che ogni anno la notte di San Silvestro, centinaia di cani e gatti scappano dalle loro case per paura dei botti. Tanti di loro spariscono nel nulla perché finiscono investiti da una macchina o perché non riescono a tornare dalla propria famiglia; altri invece vengono portati in canile”. E se non sono ‘microchippati’, per i proprietari può essere molto difficile riuscire a ritrovare i loro animale domestico.
Ma ecco alcuni consigli da tenere a mente per assicurare delle feste serene agli animali: costruire una relazione che metta i proprietari in una posizione di riferimento per il cane: “lui è il mio punto riferimento e se lui è tranquillo, nonostante il gran rumore, anche io lo sono”; rinunciare al veglione ma vivere il momento dei botti insieme al cane in una zona tranquilla della casa (comportamento da evitare: vedere i fuochi d’artifici insieme al cane sul balcone perché si potrebbe essere colpiti); non premiare una eventuale agitazione del quattro zampe con carezze ‘rassicurative’ poiché ne confermerebbero il comportamento.
Se le reazioni sono troppo violente, “tener presente che l’animale può anche avere un collasso. In questo caso rivolgersi al veterinario per un rimedio temporaneo”.
“Quando portate a spasso il vostro cane -sono i consigli dell’Enpa- non slegatelo mai dal guinzaglio, neanche al parco o nei soliti posti di sgambamento; tenete chiusi temporaneamente in un luogo comodo e rassicurante i vostri quattro zampe, anche quelli che normalmente vivono all’esterno, sopratutto per la serata del 31 dicembre”. “Assicuratevi che il microchip sia registrato all’anagrafe canina del vostro Comune e/o che il suo tatuaggio sia leggibile; assicuratevi che il cane o gatto porti la medaglietta identificativa (con indirizzo e telefoni validi); tenete alto il volume della Tv o radio, specialmente se l’animale resterà in casa da solo, per soffocare gli altri rumori esterni; rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per una eventuale somministrazione di rimedi tesi ad abbassare il livello di ansia e di paura”.


Categorie: Curiosità

“Il nostro jazz per Enpa”, domenica 28 dicembre la cantante Jazz Joanna Rimmer in concerto per l'Enpa di Sanremo

27/12/2014

Domenica 28 dicembre in piazza Mameli a Sanremo appuntamento – a partire dalle 16.30 – con il concerto della cantante Jazz Joanna Rimmer, organizzato dalla stessa cantante con il sostegno del Comune di Sanremo e con il supporto della cooperativa C.M.C. per sostenere il canile Enpa di Sanremo nel progetto “Regala una casetta ai cani del rifugio Enpa” e per sensibilizzare l’opinione al rispetto di tutti i viventi. Durante il 2014 il Rifugio Enpa ha subito una grande ristrutturazione: la parte più consistente dei lavori è stata conclusa (impianto fognario, rifacimento della pavimentazione dei box e dei vialetti, e parziale modifica dei box esistenti), ma restano due aree da riempire con casette prefabbricate in cui verranno inserite le cucce dei cani, che in questo modo potranno passare le notti al caldo. «Per questo motivo – spiega la volontaria Enpa Giulia Modena – in vista del Natale, contiamo sul vostro aiuto: noi siamo la voce di chi non può parlare e a nome loro chiediamo un vostro piccolo contributo che renderà la vita dei nostri amici a 4 zampe più sfortunati più simile a quella che potrebbero trascorrere in una vera famiglia». Promossa dalla cantante jazz Joanna Rimmer con la partecipazione della volontaria Enpa Giulia Modena la serata vede il coinvolgimento di alcuni tra i migliori jazzisti Italiani: Riccardo Zegna, Simone Monnanni, Roberto Paglieri, Davide Garola, con ospiti: Freddy Colt al piano/mandolino, la vocalist Manuela D’Ascanio, l’attivista Linda Cuzzocrea e la bambina Giulia Castrichoni. 


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Tenero cocker azzanna poliziotto durante concitata lite a Milano. Proprietaria denunciata, cane al canile

27/12/2014

Urla, insulta e il suo cane azzanna un poliziotto della pattuglia intervenuta per calmarla. E’ successo a Milano sul pianerottolo di un condominio. Una donna è stata trovata dalla polizia seduta con la schiena appoggiata alla parete mentre insultava un vicino, non presente, con il quale aveva litigato. Al tentativo di calmarla è sbucato fuori un cane, un cocker, che si è scagliato contro uno degli agenti mordendolo e strappandogli la divisa. Inevitabile l’uso dello spray, utilizzato dopo anche per la donna che ora si trova indagata in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto a fornire le proprie generalità, mentre il cane è stato portato al canile.


