Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

A Butera tutti rivogliono Birillo, il cane del paese, portato al canile

27/06/2012

Un’intera comunita’ si sta mobilitando a Butera affinche’ un cane di nome “Birillo” ritorni in paese. Birillo e’ stato prelevato in piazza da un furgoncino e portato via, in un canile di Leonforte. Il parroco, don Aldo Contraffatto e la comunita’ buterese hanno dato il via ad una raccolta di firme affinche’ Birillo, divenuto la mascotte del paese, venga dichiarato “Cane di quartiere”. “E’ giusto – ha detto padre Aldo – che la legge venga rispettata ma considerato che era un cane che partecipava alla vita sociale del nostro paese, chiediamo un atto di misericordia. Partecipava alle processioni, ha preso parte ai tanti comizi elettorali, accompagnava i bambini a scuola, non dava nessun fastidio.
Su facebook impazza la protesta di quanti vorrebbero che quel cane tornasse in libertà, per questo è stata messa a punto una petizione perché Birillo possa tornare legalmente a Butera.
Una petizione che è stata già firmata da quasi duecento persone che hanno voluto, in questo modo, sostenere la causa del cane che era diventato amico di tutti in paese. La petizione, che si può firmare presso l’ufficio di Padre Aldo, parroco della Parrocchia Maria Ausiliatrice, è stata indirizzata al servizio veterinario dell’Asp 2, al sindaco Luigi Casisi e ad Enrico Rizzi, coordinatore nazionale del partito animalista europeo.
Nella petizione è stato chiesto il riconoscimento di Birillo come “cane di quartiere”, considerata la sua buona indole e il fatto che, prima che l’animale venisse accalappiato, erano proprio i cittadini a curarsene fornendogli il vitto necessario.
C’è comunque da dire che, nel frattempo, si sono anche fatte avanti tre famiglie che hanno manifestato l’intenzione di poter adottare Birillo e di poterlo pertanto togliere dal canile nel quale è andato a finire dopo essere stato accalappiato.
Tutta la popolazione di Butera, parroco in testa, vuole che Birillo torni a Butera e quando tornerà hanno deciso di organizare per lui una grande festa.

Foto: milocca.wordpress.com


Categorie: News dal Mondo

Arresti domiciliari per Ugo, il terrore dei ciclisti del bolognese

27/06/2012

Ugo è un cagnolone che vive in una casa con giardino sui colli bolognesi. Sarebbe un bravo cane se non avesse un brutto vizio che gli è costato gli “arresti domiciliari”.
Il suo padrone ha ricevuto un’ordinaza dall’Amministrazione Comunale che gli intimava di “adottare misure idonee ad impedire la fuoriuscita del cane libero” da dove vive.
Alcuni giorni fa, all’Amministrazione era arrivata una segnalazione raccolta dall’Ausl “circa un episodio di morsicatura di cane con aggressività non controllata”.
La decisione è stata presa dopo aver appurato che Ugo una settimana fa “morsicava una persona mentre passava in bicicletta”. Per il cane, i ciclisti di passaggio rappresentano una preda irrinunciabile, infatti era “già stato protagonista di un episodio di morsicatura nei confronti di una persona” a fine novembre scorso.
Una scena identica a quella di una settimana fa: avvistato il malcapitato ciclista, Ugo gli si era messo alla calcagna fino a morderlo. Vista la situazione, è stato anche fatto un sopralluogo che ha accertato come la recinzione della casa dove vive il cane non può “garantire una sicurezza sufficiente a tutelare l’incolumità pubblica”.
Siccome, come si legge ancora nell’ordinanza comunale, “non si può escludere che il comportamento abbia a ripetersi”, l’amministrazione ha deciso che urge adottare “misure idonee a impedire la fuoriuscita” del cane senza il controllo del padrone.
Toccherà al servizio veterinario dell’Ausl verificare che Ugo resti ai ‘domiciliari’. E se l’ordinanza fosse disattesa scatterà pure una denuncia, avverte l’amministrazione.
Non è la prima volta che Palazzo D’Accursio decide misure di contenimento di animali giudicati pericolosi ai sensi del suo regolamento di tutela della fauna urbana. A ‘Vlad’, un American Staffordshire, ad esempio, l’amministrazione cittadina impose museruola e guinzaglio all’aperto o “in quei luoghi in cui sono presenti altri animali, in particolare cani, e bambini, prediligendo le uscite in orari fissi e in luoghi non affollati”. Ma anche obbligo di museruola “nell’abitazione privata, qualora siano presenti persone estranee e bambini”.
Il fatto risale allo scorso marzo quando per Vlad fu emessa una seconda ordinanza: gli era stata imposta la visita di un veterinario esperto in medicina comportamentale per valutarne l’indole e “correggere errori di gestione nell’animale prescrivendo metodi per un percorso rieducativo da effettuare con un addestratore”.
Ma la ‘guarigione’ non fu del tutto raggiunta, e così ecco l’ordinanza bis in cui si diceva che “permane l’obbligo di muserola e guinzaglio nei luoghi pubblici o aperti al pubblico o in quei luoghi ove sono presenti altri animali, in particolare cani, e bambini, prediligendo le uscite in orari fissi e in luoghi non affollati”.

