Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Parla brasiliano il primo matrimonio a “sei zampe

30/09/2013

Quel che non è riuscito a Karl Lagerfeld, lo stravagante stilista della Maison Chanel che si è visto negare il permesso di sposare la sua bellissima e amatissima gatta Choupette, riuscirà al brasiliano Aparecido Castaldo che il 13 ottobre prossimo coronerà il suo sono d’amore portando all’altare la capra Carmella. L’uomo, settantaquattrenne vedovo e padre di sette figli – come riportato da notizie.del mondo.info –  racconta di essersi innamorato dell’animale circa due anni fa, ma sottolinea che la sua unione  è spirituale e non fisica, e che non ha in progetto di “consumare” le nozze una volta celebrate. Ci mancherebbe!

Castaldo spiega che la capra è una moglie ideale perché “non parla e non chiede soldi per fare shopping,” anche se un difetto ce l’ha: quello di tentare di mangiare tutto, compreso il vestito che l’uomo intendeva indossare alle nozze.

Castaldo voleva sposarsi in chiesa, ma tutti i preti che ha contattato si sono categoricamente rifiutati, e alla fine l’uomo è entrato in contatto con Toninho do Diabo (“Tonino del Diavolo”), un suo vecchio conoscente che è anche uno dei più noti satanisti in Brasile, che ha accettato di celebrare il matrimonio presso la Chiesa del Diavolo: “solo la nostra chiesa accetta questo amore tra un uomo ed un animale, perché la nostra chiesa non ha pregiudizi”, ha commentato Toninho do Diabo.


Categorie: Curiosità

Il cane usa l’ascensore e consuma l’acqua, anche lui deve pagare le spese condominiali

30/09/2013

Nel comune sentire, si fa sempre più strada la convinzione che gli animali siano a tutti gli effetti dei membri della famiglia ma è insolito che anche a loro vengano conteggiate le spese condominiali.
E’ quanto accaduto a San Martino in Rio, un paesino del reggiano dove in uno stabile popolare vivono la signora Patrizia Amaduzzi e il suo Roan, un bellissimo labrador nero di 6 anni. Patrizia ha adottato Roan al canile nel 2010, desiderosa di dargli una vita più felice e godere della sua presenza. Allora non pensava che questo avrebbe fatto crescere la sua quota di spese condominiali, ma certamente lo avrebbe preso ugualmente.
Ora la signora, che mensilmente pagava una quota di spese di 30 euro, si è vista richiedere altri 15 euro per Roan perché come gli altri inquilini anche lui usufruisce dell’acqua e prende l’ascensore come confermato dal presidente del Consorzio Casa M.i.a. che collabora alla gestione del palazzo.
Il presidente ha dichiarato alla Gazzetta di Reggio: “In quel palazzo si autogestiscono, opzione possibile in base a una legge regionale, anche se per le questioni più impegnative, come la redazione del bilancio, si affidano al nostro consorzio”.
“Sulla disposizione di far pagare anche al cane sono stato consultato e ho dato parere positivo, dato che accade anche altrove. – prosegue – Non c’è niente di insolito”.
Non sarà insolito ma se la notizia è finita sui giornali non è proprio scontata. Molte le polemiche suscitate, mentre la signora Patrizia non vuole accettare passivamente questa ulteriore gabella.
Il presidente del Consorzio si è detto disponibile ad un incontro: “La incontrerò e le spiegherò, ma è una decisione dell’assemblea. Al limite potrà rivolgersi al giudice di pace e fare causa”.


Categorie: Curiosità

Due rottweiler spariscono dal giardino di una abitazione a Parma. Per i proprietari un furto legato ai combattimenti clandestini

30/09/2013

Il fenomeno dei rapimenti di cani in atto in alcune zone dell’Emilia-Romagna ha allargato i suoi obiettivi. Finora si era trattato di cagnolini di piccola taglia ma questa volta a sparire sarebbero stati due rottweiler. Una signora parmigiana, Erika Martorana, da oltre 10 giorni non ha più alcuna notizia dei suoi due animali.
La sparizione sarebbe avvenuta, nella notte tra lunedì 16 settembre e martedì 17, in zona aeroporto. E’ allora che, a dire della proprietaria, «la mano di un uomo astuto e crudele ha portato via a me e al mio compagno i nostri amati cani».La signora Erika, infatti, non ha alcun dubbio:  “Qualcuno è entrato in giardino e ha rapito i nostri due rottweiler per usarli nei combattimenti clandestini. E’ stato un vero e proprio rapimento, vi prego, aiutatemi a ritrovare i miei cani!”.
Speriamo che Erika si sbagli, anche perché portare via dal loro territorio due rottweiler senza destare sospetti non è cosa da poco. A Erika e ai suoi due cani auguriamo di potersi riabbracciare. Aspettiamo notizie! 


