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Cucciolo caduto nel catrame salvato dai volontari con due giorni di massaggi per ripulirlo (video)

01/10/2014

Una lezione di dedizione e civiltà ci arriva dall’India dove un cane sfortunato è riuscito a salvarsi grazie all’abnegazione dei volontari locali. Un cucciolo, finito in una pozza di catrame, era rimasto intrappolato e rischiava di morire. Ormai quasi pietrificato a causa del materiale vischioso che gli si era incollato al pelo cominciando a solidificarsi, è stato salvato dai volontari si Animal Aid, una associazione che agisce in difesa dei quattrozampe.
Per salvare il piccolo ci sono voluti due giorni passati dai volontari a massaggiarlo con olio vegetale (video) fino a sciogliere il bitume e liberare il cane.
Non aveva incontrato persone ugualmente sensibili che gli prestassero le stesse cure per sopravvivere, il cane randagio caduto in un fusto di catrame a Reggio Calabria. I cittadini avevano segnalato la povera bestiola che guaiva disperato ma nessuno intervenne né i passanti né le istituzioni preposte lasciandolo a una morte atroce. Se è mancato il senso del dovere, che fine ha fatto il buon cuore? Fatti simili non sono accettabili e denotano la più totale mancanza di civiltà e di sensibilità come ci insegnano i volontari indiani.


Categorie: News dal Mondo

La felicità per i gatti d’appartamento è essere l’unico micio di casa

01/10/2014

Sarah Ellis, comportamentista dei gatti presso l’University of Lincoln’s Life Sciences department studia da sempre queste creature affascinanti, in parte selvatiche e in parte addomesticate che non smettono mai di sorprenderci. Da un suo recente studio, pubblicato da “The Telegraph”, emerge che i gatti d’appartamento per essere veramente felici devono essere l’unico micio di casa, vivere con un consimile rende infelici le bestiole, perché devono competere per lo spazio e sono limitate a brevi tragitti. Vengono compromesse così la loro fiducia, l’indipendenza e la capacità di cacciare.
Insomma la felicità felina è essere l’unico gatto per ogni nucleo familiare. Per le persone che vivono in città avere più di un felino sarebbe crudele, secondo l’esperta britannica. Avere un solo gatto contribuirebbe a ridurre la popolazione nelle aree urbane, nel tentativo di rendere più felici gli animali domestici. Ellis ha studiato 100 mici che vivono nelle città e nelle fattorie e ha scoperto che gli animali che vivono in luoghi meno affollati sono più felici. Il motivo? Hanno più spazio per muoversi e potrebbero sviluppare le loro abilità di caccia. A Radio Times ha spiegato: “Purtroppo ci sono un sacco di controversie in corso a causa dell’elevata densità di gatti. Un esempio: Noi amiamo i mici quindi non siamo contenti di uno solo, ne vogliamo due o tre o quattro. E, se i nostri vicini la pensano come noi, abbiamo improvvisamente un enorme problema: tre famiglie con nove gatti”
Ellis ha aggiunto: “I gatti sono fanatici del controllo: hanno bisogno di essere in grado di controllare il loro ambiente. Tenerli in un contesto in cui non possono sempre farlo, soprattutto quando non hanno accesso verso l’esterno, li non li fa sentire contenti”. Infine, la dottoressa ha spiegato che le case moderne con gli open space sono un incubo per i mici, visto che a loro piace avere anfratti dove nascondersi.


Categorie: Curiosità

Consentire uso farmaci umani e generici per gli animali d’affezione ed equini non destinati al consumo umano per favorire il welfare animale

