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“Io vengo in vacanza con te”, parte oggi la campagna ‘fotografica’ anti-abbandono promossa dalla Community di Bau Boys

31/05/2013

Anche quest’anno torna l’iniziativa fotografica estiva contro l’abbandono selvaggio di animali domestici. Ogni anno quasi un milione di animali viene abbandonato al suo destino, due terzi di questi nella sola estate.
Per un messaggio importante serve un sostegno importante, per questo i Bau Boys chiedono all’intera Community di partecipare attivamente all’iniziativa.
A partire da oggi, 31 maggio, fino al primo di luglio compreso, chi vorrà partecipare al concorso fotografico potrà inviare le foto dei momenti più intensi e divertenti delle sue vacanze insieme al proprio quattrozampe e non solo. Al mare, in montagna o in piscina per testimoniare come possono essere belle le vacanze a 6 zampe.
L’upload delle fotografie potrà essere fatto in qualsiasi momento della giornata, direttamente sul sito.
Saranno poi i like della Community, a selezionare le 30 fotografie più belle e divertenti!
Tra le 30 individuate, una giuria di qualità premierà i 10 scatti migliori, che riceveranno un voucher per un weekend valido per due persone e i loro animali domestici presso una struttura pet friendly dello stivale. Scopri di più!
Inoltre, lo scatto più significativo diventerà protagonista della campagna affissioni di Luglio, dove Milano, Roma e Napoli vedranno le loro vie principali tappezzate dai manifesti con la foto emblema dell’anti-abbandono. Ma non finisce qui… la fotografia diventerà anche un poster sulla rivista I Nostri Amici Animali, edita da Sprea.
L’iniziativa vede due importanti associazioni di categoria come partner: E.N.P.A. e O.I.P.A., compagne di avventura sempre impegnate nella tutela e protezione degli animali, che sostengono le finalità della Community.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Salvati 36 cuccioli provenienti dall’Est stipati su una vettura fermata sull’A1 a Cassino (video)

31/05/2013

Le associazioni animaliste e le forze dell’ordine combattono senza sosta per debellare la piaga della tratta dei cuccioli dall’Est, ma i trafficanti non desistono dal lucrare su queste creaturine indifese.
L’ultimo sequestro effettuato dalla Polstrada a Cassino, in provincia di Frosinone, ha salvato, come mostra il video, trentasei cuccioli di cane di razza Pincher, Bulldog Francesi, Bulldog Inglesi, Cocker, Labrador, Cavaler King, Chihuahua, Yorkshire ammassati in  4 scatoloni stipati su una Renault Clio fermata per controlli sull’autostrada Roma-Napoli. I cuccioli di circa due mesi, erano trasportati in condizioni spaventose. I cagnetti viaggiavano da ore al buio, senza cibo ne acqua zampettando nei loro stessi escrementi.
Il conducente dell’auto, un cittadino slovacco di 52 anni, non aveva alcun documento che comprovasse la provenienza dei cuccioli, l’età e le vaccinazioni. Gli agenti della Polstrada hanno allertato i veterinari della Asl che hanno provveduto a visitare gli animali il cui valore di mercato oscilla tra i 300 e gli 800 euro ciascuno, e tutti sono stati sequestrati e affidati al canile di Cassino. Lo slovacco invece, è stato denunciato per traffico illecito di animali da compagnia, maltrattamento di animali ed altre norme veterinarie. Anche la macchina è stata sottoposta a sequestro.


Categorie: News dal Mondo

Brevettato nuovo test per i cosmetici alternativo all'uso di animali, ideato per valutare sensibilizzazione anche da farmaci

31/05/2013

Rappresenta un ulteriore passo avanti per rendere inutile e superata la sperimentazione sugli animali, il nuovo e semplice test di laboratorio messo a punto per verificare le reazioni di sensibilizzazione dovute ai cosmetici o a nuovi farmaci presentato i giorni scorsi a Bruxelles alla conferenza ‘In vitro testing industrial platform’. Brevettato dai ricercatori della New Castle University, in Inghilterra, il metodo offre una valida alternativa all’uso dei test sugli animali nei laboratori, tra l’altro banditi da marzo di questo anno dalla legge europea sui cosmetici e ancora non del tutto rimpiazzati. Skimune, questo il nome del nuovo test, è stato ritenuto affidabile e sicuro già durante le prime sperimentazioni da parte di diverse compagnie farmaceutiche. Il nuovo test può, infatti, evitare reazioni a sostanze tossiche, dalle semplici irritazioni cutanee a shock anafilattici.
”Il sistema parte dall’impiego di cellule prelevate da campioni di sangue umano”, ha  spiegato Anne Dickinson dell’istituto di medicina molecolare universitario che ha messo a punto la tecnica. ”Il test offre una accurata e rapida alternativa all’impiego degli animali ed e’ stato gia’ sperimentato con successo da alcune aziende farmaceutiche”. 