 Fonte: Dire


Categorie: Curiosità

Addio a Lonesome George, ultima tartaruga gigante simbolo delle Galapagos

27/06/2012

Lonesome George, l’ultima tartaruga gigante della sua specie, un’icona degli ambientalisti, è morta per causa sconosciute. Lo ha reso noto il parco nazionale delle Galapagos. Lonesome George, che si ritiene avesse quasi cento anni, era stato trovato nel 1972 ed era diventato un simbolo delle Isole Galapagos dell’Ecuador, che attirava ogni anno migliaia di turisti (oltre 180mila solo lo scorso anno).
George il solitario se ne è così andato. Apparteneva alla sottospecie delle tartarughe giganti dell’isola di La Pinta, una delle più piccole delle Galapagos.
Il soprannome derivava anche dal fatto che nel 1993 si era tentato di farlo accoppiare per dare una continuità alla sua specie, ma lui non ne aveva voluto sapere. Le due tartarughe femmine di una diversa sottospecie erano stato ignorate sdegnosamente.
La sua morte è giunta inaspettata anche perché le tartarughe giganti delle Galapagos possono vivere fino a 200 anni. Sono state tra le specie che aiutarono Charles Darwin a elaborare la sua teoria sulla evoluzione.
Ora Lonesome George potrebbe essere imbalsamato in modo da continuare ad attirare turisti. In ogni caso sarà effettuato un esame necroscopico per tentare di scoprire le cause della morte.


Categorie: News dal Mondo

Aveva lanciato una polpetta avvelenata al cane (sopravvissuto) del vicino, condannato per tentato "animalicidio"

26/06/2012

Una bambina sente il proprio cane abbaiare e si affaccia dal balcone: vede “qualcosa” che scivola lungo la recinzione a confine con la proprietà del vicino, in corrispondenza del punto in cui è posizionato il cane, che l’annusa e mette in bocca. La bambina grida disperata, i genitori accorrono e il cane, per la concitazione del momento, sputa a terra quel “qualcosa”, che si rivela essere una polpetta.
Si tratta di un boccone avvelenato, come risulta dalle analisi chimiche che evidenziano la presenza di pesticidi e diazinone in concentrazioni idonee a determinare “avvelenamento acuto per ingestione”.
Nel corso del procedimento penale, il Giudice ritiene raggiunta la prova che sia stato il vicino di casa a realizzare e far cadere il boccone di carne avvelenato nel giardino, allo scopo di uccidere il cane.
Di conseguenza, il Tribunale di Milano ha condannato l’imputato per il delitto di uccisione di animali sotto forma di tentativo ex artt. 56 e 544 bis c.p.
La sentenza, per la prima volta in Italia, ha affrontato e risolto il problema del “tentato animalicidio”. Il delitto “in forma tentata” è stato giudicato alla stregua di tutti gli altri delitti previsti dal Codice penale per cui l’uomo è stato condannato a quattro mesi di reclusione (pena sospesa) e duemila euro di risarcimento per danni morali.  


