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Botticelle, ancora un cavallo a terra, You Animal rilancia la raccolta di firme per fermare questa barbarie

31/10/2014

Un altro cavallo delle botticelle romane è caduto ieri a Via del Corso pochi metri da Palazzo Chigi.
Un episodio simile era avvenuto lo scorso 29 settembre quando un altro animale era crollato sull’asfalto, davanti a Montecitorio, mentre trasportava del turisti.
Il sindaco Marino aveva promesso in campagna elettorale di trasferire le botticelle nelle ville storiche ma niente è stato fatto. Ora chiediamo al primo cittadino di eliminare totalmente le botticelle e lo sfruttamento di questi poveri animali.
Per le associazioni animaliste quanto accaduto ieri in via del Corso a Roma, non sarebbe altro che l’ennesima dimostrazione delle condizioni di sofferenza subite dai cavalli. “Un incidente quando si ripete non è più un incidente. E’ la regola – dichiarano i rappresentanti dell’associazione LAV – e questa per le botticelle è la sofferenza dei cavalli, l’insicurezza dei clienti che pagano in nero e di tutti i cittadini. Il Sindaco Marino revochi subito le licenze ai vetturini e le trasformi in servizi compatibili con il rispetto delle leggi, degli animali e della Capitale”.
Stessa condanna arriva dal I Municipio, con una nota a firma dei consiglieri, Nathalie Naim (Lista Civica Marino), e Mauro Cioffari (Sel). “Non è più possibile tollerare la sofferenza a cui vengono quotidianamente sottoposti questi animali, devono essere al più presto tolti non solo dalle strade ma anche dai loro ricoveri pericolosi e fatiscenti. Lanciamo un appello  all’amministrazione comunale affinché  si intervenga,  per tutelare i cavalli ma anche la sensibilità delle persone che vivono, lavorano o visitano il Centro Storico, che ogni giorno devono assistere a questo spettacolo crudele e indegno di un paese civile”.
Ma il presidente dei vetturini romani, Angelo Sed, dà la sua versione dei fatti. L’animale, di 11 anni, secondo quanto spiegato, “è scivolato su una macchia d’olio, ma non si è fatto nulla, e si è rialzato dopo pochi minuti. Nella caduta non si è procurato nè escoriazioni nè fratture. È stato visitato della squadra vetture. Faith ora è nel suo box e ha mangiato e bevuto”.
Qualche giorno fa proprio le scuderie di Testaccio, a seguito di un’ispezione da parte della Guardia Forestale, sono state sequestrate, anche se è stata data la possibilità ai vetturini di ricoverare ancora gli animali nella struttura. Sequestrati anche due cavalli, perchè sarebbero stati ospitati al buio e con lettiere in condizioni igienico sanitarie scadenti.
Link petizione:  http://www.youanimal.it/roma-un-altro-cavallo-delle-botticelle-caduto-scriviamo-al-sindaco


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Cucciola di pitbull rischia la morte per essere nata con il labbro leporino. L’amore di Jenn la salva e ora è una diva di Facebook

31/10/2014

Ruby Sue, una giovane pitbull, è nata con il labbro leporino e una malformazione al palato che le rendeva impossibile poppare. A soli 5 giorni di vita, infatti, era già gravemente malnutrita. 3 veterinari su 3 avevano consigliato l’eutanasia, ma Jenn l’ operatrice del rifugio, non si è arresa, la piccola pitbull succhiava il suo dito ed è stato in quel momento che la donna ha capito che Ruby Sue voleva vivere e così l’ ha portata all’ Utah Animal Advocacy Foundation, un’ organizzazione che cura animali con patologie molto serie.
Non è stato facile far crescere Ruby. C’è stato bisogno di alimentarla con un sondino a mezzanotte, di ripetere le poppate alle 4 e alle 8 di mattina, e, in realtà, ogni poche ore per tutta la giornata fino a marzo, quando un chirurgo della Pennsylvania si è offerto di aiutare la piccola. L’intervento è andato benissimo e la mattina dopo Ruby mangiava cibo in scatola per cuccioli per la prima volta.
Oggi ila “signorina” ha quasi 20mila fans su Facebook, alcuni dei quali la fermano per una carezza anche per strada. Jenn si augura che tutto questo interesse si traduca in una maggiore attenzione per gli altri animali dei rifugi, soprattutto verso quelli che hanno bisogno di cure mediche. Ruby ha un “look” unico ed è amata proprio per le sue differenze e gioia di vivere.