Categorie: News dal Mondo

100 tartarughe marine trovate morte sulle spiaggie pugliesi nel 2014. Decessi a causa dell’uomo ma cresce impegno dei pescatori nella loro tutela

27/12/2014

Piu’ di 100 esemplari di tartarughe marine trovate morte sul litorale che va da Zapponeta (Foggia) a Monopoli (Bari), ai quali va aggiunta la carcassa di un’altra tartaruga rivenuta nei giorni scorsi sulla spiaggia di ‘Pane e pomodoro’ a Bari: e’ il dato del 2014 reso noto dal Centro recupero tartarughe marine di Molfetta (Bari), e definito ‘catastrofico’ dal responsabile della stessa struttura, Pasquale Salvemini, del Wwf.
I decessi, si spiega in una nota del Centro di recupero, sono “certamente avvenuti per mano dell’uomo, come testimoniano le lesioni macroscopiche alle carcasse”. Sotto accusa e’ l’utilizzo delle reti a strascico per la pesca, ma diverse tartarughe recuperate hanno ingerito anche ami e lenze. “Gli esemplari ormai privi di vita restano in mare anche per diversi mesi – si aggiunge nella nota – e vengono riportati a riva dalle mareggiate ormai in avanzato stato di decomposizione. Su di essi, quindi, non e’ possibile effettuare le necroscopie che svelerebbero altre eventuali cause del decesso”. Nonostante tutto questo, conclude la nota, e’ aumentato il numero dei pescatori che si stanno impegnando nella tutela di questi animali, e che fanno riferimento al Centro di recupero di Molfetta nel momento in cui trovano tartarughe marine in difficolta’.


Categorie: News dal Mondo

Il cane Rocky è il vero protagonista del presepe di legno di Altamura (Ba)

26/12/2014

Accucciato nel calduccio della paglia e nel tepore delle morbide stoffe, nel presepe di statue a grandezza naturale ad Altamura, importante città della provincia di Bari, un cane trovatello è completamente a suo agio. Rocky (da alcuni chiamato Rex) supera la staccionata in legno e si tiene al riparo dal freddo e dal gelo.
Tante volte dorme anche nella culla in cuoio dove viene posizionato il Bambinello. E’ il beniamino non soltanto delle associazioni che proteggono gli animali, lo è anche dei cittadini e dei bambini della città. Rocky non ha un proprietario ma è un cane di quartiere amato da tutti.
Nel presepe, che ogni anno viene allestito in piazza Duomo, ai piedi della Cattedrale federiciana del 1200, è di casa. Era sempre lì, anche negli scorsi anni. Un rifugio sicuro dove ruba la scena agli animali in legno della Natività.
La gente è affezionata, a volte guarda alla capanna per vedere se c’è, visto che è spesso in giro per cercare bocconi e per gironzolare. E quando non c’è il presepe? E’ assistito tutto l’anno dalle
associazioni, ad ogni modo Rocky sa cavarsela da sé ed è uno ”spirito libero”.

Foto: lastampa.it


Categorie: News dal Mondo

BUON NATALE!!!!

25/12/2014

Un sereno e gioioso Natale a tutti!!


Categorie: News dal Mondo

Brigitte Bardot denuncia "pratica barbara" su oche da fois gras e chiede di vietare alimentazione con sonda

24/12/2014

Come ogni anno, nell’imminenza delle feste di Natale e di fine anno, l’ex attrice francese Brigitte Bardot scende in campo in difesa delle oche e delle anatre. In una lettera aperta al commissario europeo alla Sanita’, Vytenis Andriukaitis, Bardot ha esortato l’Ue a vietare la “barbara pratica” dell’alimentazione con la sonda a cui sono sottoposte le oche e le anatre allevate per la produzione di fois gras.
Impegnata da anni in prima linea nella difesa dei diritti degli animali, l’attrice “si associa all’iniziativa” del ministro dell’Agricoltura danese, Dan Jorgensen, che ha chiamato in causa il commissario per ottenere il divieto di questa pratica”, si legge in una email diffusa dalla Fondazione Brigitte Bardot.
“Numerosi Stati membri hanno gia’ preso disposizioni in tal senso. Sarebbe dunque logico armonizzare i testi, mettendo al bando questa pratica crudele, indegna delle norme europee che pretendono di tutelare il ‘benessere’ animale”, scrive ancora a pochi giorni dalle feste di fine anno dove il foie gras in Francia e’ una presenza fissa su tutte le tavole.


