Applicare il microchip non e’ soltanto un obbligo di legge ma e’ anche un gesto d’amore responsabile verso il nostro cane. Se si perde, per esempio, sara’ piu’ facile ritrovarlo, evitando una grande sofferenza a noi e, soprattutto, a lui. Ed e’ anche un gesto di rispetto, perche’, col microchip, che e’ il documento d’identita’ del cane, riconosciamo la sua individualita’ e la sua dignita’: il cane, come noi stessi, ha diritto alla sua identita’ e ha diritto a non perderla.
Ma non basta per stare tranquilli che il microchip sia stato applicato, dobbiamo controllare che sia attivo e registrato nell’anagrafe on line.
Quindi chiunque possieda un animale microchippato controlli sull’anagrafe canina ministeriale on line e in quelle relative ai gatti, cavalli, furetti che sia “effettivamente” iscritto, capita spesso infatti per errori di trascrizione o altri svariati motivi sebbene vi siate recati negli uffici preposti oppure dal vostro veterinario di fiducia e vi sia stata assicurata l’iscrizione, di fatto ciò non risulta con la conseguenza che se il vostro cane si dovesse smarrire o essere rubato a un controllo delle autorità competenti di fatto risulterà chippato ma non registrato e quindi “di nessuno” ,il che lo porterà nel girone dei dannati ospiti dei convenzionati mentre voi lo cercherete per mari e per monti magari lo avrete a pochi km da casa senza saperlo. Indispensabile fare anche un controllo semestrale sul suo effettivo funzionamento presso il veterinario di fiducia avendo riscontrato in anni di attività su animali trovati e ricoverati presso le strutture competenti che il chip può non essere leggibile per vari motivi : rottura, espulsione ecc ecc e voi aspettate tranquilli e forti del fatto che il cane è chippato una chiamata che non arriverà mai mentre il vostro cane nella migliore delle ipotesi vivrà in un rifugio o sarà adottato da estranei. Una volta appurato il suo corretto funzionamento si ricordi nel caso avesse cambiato o intendesse cambiare numero di telefono o casa di avvisare immediatamente l’anagrafe canina di competenza della variazione dei dati, i cani trovati con chip regolarmente registrato ma i cui padroni risultano essere irreperibili a tutti gli avvisi che la procedura prevede non potranno essere adottati prima di un anno che saranno costretti a passare presso le strutture convenzionate con la zona del ritrovamento e tutto questo mentre voi lo cercherete disperatamente e lui si dispererà in una gabbia.Preghiamo di condividere questa nota a tutti i possessori di cani ( ma anche gatti e altri animali chippati perchè il concetto è lo stesso) …Superfluo ricordare che la legge prevede l’obbligo di chip e iscrizione dei cani e che i chip salvano letteralmente la vita del vostro cane / i…ma solo se tutte le procedure scritte qui sopra vengono seguite alla lettera.
Alla luce dei fatti descritti sopra si consiglia vivamente a chi avesse smarrito il proprio animale a recarsi di persona presso canili sanitari /convenzionati/ rifugi vicini e anche quelli delle zone più lontane dallo smarrimento (inviando mail e foto o telefonando) per appurare con certezza che il proprio animale non sia custodito negli stessi.
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“La battaglia per la protezione degli animali in via d’estinzione e delle specie protette parte dall’impegno nei Paesi di origine. Oggi l’Italia ha fatto sentire forte la sua voce per rafforzare la lotta al traffico illegale e chiedere che gli Stati procedano uniti e con la massima fermezza, dando alle Nazioni Unite un chiaro mandato ad agire contro questa barbarie”. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, nel corso dell’assemblea sull’Ambiente delle Nazioni Unite in corso a Nairobi. “Il commercio di zanne d’avorio d’elefante, corni di rinoceronte, animali da pelliccia, grandi felini, legname delle grandi foreste -ha aggiunto – ingrossa le tasche di sfruttatori senza scrupoli, per un fatturato che si aggira attorno ai 200 miliardi di dollari l’anno. Fermiamo questi delinquenti ambientali che stanno mettono a rischio gravissimo la sopravvivenza di specie protette e intaccano la biodiversita’.
