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Anche i cani scendono in piazza con i loro proprietari “indignatos” per la crisi economica

31/10/2011

La protesta contro la crisi mondiale dell’economia ha preso tanti nomi, dagli indignados spagnoli a occupy wall street dei ragazzi americani che si sono accampati in quello che è stato immediatamente rinominato come Liberty Park. L’unica costante è il fatto che i cani siano vicini ai loro padroni nella protesta.
Non c’è differenza di latitudine in questo, a Boston come a New York, ovunque gli amici a quattro zampe vengono coinvolti o semplicemente continuano nella loro funzione di buona compagnia. Le pagine Facebook dei vari movimenti di protesta traboccano di fotografie di cani.
Il movimento di occupy wall street ha attirato l’attenzione dei media per diverse ragioni, non sempre inerenti alla protesta in se, ma i cani sanno esprimere un attaccamento disinteressato che va oltre ogni speculazione e per questo più veritiero ed in linea con gli ideali del movimento di occypy wall street e tutti gli altri simili sparsi per il mondo.
A dire il vero, qui in Italia, i cani un motivo personale per esserecani-indignati “indignados” con le misure economiche assunte contro la crisi lo hanno. Il nostro sistema tributario ha deciso di applicare alla salute degli animali l’aliquota massima dei beni voluttuari e di lusso. Non è etico, prima ancora di essere esoso. Per fortuna c’è chi non la pensa così, il Sottosegretario con delega alla veterinaria, Francesca Martini, ha dichiarato che questo livello di pressione fiscale sugli animali è “indecente” e che i pazienti animali meritano la stessa agevolazione fiscale riconosciuta al paziente umano. 

Fonte: nanopress


Categorie: Curiosità

Cip, il cane eroe che ha trovato e salvato un ragazzo rimasto cento ore sotto le macerie del terremoto in Turchia

31/10/2011

Cip non è solo un bellissimo pastore tedesco di cinque anni ma un vero eroe che non si è risparmiato per salvare tante vite umane annusando e scavando sotto le macerie lasciate dal recente violentissimo terremoto in Turchia.
Tante persone ferite e intrappolate sotto gli edifici crollati sono state portate in salvo grazie a lui, tra queste Imdat Padak, il ragazzo di 18 anni che è stato ritrovato sotto le macerie di un palazzo, ancora vivo, a oltre 100 ore dal sisma. Cip non solo si è accorto che sotto quelle rovine c’era una persona ancora viva ma ha letteralmente scavato un tunnel perché i soccorritori potessero arrivare fino al giovane. Ora però dovrà stare un po’ a riposo perché mentre scavava è stato colpito da alcune pietre ad una zampa, ma Cip è forte e presto sarà di nuovo in grado di tornare, se sarà necessario, a salvare altre vite umane.
Cip non è un’eccezione, sono tanti i cani che con il loro intervento si rivelano fondamentali nelle operazioni di soccorso che seguono alle catastrofi ambientali. Il loro generoso coraggio unito a un fiuto eccezionale sono determinanti per limitare il numero di vittime sotto le macerie.

Foto: AP/LaPresse


Categorie: News dal Mondo

Tempi duri per gli evasori, al valico Brogeda-Ponte Chiasso c’è un agente veramente speciale: Zed il 'cash-dog' della Guardia di Finanza

31/10/2011

Un coppia di italiani si accingeva a passare la dogana tra la Svizzera e l’Italia, al valico autostradale di Brogeda, con un bel gruzzolo di euro nascosti nell’abbigliamento della signora. Alla fatidica domanda “Nulla da dichiarare?” con un sorriso avevano risposto “nulla”, convinti di farla franca, ma non avevano fatto i conti con un agente molto speciale: Zeb, un cucciolone di labrador di un anno, arruolato nella Guardia di Finanza di Ponte Chiasso con il ruolo di “cash-dog”, cane fiuta soldi. Zed ha veramente un fiuto infallibile, infatti appena si è trovato di fronte alla signora ha cominciato ad abbaiare mettendo in allerta i suoi colleghi finanzieri. A quel punto la donna non ha potuto far altro che ammettere di aver nascosto nelle scarpe e nel reggiseno banconote per una valore complessivo di 65mila euro. Il denaro, scoperto grazie al fiuto del cane, era stato appena prelevato da una banca in Svizzera come evidenziato sulla ricevuta rinvenuta insieme alle banconote. Per il tentato illecito la signora ha dovuto pagare 2.775 euro pari al 5% del denaro contante non dichiarato eccedente la franchigia di 10mila euro.
I labrador sono spesso al fianco della Guardia di Finanza perché, sebbene equilibrati e di carattere docile, grazie al loro fiuto eccezionale si prestano ad essere impiegati in diversi campi: dalla ricerca di dispersi sotto le macerie o la neve, perfetti come guide per persone non vedenti e la pet-therapy. Sono preziosi nelle operazioni antidroga e nell’individuare, nonostante gli stratagemmi messi in atto dagli evasori, le banconote nascoste negli chassis delle auto, nelle valige dal doppio fondo e nella biancheria come ha saputo fare Zed. 


