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Animali e spettacolo: Ben Hur Live ha debuttato anche se le bighe sono contro il Regolamento comunale Roma

03/10/2011

Lo spettacolo Ben Hur Live è purtroppo approdato in questi giorni alla Nuova Fiera di Roma, nonostante il Regolamento Comunale sulla tutela degli animali.
La LAV aveva presentato nei mesi scorsi una diffida legale per violazione del Regolamento, preoccupata per la nuova possibilità di maltrattamento degli animali e per una esibizione che, riprendendo quanto succedeva secoli fa, avrebbe di fatto esaltato la sopraffazione dei più deboli.
L’associazione, che aveva ottenuto lo stop allo svolgimento dello spettacolo presso il Circo Massimo,  come comunicato dal Vice Capo di gabinetto del Sindaco Alemanno, ha sottolineato che la manifesta violazione del Regolamento comunale sulla tutela degli animali sussiste anche in caso di scelta di un luogo diverso dal Circo Massimo.
Lasciava e lascia perplessi  la sbandierata “protezione degli animali impiegati” sia nelle caratteristiche etologiche di specie che nei singoli individui, espressa sul sito internet della produzione dello spettacolo, ed è risibile l’annuncio di un “accordo con un organismo internazionale per i diritti degli animali” che la produzione “siglerà” in futuro: il primo diritto degli animali è di essere rispettati per le proprie caratteristiche etologiche e di non essere sfruttati.

Fonte: News Cavalli www.lav.it


Categorie: Animali e Cultura

Dedicato a te: Lucky!

03/10/2011

Dedicato a te: Lucky!

Senza pietà il dolore affonda nel mio petto la sua lama rovente e una sofferenza indicibile mi strazia l’anima.
Istintivamente dondolo il mio corpo avanti e indietro per allentare la stretta che  mi toglie il respiro. E’ un movimento involontario! Chissà … forse quel ritmo oscillante che genera la vita si ripete inconsciamente di fronte al tormento di una morte, quasi fosse un viatico per quel soffio vitale, affinché continui in un’altra dimensione.
A tratti mi rassereno pensando che ti ho dato tutto senza lesinare. Tu mi hai regalato la tua vita, io so di averti reso felice. Poi le grandi braccia della tua assenza mi avvolgono in una fitta nebbia che mi impedisce di vederti anche se percepisco la presenza della tua energia.
E’ successo tutto così rapidamente! Il tuo entusiasmo nel vedermi, il folle girotondo, la caduta dal letto e poi i guaiti e i tuoi occhi che mi guardavano imploranti! Ero sconvolta e ti ho soccorso immediatamente e, mentre  sentivo  i tuoi denti serrarsi intorno al mio pollice, ho proseguito a correre ansimante verso l’ambulatorio veterinario …..Poi la fine. Nel giro di mezz’ora era tutto irrimediabilmente finito!
E la mia mente ripete all’infinito le ultime immagini di te. La terribile sequenza di quelle estreme, concitate azioni mi colpisce in pieno volto e grido! Un grido lacerante che subito cerco di soffocare e contenere nel silenzio dell’ anima.
I sedici anni insieme a te sono stati spesso duri a causa del  tuo difficile carattere, ma nel contempo sono stati meravigliosi. Per sedici anni hai respirato il mio respiro, hai confuso il tuo odore con il mio.
Giorno e notte osservavi i miei movimenti in maniera minuziosa fino a non farti sfuggire il più piccolo, impercettibile gesto. Sentivo continuamente i tuoi occhi puntati su di me: due fanali neri in una nuvola bianca! Mi parlavi con il linguaggio dei tuoi sguardi e con i segnali del tuo corpo e io ti rispondevo: “Bello! Bello amore mio, gioia di mamma!” Un giro di parole sempre uguali, ma pronunciate ogni volta con rinnovato amore.
Mi permettevi di farti le carezze solo quando lo decidevi tu! Eppure ero contenta ugualmente. Mi hai morso tante di quelle volte che non me le ricordo più! Nonostante tutto ero felice vicino a te. Sapevo che non eri cattivo, ma solo pauroso e diffidente. Ti ho amato e rispettato. Mi sono presa cura dei tuoi problemi, ti ho protetto, ti ho aiutato nelle difficoltà e nei malanni della tua età avanzata anche se mi rendevi il compito veramente difficile. Non era colpa tua se eri così ombroso! Ti ho accudito con abnegazione, amore e, soprattutto, con immensa gioia, mai controvoglia. E avrei continuato a farlo in eterno, se pure con una certa ansia. Sì, l’ansia di provare il morso dei tuoi denti che facevano davvero male. L’ansia di assistere impotente al tuo declino: negli ultimi cinque mesi avevi avuto un calo vertiginoso. Sempre più spesso ti vedevo disorientato e confuso, notavo l’andatura un po’ affaticata. Non sopportavi più nulla ed era diventato un problema perfino farti tagliare le unghie! Chissà se avevi qualche dolore e non lo potevi dire. Non lo so. Però so che ti adoro, piccoletto mio! Sei sempre quello che vidi per la prima volta con la vertigine di un ricciolo spiovente sulla fronte.  Tu, Lucky, piccolo, grande “essere” che, nelle tempeste della vita, hai voluto tenere sempre uniti la tua mamma e il tuo papà! Che infinito potere conteneva quel corpicino di cinque chili!
Io e papi riuscivamo a prevedere ogni pericolo. Ci eravamo accorti che scivolavi e, non volendo correre il rischio di eventuali fratture, avevamo sistemato un largo tappeto intorno al letto. Purtroppo ci hai costretti a toglierlo: ci vedevi poco e lo percepivi come un ostacolo. Avevi paura di quella cosa nuova, tremavi terrorizzato e, alle nostre rassicurazioni, rispondevi digrignando i denti!
Ah, se solo non avessi avuto quel folle momento di euforia che, per un attimo, ti ha fatto credere di essere ancora agile come un cucciolo!
Piango la tua assenza Lucky perché è devastante e sconfinata. Le ferite dei tuoi morsi, con i punti o senza, sono sempre guarite, ma il tuo cuoricino ora si è arrestato!
Mi consola il fatto di non averti fatto soffrire, non avrei potuto sopportarlo. E penso che quando verrà il mio turno, anche io vorrei andarmene silenziosamente nel sonno con mani delicate e amorose che mi accarezzano. Non so se accadrà, però sono sicura che in quell’istante ti vedrò venirmi incontro correndo con le orecchie al vento e ti stringerò forte tra le braccia mentre tu, invece di mordermi, mi passerai sul viso il musetto umido.
Addio Lucky, che il Signore ti accolga su verdi prati, nella luce di tutte le sue creature!
E ricorda, amore mio, che noi non siamo stati i tuoi padroni, ma siamo stati, siamo e resteremo sempre la tua mamma e il tuo papà!

