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La Lav ha annunciato una mobilitazione antipellicce su tutte le Piazze italiane per sabato 10 e domenica 11 Dicembre con raccolta firme per proposta legislativa

23/11/2011

La LAV preannuncia la sua mobilitazione nazionale antipellicce, in programma sabato 10 e domenica 11 dicembre in centinaia di piazze d’Italia: in questa occasione saranno divulgati documenti sconvolgenti che testimoniano l’atrocità con cui vengono uccisi gli animali per farne pellicce e sarà avviata una raccolta di firme a sostegno di una proposta legislativa che metta fine a tali violenze.
L’iniziativa della Lav nasce per dire no alle torture che devono subire gli animali da pelliccia in tutto il mondo. Anche le modalità di cattura, di detenzione e come vengono finiti questi animali sono qualche cosa di disumano e va fermato con un imponente sforzo internazionale.
Per ulteriori approfondimenti visitare sul sito della Lav (Lega antivivisezione) la pagina News Visoni & Co.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Hollywood vieta la vendita di pellicce, sarà la prima città al mondo a prendere questa decisione

23/11/2011

Hollywood, la città dove vive un gran numero di donne bellissime attente a un look che le renda più affascinanti, ha dichiarato fuori legge le pellicce, un capo che molti ritengono, a dispetto delle sofferenze degli animali, esalti la femminilità di una donna e le renda più desiderabili.
Con una legge approvata dal Consiglio comunale con tre voti a favore e uno contrario, in vigore dal settembre 2013, West Hollywood ha decretato che sul suo territorio sarà vietata la vendita di pellicce, aggiudicandosi il primato di una delle prime città non solo negli Stati Uniti, ma anche nel mondo, a prendere questa decisione.
A Hollywood, città della contea di Los Angeles, l’attivismo a tutela degli animali è vissuto con molto impegno. Ed Buck, esponente dell’associazione ‘Fur Free West Hollywood’ (West Hollywood libera dalle pellicce) ha commentato con soddisfazione questa risoluzione. “L’impatto economico è minimo”, ha detto Buck, “ma un dibattito più ampio è in corso”.
Gli animalisti erano già riusciti in passato a vietare la vendita di animali provenienti da allevamenti intensivi, e nel 2002 la parola “animale domestico” e’ stata sostituita da “compagno”, e il termine “proprietario” con “custode di animali”.


Categorie: News dal Mondo

Muore il suo padrone e il cane resta a vegliare la tomba senza allontanarsi mai

23/11/2011

Doveva essere un buon padrone Lao Pan e tra lui e il suo cane, con cui divedeva un modesto alloggio, sicuramente c’era un rapporto speciale. L’uomo, un abitante di sessantotto anni del piccolo villaggio Panjiatun, nella provincia cinese dello Shandong, è deceduto circa un mese fa e la sua casa dismessa dai parenti che al momento di allontanarsi non hanno più trovato il cane del loro congiunto scomparso. Qualche giorno dopo la tumulazione del defunto, un vicino di casa, in visita al cimitero del villaggio, ha visto il cane accucciato accanto alla tomba del suo padrone. L’uomo, commosso dalla dimostrazione di fedeltà del cane e ben conoscendo il sentimento che lo legava al suo padrone, ha deciso che meritava di avere una nuova famiglia che con amore lo aiutasse a superare quel grande dolore e voleva portarlo a casa sua. Per guadagnarsi la fiducia del cane e convincerlo a seguirlo, il generoso aspirante nuovo proprietario gli ha porto del cibo ma il cane dopo averlo seguito per pochi passi e aver addentato il boccone è immediatamente tornato sulla tomba di Lao Pan. In molti hanno provato a convincere il cane a lasciare il tumulo e accettare una nuova sistemazione ma tutti i tentativi sono stati vani. Alcuni abitanti di Panjiatun hanno comunque deciso di non abbandonare quella bestiola tanto sensibile e a turno ogni giorno gli portano cibo e acqua fresca mentre accanto alla tomba del suo padrone hanno cominciato a costruir una cuccia confortevole dove il cane possa ripararsi dalle intemperie.
La storia di questo cane cinese che vuole restare accanto al padrone anche dopo la sua morte non è la prima e neppure la più famosa. A Edimburgo in Scozia, nella seconda metà dell’ottocento, c’è stato Greyfriars Bobby, un cane di razza Skye terrier divenuto famoso per aver passato quattordici anni della sua vita davanti alla tomba del padrone, John Gray, poliziotto di Edimburgo, fino alla propria morte. Un anno dopo la scomparsa del cane, la filantropa Angela Burdett-Coutts eresse sulla sua tomba, scavata sotto un ponte cittadino a breve distanza dal cimitero, terra consacrata nel quale era inopportuno seppellire un animale, una statua e una fontana per commemorarlo.