Categorie: News dal Mondo

Alluvione in Lunigiana. Distrutto il canile di Mulazzo, interviene l’Enpa: soccorsi per 26 cani

31/10/2011

Dodici morti accertati, tra cui otto cuccioli. E’ questo il primissimo bilancio dei cani che hanno perso la vita a seguito dell’inondazione del canile comprensoriale di Mulazzo (Massa Carrara) in Lunigiana, dove erano ospitati circa 200 animali. Tuttavia, il numero delle vittime sembra destinato ad aumentare nelle prossime ore, quando gli operatori avranno rimosso il fango e i manufatti crollati. Alcuni cani, i più fortunati, sono riusciti a scappare (e in parte sono già stati recuperati), altri però sono morti, annegati o travolti dai crolli. Lo rendono noto i volontari della Protezione Animali che sono finalmente riusciti a raggiungere Mulazzo per prestare soccorso ai cani «La situazione è veramente drammatica – racconta la volontaria Rossella Ghelardini -. Il canile si trova in pendenza a ridosso di un fiume, che, quando è esondato, ha invaso l’intera struttura con una violenza inimmaginabile. I sassi, gli alberi, e i detriti trascinati dall’acqua hanno infatti creato una piccola diga naturale che ha aumentato in modo esponenziale la violenza dell’inondazione. Al momento nei box c’è uno strato di fango di circa 20 centimetri.» Nella sola giornata di oggi la Protezione Animali ha preso in carico 12 cani, trasportati a Pistoia e affidati alle cure della locale Sezione Enpa. Altri 10 dovrebbero essere trasferiti domani da Mulazzo per essere ricollocati in parte nella struttura Enpa di San Giovanni Valdarno (Arezzo), in parte in una di Prato gestita da un’associazione locale. Anche la Protezione Animali di Arezzo, dove sono previsti altri 10 arrivi, ha dato la sua disponibilità ad accogliere i “quattrozampe sopravvissuti”. In partenza per la Lunigiana anche le Guardie Zoofile dell’Enpa di Firenze che si sono offerte di prestare il loro aiuto per la rimozione del fango e dei detriti. «Quella che abbiamo vissuto in questi giorni – commenta Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa – è una tragedia di proporzioni immani. Sono profondamente vicina a tutte le persone colpite da questa catastrofe. Ma non posso non pensare anche agli animali che hanno condiviso con noi un evento così doloroso. Alle istituzioni chiedo di non dimenticarsi di loro.»


Categorie: News dal Mondo

Halloween 2011 sarà "La notte dei gatti viventi". Al Teatro Vascello di Roma, questa sera andrà in scena un divertente spettacolo per aiutare i gatti della Colonia Felina di Largo Argentina

31/10/2011

Tutto è nato dall’idea di un veterinario di Trastevere, Stefano Baldi, uno di quelli che si prestano senza pretese per togliere dalla strada gli animali. Al centro di Roma, i gatti vengono raccolti soprattutto nella storica Colonia Felina di Largo Argentina, una struttura volontaria, ma a rischio di sfratto, che deve la sua sopravvivenza al libero contributo dei cittadini e, appunto, dei veterinari.
L’idea di inventare uno show per raccogliere un po’ di quei contributi è piaciuta subito a Manuela Kustermann, titolare del Teatro Vascello di Monteverde, luogo importante dello spettacolo romano, che ha messo a disposizione la sua sala e una data molto significativa: la Notte di Halloween.
Quella notte di sorpresa e mistero, a nome dei gatti che cercano casa e famiglia, uno straordinario gruppo di artisti metterà in scena il suo talento collettivo in una sorta d’improvvisazione solidale, tra un concerto e un recital, con tanti testi, classici e no, checon i gatti hanno ha che fare anche solo di traverso, o per caso. Senza leziosità.
Dal blues e il tango al sinistro Gatto Nero di Edgar Allan Poe, dalle odi di Neruda e Szymborska a Carroll, Benni e Lovecraft, siamo sicuri che anche tutti gli autori coinvolti saranno molto felici di aver contribuito a salvare i baffi di qualche felino sfortunato, in cerca di una società e di una Capitale più civili con gli animali.
Un misterioso happening di Stefano Baldi & Paolo Cingolani, con la partecipazione di: Stefano Disegni e la sua band, Enrico Di Troia & Paolo Rainaldi, Domenico Saverni, Gaia Riposati, Massimo Di Leo, Milena Vukotich, Patrizia Zappa Mulas, Franca Valeri, Miguel Menendez e il Ballet TangoSur … (altri nomi in arrivo).Presenta: Maurizio Lombardi

Lunedì 31 ottobre 2011 h 21:00 Teatro Vascello –
Roma via Giacinto Carini 78 – 06 5881021 / 06 5898031
http://teatrovascello.it/
botteghino@teatrovascello.it

Biglietto: 20€ – incasso devoluto alla Colonia Felina di Largo Argentina –www.gattidiroma.com

VEDI LOCANDINA


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Andrea Roncato, tra humour, nostalgia e animali, la vita di un artista di successo

30/10/2011

A venirmi incontro, quando si apre il cancello, è un “giovanotto” in jeans e capellino all’americana, attraversa il giardino della sua casa con le falcate delle sue lunghe gambe, seguito da un bel gruppetto di cani grandi e piccoli. Quando manca poco a stringerci la mano riconosco il sorriso ironico e lo sguardo sornione di Andrea Roncato, lo showman di successo che ci regalato tanti momenti di allegria. 

