Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

E' morto Capitain il cane argentino rimasto 11 anni accanto alla tomba del suo umano

26/02/2010

Capitán un meticcio di 16 anni argentino, di Cordoba, ha amato il suo umano morto 11 anni fa, con un sentimento mai venuto meno fino alla sua morte. La storia di Capitain è così speciale da aver fatto il giro dei media di tutto il mondo. Questo cane dal grande cuore è morto per un’insufficienza renale cronica che da tempo lo aveva debilitato. La malattia non gli ha però impedito di recarsi alle sei di ogni giorno al cimitero municipale di Villa Carlos Paz per visitare la tomba di Miguel Guzmán, il suo padrone che speriamo abbia ritrovato sul Ponte dell’Arcobaleno.
Negli ultimi tempi, come riportato da tg24.sky.it, i veterinari che lo accudivano si erano resi conto che Capitán aveva perso la vista e riusciva a malapena a camminare. Nonostante ciò è riuscito fino alla fine a non mancare la sua visita quotidiana sulla tomba del padrone. Fino alla scorsa domenica quando i custodi del cimitero non lo hanno visto aggirarsi come sempre intorno ai vari sepolcri, scoprendolo poi in un vialetto privo di vita.
L’aspetto più sorprendente della storia è quello di come Capitain sia riuscito trovare la sepoltura del padrone. Molti si chiedono come sia stato possibile per l’animale ritrovare esattamente la tomba di Guzmán. Secondo il racconto dei Guzmán, Capitán era sparito pochi giorni dopo la morte del suo padrone facendo perdere ogni traccia di sé. La sorpresa per la famiglia è arrivata un anno dopo quando, durante una visita al cimitero, ha ritrovato l’animale a guardia della tomba del vecchio padrone. “Quando siamo andati con mio figlio al cimitero, l’abbiamo trovato lì”, aveva detto la signora Guzmán a La Voz Interior. “Damián (il figlio) ha iniziato a chiamare e il cane si è avvicinato a noi, abbaiando, come se stesse piangendo”. La donna ha poi raccontato di tutti i tentativi fatti per cercare di riportare a casa Capitán che invece ha scelto di rimanere nei pressi del cimitero per vegliare la tomba del padrone. 


Categorie: News dal Mondo

Animal Hoarding: viveva in casa con 34 gatti, intervengono guardie zoofile

14/02/2010

Viveva con 34 gatti in casa, a Prato, in una situazione di degrado sociale. Per questo i vicini, infastiditi dagli odori ormai insopportabili provenienti dall’appartamento, hanno attivato il Nucleo provinciale guardie zoofile Enpa di Firenze i quali si sono attivati in varie date procedendo ad effettuare le verifiche del caso. Dagli accertamenti e’ emerso il degrado sociale in cui viveva la persona, i problemi interpersonali e la sindrome da accumuloanimali dalla quale era affetta. In virtu’ della situazione le guardie zoofile non hanno effettuato l’accesso ma hanno informato il comando della polizia municipale di Prato per attivare i servizi sociali e il servizio di Igiene urbana veterinaria, al fine di procedere a una accurata verifica sia sulla persona che sul problema igienico. Il personale insieme con gli operatori dell’associazione ‘Sos animali’ di Prato e con il presidente del gattile ‘La Bagaia’ sono riusciti a convincere la donna a cedere gli animali che, al momento, si trovano al gattile in quarantena e sottoposti a visite mediche veterinarie. Altri tre felini sono stati trovati morti e chiusi in un sacchetto di plastica in attesa di smaltimento.


Categorie: News dal Mondo

Animal Hoarding: viveva in casa con 34 gatti, intervengono guardie zoofile

14/02/2010

Viveva con 34 gatti in casa, a Prato, in una situazione di degrado sociale. Per questo i vicini, infastiditi dagli odori ormai insopportabili provenienti dall’appartamento, hanno attivato il Nucleo provinciale guardie zoofile Enpa di Firenze i quali si sono attivati in varie date procedendo ad effettuare le verifiche del caso. Dagli accertamenti e’ emerso il degrado sociale in cui viveva la persona, i problemi interpersonali e la sindrome da accumuloanimali dalla quale era affetta. In virtu’ della situazione le guardie zoofile non hanno effettuato l’accesso ma hanno informato il comando della polizia municipale di Prato per attivare i servizi sociali e il servizio di Igiene urbana veterinaria, al fine di procedere a una accurata verifica sia sulla persona che sul problema igienico. Il personale insieme con gli operatori dell’associazione ‘Sos animali’ di Prato e con il presidente del gattile ‘La Bagaia’ sono riusciti a convincere la donna a cedere gli animali che, al momento, si trovano al gattile in quarantena e sottoposti a visite mediche veterinarie. Altri tre felini sono stati trovati morti e chiusi in un sacchetto di plastica in attesa di smaltimento.