Categorie: News dal Mondo

E’ morta Luna, cane 'eroe' del Soccorso Cinofilo Ligure, aveva partecipato a molte operazioni nazionali e internazionali

31/05/2013

E’ un momento triste per il Soccorso Cinofilo savonese in lutto. Ieri mattina è morta Luna, la boxerina eroe e un po’ simbolo dell’associazione. Luna aveva otto anni e aveva cominciato a essere operativa nei soccorsi e ricerca di persone dal 2006.
La mattina Luna ha iniziato a perdere sangue ed è stata portata dal veterinario che ha rilevato che i tumori da cui era affetta, non operabili, avevano compiuto la loro tragica evoluzione.
Fino a domenica scorsa, Luna ha continuato a seguire l’addestramento senza presentare alcun sintomo particolare, ieri la situazione è precipitata.
La boxerina aveva partecipato alle missioni più importanti di ricerca persone su tutto il territorio ligure oltre ad aver rappresentato le unita’ cinofile da soccorso di protezione civile in numerose esercitazioni nazionali ed internazionali.
Un grave perdita per il suo padrone Luca Carlini, uno dei fondatori dell’associazione e uno dei primi che anni fa ha iniziato a creare il soccorso cinofilo in provincia di Savona. Con Luna se ne è andata non solo una compagna di lavoro ma un’amica amatissima sempre fedele e affidabile.
Anche il Presidente del Soccorso Cinofilo Ligure ha per questa valorosa cagnolina parole di encomio e di affetto: ”Per noi Luna era un valido componente della squadra, considerata al pari di tutti noi. L’amore per i nostri cani e’ molto forte”.


Categorie: News dal Mondo

In Africa Centrale il bracconaggio fa strage di elefanti e rinoceronti protetti e minaccia la pace delle popolazioni