Andrea, quanti cani! Hai sempre avuto e amato gli animali?
In un certo senso sì, quando ero bambino, passavo molto tempo a casa dei miei nonni che vivevano in una cascina in campagna, vicino a Bologna, dalle parti di San Lazzaro. Lì gli animali erano una parte della famiglia, c’erano cani, gatti, galline conigli, mucche, praticamente i miei compagni di giochi. Forse, anche adesso, il mio amore per gli animali è legato ai ricordi dell’infanzia, quando con i nonni, i vicini e tutti gli animali ci si ritrovava nella stalla a chiacchierare e raccontare. Il calore di una stalla è qualcosa di magico che nessuna stufa può regalare, è un abbraccio caldo e carico di odori di casa, di serenità. Ci si sente tutti uniti in un mondo magico di uomini e animali.

Allora la scelta di vivere in campagna è un po’ per ritrovare quell’atmosfera, dove continuare a vivere con gli animali e dove loro potessero vivere bene?
Ho cercato un posto dove ritrovare la rasserenante condizioneandrea_sul_divano_con_cocker_chiuaua_e_nero_320x200 psicologica del passato ma soprattutto uno spazio dove i miei animali potessero essere felici perché loro sono tra gli affetti più importanti della mia vita. Gli animali ti danno un amore incondizionato. Mi hanno dato la forza di superare i momenti difficili nella vita, se non ci fossero stati loro, se non mi avessero fatto sentire quanto sono importante per loro non so che cosa sarebbe potuto accadere. Ora sono la mia forza, quando ho un problema, mi siedo in mezzo a loro e piano, piano la soluzione la trovo.

Entrando ti ho visto circondato dai cani, parlaci un po’ di loro. Quanti sono? Come sono arrivati a casa tua?
Ma io non ho mica solo cani! Tu non li hai visti, ma qui ci sono anche due scoiattoli cui do da mangiare, il cincillà Cin, il coniglio Nerone, nero con un ciuffo nerone_coniglio_320x200di pelo in testa e poi le galline, sporcano un po’ ma sono bellissime! Certo i cani sono il gruppo più numeroso, sono cinque. Lupo è un incrocio di canelupo, l’avevo visto trotterellare sulla via Cassia poi, inspiegabilmente, l’ho ritrovato davanti al mio cancello, ma appena mi sono avvicinato è scappato, questo per due o tre volte e quando non credevo più di rivederlo, una sera tornando a casa sul tardi, l’ho ritrovato di nuovo davanti al mio cancello, da allora siamo insieme. C’è Elsa, un pastore belga e Kevin un cocker nero gran saltatore e poi i piccoli, Rambo e Katia, due chihuahua che mi sono fatto anche tatuare sul braccio. Pensa, il mio primo chihuahua me l’ha regalato Carmen Russo che adora questa razza. Mi piacciono molto anche i cavalli, ho tre quarter horse: Josè, suo figlio Joli e Miky. Qui non c’è abbastanza spazio per loro, stanno in un maneggio, dove hanno stalle confortevoli e grandi spazi per correre e posso stare con loro quando voglio perché la pensione non è lontana da qui. Poi diciamo che ho delle “adozioni a distanza” da una signora pensionata che aiuto a prendersi cura di cani abbandonati.

La tua è una vita intensa, il tuo lavoro è fatto di tanti impegni, riesci a trovare il tempo di occuparti dei tuoi animali, di coccolarli, di giocare insieme?
Certo, quando sto in casa, che è una delle cose che mi piace di più, sto sempre insieme a loro, vivono vicino a me, li coccolo e loro coccolano me. C’è un’intesa perfetta, senza parole. Quando devo allontanarmi per lavoro, c’è “tata Vittoria” una deliziosa signora rumena di cui mi fido e che li ama e li cura forse meglio di quanto so fare io.elsa_con_cappello_320x200

Tutti conoscono Andrea Roncato attore, ma tu sei anche un poeta, uno scrittore. Due versi della tua poesia “Dedicata a un cane”gli occhi di un cane comprato per gioco e usato come un gioco. Occhi che cercano ancora quel padrone che non c’è mai stato e chiedono ancora quella carezza che non gli ho mai dato…’  fanno pensare che il tuo amore per i cani non è sempre stato così profondo e responsabile, è così?
roncato1-1_320x200La poesia, parte dell’omonimo volume che raccoglie momenti e incontri della mia vita è dedicata ad un Akita Inu, un cane che ho avuto quando stavo a Milano. Allora ero sempre in giro, vedevo tanta gente, ero stanco e per lui restava poco tempo, non avevo ancora capito quanto avesse bisogno di me, del mio affetto e quanto amore poteva darmi. Non ripeterei più un simile errore. Avere i miei cani vicino mi da forza, riesco a realizzare i miei progetti non per la fortuna ma perché loro, i cani, mi fanno sentire che sono uno che può farcela.