Categorie: News dal Mondo

Animal Hoarding: viveva in casa con 34 gatti, intervengono guardie zoofile

14/02/2010

Viveva con 34 gatti in casa, a Prato, in una situazione di degrado sociale. Per questo i vicini, infastiditi dagli odori ormai insopportabili provenienti dall’appartamento, hanno attivato il Nucleo provinciale guardie zoofile Enpa di Firenze i quali si sono attivati in varie date procedendo ad effettuare le verifiche del caso. Dagli accertamenti e’ emerso il degrado sociale in cui viveva la persona, i problemi interpersonali e la sindrome da accumuloanimali dalla quale era affetta. In virtu’ della situazione le guardie zoofile non hanno effettuato l’accesso ma hanno informato il comando della polizia municipale di Prato per attivare i servizi sociali e il servizio di Igiene urbana veterinaria, al fine di procedere a una accurata verifica sia sulla persona che sul problema igienico. Il personale insieme con gli operatori dell’associazione ‘Sos animali’ di Prato e con il presidente del gattile ‘La Bagaia’ sono riusciti a convincere la donna a cedere gli animali che, al momento, si trovano al gattile in quarantena e sottoposti a visite mediche veterinarie. Altri tre felini sono stati trovati morti e chiusi in un sacchetto di plastica in attesa di smaltimento.


Categorie: News dal Mondo

Animal Hoarding: viveva in casa con 34 gatti, intervengono guardie zoofile

14/02/2010

Viveva con 34 gatti in casa, a Prato, in una situazione di degrado sociale. Per questo i vicini, infastiditi dagli odori ormai insopportabili provenienti dall’appartamento, hanno attivato il Nucleo provinciale guardie zoofile Enpa di Firenze i quali si sono attivati in varie date procedendo ad effettuare le verifiche del caso. Dagli accertamenti e’ emerso il degrado sociale in cui viveva la persona, i problemi interpersonali e la sindrome da accumuloanimali dalla quale era affetta. In virtu’ della situazione le guardie zoofile non hanno effettuato l’accesso ma hanno informato il comando della polizia municipale di Prato per attivare i servizi sociali e il servizio di Igiene urbana veterinaria, al fine di procedere a una accurata verifica sia sulla persona che sul problema igienico. Il personale insieme con gli operatori dell’associazione ‘Sos animali’ di Prato e con il presidente del gattile ‘La Bagaia’ sono riusciti a convincere la donna a cedere gli animali che, al momento, si trovano al gattile in quarantena e sottoposti a visite mediche veterinarie. Altri tre felini sono stati trovati morti e chiusi in un sacchetto di plastica in attesa di smaltimento.


Categorie: News dal Mondo

Animal Hoarding: viveva in casa con 34 gatti, intervengono guardie zoofile

14/02/2010

Viveva con 34 gatti in casa, a Prato, in una situazione di degrado sociale. Per questo i vicini, infastiditi dagli odori ormai insopportabili provenienti dall’appartamento, hanno attivato il Nucleo provinciale guardie zoofile Enpa di Firenze i quali si sono attivati in varie date procedendo ad effettuare le verifiche del caso. Dagli accertamenti e’ emerso il degrado sociale in cui viveva la persona, i problemi interpersonali e la sindrome da accumuloanimali dalla quale era affetta. In virtu’ della situazione le guardie zoofile non hanno effettuato l’accesso ma hanno informato il comando della polizia municipale di Prato per attivare i servizi sociali e il servizio di Igiene urbana veterinaria, al fine di procedere a una accurata verifica sia sulla persona che sul problema igienico. Il personale insieme con gli operatori dell’associazione ‘Sos animali’ di Prato e con il presidente del gattile ‘La Bagaia’ sono riusciti a convincere la donna a cedere gli animali che, al momento, si trovano al gattile in quarantena e sottoposti a visite mediche veterinarie. Altri tre felini sono stati trovati morti e chiusi in un sacchetto di plastica in attesa di smaltimento.


