In tutto circa 80 cani, in due sedi diverse. Alcuni così malridotti da non reggersi in piedi, denutriti e infestati di parassiti. Li hanno trovati dopo l’ennesima denuncia sporta dall’associazione Incrociamo le zampe presieduta da Rita Storri, nei giorni scorsi a Montopoli in Sabina in frazione Fontevecchia, i carabinieri Forestali della sezione di Poggio Mirteto che hanno agito in collaborazione con i colleghi della sezione di Montebuono e del servizio veterinario della Asl di Rieti. I cani, molti dei quali di razze pregiate, erano detenuti da da una donna: questo è stato il sesto sequestro di cani, effettuatole nel giro di pochi anni, già condannata in secondo grado per maltrattamento di animali.
“Complessivamente -dice a Labitalia Sabina Gioia, presidente dell’Associazione Bassotti e poi più, che, insieme a ‘Incrociamo le zampe’ è una delle associazioni coinvolte nell’affidamento e nella cura dei cani sequestrati- alla signora dal 2014 sono stati sequestrati più di 400 cani, tutti messi in pericolo di vita, con rischi anche per la salute pubblica”. “Quello che dobbiamo denunciare è anche la corresponsabilità di chi incautamente cede o vende i cani a persone come lei, senza verificare che fine farà il cane”, aggiunge Gioia.
“I sequestri si sono incredibilmente ripetuti -aggiunge la presidente di Bassotti e poi più- perché sono mancati controlli incisivi e costanti nei confronti di una persona che era evidentemente recidiva”. Adesso i cani sono affidati ad associazioni che per prima cosa devono prendersi cura della loro salute, con esami clinici e cure urgenti. “A noi sono stati affidati bassotti e simil-bassotti: curarli sarà un costo elevato. Speriamo che nel momento in cui potranno essere dati in affido, in attesa della conclusione del processo, molte famiglie siano disposte ad ospitare tutti i cani sottratti all’inferno”, conclude.
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Italo collabora con grande entusiasmo al progetto “AMICI CUCCIOLOTTI 2018 – Le figurine che salvano gli animali” la nuova collezione della Pizzardi Editore che dà il via alla più grande donazione di cibo a favore degli animali. Italo – fa sapere una nota del gruppo – è orgoglioso di mettere a disposizione i propri treni e le proprie Lounge per sostenere il progetto e diffondere il messaggio che ne è alla base: far crescere divertendo per sensibilizzare i piccoli di oggi rendendoli i grandi di domani responsabili e rispettosi nei confronti della natura, degli animali e del prossimo in generale.
In occasione delle vacanze pasquali su tutti i treni Italo e nelle Lounge Italo Club verrà quindi distribuito gratuitamente a tutti i bambini l’Album “Amici Cucciolotti”: la collezione di figurine più amata da milioni di bambini, genitori, appassionati di animali e natura, diffusa in 15 paesi del mondo con la produzione di circa 40 milioni di album dal 2007. Sfogliando l’album i piccoli lettori, oltre a divertirsi collezionando le diverse figurine, si ritroveranno a fare un nuovo ed entusiasmante viaggio alla scoperta delle parole che migliorano il mondo, come Amicizia, Lealtà, Libertà, Solidarietà, e di quelle invece che sarebbe meglio cancellare, come Bullismo, Deforestazione, Estinzione. Un modo diverso per acquisire e fare proprio il significato di vocaboli che hanno il potere di cambiare ogni singola vita.Allegate all’Album ci saranno poi due bustine di figurine e l’altra grande novità di quest’anno: i “Parlottini Ò ”, messaggini personalizzabili da consegnare a mano, pensati appositamente per far interagire maggiormente tra loro i bambini, sempre più esposti alla tecnologia, prosegue la nota.
“Collaboriamo con orgoglio al progetto Amici Cucciolotti – dichiara la dottoressa Antonella Zivillica, direttore delle Relazioni Esterne e Stampa di Italo S.P.A. – grazie al quale sarà possibile non solo la più grande donazione di cibo a favore degli animali accuditi dai volontari della protezione animali, ma anche la diffusione, attraverso il gioco, del messaggio di sensibilizzazione nei confronti della natura per i nostri piccoli viaggiatori. Inoltre sposiamo in pieno la scelta Green fatta da tutti i prodotti Amici Cucciolotti che utilizzano solo carta certificata o riciclata.”
Attraverso numerose iniziative come l’utilizzo dei canali social e del magazine “Italo. I sensi del viaggio” Italo aiuterà “Amici Cucciolotti” a promuovere ulteriormente non solo il messaggio di rispetto degli animali, ispirato alla Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali dell’UNESCO, ma anche di difesa e tutela dell’ambiente.