Categorie: News dal Mondo

“Devi partire e non puoi portare il cane con te? Lascialo per strada”. L’Enpa contro Lillo e Greg: è istigazione a delinquere

26/06/2012

“Lascialo per strada tanto quello è cane comunque, s’arrangia, ha l’istinto. […] è pure bastardo, ma figurati. Fosse un cane di razza”. Questo l’assurdo e agghiacciante intervento andato in onda ieri pomeriggio nel corso di “610 (Sei Uno Zero)”, il programma radiofonico di Rai Due condotto da Lillo e Greg.
«A tutto c’è un limite. Non si può invocare il pretesto di fare dell’ironia per giustificare e sdoganare, per di più su un’emittente del servizio pubblico, anche le uscite più agghiaccianti», dichiara l’Enpa che prosegue: «Ricordiamo ai due presentatori che il nostro ordinamento giuridico punisce con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da mille a 10mila euro l’abbandono di animali. Suggerire dunque di lasciare il proprio animale per strada, è una chiara istigazione a delinquere ».
Secondo l’Enpa è gravissimo che due volti noti del nostro panorama radiofonico e televisivo affrontino con tanta superficialità e sciatteria – quasi fosse una barzelletta – un tema così delicato e complesso. «Visto che Lillo e Greg sembrano non essere particolarmente informati, quasi vivessero su di un altro pianeta, ricordiamo loro che l’abbandono uccide. Non soltanto quei cani che loro consigliano di lasciare per strada, ma anche moltissimi automobilisti coinvolti in incidenti stradali».
L’Ente Nazionale Protezione Animali ha dato mandato al proprio ufficio legale di verificare tutte le possibili iniziative da assumere in merito alla puntata di 610 e chiede ai due presentatori di rettificare le dichiarazioni rese, ripristinando così un minimo di correttezze informativa. «Non vogliamo credere che Lillo e Greg, sufficientemente noti, abbiano usato questo pretesto per un incremento di notorietà – conclude la Protezione Animali -. Naturalmente, li invitiamo a visitare una delle nostre strutture di accoglienza per i randagi; in questo modo potranno avere una chiara percezione del fenomeno abbandoni». 


Categorie: Animali e Cultura

Dopo un difficile iter, la legge anti-vivisezione in aula forse domani

26/06/2012

‘La discussione in Senato della legge dovrebbe iniziare finalmente mercoledí, ma stiamo a vedere’. Cosí l’ex ministro del Turismo Michela Brambilla sulla legge comunitaria 2011 che contiene la norma che vieta l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione su tutto il territorio nazionale. La legge – approvata alla Camera e bloccata da febbraio a Palazzo Madama – determinerebbe la chiusura di Green Hill, il contestato allevamento di cani di razza beagle destinati alla sperimentazione che si trova a Montichiari (Brescia).
‘La politica ascolti i cittadini – ha ribadito Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali (Leida) – se contiamo il numero di cortei, presidi, scioperi della fame, fiaccolate, blitz contro questo lager, credo che poche volte nel Paese la volontà popolare sia stata espressa con cosí tanta determinazione’.
Nel corso della presentazione a Milano di uno spot contro l’abbandono degli animali, l’ex ministro ha spiegato che le lobby delle multinazionali farmaceutiche hanno messo in atto ‘azioni volte a confondere l’opinione pubblica, ma gli italiani sono consapevoli – ha concluso – che esistono dei metodi alternativi di sperimentazione piú affidabili di quello animale’. (ANSA).


Categorie: News dal Mondo

E’ Mugly il vincitore del titolo di cane più brutto del mondo 2012!

26/06/2012

Anche quest’anno, puntuale come sempre, si è tenuto alla Sonoma- Marin Fair, di Petaluma il Concorso Mondiale per il cane più brutto del mondo.
A sbaragliare i ventotto finalisti, selezionati tra i tanti concorrenti provenienti da tutto il mondo in cerca di notorietà, è stato per il secondo anno consecutivo un crested cinese, Mugly, arrivato direttamente dall’Inghilterra, insieme alla sua orgogliosa padrona, Bev Nicholson che vede il cane seppur magro e con unghie lunghissime “bello sia dentro che fuori”.  
Oltre alla notorietà derivante dal titolo, a Mugly, durante la premiazione che si è svolta nella 24.ma fiera di Petaluma in California, è stata assegnata una coppa, più grande di lui, un assegno di 1000 dollari, e una fornitura per un anno di cibo per cani.
Alla precedente edizione il favorito doveva essere Ug, un segugio americano forte del prestigioso riconoscimento di cane più brutto d’Inghilterra del 2010 Ug, ma la piccola Yoda, una chihuahua di 14 anni lo ha superato alla grande salendo sul gradino più alto della 23^ edizione.