E’ dovere della comunita’ internazionale combattere con decisione e fermare questo enorme business i cui proventi spesso finiscono per finanziare guerre e anche organizzazioni
terroristiche”. (AGI)
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Il cane più brutto del mondo si chiama Peanut. Si tratta di un meticcio di due anni, che si è aggiudicato il titolo nell’ambito del 26esimo concorso annuale “World ugliest dog”. La manifestazione si è tenuta in California e il suo musetto bizzarro, i suoi denti e i suoi occhi sporgenti sono riusciti a fargli aggiudicare questa definizione. Tuttavia la sua amica umana, che si prende cura di lui, afferma che è un animale dolcissimo. La storia di Peanut è tragica. Quando era ancora un cucciolo, ha subito dei maltrattamenti e delle ustioni su varie parti del corpo, di cui ancora adesso rimangono le tracce.
Holly Chandler l’ha incontrato in un ricovero per animali e subito ha deciso di adottarlo e di portarlo a vivere nella propria casa. L’aspetto è decisamente particolare, ma Holly assicura che non bisogna avere paura di questo animaletto. A discapito di quanti potrebbero pensare che esso stia ringhiando, in realtà il suo è semplicemente un sorriso. Holly spera che la vittoria di Peanut possa contribuire ad aumentare la sensibilità sull’importanza di evitare i maltrattamenti degli animali. La vincita di 1.500 dollari, che è stata conseguita, sarà, infatti, utilizzata per pagare le cure veterinarie di altri animali che sono stati maltrattati.
Sono 29 i cani che sono giunti da ogni parte d’America per partecipare a questa “gara di bruttezza”. Fra di essi possiamo ricordare Quasi Modo, che ha un corpo molto goffo, gobbo e compie degli stranissimi movimenti. Poi c’era anche SweePee, che è spelacchiato e strabico. E poi ancora Faith, che è privo di pelo sulla testa e sulle gambe e soffre di una malattia, a causa della quale il suo fiato è davvero puzzolente. Anche questi cani si sono piazzati ai primi posti della classifica, ma non sono riusciti a togliere il primato di Peanut. Gli organizzatori della gara, che si è tenuta nel corso della fiera di Sonoma Marin, hanno assicurato che l’obiettivo non è quello di prendere in giro i cani brutti. Al contrario, si tratta di celebrare questi animali. Ciò che ne scaturisce è, infatti, una sensazione di tenerezza e questa manifestazione ha un grandissimo seguito. Alla fiera assicurano che si tratta di cani splendidi, con un perfetto pedigree e che hanno tutte le carte in regola per meritare di essere festeggiati. Come a dire che a volte l’apparenza inganna. (nanopress.it)
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La buona notizia che la legge “ammazza-randagi”, è stata sospesa dopo il ricorso alla Corte d’appello di Bucarest dell’associazione animalista Vier Pfoten (Four Paws) potrebbe essere solo un’illusione.
Le uccisioni dovrebbero essere interrotte fino al pronunciamento della Corte, ma dai media emerge che il Dipartimento incaricato della gestione del randagismo nella città (Aspa) non approvando una sospensione della strage ha ignorato questa decisione, continuando illegalmente le soppressioni.
Razvan Bancescu, a capo dell’Aspa, infatti, in una conferenza stampa a Bucarest, ha dichiarato che il dipartimento continuerà le uccisioni fino a quando la Corte non giustificherà la sua decisione.
Lo stesso ha aggiunto che durante questi mesi di attività sono stati catturati ben 25 mila cani e circa 10 mila sono stati uccisi.
Anche il sindaco di Bucarest, Sorin Oprescu, considera la sospensione delle eliminazioni come un passo indietro rispetto alla sconsiderata “pulizia” di randagi degli ultimi sei mesi e sollecita la Corte d’appello a dare un riscontro a Vier Pfoten il prima possibile in modo da poter completare il massacro.
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”In vacanza ti puoi dimenticare tutto…tranne che il tuo animale!”: con questo slogan la fondazione dell’attrice Brigitte Bardot per la difesa degli animali ha lanciato per la prima volta in radio una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali domestici nel periodo estivo.
La Fondazione da’ anche alcuni consigli, come quello di non lasciare chiuso in auto il proprio amico a quattro zampe. ”Questi messaggi di prevenzione forniti da un veterinario verranno diffusi ogni giorno, dal 5 luglio sulle radio francesi NRJ e Radio Classique.-
Sul sito internet, la Fondazione ricorda anche che l’abbandono e’ un atto di crudelta’ passibile di due anni di prigione e 30.000 euro di multa, secondo l’articolo 511-1 del Codice rurale francese. Ogni anno, in Francia, i difensori degli animali deplorano l’abbandono di 100.000 tra cani e gatti, di cui 60.000 nel periodo estivo.