31/05/2013

Il bracconaggio non è solo un criminale attentato alla fauna, specie quella protetta come elefanti e rinoceronti, ma una pratica che rischia di minare i delicati equilibri dei Paesi dell’Africa Centrale dove agiscono gruppi armati di bracconieri.
“Il bracconaggio e i suoi potenziali collegamenti con altri criminali eventi terroristici costituisce una grave minaccia per la pace e la sicurezza in Africa centrale”. Cosi’ il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, nel rapporto del massimo organismo internazionale sulla sicurezza, ha evidenziato i collegamenti tra il bracconaggio agli elefanti, ai rinoceronti e la proliferazione delle armi e l’insicurezza della regione. “Il commercio illegale di avorio puo’ costituire attualmente una fonte importante di finanziamento per i gruppi armati – si legge nel rapporto – Preoccupa anche che i bracconieri stiano usando armi sempre piu’ sofisticate e potenti, alcuni delle quali si ritiene possano arrivare dalla Libia”.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è stato informato sulla grave e crescente minaccia per la pace e la sicurezza costituita dal bracconaggio agli elefanti, da parte di bande armate in particolare in Africa Centrale. Il rapporto del Segretario generale sulle attivita’ dell’Ufficio Regionale delle Nazioni Unite per l’Africa Centrale e sull’esistenza dei gruppi armati di bracconieri e’ stato anticipato rispetto alla sessione del Consiglio di sicurezza dedicata all’argomento che si è tenuto presso la sede delle Nazioni Unite a New York questa mattina.
Il rapporto fa riferimento al declino della popolazione di elefanti dell’Africa centrale negli ultimi dieci anni e evidenzia come molteplici massacri di massa degli animali siano stati segnalati in aree protette negli ultimi mesi. Bracconieri in cerca di avorio sono da ritenersi responsabile di massacri di elefante in Ciad, Camerun, Gabon e Repubblica Centrafricana. “La situazione e’ diventata cosi’ grave – scrive Ban Ki-moon – che sono diventate necessarie delle risposte militari nazionali per dare la caccia ai bracconieri”. Il Segretario generale ha esortato i governi africani a garantire una maggiore sicurezza nazionale e regionale a causa del bracconaggio, attraverso “azioni concertate e coordinate”.elefanti_320x200
“La diffusione del bracconaggio transfrontaliero in Africa centrale e i suoi collegamenti con sofisticati gruppi armati e’ allarmante. Abbiamo visto l’impatto devastante di questo crimine in troppi paesi – commenta Isabella Pratesi, direttore politiche di conservazione internazionali Wwf Italia – il Wwf a livello internazionale e in Italia condivide la profonda preoccupazione del Segretario generale Ban Ki-moon per la sicurezza della regione”.
In questi luoghi bracconaggio e sicurezza sono temi collegati: le armi che pochi giorni fa sono state utilizzate per uccidere 26 elefanti nel world heritage site di Dzanga Sangha nella repubblica Centro Africana, sono le stesse che hanno commesso crimini ed eccidi nella citta’ di Bangui, capitale della Repubblica Centro Africana provocando 200.000 rifugiati nei paesi confinanti. Il Wwf da anni lavora in questa regione nel cuore del bacino del Congo, a cui e’ dedicata l’iniziativa Green hearth of Africa, per proteggere la conservazione degli elefanti, delle foreste, dei gorilla e della biodiversita’.
Per questo il Wwf esorta i governi dell’Africa Centrale a rafforzare il controllo e le risposte della giustizia penale ai crimini contro la fauna selvatica e per affrontare i legami tra questo e altri crimini internazionali. Il direttore del Wwf Internazionale, Jim Leape, si unira’ domani al Presidente del Gabon Ali Bongo Ondimba e al presidente Donald Kaberuka della Banca Africana di Sviluppo per esaminare la minaccia del traffico illecito di fauna selvatica allo sviluppo economico sostenibile in Africa. La discussione si svolgera’ nell’ambito delle riunioni annuali della Banca africana di sviluppo a Marrakech, Marocco ed e’ prevista la partecipazione di funzionari governativi e istituzionali di tutto il continente. 


Categorie: News dal Mondo

Gatti allo specchio, chi si rimira e chi va all’attacco (video)

31/05/2013

Che cosa succede quando un gatto si specchia? Dipende. Le reazioni sono molto diverse. In un video sembrerebbe di trovarsi di fronte ad un gatto un po’ troppo vanitoso. Ma la realtà è ben diversa.
Si rimira una prima volta, poi finge indifferenza. Riprende a osservarsi da varie angolature, come volesse chiedere allo specchio un riscontro sul look. E mima dei gesti, per vedere l’effetto che fa. Naturalmente la realtà è diversa da come ci piace dipingerla assimilandola con il comportamento umano. Il gatto sta cercando di capire che cosa sta succedendo e ha la cosiddetta postura di “difesa aggressiva”: le orecchie sono rivolte verso la possibile minaccia (la sua immagine riflessa), la coda è gonfia, agitata e spesso rivolta verso il basso. Non si sta salutando ma sta lentamente cercando di reagire a una minaccia uguale a quella che sta attuando.
Secondo la scienza gli animali capaci di riconoscere la propria immagine allo specchio sono pochi.
Tra loro ci sono i delfini, le grandi scimmie e gli elefanti e l’abilità di specchiarsi e dunque di distinguere se stessi dagli altri membri del branco potrebbe proprio dipendere dal loro grado di intelligenza.
Tra questi animali “superiori” non ci sono i gatti che non hanno mai dimostrato di riconoscersi allo specchio e che di fronte alla propria immagine reagiscono in modi molto diversi.
Molti ignorano la propria immagine; altri cercano di andare dietro allo specchio nel tentativo di trovare l’altro gatto; alcuni si muovono in modo “aggressivo” e vedendo che il loro simile si muove con altrettanta aggressività, diventano sempre più nervosi come testimonia il gatto di questo altro video.