Anche l’altra poesia “Ti avrei voluto” scritta per un figlio che non hai voluto e di cui ora senti la mancanza, a un certo punto recita ‘ti avrei voluto dolce con i cani per poterli accarezzare’. Quanto conta l’educazione, l’esempio in famiglia perché i giovani, troppo spesso protagonisti di maltrattamenti di animali, crescano nel rispetto di questi esseri che soffrono e amano come noi?
Conta moltissimo, i genitori sono responsabili delle azioni che faranno i loro figli, devono crescerli nel rispetto di chi è più debole, bambini, anziani elupo_320x200 animali. Non bisogna mai regalare un cucciolo a un bambino. Il cane deve essere in grado di difendersi dal soffocante affetto di chi è piccolo e lo considera ancora solo un peluche.

Pensi che dare il proprio amore a un animale, dedicargli il nostro tempo, spendere per lui, sia ingiusto nei confronti delle persone che hanno bisogno?
Assolutamente no, occuparsi del benessere degli animali non vieta di essere attenti ai bisogni di tutte le categorie più deboli come i bambini e gli anziani bisognosi. Certo è che chi ama gli animali è più pronto a riconoscere una situazione di disagio, una richiesta d’aiuto.

Andrea, tu sei stato testimonial di campagne animaliste come altri personaggi famosi, i media si occupano sempre più spesso di animali, pensi che tutto questo abbia contribuito a migliorare la sensibilità della nostra società verso il rispetto e il riconoscimento degli animali come esseri senzienti?
Si certo, ci sono sempre più famiglie o single che hanno per amico un cane, un gatto o un qualsiasi altro animale domestico. Purtroppo avvengono ancora, tutti i giorni, episodi di crudeltà verso gli animali ma l’indignazione e la condanna della gente è unanime e maggiore rispetto al passato. Bisogna continuare su questa strada senza mai abbassare la guardia.

Nel tuo lavoro, cinema, tv, teatro, cabaret hai mai lavorato con gli animali? Come ti sei trovato?
Ho condotto le prime due edizioni di “Sabato al Circo”, un varietà realizzato in un vero e proprio tendone di un circo, stavo in mezzo a pantere, tigri ed elefanti. Naturalmente il circo non è la dimensione giusta per gli animali selvatici che hanno bisogno di libertà, di una natura che gli dia gli spazi congeniali alla loro razza ma, detto questo e sottolineando che un animale in gabbia soffre sempre, non ho visto maltrattamenti, forse perché il circo era di quelli famosi e quindi con le possibilità per mantenere e curare gli animali. Nei piccoli circhi dove non c’è da mangiare miki_cavallo_320x200neppure per gli uomini la situazione è ben diversa. A “Sabato al Circo” ho cominciato a conoscere e amare i cavalli e presi il mio primo destriero, Marlon. Quello che proprio non mi trova d’accordo sono gli animali nei programmi televisivi, è una violenza, come nel cinema: tenere gli animali in un ambiente sconosciuto, vincolati ai tempi di scena è complicato per gli addestratori e stressante per loro. Non parliamo quando sono usati in quegli show che propongono prove di coraggio, sono usati come oggetti da spettacolo.

C’è tra i tuoi animali uno di loro particolare cui sei un po’ più legato o che ti segue in tournée?
No, per me sono tutti uguali, solo che Rambo e Katia, i due chihuahua, sono i più portabili e tranquilli. Lupo per esempio, grande e grosso com’è, ha paura diKATIA__320x200 tutto. Basta un tuono e subito s’infila sotto le coperte con me. Sarebbe una cattiveria portarlo in viaggio.

In questi giorni sei presente al Festival del Film di Roma con la pellicola di Pupi Avati “Il grande cuore delle ragazze”, ma nei tuoi progetti di lavoro futuri c’è qualcosa che comprende gli animali?
Sì, ho scritto la sceneggiatura di un film in cui credo molto: “L’uomo dei cani”.  E’ la storia di un avvocato cui viene affidato il cane dell’ex moglie. Lui è un uomo che odia gli animali, ma poi questo cane lo conquisterà e dovrà ricredersi. Comincerà a raccogliere e salvare i randagi di strada e a vivere felice con loro fino a quando si trova a essere bersaglio di malavistosi che vogliono ucciderlo. E’ una storia molto lunga e piena di colpi di scena, perfetta per farne una fiction in due puntate.

Se fossi un animale, quale saresti o vorresti essere?
Un orso, è un animale bello e forte e il suo aspetto simpatico ci fa dimenticare che per difendere i suoi piccoli e se stesso sa essere anche molto feroce. Una volta, allo zoo, stavo davanti al recinto degli orsi e ho assistito a una scena commovente. Era il momento del pasto e gli orsi per arrivare al cibo dovevano attraversare un ponticello. Nel gruppo c’era una vecchia orsa, un po’ malferma sulle gambe, beh, i più giovani le sono stati vicini e l’hanno sostenuta per aiutarla a passare il ponte. Veramente incredibile! Come faremmo noi con una signora anziana.