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Due cagnolini di razza chihuahua, Mörchen e Obelix, sono stati rubati da una macchina, a Caposile in provincia di Venezia mentre i proprietari facevano una breve sosta per un caffè.
Nel pomeriggio del 20 giugno scorso, i due turisti di ritorno da una vacanza trascorsa al campeggio Marina di Venezia, avevano deciso di fermarsi a prendere un caffè a Caposile, in un bar nell’omonima via. Pochi minuti che sono bastati a qualcuno per forzare la loro auto dove dormivano i due chihuahua. Vane le immediate ricerche, nessuna traccia dei piccoli rapiti. Già un altro chihuahua erasparito, sempre in quella zona, dopo che dei ladri avevano sfondato il parabrezza di un camper, per rubare Pc, machine fotografiche e cose di valore. Il cagnolino era però riuscito a sfuggire ai malviventi ed è poi stato visto girare per le vie di Jesolo.
Sperando che anche Mörchen e Obelix riescano a fuggire o che i ladri cerchino di venderli, i proprietari hanno diffuso un loro identikit.
Mörchen e Obelix, entrambi chihuahua, hanno rispettivamente 2 anni e mezzo e 1 anno e mezzo e sono alti circa 20 cm. Möhrchen ha dei pigmenti neri sul pelo bianco, specialmente su testa e pancia. Obelix ha un pelo marrone, con delle chiazze più chiare su pancia e petto, ha il pelo molto rado ed é leggermente strabico. Entrambi sono dotati di microchip registrato a Tasso: Möhrchen 276093XXX3793XX e Obelix: 276096XXX2042XX.
Sono due cagnolini molto socievoli ma il trovarsi senza i proprietari in un ambiente sconosciuto li renderà certamente insicuri e nervosi.
Se qualcuno ne avesse notizie può contattare https://www.facebook.com/sylvia.pfistner.
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Ogni anno in primavera milioni di farfalle monarca volano in pochi giorni dal Messico verso gli Stati Uniti del nord e il Canada, dando vita a uno dei fenomeni migratori più spettacolari della natura.
Questi insetti migrano dal Messico dove trascorrono l’inverno percorrendo migliaia di chilometri orientati dal sole ma non soltanto.
La farfalla monarca utilizza una bussola per dirigere la sua migrazione verso l’equatore. A rivelarlo, uno studio pubblicato sulla rivista ‘Nature Communications’. La farfalla monarca del Nord America (Danao plexippus) è ben nota per la sua straordinaria migrazione, che si svolge dagli Stati Uniti e dal Canada meridionale: migliaia di chilometri percorsi verso sud alla volta delle montagne di Michoacan nel Messico centrale, dove trascorre l’inverno.
Questi insetti sono conosciuti per l’uso che fanno del Sole come ‘bussola’ che orienta il loro volo. Tuttavia, quando le condizioni meteorologiche come il cielo coperto ostacolano questa funzione, le farfalle riescono a mantenere la direzione prevista. Steven Reppert e colleghi della University of Massachusetts, Worcester, hanno utilizzato un simulatore di volo, circondato da un sistema di bobina magnetica, per dimostrare che oltre a una bussola solare, queste farfalle utilizzano una bussola magnetica che aiuta direttamente il loro volo verso l’equatore.
Gli scienziati hanno anche scoperto che questa bussola magnetica dipende dalla luce tramite magnetosensori presenti nelle antenne e sensibili alla luce, e questo meccanismo di orientamento è essenziale per aiutare la migrazione.
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Quindici cani da caccia tenuti in una situazione incompatibile con il loro benessere erano rinchiusi in due strutture realizzate su un terreno privato, prive non soltanto di un riparo dalle intemperie, ma anche di un impianto di scarico per i reflui, che finivano inevitabilmente nel terreno sottostante come i prodotti utilizzati per le pulizie.
Così le Guardie Zoofile dell’Enpa di Roma, hanno trovato i cani in un canile abusivo realizzato nella Riserva Naturale Statale del litorale romano.