Fonte: focus.it 


Categorie: Curiosità

In Giappone i randagi sterminati nelle camere a gas. L'Enpa all'ambasciatore del paese asiatico: “Basta con queste barbare uccisioni”

31/05/2013

Una morte atroce nelle camere a gas, tra indicibili sofferenze. E’ questo il “trattamento” che il “civile” Giappone riserva ai cani randagi. Una vera barbarie, già denunciata nel 2009 da un documentario inchiesta di Motoharu Iida che aveva portato all’attenzione dell’opinione pubblica internazionale il terribile fenomeno. Tuttavia, stando alle segnalazioni raccolte dall’Enpa, sembra che da allora nulla sia cambiato.
Per questo, la presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali, Carla Rocchi, ha lanciato un appello all’ambasciatore del Paese asiatico in Italia, sollecitando un intervento sul proprio esecutivo affinché tale prassi, contraria alle più elementari prescrizioni etiche, venga fermata una volta per tutte.
«Non possiamo più tollerare che vengano perpetrati simili crimini a danno dei diritti fondamentali degli animali – ha scritto Rocchi all’ambasciatore del Giappone -; crimini resi ancora più odiosi dal fatto che sono sono commessi nell’illegalità e nella clandestinità, ma legalizzati e spesso autorizzati dagli stessi Governi.» Una realtà, questa, che stride drammaticamente con l’abnegazione di cui hanno dato prova moltissimi cittadini giapponesi, i quali, pur di non separarsi dai propri animali, hanno scelto di continuare a vivere con loro nella zona colpita dal disastro di Fukushima.
«Signor ambasciatore – ha aggiunto la presidente dell’Enpa -, le chiedo di farsi portavoce presso le autorità del suo Paese affinché intervengano per interrompere immediatamente tale barbarie e per destinare alla promozione di campagne per la prevenzione del randagismo le risorse utilizzate per la costruzione delle infernali macchine di morte. Il randagismo, infatti, si combatte non con le esecuzioni di massa ma con la diffusione di una cultura contraria agli abbandoni, con le sterilizzazioni, con le adozioni dei randagi.» 


Categorie: News dal Mondo

Uccide il cane della comunità ferrarese dove è ospite per estorcere denaro a chi lo aiutava

30/05/2013

Ancora un triste episodio che conferma come la crudeltà verso gli animali alberghi negli animi di chi non esita a infierire anche contro i propri simili.
I fatti risalgono al 2007 quando un’uomo, ospite presso la comunità Il Pellicano a Migliarino nel ferrarese, uccise il cane dei responsabili dell’associazione che lo aiutavano a uscire dai suoi problemi e ne nascose il corpo in soffitta. Il cagnetto, che avrà visto tante volte scodinzolare per la struttura, è stato ucciso solo per avere soldi e ricattare chi gli faceva del bene. L’uomo voleva estorcere ai due coniugi 2500 euro e per convincerli a pagare aveva inviato degli sms con minacce di morte per loro: “Se non mi pagate farete la stessa fine”.
La coppia, sgomenta, aveva deciso di chiedere l’intervento dei Carabinieri che, a seguito di un sopralluogo, avevano trovato il corpo senza vita del cane chiuso in un sacco di plastica.
La denuncia nei confronti del criminale era stata immediata e negli scorsi giorni è stato condannato per estorsione, furto e maltrattamento di animali.
L’accusa aveva chiesto per lui una pena di 9 anni e due mesi, ma il giudice ha disposto una condanna a  4 anni e due mesi, oltre al pagamento di 1400 euro di multa. 


Categorie: News dal Mondo

"Runner's high", dopo una corsa i cani provano euforia e benessere come l'uomo

30/05/2013

La chiamano “runner’s high”, l’euforia che avvertono i corridori e gli atleti dopo una elevato e continuo esercizio fisico. Un nuovo studio statunitense ha adesso dimostrato che questa sensazione di entusiasmo post-attivita’ e’ condivisa dai cani. Gli amici a quattro zampe dopo una lunga corsa provano le stesse emozioni piacevoli dell’uomo. La ricerca e’ stata pubblicata sul Journal of Experimental Biology e condotta da un team di ricercatori dell’Universita’ dell’Arizona. La “runner’s high” avvertita da fido e’ causata dal rilascio di neurotrasmettitori nel sangue, tra i quali gli endocannabinoidi.
Si tratta di sostanze simili per la loro struttura chimica ai cannabinoidi THC, quelli responsabili dell’euforia derivante dall’assunzione di marijuana. Dai campioni di sangue prelevati dai cani dopo una corsa intensa sono emersi livelli elevati di endocannabinoidi. I ricercatori sottolineano che il “premio neurobiologico” e’ una caratteristica tipica degli animale dotati di gambe lunghe come parte cruciale della loro storia evolutiva. A conferma di questa teoria, il team ha cercato la presenza dello stesso meccanismo tra i furetti, animali in cui il rilascio dei neurotrasmettitori in relazione alla corsa e’ risultato assente. E i bassotti? 