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E-commerce in difesa degli animali: Alibaba e Traffic contro il mercato nero di specie protette

31/10/2014

Il gigante cinese dell’e-commerce Alibaba scende in campo contro il mercato nero delle specie protette e firma un accordo con Traffic, il network promosso da Wwf e Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura) per il monitoraggio del commercio di fauna e flora protette. E si impegna a contribuire al raggiungimento dell’obiettivo del Wwf ”zero prodotti illegali di fauna selvatica” e a informare i consumatori su un crimine che alimenta un giro d’affari mondiale di oltre 23 miliardi di dollari l’anno. Nell’ambito dell’accordo, Traffic assicurerà formazione e sostegno tecnico allo staff di Alibaba Group, affinché sia in grado di valutare offerta e domanda di prodotti di fauna selvatica. Messaggi sul sito, sulle app e sui social media inviteranno acquirenti e venditori a rifiutare i prodotti che derivano dal mercato illecito proprio di fauna selvatica: avorio, corno di rinoceronte, pelli e ossa di tigre, scaglie di pangolino e oggetti in tartaruga marina, oltre a migliaia di altre specie di animali per collezioni o per uso domestico. Un accordo importante perché proprio attraverso l’e-commerce, negli ultimi anni, il mercato nero di specie protette e derivati si è rafforzato, fino a diventare il quarto per fatturato dopo armi, droga ed esseri umani.


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Per Ognissanti via i conigli dal cimitero di Trento

31/10/2014

Partita da circa dieci giorni, la “caccia al coniglio” nel cimitero di Trento aveva l’obiettivo di spostare, entro il ponte di Ognissanti, l’intera colonia di oltre cento esemplari che si è radicata fra le tombe dovrebbe concludersi oggi quando è previsto l’inizio delle visite ai defunti. Lo stabilisce un’ordinanza urgente del Comune di Trento emessa in seguito a una nota inviata venerdì scorso dall’Azienda provinciale dei servizi sanitari. Nella nota l’Azienda avverte su potenziali malattie della fauna selvatica, in seguito all’aumento degli esemplari, e quindi si richiede di intervenire per ragioni igienico sanitarie.
A parlarne in conferenza stampa è stato l’assessore comunale all’ambiente, specificando che la modalità di cattura è stata decisa in collaborazione con la Lega anti-vivisezione (Lav). Catturati con esche, per lo più carote, i conigli verranno spostati in un secondo momento nelle aree naturali a loro più congeniali. La cattura si è svolta solo nelle ore notturne vista la proverbiale “timidezza dei conigli”. Un gruppo di cittadini ha recentemente raccolto circa 500 firme per chiedere l’intervento del Comune. 


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Festa di Halloween, da passare in allegria con i nostri 4zampe senza dimenticare gli animali meno fortunati

31/10/2014

Anche in Italia fervono i preparativi per la grande Festa di Halloween in cui sono coinvolti bambini, adulti e animali. Per questi ultimi non esageriamo con i travestimenti che potrebbero metterli in imbarazzo e impedirgli di godere a pieno della festa. Possiamo però dedicare questa festa a tutti gli animali, un’occasione per aiutare i quattrozampe meno fortunati. E’ quello che succederà un una delle sedi Enpa, quella di Saronno, aperta per l’occasione a tutti i bambini del saronnese.
Ragni, rospi, pipistrelli, gufi, gatti e ratti….accoglieranno allegramente tutti i bambini nella notte più strana e divertente dell’anno.
I bambini potranno arrivare mascherati di tutto punto, oppure decidere di farsi truccare e vestire all’arrivo dalle mani esperte dei volontari Enpa.
Tanti stuzzichini dolci e salati, bibite e patatine placheranno la fame dei “Piccoli mostri della notte” tra giochi, disegni da colorare, e scherzi barbini.
Sarà comunque l’occasione per raccogliere fondi per l’attività del sodalizio, che da poco ha ripreso l’attività, ed anche per sensibilizzare i più piccoli sull’importanza di aver cura e attenzione per i propri amici a quattrozampe e in generale per tutti gli animali con cui entrano in contatto nella quotidianeità. L’inizio è previsto per le 18.30 e si protrarrà sino alle 21.30-22.00.


