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Ministro Brambilla: trend positivo turismo estivo, crescono anche le strutture per chi viaggia con gli animali

01/08/2011

Il Ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla ha positivamente commentato i dati diffusi dall’Osservatori Nazionale del Turismo esprimendo particolare soddisfazione per la crescita di strutture “animal friendly”.
“’Abbiamo messo in campo molte iniziative a sostegno della destagionalizzazione e del turismo sociale -spiega il Ministro Brambilla- L’iniziativa dei Buoni Vacanze, recentemente ampliata da un accordo modello aperto a casse previdenziali degli enti, ha consentito il diritto alla vacanza anche per le fasce piu’ deboli, contribuendo a determinare i numeri positivi del settore riscontrate dalle analisi dell’Osservatorio. Gli Italiani passeranno l’estate soprattutto al mare, come da tradizione, ma aumentano i connazionali che scelgono le città d’arte e le terme, per passare i tre mesi più caldi dell’anno. Le regioni italiane più visitate per l’estate 2011 saranno, secondo le intenzioni, Sicilia e Puglia (rispettivamente 9% ed 8,8% delle previsioni di viaggio), seguite dal Veneto, dalla Toscana e dall’Emilia Romagna -continua la nota- Grazie anche alle politiche attivate dal Ministro a favore delle vacanze con gli animali domestici, oggi il 61,5% delle imprese ricettive italiane permette di soggiornare con i propri amici a quattro zampe. Sono soprattutto le strutture presenti nelle destinazioni dei laghi, termali e balneari a predisporre i servizi adeguati. Sul totale della popolazione italiana saranno oltre 2,5 milioni gli italiani che andranno in vacanza con il proprio animale. Un dato in crescita rispetto allo scorso anno, di quasi un punto in percentuale.
L’avere dato luogo, per la prima volta in Italia, a politiche mirate a favorire l’accoglienza dei turisti che viaggiano con il proprio animale domestico ha permesso, nei fatti, di migliorare le performance del settore, rispondendo alle esigenze di milioni di persone, e di presentare l’Italia al mondo come un paese civile e moderno”, sottolinea il ministro. ‘Nell’ambito di quest’iniziativa, il Ministero del Turismo ha realizzato il sito www.turistia4zampe.it, dove e’ possibile trovare gli indirizzi di migliaia di hotel, ristoranti, villaggi, campeggi, agriturismi e spiagge dove gli animali sono i benvenuti’

Fonte: adnkronos


Categorie: News dal Mondo

I grattacapi del Presidente Obama non finiscono mai: anche il cane “anallergico” non è affidabile

01/08/2011

Subito dopo la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama promise alle sue bambine che finalmente avrebbe esaudito il loro di possedere un cane. Prendere un cane sarebbe stato un po’ mantenere la tradizione
Molti animali da compagnia infatti sono vissuti alla Casa Bianca insieme alle famiglie presidenziali. Franklin Delano Roosevelt non si separava mai dalla sua cagnetta Fala; Bill e Hillary Clinton vivevano con la gatta Socks e il labrador Buddy; Lyndon Johnson aveva addirittura tre cani e il più amato era Yuki, un bastardino trovato in una stazione di servizio in Texas. Il Presidente Johnson  ha voluto farsi fotografare alla Casa Bianca mentre con il suo cane Yuki facevano un duetto di ululati. George W. Bush, predecessore di Obama, per augurare a tutti gli americani buone feste di Natale ha usato un video con il suo scottish terrier Barney.
Per tutto l’Ottocento era tradizione tenere una mucca al pascolo nei giardini della Casa Bianca, perché fornisse latte fresco per la colazione del presidente. L’ultimo inquilino della Casa Bianca a usufruire del privilegio fu William Howard Taft (in carica dal 1909 al 1913). Il figlio di Benjamin Harrison aveva anche una capretta.
Per Obama mantenere la promessa e scegliere il cucciolo giusto perSasha e Malia, predisposte a reazioni allergiche in presenza di cani, non è stata una cosa facile. Alla fine la scelta è caduta su Bo, un esemplare bianco e nero di Cane d’acqua portoghese, accuratamente scelto fra quelli considerati finora anallergici. Ora però da uno studio dell’Henry Ford Hospital di Detroit è emerso che non esistono razze canine anallergiche e quindi anche Bo potrebbe dare problemi alle figlie del Presidente.
Come riportato dall’American Journal of Rhinology and Allergy, i ricercatori, coordinati dalla dottoressa Christine Cole Johnson, dopo verifiche scientifiche, hanno stabilito che non esistono cani anallergici ma solo ipoallergenici che perdendo meno pelo, cellule morte e saliva sarebbero più tollerati dalle persone predisposte alle allergie come le giovani OBama. 


Categorie: Curiosità