Categorie: Curiosità

Ancora un Palio, ancora un cavallo morto. La Lav chiede inchiesta per appurare le cause della morte

26/06/2012

Al Palio di Fossano (Cuneo), che si è corso lo scorso sabato, un cavallo è morto subito dopo avere terminato la competizione. Il cavallo, che correva sotto i colori del Borgo Romanisio, si è accasciato esanime al rientro nelle scuderie allestite dietro il Castello. La Lav chiede che venga immediatamente aperta un`inchiesta per chiarire cosa abbia causato la morte del cavallo, ed è pronta  ad agire nelle sedi competenti qualora il palio non sia stato organizzato rispettando i requisiti previsti dall`Ordinanza del Ministero della Salute del 21 luglio 2011.
“Le prestazioni agonistiche richieste a questi animali sono molto impegnative e non è inusuale che la fatica, unita al caldo torrido, possa far collassare alcuni soggetti, anche se allenati.
E questo accade perché la smania di vincere spinge i fantini a spronare i cavalli oltre le loro naturali possibilità fisiche – commenta Nadia Zurlo, responsabile nazionale del settore Equidi Lav – Gli
equidi impiegati in queste manifestazioni devono essere dichiarati idonei alla corsa da apposita visita medica, a cura del veterinario nominato dal comitato organizzatore, che deve valutare lo stato di salute generale e l`assenza di patologie in grado di mettere a rischio la vita dell`animale quando pratica attività sotto sforzo. Quanti anni aveva questo cavallo? Che tipo di esami sono stati effettuati dal veterinario prima della gara, essendoci una certa discrezionalità sulle visite, visto che manca un protocollo standard che definisca in modo inequivocabile le prove cui sottoporre i cavalli?”.
“E` ora di abolire tutte le manifestazioni con animali, non è ammissibile che ancora oggi si usino degli esseri viventi per il vile divertimento dell`uomo – afferma la Lav di Cuneo – Il palio di Lodi è la dimostrazione che gli animali non servono ad attirare turisti e pubblico, si può benissimo festeggiare ricorrenze ed eventi storici con la partecipazione diretta dei cittadini, che in questo caso diventano i protagonisti dell`evento; senza costringere i cavalli a correre sotto la spinta del frustino o perfino a restare uccisi a causa di una discutibile competizione: solo così potremo contribuire a rendere questo paese realmente civile e socialmente avanzato”.
Il Palio di Fossano è la rievocazione di eventi storici e di fatti realmente accaduti e documentati, particolarmente significativi per la città di Fossano e per la sua Storia. Si tratta della rivisitazione in chiave prettamente teatrale, del passaggio, a Fossano, nel 1585, di Carlo Emanuele I e della sua sposa, l’I dell’Infanta di Spagna Caterina d’Austria., in occasione del loro viaggio nuziale da Barcellona a Torino. La bella rappresentazione manterrebbe certo la sua suggestione e fascino anche senza sottoporre i cavalli ad un’estenuante prova.

Foto:edizionilastampa.it


Categorie: News dal Mondo

'Tgbau&Miao', contro l'abbandono degli animali, lancia appelli vip in dialetto

26/06/2012

A seguito degli ascolti record ottenuti da ‘TgBau&Miao’, il primo telegiornale dedicato espressamente agli animali, il programma è stato prorogato per altre due puntate, a partire da domenica 24 giugno alle 12.20 su Canale 5. Il notiziario, il primo dedicato agli animali, e’ nato da un’idea di Clemente J. Mimun ed e’ curato da Maria Luisa Cocozza con i giornalisti del Tg5.
Con l’occasione la redazione ha voluto mettere in onda la campagna del Tg5 contro l’abbandono dei cani. Alcuni testimonial vip rivolgono, in dialetto, un appello agli italiani che stanno per partire per le vacanze. Tra i protagonisti degli spot anti-abbandono: il torinese Piero Chiambretti, il napoletano Alessandro Siani, il lombardo Massimo Boldi, l’abruzzese Rocco Siffredi, il romano Claudio Amendola, il palermitano Salvo Sottile.