Categorie: Curiosità

Orrore in South Carolina, madre e figlie vivevano con 80 animali morti in casa. Arrestate

30/05/2013

La casa era stata trasformata in un cimitero per i loro pet. Tre donne vivevano con 80 animali morti dentro la propria abitazione. Una storia incredibile di degrado che viene dalla South Carolina, Stati Uniti, dove la polizia ha fatto la sconcertante scoperta in casa di una donna di 58 anni, e delle sue due figlie di 33 e di 31 anni. Gli agenti si erano presentati per eseguire un ordine di sfratto. Tra le bestie, che si trovavano in stato di decomposizione, c’erano cani, gatti, uccelli, cervi, galline e furetti. Le tre donne sono state arrestate.
Quando gli agenti sono entrati in casa, sono stati accolti da un fetore nauseabondo e hanno visto gli animali stipati nel frigorifero e nel congelatore – che avevano pero’ la corrente elettrica staccata – e nei lavelli. Il pavimento era cosparsi di escrementi, mentre mosche e vermi avevano invaso l’abitazione.
Rebecca Keith ha raccontato alle autorita’ di non aver seppellito gli animali poiche’ ”erano parte della famiglia” e non voleva separarsi da loro. (Ansa)


Categorie: News dal Mondo

Giustizia per i cavalli maltrattati a Verbania. Erano fuggiti per fame, incrimitate due persone

30/05/2013

Era la primavera del 2011 quando una trentina di cavalli invasero i prati che costeggiano la statale del Sempione a Cartiera e si riversò poi nelle strade vicino a Vogogna (Vco). La Forestale, in collaborazione con la Polizia Provinciale e l’Asl, riuscì a radunare il branco e a riportarlo nella cascina dove i cavalli erano custoditi. Dopo aver portato a termine il recupero degli animali, gli agenti si accorsero che i cavalli erano malnutriti al punto da avere sfondato la recinzione per cercare del cibo.
Ora le indagini preliminari si sono concluse e la procura di Verbania ha incriminato due persone, un ventisettenne dell’Ossola e un sessantasettenne di Borgomanero, per maltrattamenti avendo custodito gli animali in condizioni di grave precarietà e malnutrizione. L’inchiesta preliminare ha verificato che oltre ai 34 cavalli anche un mulo ed un asino venivano sottoposti a sevizie ripetute ed uno degli animali sarebbe morto in seguito ai maltrattamenti.


Categorie: News dal Mondo

"Scatti con il muso: il cane, il gatto e il selvatico", al via concorso fotografico organizzato dall'Enpa di Milano

30/05/2013

Il 15 giugno, in occasione della giornata di beneficenza “In cascina con Enpa” (via Cascina Bellaria 90, Milano, dalle 10.30 alle 16.00), appuntamento con la premiazione dei vincitori della prima edizione del concorso “Scatti con il muso: il cane, il gatto e il selvatico” organizzato dalla Protezione Animali milanese. Aperta a tutti – adulti, amatori, professionisti e non –, l’iniziativa, per la quale non è prevista alcuna quota di iscrizione, è strutturata in due differenti categorie (“Oh Freedom: l’animale selvatico nel suo habitat” e “I cani ci insegnano ad amare, i gatti a vivere”) e risponde all’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul rispetto degli animali selvatici nel loro habitat, lontano da “contaminazioni umane”.
Nel corso dell’evento “In cascina con l’Enpa” saranno esposte le 40 migliori fotografie e saranno premiati i tre vincitori di ciascuna categoria. In tale circostanza si esibirà il gruppo cinofilo del Corpo di Polizia del Comune di Milano, seguito da un pranzo vegano con workshop sulla preparazione del seitan e musica dal vivo.
La partecipazione a “In cascina con l’Enpa” ha un costo di 25 euro per gli adulti e di 10 per i bambini sotto i dodici anni; il ricavato sarà devoluto alle attività di pronto soccorso e di salvaguardia degli animali, svolte dall’Enpa a Milano e in provincia. Per ulteriori info è possibile visitare il sito web della locale sezione della Protezione Animali su www.enpamilano.org.


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