Grazie Andrea, è stato veramente piacevole parlare con te. I nostri lettori scopriranno dei lati della tua personalità che, come me, sicuramente non conoscevano.  Se gli animali ti hanno dato la serenità certo a loro tu dai tanto amore.

Foto:
dall’alto verso il basso una bella immagine di Andrea Roncato; 
da dx Elsa, Andrea, Rambo e Kevin;
Nerone il coniglio;
Elsa versione cow-girl;
La copertina del libro “Ti avrei voluto”
Lupo;
il cavallo Miky e infine Katia. 

Di seguito i testi delle due poesie di Andrea Roncato citate nell’intervista:

“Dedicata a un cane”
Se un giorno tu te neandrai non chiudere la porta e non salutarmi quando te ne andrai,
così io penserò che sei uscita un attimo e che ritornerai…
Ci sono persone come meteore:
ne vediamo la luce, ne sentiamo il calore,
poi se ne vanno lasciandoci una piccola bruciatura nel cuore…
Spesso ci appaiono fra i pensieri occhi che conosciamo bene,
occhi di persone care,
di vecchi amici, di amori perduti,
di chi se n’è andato prima che avessimo il tempo di farci perdonare qualcosa.
Fra tutti questi occhi ci sono anche gli occhi di un cane comprato per gioco ed usato come un gioco.
Occhi che cercano ancora quel padrone che non c’è mai stato e chiedono ancora quella carezza che non gli ho mai dato…

“Ti avrei voluto”
Ti avrei voluto piccolo per poterti abbracciare,
ti avrei voluto grande per potermi appoggiare,
ti avrei voluto d’inverno dietro a una finestra a guardare la neve che comincia a cadere,
ti avrei voluto con la pioggia di un temporale sotto le coperte in silenzio per sentirne il rumore,
ti avrei voluto dolce con i cani per poterli accarezzare e tenero coi vecchi per poterli amare,
ti avrei voluto cantare una canzone, farti addormentare e riprendere il sogno che ti aveva fatto svegliare,
ti avrei voluto di fianco a camminare tutti e due in silenzio cercando di capire quello che l’altro ha dentro e che non riesce a dire.
Ti avrei voluto il giorno che dovevi partire, per il piacere di vederti ritornare, ti avrei voluto il giorno che me ne dovrò andare, ti avrei voluto volere, ma quella volta non ti ho voluto.

 


Categorie: Curiosità

Perché anche Fido e Miao possano esserti vicini nel giorno del tuo matrimonio arriva il “wedding dog sitter”

28/10/2011

Il giorno del matrimonio forse non per tutti è il più bello della vita, ma sicuramente per affrontarlo si vuole avere accanto chi ci è più caro e più amiamo. E se tra questi ci sono i nostri amici a quattro zampe come si fa? Non potremo certo occuparcene mentre giuriamo eterno amore al nostro partner o durante il ricevimento nuziale, quando di tavolo in tavolo saluteremo parenti e amici, con il rischio che il gatto si impigli nel velo o il nostro caro cagnolino addenti i polpacci di qualche ospite? Niente paura, anche in Italia è arrivata dagli Stati Uniti, dove ormai furoreggia da tempo, la figura del wedding dog sitter, la persona che ci permetterà di godere della compagnia dei nostri animali ma senza alcuna preoccupazione.
Sarà lui che durante la cerimonia e il ricevimento si prenderà cura dei nostri quattro zampe, li terrà tranquilli, penserà al cibo stando ben attento a fargli fare una “passeggiatina” al momento dei bisogni per poi riunirli alla famiglia al momento delle foto con gli sposi.
E’ per questo che nasce la figura del wedding dog sitter, ovvero colui che si prenderà cura del vostro cane durante tutti i festeggiamenti.
Non sono poche le coppie di sposi che desiderano avere vicino il loro amico peloso anche il giorno delle nozze e se c’è qualcuno che risolve gli eventuali problemi tanto meglio.
Su internet sono disponibili diverse agenzie che offrono  un servizio completo di wedding dog sitter, dalla tolettatura agli abiti da cerimonia per una giornata che sarà veramente speciale.
Nel servizio è previsto un incontro tra dog sitter e animale prima del giorno fatidico e a richiesta il wedding dog sitter, nel giorno delle nozze, preleverà e riporterà a casa questi speciali invitati. 


Categorie: Curiosità

Concorso “Design against Fur” si può scegliere on line, fino al 30 ottobre, il manifesto contro le sofferenze inflitte agli animali