Categorie: Curiosità

Pitbull mal custodito uccide un cane e ferisce gravemente una donna a Lariano

25/06/2012

Sabato mattina, attorno alle 8.30, a Lariano, un paesino vicino Velletri in provincia di Roma, una donna di 50 anni e il suo cane sono stati aggrediti da un pitbull.
La donna era a passeggio con il suo cagnolino quando il molosso, rimasto fuori dal cancello, quando i proprietari erano usciti, si è avventato  sul cagnetto uccidendolo e ferendo gravemente la signora che ha cercato disperatamente di salvare il suo cane.
La 50enne ha riportato profonde ferite ad un braccio e morsi con lesioni su tutto il corpo.
Sono intervenuti i carabinieri di Lariano e gli agenti della polizia municipale: un militare, nel tentativo di portare via il cane, è rimasto ferito, la donna è stata portata in codice rosso all’ospedale di Velletri e sottoposta ad un delicato intervento chirurgico.
I proprietari del pitbull, successivamente rintracciati, sono stati denunciati per lesioni colpose e omessa custodia di animali


Categorie: News dal Mondo

700 mila cani randagi in Italia, Ministero della Salute da il via spot antiabbandono per l’estate

25/06/2012

In Italia si stima ci sia un numero di cani randagi che oscilla tra 500 mila e 700 mila. In vista della prossima estate, e’ ai nastri di partenza la campagna del ministero della Salute contro l’abbandono dei cani e il randagismo. Iniziativa principale sara’ la programmazione sulle reti Rai di uno spot ‘antiabbadono’ che sara’ trasmesso 5 volte al giorno sulle reti televisive e radiofoniche della Rai fino al 10 luglio. Il messaggio, ha spiegato oggi il sottosegretario alla Salute Adelio Elfo Cardinale presentando la campagna, e’ chiaro: ‘Abbandonare un cane significa condannarlo a morte, oltre ai problemi sociali che il fenomeno determina’.
Esplicativa l’immagine clou dello spot, in cui il guinzaglio cui l’animale abbandonato e’ legato si trasforma in un cappio.
In Italia, rende noto il ministero, i cani di proprieta’ iscritti all’anagrafe nazionale degli animali d’affezione sono 5 milioni 815 mila 727, e questo dato comprende anche i cani ospitati nei canili-rifugi dei comuni. I canili sanitari autorizzati, nel 2011, sono 915. Al momento il ministero della Salute ha richiesto un aggiornamento dei dati poiche’ non tutte le regioni hanno provveduto ad una trasmissione puntuale.
Secondo gli ultimi dati, nel 2010 l’ingressi di cani nei canili sanitari sono stati 102 mila 365 e di gatti sterilizzati sono stati 69 mila 464. (ANSA).


Categorie: News dal Mondo

In Ucraiana gli Europei 2012 vanno avanti come la crudeltà verso i cani

25/06/2012

Nonostante le promesse del Governo Ucraino e della FIGC, il Campionato Europeo di Calcio continua ad andare avanti mentre nelle strade ucraine i cani continuano a morire. Anche quelli che erano riusciti a scampare alla morte salvandosi grazie all’intervento tempestivo dei volontari, vengono nuovamente presi di mira con i bocconi avvelenati. E’ quanto accaduto s Lucy, una cagnetta scampata nel marzo scorso dall’avvelenamento e, dopo le cure nuovamente liberata nel mercato dove viveva da anni, Ma qualcuno, purtroppo,  ha continuato ad accanirsi contro di lei e gli altri randagi della zona invisi ad alcuni abitanti e sono stati nuovamente presi di mira con i bocconi avvelanati. Questa volta né Lucy, né gli altri cani che li hanno ingeriti, hanno avuto scampo. Lo sgomento rabbioso dei volontari che amavano quei cani è stato convogliato, grazie all’intervento del delegato OIPA Ucraina Andrea Cisternino, in un’indagine volta ad individuare i colpevoli. La strategia è stata vincente: il principale sospettato, un pensionato già noto alle Forze dell’Ordine, è stato fermato con una borsa piena di carne avvelenata a consegnato alla Polizia con una denuncia firmata da ben 40 persone.
A storie di crudeltà gratuita che stanno costando la vita a migliaia di animali, anche purtroppo tanta indifferenza e insensibilità. Nell’Idroparco di Kiev, dove Alina accudisce circa 60 randagi, alcuni impiegati comunali hanno abbattuto gli alberi incuranti delle casette di legno al di sotto in cui erano alloggiati alcuni cuccioli. La legna è stata poi bruciata, uccidendo inevitabilmente due cuccioli. Gli altri sono fortunatamente stati salvati e curati da Alina e Andrea.  


Categorie: News dal Mondo