Categorie: News dal Mondo

Il mondo in marcia per salvare gli elefanti, venerdi' 4 ottobre in 15 città del mondo

30/09/2013

Venerdì 4 ottobre migliaia di persone marceranno per solidarietà verso gli elefanti in 15 città di tutto il mondo, inclusa Londra: un’unica e grande manifestazione per rendere consapevoli quante più persone possibili, governi inclusi, dell’imminente estinzione della specie.
La marcia internazionale per gli elefanti permetterà di promulgare globalmente le terribili conseguenze che porta il commercio illegale di avorio sulla popolazione degli elefanti. E’ organizzata da iWorry, una campagna in difesa degli elefanti lanciata dalla fondazione The David Sheldrick Wildlife Trust (DSWT). Gli organizzatori sostengono che mai come ora è in atto un massacro degli elefanti a causa dell’avorio e che bisogna fermarlo. Nonostante le leggi a livello internazionale bandiscano il commercio di avorio, l’incremento della domanda ha fatto prosperare il mercato nero ed il bracconaggio.
I risultati del commercio illegale di avorio e di altre parti di animali selvatici sono i seguenti: ogni 15 minuti un elefante viene ucciso per le sue zanne e 36,000 elefanti all’anno vengono massacrati; associazioni criminali e gruppi terroristici sfruttano il ricavato del commercio e minacciano la sicurezza nazionale e mondiale; nei Paesi e nelle comunità dove il turismo costituisce la fonte principale di guadagno, milioni di persone rischiano di perdere il lavoro e quindi il loro sostentamento; nei Paesi in via di sviluppo ogni calo del reddito potrebbe portare ad un aumento dell’aiuto economico internazionale attraverso un aumento delle tasse per risanare il debito pubblico; negli ultimi dieci anni più di 1,000 ranger sono stati uccisi durante la loro missione, lasciando le famiglie senza un padre, un marito ed un reddito.
In Kenya, dove il turismo fornisce lavoro ad una persona su quattro, sono rimasti solo 30.000 elefanti. Nei primi otto mesi del 2013, 190 elefanti e 2 ranger sono stati uccisi a causa del bracconaggio. Dame Daphne Sheldrick, fondatrice del DSWT, da voce alle sue preoccupazioni: “Un mondo senza elefanti è difficile da concepire. La loro estinzione causerà non solo un dolore profondo ma anche una notevole e grave tensione politica ed economica in Africa.” La conoscenza che ha Dame Daphne dell’intelligenza e delle emozioni, simili a quelle umane, degli elefanti è incommensurabile avendo con successo recuperato ed rieducato più di 150 cuccioli di elefante rimasti orfani.
La campagna iWorry ha ottenuto il supporto di molte persone inclusi l’attore comico Ricky Gervais, Stephen Fry e l’attrice Joanna Lumley che ha dichiarato: “Il bracconaggio per l’avorio sta aumentando, non lo possiamo permettere. Possiamo fare la differenza solo se ci alziamo tutti in piedi e diamo voce agli elefanti.
”La capitale del Regno Unito si unirà alle altre 14 città in tutto il mondo nel proteggere gli elefanti. Il direttore inglese del DSWT, Rob Brandford, afferma il ruolo fondamentale del governo del Regno Unito nella risoluzione del problema: “Senza una collaborazione internazionale dei governi ed il rafforzamento delle leggi, la sopravvivenza delle specie è incerta. Infine, la decimazione della popolazione degli elefanti ci colpisce tutti, che sia emozionalmente, economicamente o moralmente.”
Le città che aderiscono alla marcia sono: Arusha, Bangkok, Buenos Aires, Città del Capo, Edimburgo, Londra, Los Angeles, Melbourne, Monaco, Nairobi, New York, Roma, Toronto, Washington DC e Wellington. Per maggiori informazioni: www.iworry.org.

Il David Sheldrick Wildlife Trust è impegnato nell’azione di protezione e conservazione degli habitat e della vita selvaggia in Kenya. E’una organizzazione no profit con più di 35 anni di esperienza su campo, i loro progetti includono iniziative anti bracconaggio, squadre veterinarie mobili, squadre di recupero, attività di educazione e reintroduzione degli elefanti e rinoceronti orfani nell’habitat naturale.