Categorie: Storie del cuore

Presentate oggi a Roma “I magnifici sette” e “La scuola adotta un bosco”, iniziative per sensibilizzare i giovani alla tutela e al rispetto degli animali e dell’ambiente naturale.

22/11/2011

Sono stati presentati oggi a Roma due progetti di educazione ambientale  finalizzati a sensibilizzare i giovani e a legarli al proprio territorio attraverso la conoscenza degli animali e dell’ambiente naturale. L’iniziativa, promossa dal Corpo forestale dello Stato e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) per l’anno scolastico 2011-2012 prevede due progetti, “I magnifici sette” e “La scuola adotta un bosco”.
Il progetto “I magnifici sette” mira a realizzare una rete di scuole che approfondiscano lo studio degli animali della foresta e del territorio in cui vivono, attraverso attività di tutela dell’ambiente in collaborazione con la Forestale e il MIUR – Direzione Generale per lo studente.
L’obiettivo è sensibilizzare i giovani sull’importanza della conservazione degli ecosistemi naturali e legarli al proprio territorio, attraverso la conoscenza degli animali del bosco, dal grande orso al più piccolo insetto, con attività all’aria aperta dove è possibile godere di un ambiente sano e ricco di stimoli.
L’iniziativa coinvolge gli istituti scolastici della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado di tutta Italia e le scuole aderenti dovranno individuare sette animali del bosco o di ambienti naturali del proprio territorio di cui “occuparsi”, approfondendo la loro conoscenza, il loro habitat e il loro comportamento. Le scuole dovranno produrre degli elaborati artistici, letterari o di altra natura che rappresentino gli animali di cui si sono occupati e gli interventi di tutela adottati per la protezione delle specie e dovranno essere inviati presso l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Roma del Corpo forestale dello Stato, sede staccata di Castel Fusano.
L’altro progetto “La scuola adotta il bosco” è un’iniziativa di educazione ambientale per far scoprire la ricchezza di vita nel bosco oltre che per educare i giovani ad un corretto rapporto tra Uomo e Natura.
I lavori di entrambi i progetti verranno esposti e i migliori saranno premiati con un soggiorno presso una Riserva Naturale gestita dal Corpo forestale dello Stato a conclusione dell’anno scolastico.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Primo “BauRaduno dei Cani di FaceBook” sabato 26 novembre 2011 presso l’Happy Dog School di Grandate (Como)

22/11/2011

Si terrà a Grandate, al centro di addestramento cinofilo Happy Dog School, il primo “BauRaduno dei Cani di FaceBook” un incontro organizzato dagli stessi cani che sono presenti in internet con un loro profilo facebook.
Sono tanti i proprietari di cani che hanno aperto ai loro beniamini un profilo su quello che è il più visitato dei social network.
Come riporta l’agenzia Adnkronos “Quello dei profili ‘a 4 zampe’ è un fenomeno bizzarro ma in continua espansione, partito dagli Stati Uniti e diffusosi in tutto il mondo. Chi ha aperto su Facebook un profilo per il proprio cane lo gestisce come se fosse veramente l’animale a scrivere, postare messaggi, caricare foto, fare commenti, in un allegro gioco delle parti in cui alle finzioni e alle banalità umane si sostituiscono gli affetti, gli entusiasmi e gli istinti canini”.
Marina Mannino, una delle curatrici dell’evento di Grandate, ha dichiarato all’Adnkronos che non è facile sapere quanti siano i bauprofili presenti su Facebook al momento ma “quel che è certo è che la crescita di questo fenomeno è esponenziale, basti pensare che un cane in media vanta tra i 2.000-3.000 contatti contro il centinaio che solitamente ha il suo padrone”.
I post raccontano la vita di tutti i giorni: capricci, pappe, litigate e passeggiate nel parco. “Detesto lavarmi e mi hanno appena fatto la doccia – ‘scrive’ ad esempio un bassotto di nome Kuru – spero di imbattermi in un verme putrefatto al più presto per rotolarmi per ben benino”.
Promotore dell’evento il cane Orlando, un molossoide una volta un po’ troppo vivace tanto da essersi buscato due schioppettate per aver aggredito delle pecore. Ora Orlando, salvato da una vita in canile dalla sua padrona Anna, è diventato un bravo “ragazzo” ma come tutti i giovani sta sempre al computer a chattare con i suoi amici.
Il “Bauraduno” sarà comunque un’occasione d’incontro insolita e divertente, che unirà cani di ogni tipo, col pedigree e… di fantasia, facendo incontrare persone di tanti posti diversi.