Categorie: News dal Mondo

Phil, il gatto nato senza palpebre e' stato operato e non perderà la vista

23/12/2014

Phil è nato con una patologia chiamata agenesia, termine che in medicina indica l’assenza di un organo. Il micio non era quindi in grado di sbattere le palpebre per lubrificarle e i suoi occhi si stavano letteralmente prosciugando per poi, infine, smettere di funzionare. Alyssa Krieger, del centro adozioni MSPCA di Boston – come pubblica lastampa.it – è stata la prima ad imbattersi in Phil al rifugio per animali della città del Massachussets. Un racconto pieno di meraviglia per questo gattino sfortunato: «La personalità di Phil mi ha subito colpita, al di là della situazione insolita che circonda i suoi occhi. Anche se la mancanza di palpebre gli causava dolorose irritazioni, Phil si dimostrava un cucciolo dolce e giocherellone. Eravamo tutti molto ansiosi di mandarlo all’Angel a Boston, dove certamente avrebbe avuto le cure di cui aveva bisogno per salvare la sua vista», praticamente ricostruire le palpebre.
«La palpebra superiore di un gatto – ha spiegato – è molto simile, nella forma e nella funzione, al tessuto delle labbra. Prendendone parte del tessuto e attaccandolo ai muscoli che gli consentono di sbattere le palpebre siamo stati in grado di ricostruire quello che manca e ridare la vista al gattino». Ora Phil è in convalescenza ma il dottor Coster è molto fiducioso: «Mi aspetto che recuperi completamente e non c’è alcuna ragione per dubitare che avrà una vita lunga e sana». Fra due settimane Phil dovrebbe lasciare la clinica e subito dopo verrà reso disponibile per l’adozione, insieme ad un altro gatto di nome Vixen che è diventato il suo migliore amico.


Categorie: News dal Mondo

Stella di Natale, dietro la sua rassicurante simbologia natalizia un veleno pericoloso per bambini e animali

23/12/2014

La Stella di Natale, la pianta con belle foglie rosse che in questi giorni di festa rallegra molte case, potrebe essere causa di gravi problemi per la sua tossicità.
Il secreto emesso dal fusto della pianta e dalle stesse foglie risultano essere irritanti per pelle e mucose, mentre per ingestione manifestano la loro elevata velenosità. Tale secreto emesso dalla pianta si presenta sotto forma di lattice che proviene dal momento in cui si apporta una lacerazione sia delle foglie che del fusto che a contatto con pelle e mucose può causare prurito, bruciore diffuso, eritema, stessa cosa avviene a contatto con le mucose, ad esempio della bocca, stessa cosa per quanto riguarda il contatto con gli occhi, per cui dopo aver maneggiato la pianta occorrerà sicuramente lavarsi con cura le mani. Nella malaugurata ipotesi in cui invece si ingerisse parte della pianta, come potrebbe accadere a bambini ed animali domestici, le conseguenze possono divenire anche serie, con manifestazioni quali il vomito, la diarrea e nei casi più seri si può assistere anche a svenimenti. Ne consegue che la vigilanza degli adulti nei confronti di bambini e animali domestici dovrà essere alta, soprattutto in virtù del fatto che la bella colorazione variopinta delle foglie induce in tentazione i piccoli che potrebbero di fatto ingerire parti delle foglie della Stella di Natale.
La presenza della Stella di Natale ’ pericolosa anche e soprattutto per i nostri amici a quattro zampe.
Chi possiede animali domestici, cani, gatti, coniglietti e company da tanto tempo, sa quanti rischi si nascondono per i nostri pets in alcune tradizioni di queste feste, ma chi si appresta ad accoglierne in casa uno per la prima volta non sempre ne ha consapevolezza. Ed è a loro in particolare che mi vorrei rivolgere con questa piccola riflessione. La splendida Stella rossa, simbolo di queste feste, è infatti potenzialmente tossica per cani e gatti se ingerita o anche solo masticata per la sua linfa che contiene euforboni, alcaloidi e triterpeni. E’ opportuno evitarla se in casa ci sono cani e gatti o al meglio cercare di non lasciarla a loro portata. In più è importante conoscere i sintomi dell’eventuale contatto ed intossicazione che sono i seguenti:
– Irritazione delle mucose dell’apparato digerente
– Gonfiore e bruciore su labbra, lingua e bocca
– Irritazione degli occhi (più grave)
– Congiuntivite-lacrimazione
– Dermatiti con vescicole
– Vomito
– Diarrea
– Tremori diffusi

Nessuna esitazione, subito al veterinario!