La campagna iworry è stata lanciata dall’attrice vincitrice del Premio Award e Patrona del DSWT Kristin Davis sulla scia dell’incremento del bracconaggio in tutta l’Africa, Kenya incluso. La campagna promuove una azione mondiale per proteggere gli elefanti e a marzo 2013 ha presentato al CITES una petizione con 40,000 firme chiedendo una azione internazionale più efficace per proteggere gli elefanti. 


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Giustizia per Leo, il cane morto a San Basilio durante un’operazione di polizia. Portavoce l’Enpa con 24.500 firme consegnate al Prefetto di Roma

30/09/2013

Le firme di oltre 24.500 cittadini italiani raccolte sulla piattaforma Firmiamo.it per chiedere giustizia per Leo, il cane morto soffocato a Roma, nel quartiere San Basilio, durante un’operazione di polizia, sono state consegnate questa mattina dai rappresentanti dell’ENPA al Prefetto di Roma,Giuseppe Pecoraro.
“Un incontro cordiale che ha dimostrato la sensibilità e l’attenzione della massima autorità di governo sul territorio a un caso che ha colpito l’opinione pubblica per la sua evitabilità”, ha commentato la Presidente Nazionale Enpa Carla Rocchi.
“Ringraziamo il Prefetto per averci ricevuto personalmente in tempi brevissimi”, ha aggiunto Marco Bravi, responsabile del Centro Comunicazione e Sviluppo di Enpa. “Un evento – ha proseguito Bravi – che dà ulteriore spessore e valore all’iniziativa di Firmiamo.it che attraverso Enpa ha portato la voce delle migliaia di firmatari ai massimi livelli. Non un atto di accusa, ma la richiesta di individuazione dei fatti e delle responsabilità che rischiano, per l’incapacità e l’inadempienza di pochi, di gettare discredito su istituzioni che invece da sempre collaborano fattivamente nella lotta contro i maltrattamenti agli animali. Vogliamo che fatti del genere non si ripetano più”.


Categorie: News dal Mondo

Indiani d’America minacciano di far causa allo zoo per salvare gli orsi maltrattati

30/09/2013

I membri della Eastern Band of Cherokee Indians hanno fatto sapere che hanno intenzione di citare in giudizio uno zoo della North Carolina, che detiene orsi in gabbie di cemento sul territorio di una riserva, a meno che non venga deciso di affidare i plantigradi ad un santuario per animali. L’avvocato, a nome di due anziani delle tribù, accusa i gestori del Cherokee Bear Park di aver violato la legge federale sulle specie minacciate.
Stando alle norme vigenti, i cittadini possono fare causa per contestare le violazioni, ma devono dare un preavviso di 60 giorni ai trasgressori e alle autorità federali, ha detto James Whitlock, legale di Amy Walker e Peggy Hill. Se il parco per gli orsi non rispetterà le regole, il passo successivo sarà quello di presentare una causa federale, ha aggiunto. Walker e Hill, tra l’altro, hanno detto gli animali vengono tenuti in gabbie minuscole e scoperte di cemento. “Il Cherokee Bear Zoo è una tomba di cemento aperta per questi animali intelligenti. Quindi, devono essere portati via da questa struttura spregevole e trasferiti in un luogo dove possano essere curati, non subire abusi o essere trascurati”, ha spiegato Walker.
Questo è l’ultimo sviluppo di una lunga campagna pubblica per la chiusura di tre zoo per orsi con proprietari privati nella riserva degli indiani Cherokee: Cherokee Bear Zoo, Chief Saunooke Bear Park e Santa’s Land. Il 31 gennaio (http://www.nelcuore.org/blog-associazioni/item/north-carolina-chiuso-e-multato-il-parco-degli-orsi-maltrattati.html) le autorità federali hanno chiuso la seconda di queste tre strutture e hanno anche fissato una pesante multa, 20mila dollari, per le “condizioni disumane” in cui erano costretti a vivere gli orsi. Undici esemplari sono stati portati in un rifugio per animali in Texas. La decisione è arrivata dopo che il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, che impone il rispetto della legge federale sulla protezione degli animali, ha sospeso la licenza.
Per l’avvocato degli indiani, tornando all’ultimo caso, quattro grizzly adulti presso del Cherokee Bear Park hanno “tutti comportamenti che dimostrano danni psicologici e un profondo stress fisico a causa delle condizioni disumane” a cui sono soggetti. Secondo la denuncia, gli orsi sono costretti a chiedere il cibo ai turisti e a languire in gabbie umide e desolate. Gli anziani delle tribù chiedono con forza, invece, che i plantigradi siano trasferiti in un santuario per animali in cui “potranno vivere finalmente da orsi”. (nelcuore.org)