Dedicato a Lucky Teatini Liani, nato il 12 novembre 1995 e volato in Cielo il 6 settembre 2011. Scritto da Maddalena Liani Teatini
Roma, 11 settembre 2011 


Categorie: Storie del cuore

700 pecore in Piazza Duomo a Milano per raccontare la storia de "L'ultimo pastore"

03/10/2011

Una scena onirica, felliniana, quella offerta sabato mattina, tra le nebbie dell’alba, da un gregge di circa 700 pecore al pascolo in Piazza Duomo a Milano. A guidarle Renato Zucchelli, l’ultimo pastore nomade della Bassa che con il suo gregge, dalle Alpi dove vive in estate, percorre la strada della transumanza giungendo fino a Milano, ma ogni anno industrie e urbanizzazione sempre più gli sbarrano il passo.
Riuscire a raggiungere il cuore di Milano con le sue pecore, un pony e i fidi cani da pastore che lo aiutano nel suo lavoro, è stata per Zucchelli una grande soddisfazione, quasi una rivincita sul cemento che gli ha rubato i pascoli. La vittoria però non si ripeterà. Tutto infatti è stato organizzato per girare l’ultima scena del film di Marco Bonfanti dal titolo “L’ultimo pastore” che è la storia, adattata per il cinema, di Renato Zucchelli, un uomo che negli anni duemila ha scelto di fare il pastore, anzi di essere l’ultimo pastore nomade di Milano.
Renato Zucchelli ora ha 47 anni, ma fin da giovanissimo aveva ben chiaro che il suo destino era con le pecore. Renato non appartiene ad una famiglia di pastori, anzi sfidando il volere dei genitori che per lui volevano un lavoro più sicuro, più al passo con i tempi, ha realizzato il sogno di fare il pastore nomade e anche dopo anni di duro lavoro e tante  difficoltà, è sicuro di aver fatto la scelta giusta e non concepirebbe la sua vita senza questo mestiere antico che lo soddisfa e lo appaga.
Ad accogliere in Piazza Duomo il pastore e il suo gregge, un centinaio di bambini stupefatti e felici davanti a uno spettacolo così diverso dal normale.
Di spettacolo infatti si tratta e  per impiegare animali nelle scene ha dovuto rispettare delle regole. Sono state coinvolte le Asl e garantita la presenza sul set di un veterinario dall’arrivo del gregge, fino al ritorno al pascolo. Le pecore sono state sottoposte a visita veterinaria prima e dopo le riprese e personale sanitario ha controllato che non venissero sottoposte ad alcun tipo di stress. Anche in viaggio hanno goduto di grande confort grazie ai mezzi che le hanno trasportate forniti di aria condizionata con a bordo cibo e quanto necessario per un eventuale primo intervento.