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Incriminati (finalmente) due fratelli boss del traffico di corni di rinoceronte. Le autorità americane hanno annunciato il rinvio a giudizio per crimini contro specie protette e contrabbando

31/10/2014

Crimini ai danni della fauna selvatica, riciclaggio di denaro sporco e cospirazione. Sono alcuni dei crimini imputati ai fratelli Groenewald che gestiscono l’Out of Africa Adventurous Safaris, agenzia conosciuta in tutto il mondo che organizza “vacanze di caccia” in riserve private in Botswana, Tanzania, Zimbabwe e Sudafrica, tra cui un ranch che appartiene alla stessa agenzia nei pressi della città sudafricana di Musina.
Secondo l’accusa, tra il 2005 e il 2010, i fratelli Groenewald avrebbero ingannato nove cacciatori americani inducendoli a sparare illegalmente ai rinoceronti presenti nella loro riserva. Ma questo è solo l’inizio. In seguito i Groenewald avrebbero tagliato i corni per poi venderli sul mercato nero in Asia. I Groenewald avrebbero offerto ai cacciatori statunitensi la possibilità di sparare ai rinoceronti per un compenso extra, che si aggira sui 10mila dollari per animale, sostenendo che si trattasse di abbattimenti legali in quanto i rinoceronti erano stati classificati come “pericolosi e aggressivi”. Da anni i Groenewald sono sospettati di decine di crimini, e SavingRhinos.org ha su di loro un intero dossier.
I cacciatori hanno potuto ottenere la foto davanti alla carcassa dell’animale mentre i Groenewald hanno guadagnato i preziosi corni. L’Out of Africa Adventurous Safaris non ha mai ottenuto i permessi necessari per abbattere i rinoceronti e ha nascosto ai propri clienti che la caccia avrebbe violato di legge sudafricana. “Gli imputati hanno ingannato, mentito e truffato dei cittadini americani, al fine di trarre profitto dalla caccia illegale ai rinoceronti”, ha dichiarato George Beck, rappresentante dell’accusa del distretto dell’Alabama.
Non solo sono state violate le leggi sudafricane – prosegue l’accusa – ma i guadagni illeciti sono stati riciclati nelle banche americane. Non permettiamo che dei cittadini degli Stati Uniti vengano ingannati e sfruttati per distruggere una specie protetta”. Gli Stati Uniti si dichiarano dunque parte lesa nonostante il crimine sia stato perpetrato all’estero.
Dawie Groenewald è a capo di una rete di bracconaggio e traffico illegale di parti di animali protetti conosciuta come “Groenewald gang” o “Musina mafia”. L’operazione che ha portato all’accusa di Dawie Groenewald rientra nell’Operazione Crash, iniziativa guidata dal Dipartimento della pesca e della fauna selvatica degli Stati Uniti, nata con l’obiettivo di individuare, scoraggiare e perseguire coloro che sono impegnati nell’uccisione illegale di rinoceronti e nella tratta delle loro corna.
Secondo le indagini Groenewald avrebbe venduto illegalmente almeno 384 corni di rinoceronte negli ultimi quattro anni e avrebbe guadagnato circa 6,8 milioni di dollari. Non si tratta della prima accusa di questo tipo per Dawie Groenewald che già nel 2010 era stato arrestato insieme alla moglie, a veterinari e a cacciatori professionisti con l’accusa di aver ucciso e venduto parti di centinaia di rinoceronti, elefanti e leopardi. Ancora una volta il confine tra caccia e bracconaggio diventa impercettibile e consente di commettere atroci crimini contro la natura. (lifegate.it)


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Green Hill: al via il processo. Finalmente anche la giustizia mette in discussione metodi e pratiche della sperimentazione animale

29/10/2014

E’ cominciato oggi, presso il Tribunale a Brescia, il processo che vede imputati i vertici di Green Hill, l’allevamento di cani beagle chiuso nell’estate del 2012 su disposizione della Procura di Brescia. I cani presenti all’interno della struttura erano destinati alla sperimentazione scientifica. Rinviati a giudizio per maltrattamento e uccisione di animali, Bernard Gotti e Ghislane Rondot, co-gestori di Green Hill 2001 della Marshall Bioresources e della Marshall Farms Group, Roberto Bravi e Renzo Graziosi, rispettivamente direttore e veterinario dell’allevamento.
L’Ente Nazionale Protezione Animali è stato ammesso in qualità di parte civile. Lo rende noto l’Enpa in occasione della giornata di apertura del processo. «Il via libera alla costituzione di parte civile rappresenta un ulteriore tassello verso il definitivo accertamento delle responsabilità di quanti hanno svolto un ruolo in questa tristissima vicenda – commenta l’Enpa -. Se gli imputati dovessero essere riconosciuti colpevoli auspichiamo vengano condannati con pene esemplari. Ma la cosa ancora più importante è che con questo processo anche la giustizia inizia finalmente a mettere in discussione pratiche e metodi della sperimentazione animale.»