Fonte: Adnkronos


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Mila, a soli cinque anni, è la più giovane militante animalista d’Italia che ha partecipato a una manifestazione per la libertà degli animali dei circhi

22/11/2011

Mila è certamente cresciuta con dei genitori molto sensibili ai problemi dell’ambiente e in particolare degli animali. E’ quindi naturale che con loro abbia partecipato, anche se ha solo cinque anni, alla manifestazione contro la detenzione e lo sfruttamento cui sono sottoposti gli animali nei circhi che si è svolta a Vicenza davanti al Circo di Moira Orfei.
Il presidio, organizzato dal movimento “100% animalisti”, salutava a gran voce con slogan e cori le famigliole di spettatori che uscivano dal tendone del circo dopo aver assistito allo spettacolo o si accingevano a entrare. Nel gruppo dei manifestanti schierati a perorare la causa della liberazione degli animali, anche questa bambina con i genitori che hanno dato il consenso alla diffusione dell’immagine in cui la si vede partecipare alla contestazione tenendo in bella mostra un disegno di una tigre fatto da lei quasi a significare il suo amore speciale per i felini.
La presenza della piccola ha suscitato molta curiosità tanto che le agenzie di stampa ne hanno pubblicato la notizia definendola la più giovane animalista d’Italia.


Categorie: News dal Mondo

La Mc Donald's, paladina dei polli, boicotta fornitore uova perché maltratta i pennuti

22/11/2011

La Mc Donald, tante volte bersaglio di critiche, ha preso una decisione che le farà guadagnare il plauso di molti clienti, animalisti e non.
Due delle più grandi aziende americane, il re degli hamburger Mc Donald’s e il grande magazzinoTarget, hanno deciso di rescindere il contratto con il loro fornitore di uova, la Sparboe Farms che produce oltre 300 milioni di uova l’anno.
A mettere fine al rapporto d’affari la diffusione da parte di un gruppo animalista di un video che ha mostrato a quali maltrattamenti la Sparboe sottoponesse i polli allevati in cinque dei suoi stabilimenti in Iowa, Minnesota e Colorado.
Nel video, come riportato dai media americani, si vedono pulcini maschi soffocati in sacchetti di plastica, altri piccoli cui sono tagliate le punte del becco dai dipendenti.  Tutti i pennuti erano rinchiusi in gabbie tanto piccole da impedire agli animali qualsiasi movimento.
La Mc Donald’s, con un comunicato del vicepresidente per la sostenibilità Bob Langert, ha motivato la chiusura del contratto con la Sparboe Farms sostenendo che anche i polli hanno diritto a ricevere un trattamento “umano” e che il comportamento della Sparboe è inquietante e del tutto inaccettabile. Nessun comunicato dalla Wal-mart, leader americano della grande distribuzione, che sei settimane fa ha ugualmente messo fine al rapporto di fornitura di uova con la medesima azienda.