Categorie: Curiosità

Da una settimana avvistata una volpe in cerca di cibo al centro di Roma

03/10/2011

Nell’ultima settimana una bella volpe è stata avvistata più volte aggirarsi di notte per cercare cibo nei giardini di Via dei Colli Portuensi, un quartiere centrale di Roma molto antropizzato ma non lontano da parchi e zone verdi da cui probabilmente l’animale proviene.
A confermare la presenza della volpe anche Marco Giudici, consigliere del XVI Municipio di Roma che in una nota ha dichiarato: “Una volpe bruna di circa mezzo metro è stata avvistata nel quartiere Colli Portuensi mentre si aggirava nei pressi del giardino di piazza Merolli per cercare del cibo. L’episodio si sta ripetendo da piu’ di una settimana, quasi tutte le sere verso le 23. Il mammifero sembra provenire da via del Casaletto, quindi dalla vicina riserva naturale della Valle dei Casali e farebbe visita alla piazza affrontando il pericolo delle numerose strade che collegano piazza Merolli con la riserva. Inoltre, dopo qualche vano tentativo di catturare i gatti della zona, non trovando niente di cui cibarsi, inizia a frugare nell’immondizia per poi allontanarsi”.
Il consigliere Giudici ha voluto anche rassicurare gli abitanti del suo Minucipio: “Fonti veterinarie mi hanno riferito che la situazione non comporta pericoli di contagio di malattie, perche’ solo nelle regioni del nord-est sono stati registrati casi di volpi malate di rabbia silvestre e il raggio di spostamento annuo di una volpe e’ di circa 70 km. Rivolgo tuttavia un appello all’ente RomaNatura affinche’ individui la via di fuga della volpe e si adoperi per chiuderla, per confinare il mammifero nel proprio habitat naturale, lontano dai pericoli della citta’. La presenza di questi animali selvatici, conferma che la riserva naturale compresa nel nostro territorio rappresenta una risorsa per tutta Roma”. Le volpi, comunque, quando decidono di andare nei centri urbani a cercare cibo sembrano preferire le città d’arte come quella che nel giugno scorso scelse di fare la spesa in un supermercato di Firenze.

Foto: http://urladalsilenzio.wordpress.com


Categorie: News dal Mondo

Moby Dick è tornata e nuota a largo delle coste australiane

03/10/2011

Incontrare una balena deve essere un’emozione grande come la sua mole, ma per chi ha letto e amato il romanzo di Herman Melville “Moby Dick, la balena bianca” trovarsi di fronte a un cetaceo bianco è un sogno che diventa realtà, uno degli spettacoli più belli che la natura possa offrirci. E’ quanto accaduto alla famiglia Fewings che a bordo della propria barca percorreva un tratto della Grande barrriera corallina nei pressi di Whitsunday Island, in Australia, quando un piccolo cetaceo di poche settimane, ma già con la ragguardevole lunghezza di circa quattro metri, si è avvicinato all’imbarcazione esibendosi in una serie di evoluzioni. Il capofamiglia, Wayne, incredulo ha voluto fermare quei momenti in una serie di scatti fotografici quasi a temere che fosse solo un sogno. Il cucciolo ha più volte girato intorno alla barca incuriosito e senza mostrare alcuna paura.
Le balene bianche sono in realtà molto rare e i signori Fewings hanno segnalato l’accaduto ai ricercatori della Great Barnier Reef che hanno classificato il cucciolo come un esemplare normale nato da due genitori bianchi o scuri senza escludere però, anzi sperando, che possa essere figlio del famoso cetaceo albino Migaloo.
Migaloo, nome della cultura aborigena, è una balena albina molto nota nella zona avvistata per la prima volta in Australia nel 1991 mentre l’utimo avvistamento è del 10 agosto scorso a 6 miglia di Pipon Island, nel nord di Queensland come dichiarato dal Centro di Ricerca della Balena Bianca.
Per sapere se il giovane cetaceo sia un figlio o un familiare di Migaloo si dovrebbero comparare i test genetici dei due esemplari. Per ora l’importante è che le due balene continuino a nuotare fiduciose e protette nei mari australiani.