28/10/2011

Si sono già espressi contro gli allevamenti di animali “da pelliccia”, ma ora attendono il responso del popolo del web per aggiudicarsi il premio People’s Choice Award: scade infatti il 30 ottobre la votazione online (http://www.infurmation.com/daf/2011/votedaf11.php) per i finalisti della 9° edizione del Concorso Internazionale Design Against Fur, organizzato ogni anno in quattro grandi aree – Europa-Internazionale, Cina, Russia, Irlanda – per la realizzazione di manifesti contro le gravi sofferenze inflitte agli animali per la produzione di pellicce.
Il pubblico online potrà scegliere, entro il 30 ottobre, la creazione migliore e consentire ad uno studente, fra i primi classificati per ogni area geografica in cui si è svolto il concorso, di vincere il premio finale di 500,00 dollari.
Il tema di quest’anno ha riguardato gli allevamenti di animali “da pelliccia”, vere e proprie industrie dove vengono allevati milioni di animali utilizzati per realizzare pellicce e guarnire abiti e accessori vari (dai colli dei giacconi, ai guanti, calzature, borse e altri accessori). L’85% della produzione mondiale di pellicce, deriva da animali appositamente allevati in allevamenti intensivi e dislocati prevalentemente in Europa (che detiene circa il 60% della produzione mondiale di pelli), ma anche in Cina (25% della produzione mondiale), Stati Uniti (poco più del 5%), Canada (4%), Russia (3%) e altri Paesi. Un business basato sulle sofferenze di almeno 70 milioni di animali ogni anno.
“Anche quest’anno molti studenti di ogni parte del mondo hanno espresso laLogoDAAF_2011_590_320x200 propria contrarietà verso questa produzione che infligge sofferenze e morte a milioni di animali – dichiara Simone Pavesi, responsabile LAV Campagne anti-Pellicce e coordinatore in Italia del DAF – Con la loro creatività hanno saputo evidenziare le criticità insite nell’allevamento di animali per la produzione di pellicce, una pratica che vede la maggioranza degli italiani fortemente contrari: l’83% degli italiani secondo Eurispes in “Rapporto Italia 2011”.
Tra i finalisti del concorso, una menzione particolare l’hanno ricevuta due studenti italiani, Azzurra Pallucca dell’Università di Firenze Facoltà di Architettura e Mattia Verzola dell’Istituto Greggianti di Ostiglia (MN). Belga è lo studente classificatosi primo, mentre sono americani gli studenti arrivati al secondo e al terzo posto, che si sono aggiudicati rispettivamente i 700, i 300 e i 150 euro in palio.  Tutti gli artworks sono visibili sul sito http://www.infurmation.com/.
Nell’immagine in alto il poster vincitore del primo premio DAF nel 2010 (Camille Clemmensen, Signe Andersen, Mai Mi Dahmlos Eriksen DMJX Danish School of Media and Jounalism, Copenhagen).

Per approfondimenti: Design Against Fur

Fonte: www.lav.it


Categorie: Animali e Cultura

Dal mare della Sardegna alla campagna toscana la storia a lieto fine di Balai, cane abbandonato dai padroni sulla spiaggia

28/10/2011

I suoi padroni, probabilmente turisti in vacanza in Sardegna, lo avevano abbandonato questa estate in una delle spiagge più affollate di Porto Torres proprio approfittando, per non essere notati, delle tante presenze. Ma qualcuno si è accorto del cane che si aggirava sperso tra i bagnanti senza che qualcuno lo richiamasse e sospettando fosse stato abbandonato ha segnalato la sua presenza all’associazione animalista “Amici a 4 zampe”. Recuperato da un gruppo di volontari, Balai, questo è nome del cane, è stato da loro accudito e vezzeggiato ma presto li saluterà perché in un accogliente casa nelle campagne fiorentine c’è una signora che l’aspetta e sarà la sua nuova famiglia.
A far avere un lieto fine alla storia di Balai sono stati due coniugi di Livorno che dopo averlo conosciuto a Porto Torrese ed esserne rimasti colpiti dalla sua vicenda, una volta tornati a casa ne hanno parlato ad una loro parente che si è subito dichiarata pronta ad adottarlo.
Per far raggiungere a Balai la sua nuova casa è scattata una gara di solidarietà incredibile tra Comune di Porto Torres, volontari animalisti e la compagnia di navigazione Grandi Navi Veloci.
Il Comune dopo aver microchipato il cane ha accelerato tutte le pratiche burocratiche, i volontari hanno rifinito la buona educazione di Balai che ora sa andare al guinzaglio e risponde al richiamo e la compagnia di navigazione Grandi Navi Veloci ha offerto un passaggio gratuito per il cane e il suo accompagnatore, da Porto Torres a Genova, in una delle cabine speciali riservate a padroni e animali da compagnia.
La vicenda di Balai è stata seguita e sostenuta perché andasse a buon fine anche dagli abitanti della cittadina e dalla sezione locale della Lega Nazionale per la Difesa del Cane.
Magari se ne potessero raccontare di più di queste storie!

Foto: www.stintinonotizie.it


Categorie: Storie del cuore

“Adotta un cane” , passione e determinazione per realizzare il progetto della Fondazione Prelz onlus