01/10/2014

Consentire l’uso dei farmaci umani anche per gli animali di affezione ed equini non destinati al consumo umano. E’ quanto prevede una proposta di legge che spiega: ‘La modifica è urgente anche sul piano della coerenza rispetto a quanto sancito in tema di prescrizione di farmaci a uso umano dove c’è l’obbligo per il medico curante di prescrivere il principio attivo per consentire al paziente l’acquisto del farmaco meno costoso, realizzando cosi’ l’obiettivo del contenimento della spesa pubblica sanitaria e la salvaguardia della salute dei cittadini’.
Una analoga previsione normativa non è infatti ancora stata introdotta in ambito veterinario prosegue- che è regolato da un decreto legislativo (193 del 6 aprile 2006) che, interpretando restrittivamente (e ingiustificatamente) la direttiva 2004/28/Ce, vincola il medico veterinario a una scala di utilizzo del farmaco anche quando vi siano in commercio prodotti con medesimo principio attivo o giudicati piu’ adatti dalla piu’ recente letteratura scientifica’.
Se questa limitazione si giustifica per l’animale da reddito e destinato al consumo umano, in quanto l’eventuale assunzione di farmaci da parte di tali animali potrebbe astrattamente tradursi in un rischio per la salute dei cittadini, non trova pero’ fondamento per gli animali da compagnia, per i quali i termini precauzionali menzionati non hanno alcun significato, essendo esclusa ogni ipotesi di destinazione al consumo umano”.
Questa situazione è in palese contrasto con la volonta’ piu’ volte espressa dall’Europa stessa di voler garantire il welfare animale, con gli interessi e disponibilita’ di spesa di molti cittadini e dello stato stesso.


Categorie: News dal Mondo

Balotelli avrebbe fatto una maxi donazione per salvare i cani del rifugio di Manchester

01/10/2014

Di lui si parla per i flirt amorosi, per i comportamenti arroganti e sbruffoni ma Super Mario (Balotelli)  stavolta fa parlare di sé per una bell’azione. Secondo quanto riferisce il ‘Manchester Evening News’, infatti, l’attaccante del Liverpool, spinto dal suo amore per i cani, avrebbe aperto il portafoglio, facendo una maxi donazione a cinque zeri per salvare i trovatelli del canile di Manchester.
Nel canile la scorsa settimana erano stati uccisi 60 cani per problemi di sovraffollamento della struttura, dove SuperMario aveva prestato la sua attività di volontario ai tempi in cui giocava per il Manchester City e non aveva potuto portare il suo cane con se.
Il personale del canile ha spiegato che una maxi donazione è arrivata in forma anonima, ma pensa che a farla sia stato proprio il nuovo giocatore dei Reds: “Mario ama tantissimo i cani, – ha sottolineato la portavoce del canile, Jane Smith – e ne possiede uno. Di fatto non possiamo confermare che sia stato lui a fare la donazione, ma lo conosciamo tutti come un grande amante dei cani e quindi potrebbe essere”.A confermare la cinofilia del giocatore italiano, le numerose foto pubblicate dal giocatore sui social network in compagnia del suo amico a quattro zampe. In Inghilterra sono convinti: la maxi donazione al canile è opera sua.


Categorie: Curiosità

Forestale e Link-Italia unite per definire il profilo criminale del maltrattatore di animali potenziale aggressore anche di donne e bambini

01/10/2014

Il legame tra la violenza e la crudelta’ sugli animali e fenomeni di violenza interpersonale, devianza, crimine e stalking e’ al centro del protocollo di intesa tra il Corpo forestale dello Stato e l’associazioneLink-Italia, specializzata nell’analisi di questa correlazione.
Siglato a Roma, l’accordo punta a definire, attraverso la raccolta e la condivisione dei dati, il profilo criminale del maltrattatore di animali, usando il database del Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali (Nirda) del Cfs e quello in possesso di Link-Italia.
Dagli studi effettuati finora emerge un parziale profilo del maltrattatore che nel 95% dei casi corrisponderebbe a uomini, di cui il 19% bambini o adolescenti. La crudelta’ sugli animali praticata da bambini (nei quali si puo’ manifestare intorno ai sei anni e mezzo di eta’) o adolescenti ”e’ riconosciuta scientificamente non solo come segnale di una potenziale patologia, ma anche come indicatore di possibili coinvolgimenti in comportamenti antisociali e criminali”, spiegano i due enti.
In ambito domestico, poi, la violenza su animali da parte di adulti e’ riconosciuta come ”indicatore di potenziale violenza su donne e minori”. Uno studio Usa, inoltre, ha riscontrato che il serial killer e lo spree killer (l’omicida d’impulso) hanno precedenti di crimini sugli animali.
Campo d’investigazione rilevante e’ il web, dal traffico di cuccioli alla produzione e fruizione di filmati come i ‘crush video’, in cui sono ripresi cuccioli uccisi con ferocia da persone pagate proprio per questo, oppure siti a tema sul sesso con animali. I fenomeni piu’ frequenti sono la zooerastia, cioe’ le pratiche sessuali tra uomini e animali, e la bestialita’, che consiste nel filmarsi mentre si infliggono torture agli animali per poi condividere il video sui social network. 


Categorie: Curiosità