Foto: http://attualita.tuttogratis.it


Categorie: News dal Mondo

1 e 2 ottobre 2011 torna la Giornata degli Animali Enpa. Aiutateci a curarli piu’ tempestivamente con un sms al 45501 dal 15 settembre al 10 ottobre 2011

01/10/2011

L’Ente Nazionale Protezione Animali Onlus – è la più grande associazione italiana di tutela animali presente sul territorio con oltre 150 sezioni e più di 4.000 volontari operativi. Si interessa di ogni specie animale, promuovendone la tutela e la salvaguardia in base alle normative vigenti, proponendo interventi legislativi per la loro protezione ed operando in prima persona con strutture di soccorso ed accoglienza di animali randagi, selvatici o abbandonati. La prevenzione dell’abbandono attraverso l’identificazione, la sterilizzazione e il supporto a strutture che ospitano gli animali quando se ne pone la necessità è fra gli obbiettivi primari, insieme alla repressione del maltrattamento degli animali, anche attraverso l’ausilio delle Guardie Zoofile Enpa.
La Giornata degli Animali (GdA) è ormai da oltre un decennio l’appuntamento annuale più importante: vede ENPA presente nelle giornate del 1 e 2 ottobre in più di 200 piazze italiane, promuovendo ogni anno un’iniziativa di sviluppo. Nel 2011 la scelta è caduta su un argomento di particolare attualità: la creazione di nuovi ambulatori veterinari di primo soccorso per consentire ai volontari dell’Enpa di curare e assistere più tempestivamente gli animali bisognosi. Sancito dalle Leggi e dalle recenti norme introdotte sul Codice della Strada, esso si trova di fatto ancora affidato alla buona volontà e disponibilità del volontariato.
ENPA, pur stimolando il legislatore a fare la sua indispensabile parte (sono già state raccolte quasi 100.000 firme per l’istituzione di un 118 veterinario a livello nazionale), dispone già di alcune strutture di soccorso e con la GdA 2011 si pone l’obbiettivo di potenziarle e crearne di nuove, anche attraverso unità mobili. Dal 15 settembre al 10 ottobre, con un SMS al 45501 è possibile donare a Enpa 2 euro da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobile e COOPVoce. Chiamando da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb si donano 2 o 5 euro; 2 euro da rete fissa TeleTu. Presso i banchetti si potrà trovare l’originale e simpatico ciondolo ‘insieme per sempre’ simbolo della Giornata e l’anteprima del coloratissimo calendario Enpa 2012; in concomitanza con la Gda verrà lanciato il libro di Edoardo Stoppa ‘Per fortuna che ci sei’ edito da Mondadori a sostegno di Enpa.
Per conoscere le piazze della Gda: www.enpa.it oppure www.comunicazionesviluppoenpa.org. 


Categorie: News dal Mondo

E’ bastato un colpo di fucile per far cadere una stella: è stata uccisa Hope, l’orsa star di fecebook con 130mila fans in rete

01/10/2011

Mentre nasceva, nelle foreste del Minnesota, era il gennaio 2010, le webcam erano già lì per immortalare i suoi primi vagiti e trasmetterli on line facendo nascere un vero popolo di Hope che ha continuato a seguire su internet la sua crescita alla scoperta del mondo dedicando a lei e alla sua mamma Lily, una pagina facebook cliccata la 130mila fans. Tanta pubblicità alla nascità e alle avventure di questa giovane orsa americana, divenuta una stella del web, secondo i ricercatori doveva servire “per rendere la specie più simpatica e favorirne la protezione. Invece tutto questo non è bastato. Non è bastato il suo nome portafortuna Hope, cioè speranza, non è bastata la partecipazione della cucciola al documentario della Bbc “The Bear Family & Me” come protagonista per farla riconoscere ad un cacciatore che l’ha incontrata, mentre, non troppo lontana dalla sua tana, passeggiava nei boschi.
I ricercatori della North American Bear Center di Ely  che seguivano gli spostamenti di Hope grazie ad un collare Gps l’avevano vista l’ultima volta il 14 settembre poi non erano più riusciti a localizzarla. L’orsa dovrebbe aver perso il collare elettronico e spostandosi senza controllo, essere finita nella stazione esca del cacciatore che puntato il fucile, ha sparato.
La morte di Hope è stata accolta con dolore e sconforto da tutti i suoi fans in particolar modo dai ricercatori per cui era quasi “una di famiglia” e sono proprio loro che sulla pagina facebook di Hope hanno scritto: “Sappiamo chi è il cacciatore, non avrebbe mai aperto il fuoco contro un orso dotato di collare radio e soprattutto non ha ucciso Hope volontariamente”.
Questo non cancella l’indignazione di chi ama questi meravigliosi abitanti dei boschi minacciati, solo nel Minnesota, da 9.000 cacciatori che lo scorso anno hanno ucciso 2.600 esemplari dei 19.000 presenti, scegliendo quelli più giovani dalle carni più tenere.

Foto: www.style.it


Categorie: News dal Mondo