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Traffico e maltrattamento di pappagalli, conigli e cincillà. Polstrada scopre e recupera 101 animali

29/10/2014

Centouno tra pappagallini, conigli e cincilla’ sono stati recuperati la scorsa notte dagli agenti della Polizia stradale nell’area di servizio Val di Sangro ovest. Erano a bordo di una Bmw condotta da un 34enne residente di provincia di Lecce, il quale e’ stato denunciato per traffico e maltrattamento di animali.
Stipati in diverse gabbie coperti con dei teli erano sistemati nel bagagliaio e sul sedile posteriore provenienti da Treviso e diretti nelle Leccese. Al momento per verificare lo stato di salute degli animali, che sono stati depositati presso il distaccamento di Vasto della Polstrada, sono intervenuti i medici del servizio veterinario della Asl provinciale di Chieti e gli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Le indagini sono coordinate della Polizia Stradale di Chieti.


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Il cane di mannara “promosso” a razza dall’ENCI, una nuova dignità per il cosiddetto Mastino siciliano

29/10/2014

Cane di mannara non è più un semplice appellativo ma il nome di una razza forte e fiera le cui origini si perdono nella note dei tempi. Il riconoscimento ufficiale viene dall’Enci (Ente nazionale della cinofilia italiana) che ha infatti attivato il Registro Supplementare Aperto per il cane di mannara: si tratta di uno speciale libro genealogico dove vengono iscritti i cani di genealogia sconosciuta, ma rispondenti al “tipo” della razza.
L’Ente, preso atto del favorevole parere espresso dalla Commissione Tecnica Centrale sulla base dei risultati scientifici prodotti dagli studi condotti dal gruppo di lavoro coordinato da Luigi Liotta del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Messina, ha deliberato di accogliere la richiesta di Samannara (associazione presieduta dal Florindo Arengi nata per salvare la razza dall’estinzione e farla riconoscere ufficialmente) ed ha attivato il Registro Supplementare Aperto (RSA) per la razza Cane di Mannara o Mastino Siciliano.Compito del cane di mannara era salvaguardare le greggi nei loro recinti (chiamati mannare): si tratta di una razza antichissima e pare che un antenato fosse già presente sull’isola sin dall’età del bronzo. Il suo ruolo è stato fondamentale fino agli anni Trenta, ma dopo è cominciato il suo declino. Adesso, è una razza da salvaguardare: se ne contano circa un centinaio di esemplari.


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Uomo-animale nella pet therapy sono uniti da un sentimento provocato dallo stesso ormone che unisce madre-figlio. Conferenza e mostra domani a Firenze

29/10/2014

Il legame tra madre e figlio e tra uomo e animale e’ causato dallo stesso ormone: l’ossitocina. A sostenerlo e’ un gruppo interdisciplinare e internazionale di esperti che hanno dimostrato che alla base della pet therapy – gli interventi assistiti con gli animali – c’e’ anche un fattore chimico scientifico, forte come il legame che si crea tra un bambino e la sua mamma durante l’allattamento. Proprio dell’ossitocina, tra gli altri argomenti, si discutera’ giovedi’ 30 ottobre a Firenze, a Palazzo Medici Riccardi, in occasione della giornata di studio con i massimi esperti (Francesca Mugnai responsabile per l’Aou Meyer di Firenze, il biologo comportamentale Denis T. Turner, e la psicologa Andrea Beetz) della pet therapy mondiale.
L’ossitocina e’ prodotta naturalmente dall’organismo umano, in particolare durante il parto e l’allattamento, e, secondo gli esperti, e’alla base anche dell’affetto che ci lega agli amici a quattro zampe. Nel corso dell’incontro verra’ presentato anche il libro ‘L’attaccamento agli animali. Una visione integrata della relazione uomo-animale nella pet therapy’, e sara’ allestita la mostra ‘La natura in vetrina’ con manoscritti e rare edizioni stampa. La mostra sara’ aperta dal 30 ottobre fino al 16 gennaio 2015, ingresso libero.