28/10/2011

“Adotta un cane” è un progetto della Fondazione Prelz onlus, nata dall’iniziativa di Xenia Prelz che oltre ad avere una pensione per cani a Campagnano di Roma in una attigua struttura ospita anche circa 120 cani randagi con lo scopo di aiutare quegli animali che si trovano in condizioni di salute precarie o patologiche dovute a traumi, maltrattamenti, incidenti o malattie ma che, una volta perfettamente guariti, avranno bisogno di una casa e dell’affetto di un padrone.
Qui gli animali vengono curati, riabilitati e sterilizzati  e la Fondazione stessa, una volta ristabiliti o svezzati, qualora si tratti di cuccioli, si prodiga in ogni modo alla ricerca di una buona famiglia che li adotti.
Con tutte le difficoltà intuibili, sia di origine pratica che economica, Xenia Prelz ha coronato un sogno che da sempre cullava: costruire una struttura sanitaria rivolta esclusivamente ai cani abbandonati, nella quale poterli soccorrere e nella quale praticare il maggior numero possibile di sterilizzazioni, unico presidio valido per contenere il triste fenomeno del randagismo che ormai ha assunto proporzioni enormi.sala_operatoria_2_320x200
Nell’ambulatorio vengono sterilizzati unicamente cani provenienti da associazioni animaliste o dai Comuni. La Fondazione infatti opera in regime di gratuità, richiedendo unicamente un rimborso che copra le spese vive degli’interventi.

Sterilizzazione: un atto d’amore verso i cani…
Questa Fondazione cerca di portare avanti un discorso sul randagismo, che in alcune parti d’Italia sta acquistando proporzioni allarmanti. Tutti conosciamo i lager sovraffollati, nei quali troppo spesso, purtroppo, sono costretti a vivere i cani catturati .
Non è costruendone altri, nei quali spesso si lucra sulla pelle dei poveri animali ospitati, che si potrà arginare il fenomeno ma evitando le tante, troppe nascite.
Si tratta per lo più di meticci che solo in parte si riproducono da randagi, molto più spesso è la cagnolina di casa che dopo un “fuitina” gratifica i sorpresi padroni con una bella cucciolata.
Lì per lì è una festa ma poi?
femmine20nane201_320x200A due mesi sporcano, richiedono cure, buon cibo: e a quel punto si provvede a “disfarsene”, spesso compresa anche l’ingombrante mamma che non è più un tenero giocattolo.
Scatta allora la domanda: cosa fare? I rifugi sono pieni, parenti e conoscenti poco disposti all’aiuto; forse un bello scatolone vicino ad un cassonetto o addirittura dentro, può risolvere il problema. Altrimenti si cerca di rifilare i poveri, ignari cuccioli al primo che passa, senza preoccuparsi di che fine faranno.
La sterilizzazione è un modo per cercare di arginare questa valanga, ma anche qui le difficoltà sono infinite.
Il costo alto dell’intervento è un grosso deterrente e poi c’è il sentimentalismo.
Chi contesta la sterilizzazione come innaturale dovrebbe soffermarsi un attimo a considerare quale potrebbe essere la sorte dei cuccioli, dei loro nipoti e pronipoti. Ogni cucciolata produce nel giro di pochi anni centinaia di cani e la loro sorte è raramente fortunata; troppo spesso invece terribile. Vengono torturati per divertimento, vivisezionati clandestinamente senza anestesia e a quelli che finiscono sotto le automobili morendo all’istante, è andata bene.
Infiniti altri agonizzano sotto qualche cespuglio per giorni. Chi è contro le sterilizzazioni pensi a tutto questo. Più che un diritto alla vita sembra che si voglia garantire un diritto alla sofferenza e ad una morte atroce.

Chi è Xenia Prelz
Xenia Prelz è una gradevolissima signora che sa sfoderare energia e passione da vendere quando si tratta di garantire ai suoi trovatelli il massimo del benessere possibile e un adozione sicura.
Nonostante il nome possa trarre in inganno la signora Prelz è italiana, esule di Fiume e ora residente a Campagnano, una cittadina poco distante dalla Capitale.
I cani sono una presenza costante nella vita di Xenia Prelz, una passione nata nella primissima infanzia, quando ha ricevuto in dono il suo primo cane. Una volta adulta ha allevato bulldog inglesi per dedicarsi poi solo ai cani abbandonati e malati.
La sua pensione per cani ha anche un settore dedicato ai quelli anzianiufficio20pensione_320x200 bisognosi di particolari attenzioni e confort. Con i proventi della pensione da oltre dieci anni ha dato vita una struttura per cani abbandonati e randagi, dove tra i tanti animali ospitati hanno trovato rifugio anche quattro zampe sequestrati, 30 dalla Sicilia, zona Scicli e altri 10 dall’Abruzzo, dopo il sisma, tutti bisognosi di cure. Da tre anni è anche riuscita a realizzare, come si proponeva da tempo una clinica veterinaria destinata ai cani delle associazioni di volontariato e dei canili comunali.
Ma lasciamo che siano le parole della sua amica, la naturopata Erika Sartori, a farci capire meglio il rapporto e il dialogo che Xenia Prelz ha con i cani.