Categorie: News dal Mondo

Il sonar della Exxon per le trivellazioni petrolifere sarebbe responsabile della morte di cento cetacei nel mare del Madagascar

27/09/2013

Dopo le proteste seguite agli arresti degli attivisti di Greenpeace contro le trivellazioni petrolifere nell’Artico che mettono a rischio un’habitat già fragilisimo, un nuovo colpo alle compagnie che per trovare l’oro nero non esitano a mettere a rischio le aree più belle della terra.
Una commissione indipendente di scienziati ha indagato sulla morte dei cetacei, spiaggiati nella laguna di Loza nel 2008, ed ha consegnato il rapporto all’International whaling commission.
La causa sarebbe una particolare tecnologia sonar usata dalla Exxon, una delle principali compagnie petrolifere statunitensi di livello mondiale,  per trovare petrolio sotto i fondali marini che avrebbe causato la morte di circa 100 peponocefali, un cetaceo dei delfinidi che preferisce le acque profonde, al largo del Madagascar. Il supersonar della Exxon mobil (MBES), che emette in più direzioni segnali a 12 chiloherz e fu usato il 29 maggio di quell’anno in un’area a 65 chilometri dal punto di spiaggiamento. I suoni risultanti sarebbero stati chiaramente udibili dai cetacei in un raggio di centinaia di chilometri quadrati. Con i disastrosi effetti che sono seguiti.


Categorie: News dal Mondo

Nowzad Dogs, la "sfida" per dare una casa ai randagi di Kabul. L'Enpa: "Un click per raccogliere 5 mila sterline"

27/09/2013

“Nowzad dogs” è una fondazione registrata di diritto britannico che gestisce appena fuori Kabul l’unico canile-rifugio dell’Afghanistan, si può immaginare tra quali e quante difficoltà. Per raccogliere denaro, la responsabile dell’ufficio in Inghilterra, Melissa, ha utilizzato un metodo inconsueto: ha partecipato ad un concorso tra fondazioni caritatevoli indetto dall’impresa Mountain Warehouse, affrontando, senza essere un atleta, una “sfida” personale: marciare per 15 miglia nella brughiera del Dartmoor, una delle zone più selvagge del Regno Unito, dove Conan Doyle ha ambientato “Il mastino dei Baskerville”. Melisssa ce l’ha fatta, è tra i finalisti. Ma a quale delle charities concorrenti andrà l’ambito premio di 5 mila sterline sarà deciso dagli internauti. Ecco perché l’Enpa, alla quale Nowzad dogs è legata da un solido vincolo di collaborazione, invita a cliccare su http://www.mountainwarehouse.com/charity/entries/melissas-2013-dartmoor-challenge–e370.aspx e a votare per Melissa. C’è tempo solo fino al 30 settembre.


Categorie: News dal Mondo

La carriera di Kuzya, da gatto randagio ad assistente bibliotecario per i bambini di Novorossiysk, in Russia

27/09/2013

Kuzya, prima di avere un nome e un lavoro, era un comune gatto mackerel randagio che cercava di sopravvivere nelle strade gelide di Novorossiysk, in Russia. Un giorno ha trovato un varco nell’ingresso della biblioteca locale dedicata ai libri per bambini. Una volta entrato, rinfrancato dal tepore delle sale, Kuzya ha capito che se si fosse fatto benvolere la sua vita poteva cambiare in meglio. Così è stato, è diventato assistente bibliotecario della biblioteca.
La vice direttrice della biblioteca, Ludmila Zaitseva, ricorda ancora la prima volta che ha visto entrare Kuzya: “Ha inarcato la schiena e si è strusciato sulle gambe degli utenti che gli hanno dato del cibo. Da quel momento ha deciso di rimanere, anche perché i locali sono riscaldati e fuori faceva abbastanza freddo”.
A mettere a rischio la felicità del micio però è intervenuta la burocrazia. Per vivere stabilmente nella biblioteca pubblica aveva bisogno di un passaporto, un microchip identificativo e il certificato di vaccinazione.
La direzione della biblioteca e i lettori hanno deciso che bisognava fare di tutto per dare uno “status” al gatto ormai presenza imprescindibile della biblioteca.
In breve per Kuzya sono arrivati i documenti e per l’affabilità, l’ottima etica professionale e la gioia che regala a tutti coloro che frequentano la biblioteca è stato nominato assistente bibliotecario.
Il contratto è ufficiale ha ricordato la vice direttrice Zaitseva .che ha precisato alla televisione russa che “l’ordine 9.01.2013 N°1/1 LC dichiara il gatto Kouzya vice bibliotecario della Biblioteca centrale dei bambini”
Il suo stipendio ammonta a 30 scatolette di cibo per gatti al mese più le “mance” mangereccie dei lettori. Sono previsti anche degli “extra” se Kuzya svolgerà con solerzia il suo lavoro: dormire negli scaffali vuoti delle librerie, supervisionare attentamente lo staff, essere gentile con i lettori e giocare con i bambini. E poi c’è chi dice che con la cultura non si mangia………