Successivi controlli effettuati dall’Enpa insieme alla Polizia Locale di Fiumicino e al Servizio Veterinario della ASL RMD, hanno portato alla scoperta di due cani in precarie condizioni di salute, oltre a numerose violazioni di natura amministrativa. La presenza di materiale edile nelle vicinanze, lasciava pensare all’imminente utilizzo dello stesso per un ampliamento della struttura con opere murarie, per questo l’Enpa ha chiesto alla Polizia Locale di porre in essere tutte le misure previste dalla legge al fine di scongiurare una simile eventualità.
Ai controlli ha partecipato anche una funzionaria biologa del Settore Qualità Ambientale del Comune, la quale ha evidenziato la criticità della situazione relativamente al benessere degli animali e per la situazione ambientale. Dai primi accertamenti, la struttura è risultata priva di qualsiasi autorizzazione edilizia e sanitaria, di questo e delle condizioni di detenzione dei cani, le Guardie Zoofile dell’Enpa hanno informato l’Autorità competente.
L’Enpa ritiene molto grave la situazione di degrado della zona: infatti, oltre al canile abusivo, nell’area insistono numerose costruzioni fatiscenti, depositi di materiale ferroso e altro materiale potenziale fonte d’inquinamento del terreno sottostante. L’Enpa invita pertanto il Sindaco di Fiumicino, l’Assessore all’Ambiente e l’Assessore alla Cultura e Diritti degli Animali, ad avviare tutte le opportune iniziative a tutela della zona e al ripristino dei luoghi con la massima tutela per i cani, della fauna selvatica e delle specie vegetali della riserva.
Dal 1996 gli ambienti naturali, le aree di interesse storico archeologico e le aree agricole nel Comune di Fiumicino, sono state incluse nella Riserva Statale del Litorale, per questo la vigilanza deve essere massima e l’azione di repressione incisiva.
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Brutta vacanza per due turisti trevigiani che ieri, rientrando nel trullo affittato in Puglia, hanno trovato l’appartamento messo a soqquadro dai ladri. I malviventi non solo si sono appropriati di oggetti di valore ma anche di Sofia, la loro bassottina che ora cercano disperatamente e per questo offrono una ricompensa a chiunque possa aiutarli. A quanto denunciato qualcuno si e’ introdotto all’interno del trullo, in contrada Torchiano, al confine tra i territorio di Fasano (Brindisi) e Monopoli (Bari) affittato loro per una decina di giorni mentre erano assenti ma dove avevano lasciato la piccola Sofia. Quando sono tornati hanno riscontrato che la porta era stata divelta e che erano state sottratte tre macchine fotografiche, un computer, due orologi e alcuni gioielli. Ma
soprattutto non c’era piu’ Sofia.
Del furto e’ stata presentata denuncia, ma nella speranza di riavere la bassottina, regolarmente microchippata, i proprietari hanno anche promesso una ricompensa, pur di poterla riabbracciare.
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L’Italian Horse Protection Association vuole dimostrare concretamente l’affetto per due esseri molto speciali: il pony Carolina priva di una zampa e la sua amica Maura che le ha ridato la gioia di trotterellare sul verde.
Criniera bionda arruffatissima, la frangia tagliata a raso, la coda un groviglio di piccoli arbusti rinsecchiti. Questa è Carolina quando viene trovata da Maura, senza una parte della zampa posteriore, in un campo della provincia di Terni nel mese di dicembre.
Il proprietario, un contadino, le dice che a settembre la pony era rimasta intrappolata in un laccio forse destinato al bracconaggio dei cinghiali e così, impigliata per tutta una notte ed oltre, a forza di tirare per liberarsi aveva perso zoccolo, tarso e metatarso. Deve essere stato un dolore lancinante, uno spavento infinito, seguito dalla sofferenza di dover vivere in quelle condizioni per settimane.
Dopo una difficile opera di persuasione, il contadino finalmente accetta di cederla a Maura che la porta immediatamente alla Clinica Veterinaria di Perugia, diretta dal Prof. Marco Pepe. Qui le viene amputato l’arto chirurgicamente e viene costruita una protesi che permette alla pony di camminare senza troppi problemi e addirittura di trotterellare (video).
Le spese dell’intervento e delle terapie (nonché la gestione della piccola pony) sono particolarmente onerose, soprattutto perché Maura ha agito senza indugio per salvarla pur essendo in forti difficoltà economiche. E’ per questo che abbiamo deciso di aiutarla con una raccolta fondi speciale.