Come dice Enrico Giaretta, Direttore Relazioni Esterne e Musicali della Pizzardi Editore S.P.A.: “Italo è per noi un partner ideale grazie ai valori condivisi della tutela ambientale. Il nuovo treno Italo Evo, infatti, costruito con materiali riciclabili e progettato secondo i più innovativi criteri di ecosostenibilità, rispecchia l’atteggiamento rispettoso nei confronti della natura che viene trasmesso ai bambini con i nostri album Amici Cucciolotti e che assume la valenza simbolica di una promessa per un futuro migliore.”
Italo è consapevole che per sostenere un progetto come questo, unico nel suo genere, ci vuole grande passione, sensibilità e attenzione al sociale, nonché un grande amore e rispetto per la natura e gli animali: tutte qualità che da sempre contraddistinguono ogni azione intrapresa e che certamente renderanno possibili future collaborazioni volte non solo a sensibilizzare i bambini e le loro famiglie sulle tematiche ambientali, ma anche e soprattutto a sostenere progetti concreti proprio come questo, grazie al quale verranno donate 10 Milioni di ciotole di cibo ai trovatelli accuditi dai volontari della protezione animali (Enpa). Così si chiude la nota dell’azienda.
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L’esplosione della pesca industriale in Antartide, con pescherecci battenti bandiera norvegese, cinese e sudcoreana che operano sempre più vicino alle coste per catturare krill, sta saccheggiando le riserve di questo piccolo gamberetto nei mari del Polo Sud, togliendo cibo a pinguini, foche e balene. Il nuovo allarme arriva da un rapporto di Greenpeace, che rinnova l’appello per istituire una rete globale di santuari marini, tra cui quello nell’Oceano Antartico, in grado di racchiudere il 30% dei mari mondiali entro il 2030.
La pesca di krill è in rapida crescita, evidenzia il rapporto “Licence to Krill” di Greenpeace International, che rimarca il ruolo chiave del krill nella catena alimentare. Una volta pescato, questo gamberetto viene trasformato in integratori alimentari, come le capsule di Omega 3, mangimi per l’acquacoltura o per animali domestici.
“L’industria della pesca al krill in Antartide si presenta con una faccia pulita ma la realtà è alquanto torbida”, denuncia Frida Bengtsson, della campagna di Greenpeace Antartide. “La pesca avviene nei pressi delle aree di alimentazione di balene, pinguini e altri animali a rischio. È una lotta all’ultimo sangue per il cibo con specie che vivono in un’area soggetta a pericolosi mutamenti. C’è già il cambiamento climatico a ridurre il krill”.
Nel rapporto, pubblicato nell’ambito di una spedizione di tre mesi in Antartide, gli ambientalisti chiedono all’industria della pesca al krill di fermare immediatamente ogni attività nelle aree in cui la Commissione per l’Oceano Antartico sta valutando la creazione di aree protette, e alle imprese che acquistano krill e prodotti derivati di non rifornirsi più da pescherecci che continuano a pescare in questi mari.
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Burian e le intense nevicate di questi giorni hanno destato preoccupazione anche per i nostri amici a quattro zampe. Un consigliere comunale aveva lanciato un allarme per le condizioni degli ospiti dei canili di Bologna e di Castel Maggiore e fatto un report poco rassicurante: “Le rigide temperature, unite alle abbondanti piogge dei giorni scorsi, hanno lasciato il segno, con diverse aree allagate e ghiacciate. Si sono ghiacciate anche le ciotole d’acqua all’interno dei box nonostante siano riscaldati”.
La questione, in tempo di elezioni, è poi portata sul tema politico e della gestione delle strutture: “Oltre al bando per la gestione del canile che mi auguro sarà più generoso dei precedenti, sono necessari interventi strutturali per garantire una permanenza dignitosa ai cani durante le temperature più estreme. Più confortevole la sistemazione dei gatti anche se fa rabbia avere un gattile nuovo di zecca a pochi metri e non poterlo utilizzare per i “ricatti” del Comune ci Castel Maggiore che nega l’agibilità degli spazi.”
Oggi la replica del Comune di Bologna: “Al Canile comunale di Trebbo di Reno tutti i box dove sono alloggiati i cani sono riscaldati tranne uno sul quale è in atto un intervento di manutenzione. Va però ricordato che i box sono dotati di aperture dirette con l’esterno e, nel caso delle temperature rigide di questi giorni, l’assenza totale di ingressi di aria fredda è praticamente impossibile”.
“Nelle ultime settimane, grazie al lavoro dei volontari – continua la nota che arriva da Palazzo d’Accursio – si è ottimizzato un canale di comunicazione per lanciare in modo tempestivo la segnalazione in caso di malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Il servizio di manutenzione interviene infatti in modo tempestivo ogni volta che parte una segnalazione. Così è stato anche per l’ultimo intervento eseguito lunedì 26 febbraio per controllare le due caldaie di 48 box; le caldaie sono risultate funzionanti ed è stata anche aumentata la temperatura per avere più caldo. In questo momento è in atto un solo intervento all’interno di un box. Per assicurare il massimo del confort vengono utilizzate anche lampade a infrarossi per i cani anziani convalescenti e i cuccioli”.
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