Categorie: Curiosità

Tempi duri per i cani poliziotto olandesi, arrivano i topi detective: costano meno e imparano prima

27/09/2013

Niente piu’ cani, in Olanda, ma ‘topi poliziotto’: le autorita’ di Rotterdam stanno insegnando ai loro roditori-detective Derrick, Thomson, Thompson, Magnum e Poirot a fiutare il crimine. I vantaggi dei topi rispetto ai cani, secondo il centro d’innovazione della polizia olandese, sono tanti: un roditore costa solo dieci euro, puo’ fiutare e identificare velocemente gli odori, dalla droga alla polvere da sparo, mentre l’addestramento dei ‘cani poliziotto’ costa decine di migliaia di euro e dura almeno otto mesi.
Le abilita’ che possono imparare i cani sono piu’ sofisticate di quelle raggiungibili dai topi, ma un roditore “ha bisogno di soli 10-15 giorni di addestramento per distinguere un odore”, spiega Monique Hamerslag, la poliziotta responsabile del progetto. La Hamerslag afferma inoltre di aver scoperto che i ratti maschi sono piu’ efficienti nel lavoro delle femmine. (AGI) .


Categorie: Curiosità

“Cani Eroi Show” a Levico Terme il 28 settembre per festeggiare i quattro zampe che ogni giorno vegliano sulla sicurezza di ognuno di noi

27/09/2013

Per la prima volta in Italia, sabato 28 settembre a Levico Terme, in provincia di Trento, avrà luogo “Cani Eroi Show” un evento che vedrà la partecipazione di tante Associazioni con i loro “angeli a quattro zampe” a dar prova delle loro grandi doti. “Progetto Cani Eroi” nasce nel 2010 come espressione del grande impegno delle Associazioni cinofile italiane, con lo scopo di portare a conoscenza del grande pubblico il reale contributo offerto dal cane alla società umana, proprio attraverso gli esempi proposti dalle centinaia di cani impegnati ogni giorno nelle differenti attività, che li vedono sempre protagonisti indiscussi: come gli impieghi nellaProtezione Civile, nel salvataggio in acqua, nella ricerca di persone disperse in seguito a terremoti, valanghe o altre catastrofi naturali, l’accompagnamento di persone disabili, fino ad arrivare alla pet-therapy.
Nel 2013 il “Progetto Cani Eroi” entra nel suo terzo anno di vita ed al fine di dargli il giusto rilievo si è deciso di celebrare adeguatamente questa importante ricorrenza allestendo uno spettacolo che lascerà tutti a bocca aperta.
In particolare sarà il parco adiacente al Lago di Levico ad ospitare la manifestazione, con uno spazio ad hoc per accogliere più di 100 eroi a quattro zampe che si esibiranno assieme ai loro conduttori. Saranno proposti esercizi e simulazioni che li vedranno cimentarsi in “prove” di diversa tipologia, ed ognuno di loro verrà premiato per l’azione eroica realizzata nella sua carriera.

Per il programma completo cliccare qui


Categorie: Eventi e Appuntamenti

In Egitto la crisi politica mette a rischio i coccodrilli del lago Nasser, esemplari dimezzati in tre anni

26/09/2013

La crisi della sicurezza in Egitto, cominciata oltre due anni fa con la rivoluzione che ha deposto l’ex rais Hosni Mubarak, colpisce anche i coccodrilli del Lago Nasser, il grande lago artificiale a sud della diga di Aswan, dove sono una specie protetta. Con una nota, l’agenzia Ansa riporta la  denuncia fatta al Ahram online da Mohamed Ezzat, della riserva naturale dell’alto Egitto, secondo il quale in questi tre anni il numero dei coccodrilli censiti e’ diminuito drammaticamente per colpa della pesca di frodo, in continuo aumento per la mancanza di controlli e per i prezzi elevati offerti per le pelli degli animali.
Ezzat ha citato il caso di Khor Korosko, una zona del lago dove i coccodrilli abitualmente vivono e dove il numero dei coccodrilli in tre anni si e’ dimezzato, passando da 81 individui a 41.


Categorie: News dal Mondo