Categorie: News dal Mondo

Zoo di Napoli, il Sindaco De Magistris risponde all'appello

21/11/2011

“Per quanto riguarda lo Zoo, sensibili alle sollecitazioni che arrivano da tutta Italia per un suo superamento, stiamo lavorando per garantire il diritto alla salute degli animali presso idonee strutture, puntando su una completa riconversione”. Con queste parole il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha risposto all’appello lanciato da Enpa, Lav, Oipa, Lega nazionale per la difesa del cane, Lega italiana difesa animali e sostenuto dalle firme di molti cittadini e numerosi personaggi della cultura e dello spettacolo come Niccolò Ammaniti, Marco Berry, Massimo Bonetti, Lorenzo Jovanotti Cherubini, Licia Colò, Rita Dalla Chiesa, Vivianne Lamarque, Giorgio Panariello, Daniela Poggi, Fulco Pratesi, Mario Tozzi, i 99 Posse, Cristina Nadotti. Il Sindaco ha comunicato di aver stabilito un piano di rilancio con la società Mostra d’Oltremare, proprietaria dei terreni, di cui il Comune è socio di maggioranza. La società infatti avrebbe approvato in assemblea dei soci “una deliberazione con la quale si definisce il piano di rilancio dell’area comprendente lo zoo, l’Edenlandia e l’ex cinodromo (Fuorigrotta)”. L’area e il compito di attrezzarla saranno affidati, si legge in una nota, tramite una gara internazionale per operatori specializzati. “E’ previsto che la gara, i cui contenuti saranno oggetto di definizione in collaborazione con l’ente Mostra d’Oltremare e dunque con il Comune – ha affermato l’assessore comunale al Bilancio e alle società partecipate, Riccardo Realfonzo – sarà pubblicata entro il 31 gennaio e l’aggiudicazione avverrà entro la fine di maggio. I lavori cominceranno subito dopo e quindi nei tempi più rapidi possibili l’area sarà completamente riqualificata”. Le associazioni animaliste continueranno le azioni di pressione affinché non vi siano finte trasformazioni. 


Categorie: News dal Mondo

Danni e minacce per l’edicolante milanese che aveva violentemente preso a calci Edo, bassottino reo di aver sporcato alcuni giornali

21/11/2011

La notizia che un giornalaio aveva ridotto quasi in fin di vita Edo, un bassottino colpevole di essersi accostato all’edicola per i suoi bisogni, ha fatto il giro dei media non solo per la denuncia della proprietaria del cane ma soprattutto per i servizi di Edoardo Stoppa di Striscia la notizia.
I servizi del programma di Canale 5 avevano raccolto la testimonianza della proprietaria di Edo che raccontava con quanta violenza, l’edicolante avesse infierito sul cane strattonandolo poi dal guinzaglio a tal punto da sfilarlo dal collare con il rischio che, spaventato, finisse sotto una macchina. Non contento il giornalaio poi aveva minacciato la signora e come testimonia uno dei video di Stoppa, anche tutti quelli che si sarebbero avvicinati al suo chiosco con i propri cani.
L’edicolante, pur avendo ragione nel pretendere che i proprietari siano attenti a impedire ai loro cani di far pipì sui giornali, ha avuto una reazione di una violenza ingiustificata che ora gli si sta ritorcendo contro.
Questa mattina all’alba il giornalaio, recatosi come ogni giorno ad aprire la sua edicola, ha trovato la saracinesca danneggiata e una scritta di minacce: “Non aiutare gli animali e’ una cosa bestiale. La bestia che deve morire sei tu”. L’edicolante ha denunciato l’episodio alla polizia. E dire che per evitare tutto ciò sarebbe bastato parlarsi civilmente!


Categorie: News dal Mondo

Gli scimpanzé giocano come i bambini. Ricerca italiana ha studiato le similitudini nell’attività ludica dei cuccioli delle due specie