Categorie: Curiosità

Depenalizzazione maltrattamenti animali. Renzi rassicura: “Norme saranno modificate prima di divenire legge”

23/12/2014

Se lo schema di Decreto legislativo recante disposizioni in materia di non punibilità di alcuni reati per particolare tenuità del fatto fosse approvato, i maltrattamenti sugli animali potrebbero essere non più punibili.
Un vero e proprio “colpo di spugna” che rischia di cancellare in un attimo dieci anni di norme penali su maltrattamenti e uccisione di animali. Le proteste degli animalisti e non solo sono state tali e tante da sollecitare una chiarificazione dal premier Renzi.
“Molti animalisti sono preoccupati perché sembra che depenalizziamo il maltrattamento degli animali. Ma vorrei rassicurare – ha detto Matteo Renzi a Rtl 102-5 – che queste norme non sono ancora legge, saranno modificate. Ascoltiamo sempre tutti. Si può anche sbagliare e modificare in corsa qualche riforma che facciamo”.


Categorie: News dal Mondo

“La gatta che venne dal bosco”: disponibile online il libro che aiuta i “pelosi” meno fortunati

23/12/2014

Da una delle più apprezzate autrici di libri sugli animali, Diana Lanciotti, una nuova straordinaria storia piena di ironia e spunti di riflessione dove, accanto a una nuova “star” dallo sguardo magnetico, una splendida e misteriosa gattina, tornano Paco e alcuni dei personaggi più amati dei libri della scrittrice.
Nella famiglia di Diana e Gianni non c’è bisogno di un altro gatto. Ci sono già tre opulenti persianoni, Mimì, Maciste e Qubì, che dividono il loro prezioso tempo tra ciotole, divani e coccole. E poi c’è Paco, l’amatissimo trovatello divenuto testimonial del Fondo Amici di Paco, e in arrivo c’è Joy, che occuperà il posto lasciato vacante da Boris, l’angelo custode di Diana che molti hanno conosciuto nel libro Boris, professione angelo custode. Non c’è posto per nessun altro. E allora come mai un giorno, dal bosco, spunta all’improvviso una gattina dagli occhi verdi come due smeraldi, che pare determinatissima a trasferirsi in pianta stabile nella casa di Diana e Gianni? E come mai la stessa gattina, così com’è venuta, scompare per riapparire esattamente un mese dopo? E come mai la stessa gattina appare e scompare, con misteriosa, puntuale e indecifrabile periodicità, ogni trenta giorni?
Narrata con stile brioso e quell’ironia mista a commozione e stupore che connotano tutti i libri di Diana Lanciotti, la storia della “gatta venuta dal bosco” è un libro che farà ridere, sorridere, emozionare, riflettere, dimostrando, ancora una volta, che “se un gatto decide di fare qualcosa lo farà, che noi lo vogliamo o no”.
Il ricavato (compresi i diritti d’autore) è devoluto al Fondo Amici di Paco per aiutare gli animali senza famiglia. Per acquistare il libro è possibile cliccare su questo link: http://urlin.it/12de10.


Categorie: Animali e Cultura

“Una storia di lupi” l’avventura di due cuccioli di lupo recuperati in fin di vita che lottano per sopravvivere e ritornare in libertà (video)

23/12/2014

Francesco e Spartaco avevano pochi mesi ed erano in gravi condizioni a seguito di un incidente con una macchina quando sono stati portati nel centro di cura Just Freedom. . La loro è stata una battaglia disperata disputata giorno per giorno, mese per mese, assieme alle persone del Centro che si sono prese immediatamente cura di loro, passando attraverso delicate e impegnative fasi di cura e riabilitazione di questi due lupi, nel totale rispetto della loro selvaticità, limitando il contatto con l’uomo allo stretto necessario, il cibo assicurato da animali selvatici vittime di incidenti stradali. Completato il loro complesso iter riabilitativo, Francesco e Spartaco, diventati nel frattempo splendidi esemplari, sono tornati in libertà sull’Appennino Tosco Romagnolo, grazie a un preciso progetto nato dalla collaborazione con il Centro Monte Adone e le province di Rimini e Arezzo, con il supporto tecnico del Wolf Apennine Center e la supervisione scientifica dell’I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). “Una Storia di Lupi”, il film prodotto da Almo Nature in collaborazione con il Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica del Monte Adone (Bologna), mostra le immagini di questo lento percorso di riabilitazione, l’apertura del recinto e la gioia della riconquista degli spazi liberi. Per la prima volta il ritorno alla natura viene osservato non con occhi umani ma dal punto di vista dei lupi. Due telecamere, destinate a sganciarsi nel giro di poche ore, documentano la liberazione dalla prospettiva più vera: quella del protagonista. In tutto il filmato il filo conduttore del racconto è tenuto solo da poche righe di testo. Non ci sono voci fuori campo: parlano le immagini.


Categorie: Eventi e Appuntamenti