Intanto Carolina è vivacissima: gioca dentro il suo recinto (per adesso non troppo grande, finché non si sarà perfettamente adattata alla sua nuova condizione), le è ricresciuta la frangia, cerca contenta Maura che dispensa pezzetti di carote e mele. Si deve solo aver cura di non farla andare in sovrappeso. E’ tranquillissima con gli altri animali e la protesi è perfetta, dopo varie modifiche e aggiustamenti.
Maura ci scrive “Ho vissuto la vicenda anzitutto come dovere morale e con la convinzione che dietro la sofferenza di qualsiasi animale ci sia un’anima che implora aiuto. Il linguaggio degli occhi sottende ad un dolore silente…”. Per aiutare Carolina e Maura è possibile donarci una donazione di qualunque importo seguendo le indicazioni sul nostro sito www.horseprotection.it (scrivere “CAROLINA” nella causale).
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Ha preso il via presso l’agriturismo “Le Terre dei Cavalieri” a Cortona (Arezzo) l’iniziativa “Arte per i Balcani” che, patrocinata dall’Ambasciata della Repubblica Serba, dalla Sezione Enpa di Arezzo e dalla Provincia di Arezzo, è stata organizzata con l’obiettivo di aiutare gli animali coinvolti nella tragica alluvione che ha colpito la Serbia nelle passate settimane. Gli animali che sono già stati soccorsi hanno bisogno di cibo, cure e assistenza, ma molti altri sono ancora da salvare; per questo diciassette artisti dell’Aretino hanno deciso di esporre e di offrire in beneficenza le proprie opere, sostenendo così i numerosissimi esseri senzienti non umani, che, al pari dell’uomo, hanno sofferto le tragiche conseguenze dell’alluvione. La mostra, presso l’agriturismo “Terre dei Cavalieri”, è a cura di Katarina Alivojvodic e potrà essere visitata fino al 13 luglio. I fondi raccolti con la vendita delle opere saranno quindi devoluti dall’Enpa di Arezzo all’associazione Humanimal Organisation che opera in Serbia. Chi volesse può contribuire anche con una donazione sul conto corrente della Protezione Animali aretina indicando nella causale “Arte per i Balcani”: IT79R0103014100000063106921.
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Vigliacchi fino all’ultimo, che l’abbiano abbandonato o soppresso in modo crudele, si sono dimostrati gli uomini che domenica scorsa, nel centro di Perugia, hanno rubato Ares al suo giovane proprietario Francesco minacciandolo con un coltello.
Ares è stato trovato morto dopo essere stato legato con una corda al collo. Probabilmente la morte è avvenuta a causa di stenti. E’ possibile che coloro che l’hanno rubato nel tentativo di liberarsene l’abbiano abbandonato legandolo ad un albero. Come è possibile che il cane si sia strangolato nel tentativo di liberarsi. O peggio che sia stato impiccato come in tanti sostengono senza conferme da fonti ufficiali. Certo è che fosse legato al collo. La zona del ritrovamento è quella di Assisi dove la Municipale parla di un cane trovato morto nella zona delle Carcerelle (Eremo delle carceri, sul monte Subasio).
Francesco stava passeggiando con il suo cane in una via non lontana dal centro storico di Perugia quando gli si sono avvicinati tre uomini stranieri armati di un coltello. La richiesta anomala era arrivata senza che il giovane potesse dire o fare niente. “Dammi il cane”. Non era servito a niente pregare i rapinatori di non prendere il suo amatissimo amstaff. Il giovane aveva dovuto consegnarglielo nonostante li avavesse implorati di prendere tutto, la sua auto nuova ma non il suo cane.
Il rapimento di Ares aveva suscitato lo sdegno di molti sui social network e spinto l’Enpa a farsi mediatore per una restituzione di Ares senza conseguenze.
La crudeltà dei rapitori ha avuto il sopravvento e ora per quanti hanno partecipato spontaneamente alla ricerca di Ares, resta solo un profondo dolore da condividere con Francesco.
La polizia indaga a 360 gradi sulle dinamiche del sequestro e sugli sviluppi tragici della vicenda.
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Il Pet Carpet Film Festival, un video del nostro pet per partecipare e……vincere
Leishmaniosi e la filariosi. Video vademecum prevenzione con Westie di Amici Cucciolotti
Per i nostri cani e gatti la primavera non è tutta rose e fiori……
I cartelli di divieto d’accesso ai cani nei parchi sono spesso illegali. Enpa: “Ecco cosa fare”
Rapisce due cani e poi chiede il riscatto, denunciato 62enne di Campobasso
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
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