“Aveva cinque anni quando sua madre le fece la domanda di routine: ‘Xenia che regalo vuoi per il tuo compleanno?’
E lei spalancando i suoi tenaci occhi azzurri, fissandola dalla sua statura, senza alcuna esitazione rispose: ‘Voglio un cane’. E così ottenne il dono sperato e da lì, dal suo compleanno, cominciò il suo mondo di passione.
Da quel giorno non ci furono per lei istanti nei quali la sua vita non sia stata accompagnata, rallegrata, occupata, rattristata, scandita da un soggetto più o meno peloso, più o meno voluminoso, più o meno esteticamente gratificante di nome cane.
Cane come bisogno, cane come amore, cane come dedizione.
Il cane sta accanto all’essere umano fin dalla notte dei tempi ci insegna Lorenz, fin dai tempi in cui ancora non era cane, ma sciacallo, seguiva i gruppi umani nei loro spostamenti nomadi.
Il cane sta accanto sempre, in ogni occasione della vita del suo compagno umano. Xenia Prelz ha imparato a parlare il linguaggio del cane. Ho instaurato con lui la medesima relazione che esso cane instaura con lei. Xenia sta accanto al cane come lui sta accanto a lei.
Il privilegio di conoscere altre lingue ci consente di comunicare con persone appartenenti ad altre culture, con abitudini diverse dalle nostre con altri modelli comportamentali.
La lingua o meglio il linguaggio del cane è esattamente un altro modello comportamentale rispetto al nostro modello umano con limiti diversi, con altre peculiarità.
Xenia conosce il cane, i cani; conosce le caratteristiche di ogni cane, le percepisce a livello istintuale e con la competenza dell’esperienza mentale entra in comunicazione immediata con i suoi bisogni.
Per questo motivo nel realizzare la Fondazione Prelz non solo ha creato un’opera utile, ma importante.
Ha elaborato e trasformato la gioia della bambina che aspettava di accarezzare un muso peloso in un sogno tangibile: dare ad ogni cane ‘smarrito’ un vero luogo di accoglienza sicura.
Grazie a Nome di tutti i cani futuri, passati e presenti.”

Per adottare uno dei cani della Fondazione, visibili anche sul sito www.adottauncane.it, contattare per appuntamento:

Fondazione Prelz
Strada di Montelupoli, 45
00063 Campagnano di Roma
Tel.: 06/9041448

Per eventuali donazioni è possibile effettuare un versamento a:

Fondazione Prelz  – IBAN :IT 78C0200803377000060002459, oppure fare una ricarica su Postepay  n. 4023600589696253 


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“Mobile Bioparco”, la visita al Bioparco di Roma diventa intermediale sull'iphone, ipod touch e smartphone android

27/10/2011

Anche senza muoversi da casa ora sarà possibile visitare e conoscere tutto del Bioparco di Roma.
Frutto delle nuove tecnologie, è stata presentata in Campidoglio, a Roma, dal presidente della Fondazione Bioparco Paolo Giuntarelli e dall’assessore capitolino al Personale Enrico Cavallari, “Mobile Bioparco” la nuova guida multimediale realizzata in collaborazione con Sincro consulting.
L’applicazione è disponibile su iphone, ipod touch e smartphone android, il download e’ semplice: basta collegarsi sull’Applestore o sull’AndroidMarket, o andare sul sito del Bioparco www.bioparco.it, e si può iniziare la visita. Sono visitabili schede informative e gallerie fotografiche di tutti gli animali e delle piante presenti, la mappa del Parco, il calendario degli eventi e delle attività in programma oltre a informazioni su tariffe e orari.
Il presidente della Fondazione Bioparco, Paolo Giuntarelli ha illustrato l’importanza della nuova applicazione: “Cerchiamo di utilizzare tutti gli strumenti che ci forniscono le nuove tecnologie per ampliare l’offerta formativa e per cercare di attirare nuovi visitatori e facilitare loro la conoscenza degli animali e l’apprendimento dell’educazione ambientale”.
Anche Enrico Cavallari, assessore ai Servizi tecnologici e Reti informatiche del Comune di Roma,  ha espresso la sua soddisfazione: “Sono molto contento- ha dichiarato- perché Roma Capitale, con tutte le aziende e tutto ciò che è collegato al sistema Roma, si informatizza dando servizi migliori ai cittadini. Le informazioni che vengono date attraverso questa applicazione- ha concluso- saranno utili per vivere meglio il parco”.


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Halloween Dog Parade a New York, se ne sono viste di tutti i colori! 500 cani sfilano in maschera per festeggiare Halloween

27/10/2011

Anche quest’anno con qualche giorno d’anticipo, rispetto ai festeggiamenti umani, i newyorkesi proprietari di cani hanno dato vita all’Halloween Dog Parade che ha visto un colorata e divertente parata di cinquecento cani mascherati per Halloween più per la gioia dei loro padroni che per la loro.
Ad aggiudicarsi il primo premio come miglior maschera è stata una cagnetta che ha sfilato con un costume perfetta imitazione di quello indossato da Lady Gaga in occasione dei Video Music Awards. Ma al Tompkins square park, nell’ East Village, la fantasia ha spaziato dalla musica al cinema con un cane vestito come Natalie Portman in “Black Swan” e non sono mancati i protagonisti della serie televisiva “Mad Man”. Un premio speciale è stato assegnato ad una coppia cane-padroncino, il primo vestito da autobus e il bambino da fermata del bus.
Questo Halloween canino, ormai è diventato un appuntamento tradizionale, diverte e coinvolge i proprietari dei cani ma chissà che ne pensano le mascherine a quattro zampe?

Foto e gallery immagini dal sito: http://it.lifestyle.yahoo.com


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