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San Marino, un Paese sempre piu' dog-friendly per i turisti con cane al seguito. Presto free anche i musei

29/10/2014

Gia’ dal 2012 la normativa permette l’accesso ai quadrupedi in luoghi pubblici: per promuovere questo tipo di accoglienza sono state distribuite dallo scorso anno delle vetrofanie agli esercizi commerciali interessati e oggi, alla segreteria di Stato per il Turismo, e’ stata presentata la brochure informativa che sara’ distribuita non solo sul territorio, ma anche nella vicina riviera.
Il testo spiega come sul Titano non esistano piu’ barriere per gli animali domestici in parchi e luoghi pubblici, ma anche in hotel, centri commerciali, ristoranti e bar. Testimonial d’eccezione, Race, splendida border collie, protagonista dell’illustrazione, che nel corso della conferenza stampa dimostra come un cane educato possa presenziare persino in un’occasione istituzionale senza arrecare alcun disturbo. Il segretario di Stato Teodoro Lonfernini, spiega come il progetto sia nato nel 2013 “per raccogliere un’adeguata sensibilita’ negli operatori”. Sono gia’ diverse decine quelli che hanno risposto, applicando la vetrofania nel proprio locale: “La disponibilita’ c’e’- sottolinea- tutte le strutture del Consorzio San Marino 2000 sono dog friendly, per esempio, ma e’ necessario rilanciare il progetto, molti operatori ancora non lo conoscono, e soprattutto intendiamo lavorare sulle attivita’ pubbliche, quali i musei”, dove ancora, ammette, esiste una certa ritrosia ad accogliere turisti con cani al seguito. Perche’ precisa “accogliere il turista con animale al seguito non e’ solo un segnale di sensibilita’- prosegue il segretario- ma anche di ammodernamento, per un’accoglienza piu’ allargata”. Di qui, l’esigenza di rilanciare la promozione di un Paese dog-friendly: “Dal punto di vista turistico- conclude Lonfernini- vogliamo che sia favorita la mobilita’ di tutti i visitatori, stiamo lavorando per presentare San Marino al mondo intero come un Paese di totale e piena accoglienza”. In futuro, aggiunge, c’e’ l’impegno della segreteria al Turismo a lavorare insieme quella al Territorio per realizzare un’area di sgambamento in Citta’, in particolare, “si pensa a fonte dell’Ovo”, per arricchire il Paese anche di strutture necessarie agli ospiti a quattro zampe.
Insieme al segretario, c’e’ Emanuela Stolfi, presidente di Apas, associazione per la protezione degli animali sammarinese, che porta i numeri di quanto potenziale abbia il turista a “sei zampe”: solo in Italia ci sono infatti sette milioni di cani. Ma anche i sammarinesi hanno esigenza di una maggior disponibilita’ all’accoglienza, spiega, dato che i cani dotati di microchip risultano essere 4.000, “ma altrettanto stimiamo possano essere quelli non microchippati”.


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I cavalli delle botticelle romane, verifiche del CFS: sigilli al deposito, sequestrati 2 cavalli

29/10/2014

Oltre 60 unità del Corpo forestale dello Stato hanno portato a termine le ispezioni e perquisizioni presso il deposito delle “botticelle” nel quartiere romano di Testaccio, in collaborazione con il commissariato di polizia Celio e con il reparto mobile della polizia di Stato.
Obiettivo dell’operazione – spiega un comunicato del Corpo – è stato quello di verificare lo stato di salute e di benessere di circa 70 cavalli, nonché le corrette condizioni igienico sanitarie delle strutture che li ospitano.
Dal comunicato conclusivo del Corpo forestale risulta sia stata sequestrata parte dell’ex mattatoio, in cui da anni ormai vengono ricoverati i cavalli utilizzati nel traino delle tradizionali botticelle della Capitale. Sequestrati anche due cavalli detenuti in condizioni inidonee alla loro natura, perche’ venivano tenuti al buio e con lettiere in condizioni scadenti. Gli agenti della Forestale, a seguito delle perquisizioni e dei controlli effettuati con l’ausilio dei veterinari della Asl romana, hanno riscontrato gravi carenze strutturali, tanto da far apporre i sigilli all’intera area. Al momento pero’ i proprietari, in regola con i permessi, potranno mantenere i propri animali nell’edificio in attesa dell’individuazione di una sede piu’ idonea e confortevole. Accertate anche irregolarita’ relative alla detenzione di farmaci senza regolare prescrizione. Dalle indagini sono emerse anche difformita’ sulla registrazione dei cavalli all’anagrafe equina. L’operazione si e’ svolta con il supporto del commissariato di Polizia Celio e un reparto mobile della Polizia di Stato.
La Lav esprime soddisfazione per l’ispezione: “Si tratta – dice una nota – di un’indagine che speriamo faccia finalmente chiarezza su aspetti inaccettabili tollerati dalle varie amministrazioni che si sono avvicendate in questi anni: dalle condizioni dei cavalli, a rischio quotidianamente sulle caotiche strade della Capitale, all’assenza di autorizzazione sanitaria delle stalle, alla clamorosa evasione fiscale, fino alle sistematiche violazioni dei pur minimi Regolamenti comunali”.


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