Categorie: News dal Mondo

Animal Hoarding: viveva in casa con 34 gatti, intervengono guardie zoofile

14/02/2010

Viveva con 34 gatti in casa, a Prato, in una situazione di degrado sociale. Per questo i vicini, infastiditi dagli odori ormai insopportabili provenienti dall’appartamento, hanno attivato il Nucleo provinciale guardie zoofile Enpa di Firenze i quali si sono attivati in varie date procedendo ad effettuare le verifiche del caso. Dagli accertamenti e’ emerso il degrado sociale in cui viveva la persona, i problemi interpersonali e la sindrome da accumuloanimali dalla quale era affetta. In virtu’ della situazione le guardie zoofile non hanno effettuato l’accesso ma hanno informato il comando della polizia municipale di Prato per attivare i servizi sociali e il servizio di Igiene urbana veterinaria, al fine di procedere a una accurata verifica sia sulla persona che sul problema igienico. Il personale insieme con gli operatori dell’associazione ‘Sos animali’ di Prato e con il presidente del gattile ‘La Bagaia’ sono riusciti a convincere la donna a cedere gli animali che, al momento, si trovano al gattile in quarantena e sottoposti a visite mediche veterinarie. Altri tre felini sono stati trovati morti e chiusi in un sacchetto di plastica in attesa di smaltimento.


Categorie: News dal Mondo

Animal Hoarding: viveva in casa con 34 gatti, intervengono guardie zoofile

14/02/2010

Viveva con 34 gatti in casa, a Prato, in una situazione di degrado sociale. Per questo i vicini, infastiditi dagli odori ormai insopportabili provenienti dall’appartamento, hanno attivato il Nucleo provinciale guardie zoofile Enpa di Firenze i quali si sono attivati in varie date procedendo ad effettuare le verifiche del caso. Dagli accertamenti e’ emerso il degrado sociale in cui viveva la persona, i problemi interpersonali e la sindrome da accumuloanimali dalla quale era affetta. In virtu’ della situazione le guardie zoofile non hanno effettuato l’accesso ma hanno informato il comando della polizia municipale di Prato per attivare i servizi sociali e il servizio di Igiene urbana veterinaria, al fine di procedere a una accurata verifica sia sulla persona che sul problema igienico. Il personale insieme con gli operatori dell’associazione ‘Sos animali’ di Prato e con il presidente del gattile ‘La Bagaia’ sono riusciti a convincere la donna a cedere gli animali che, al momento, si trovano al gattile in quarantena e sottoposti a visite mediche veterinarie. Altri tre felini sono stati trovati morti e chiusi in un sacchetto di plastica in attesa di smaltimento.


Categorie: News dal Mondo

Automobilista fiorentino colto da malore non vuole andare in ospedale per non lasciare soli l'anziano papà e il suo cane

02/02/2010

Si sente male in auto ma non vuole andare in ospedale per non lasciare il padre anziano e il cane. Ma la Polizia Municipale interviene e accompagna a casa anziano e animale convincendo così il conducente a salire in ambulanza. Il 118 ha chiesto l’ausilio della Polizia Municipale per il conducente di un’auto, invalido e improvvisamente colto da un malore mentre guidava con a bordo il padre ultraottantenne e il cane di famiglia. L’uomo è riuscito a fermarsi a bordo strada evitando di rimanere coinvolto in un eventuale incidente stradale. Ma, nonostante le condizioni riscontrate dal personale sanitario richiedessero un controllo più approfondito presso un Pronto Soccorso, l’uomo era molto preoccupato di lasciare da solo il padre in mezzo di strada con il cane e quindi era titubante a salire in ambulanza. L’operatore della Centrale Operativa, comprendendo queste preoccupazioni, ha trovato la soluzione. Ha inviato sul posto sia una pattuglia dell’autoreparto che ha parcheggiato l’auto (modificata appositamente per l’invalido e quindi con i comandi non immediatamente intuibili ) sia il furgone intestato all’associazione del gruppo di barellieri e donatori di sangue della Polizia Municipale fiorentina che invece ha accompagnato l’anziano e il cane a casa. In questo modo il conducente ha acconsentito di essere accompagnato al pronto soccorso ringraziando gli agenti per il loro intervento. 


Categorie: News dal Mondo