21/11/2011

Vi sarà capitato, magari durante una gita in campagna, di apostrofare i vostri bambini che si arrampicano e si spenzolano dagli alberi con la frase: “Sembrate delle scimmie!”.
Sappiate che questa frase rileva quella che è la realtà perché scimpanzé e bambini hanno un modo di giocare molto simile.
Per entrambi i cuccioli di primati il gioco non è solo un divertimento ma riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo sia degli umani sia delle scimmie.
A convalidare questa tesi, una ricerca italiana pubblicata su “Plos One”, i cui risultati, emersi dall’osservazione del comportamento di un gruppo di giovanissimi scimpanzé, hanno evidenziato quanto il modo di giocare e di evolversi degli scimpanzé sia simile a quello dei bambini. Una similitudine che secondo i ricercatori, potrebbe essere utile per studiare il ruolo del gioco nello sviluppo evolutivo dei bambini.
Lo studio, condotto da Elisabetta Palagi e Giada Cordoni dell’Università’ di Pisa, ha mostrato come il giocare da soli sia tipico nella primissima infanzia degli scimpanzé. Quando gli animali crescono, cominciano a dedicare sempre più tempo a socializzare e a cercare la compagnia dei coetanei con cui sviluppare giochi che si fanno via via più articolati da condividere con compagni selezionati secondo le affinità.
Lo studio delle due ricercatrici di Pisa, supportato da precedenti lavori, ha confermato che il comportamento ludico che accompagna entrambe le specie dalla primissima infanzia alla giovinezza è molto simile sia qualitativamente sia quantitativamente e che entrambi i cuccioli delle due specie usano spesso le medesime espressioni facciali per comunicare e costruire rapporti sociali.
Lo scimpanzé è la più intelligente delle antropomorfe, ed è uno dei parenti più vicini agli esseri umani ma la differenza si evidenzia nello sviluppo.
Uno scienziato americano, Kellog, per confrontare la psicologia di un bambino con un cucciolo di scimpanzé, ha allevato il proprio figlio, dall’età di dieci mesi, insieme a una femmina di scimpanzé che all’inizio dell’esperimento aveva poco più di sette mesi. Entrambi sono stati trattati allo stesso modo, hanno giocato con le stesse cose, sono stati portati a passeggio insieme e messi a letto alla stessa ora.  Ben presto la femmina di scimpanzé si è rilevata molto più precoce del bambino. Rispondeva molto prima a ordini tipo “vieni qua”, “siediti” o a domande tipo “dov’è Donald?”. Inoltre percepiva più facilmente la provenienza dei suoni. Il bambino però l’ha raggiunta, superata e distanziata nelle capacità di apprendimento e di logica in breve tempo. Forse perche nello scimpanzé la crescita è più rapida che nell’uomo, ma la vita è più corta; gli scimpanzé sono infatti vecchi a 30 anni e muoiono verso i 50.

Foto: www.achab50.it


Categorie: Animali e Cultura

Paris Hilton, il cane randagio e il filetto da 80 dollari: quando l’esibizionismo vanifica anche le migliori intenzioni

21/11/2011

Paris Hilton la bella e ricchissima ereditiera americana ha una personalità dalle mille sfaccettature, modella, attrice, imprenditrice e adesso anche paladina degli animali, ma la sua smania di protagonismo riesce a vanificare anche una sua buona azione.
In vacanza a Bali con alcuni amici, la Hilton stava cenando in un raffinato ristorante in riva al mare quando sulla spiaggia ha visto un cagnetto dall’aria triste e soprattutto affamata che fiutava gli appetitosi effluvi provenienti dalla sua tavola. Mossa a compassione, ha chiesto ai cuochi del ristorante di preparare, al modico costo di 80 dollari, un filetto mignon da offrire al cane che ha mostrato di gradire molto.
A testimoniare il suo gesto generoso, Paris ha caricato sul suo profilo la foto che la immortala mentre sfama il cane con un commento: “Ho visto un randagio che stava morendo di fame sulla spiaggia del ristorante. Mi è dispiaciuto così tanto. Allora gli abbiamo ordinato un filetto mignon. Gli è piaciuto tanto!”.
L’episodio ha molto colpito l’ereditiera che ha deciso, dopo una notte insonne per la sorte del cagnetto e di tutti gli altri randagi dell’isola, di impegnarsi per un aiuto concreto. “Sto facendo una ricerca in rete” ha dichiarato “per vedere cosa posso fare per aiutarli” condividendo sul suo profilo un link dell’International Fund for Animal Welfare riguardo a un progetto per aiutare i cani randagi.
Tutte cose ammirevoli, ma forse con quegli 80 dollari a Bali si potevano sfamare cento cani e sbandierare la propria partecipazione alle sofferenze dei randagi quando Tinkerbell, il suo chihuahua, passa la vita in una borsetta vestito come un clown avvilisce le buone intenzioni a livello di puro gossip. Speriamo di sbagliarci


Categorie: News dal Mondo

Gli animali detenuti nello Zoo di Napoli hanno bisogno del tuo sostegno

19/11/2011

L’appello al quale ti chiediamo di aderire è una lettera aperta al Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, affinché si adoperi per la definitiva chiusura dello zoo cittadino.
La situazione degli animali infatti, è sempre più drammatica: già provati dal degrado della struttura, con una crisi nel 2003 che non si tradusse in un migliore trattamento, rimasti reclusi nelle stesse gabbie, oggi c’è chi nonostante il fallimento della società che gestiva lo zoo e la nomina di un Commissario liquidatore, intendono prolungare l’agonia degli animali.

Questo il testo che chiediamo di firmare. Indirizza con il tuo nome e cognome e con le altre considerazioni che vorrai fare sugli zoo, al Sindaco Luigi De Magistris sindaco@comune.napoli.it o scrivimi@demagistris.it e sulle sue pagine Facebook http://www.facebook.com/#!/sindacopernapoli o http://www.facebook.com/demagistrisluigi

 Di seguito il testo della lettera che le associazioni animaliste, tra cui l’Enpa, hanno scritto al Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris:

Gentile Signor Sindaco,
lo zoo di Napoli è un fallimento economico, morale, scientifico.
Lo zoo di Napoli è costato tanto. Agli animali innocenti in termini di condanna all’ergastolo, ai cittadini in termini di spazi negati, alle Amministrazioni pubbliche che in maniera diretta e indiretta hanno speso soldi pubblici per una struttura dannosa per l’etica, per l’educazione, per la conservazione delle specie animali. Lo zoo di Napoli non è riuscito ad avere, in sette anni dall’entrata in vigore dalla legge italiana sugli zoo, la licenza del Ministero dell’Ambiente in attuazione di una direttiva europea.
Lo zoo di Napoli, basta visitarlo, è un insieme di tristezza e degrado tali che è un’onta per l’Amministrazione Comunale che speriamo anche in questo vorrà effettivamente rompere con il passato.
Eppure negli scorsi giorni abbiamo letto, anzi riletto dopo anni, le stesse dichiarazioni fatte nella precedente crisi della struttura nel 2003 e 2004: rilancio, riqualificazione, trasformazione in centro di recupero, fattoria didattica, luogo essenziale per la ricerca veterinaria, animali che stanno benissimo. Si tratta solo di tentativi di preservare interessi economici e di potere che fanno male agli animali e alla città. Quelli che, senza alcuna visita di tecnici indipendenti, dicono che “gli animali non si possono spostare”, volendoli tenere quindi come ostaggio per continuare a calpestare i loro diritti.
Le possibilità di conoscere finalmente davvero la natura non mancano. Le soluzioni per la sistemazione di animali e lavoratori ci sono.
Milano e Torino negli anni passati hanno chiuso i loro zoo. Nessuno ne sente la mancanza, Napoli può e deve farlo.
Gentile Signor Sindaco,
C’è un Commissario Liquidatore per gli aspetti economici della struttura, Lei sia il liquidatore dei diritti negati agli animali. Dica forte e chiaro che Napoli vuole cambiare pagina anche in questo e la Giunta lo dica con una sola voce.

Hanno già aderito: Niccolò Ammaniti (scrittore), Marco Berry (conduttore tv), Licia Colò (conduttrice tv), Marcello D’Orta (scrittore), Rita Dalla Chiesa (conduttrice tv), Kris (dj Radio 105), Vivianne Lamarque (scrittrice per bambini e giornalista Corriere della Sera), Cristina Nadotti (giornalista La Repubblica-blogger Animal Mouse), Giorgio Panariello (attore), Fulco Pratesi (ambientalista), Mario Tozzi (ricercatore CNR e conduttore tv), 99 Posse (gruppo musicale), Carla Rocchi – Presidente ENPA Ente Nazionale Protezione Animali, Gianluca Felicetti – Presidente LAV Lega Anti Vivisezione, Michela Brambilla – Presidente Lega Italiana per la Difesa degli Animali, Laura Rossi – Presidente Lega nazionale per la difesa del Cane, Massimo Comparotto – Presidente OIPA Organizzazione Internazionale Protezione Animali. Sono per la “eliminazione della inumana detenzione di animali negli zoo”, fra gli altri, i Garanti de “La coscienza degli animali”: Maurizio Costanzo (conduttore tv), Vittorio Feltri (giornalista), Elio Fiorucci (stilista), Margherita Hack (astrofisica), don Luigi Lorenzetti (teologo), Dacia Maraini (scrittrice), Susanna Tamaro (scrittrice), Umberto Veronesi (medico oncologo), Franco Zeffirelli (regista), Renato Zero (cantante).


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