La “disattenzione” della sua proprietaria sarebbe potuta costare molto cara a un piccolo meticcio “dimenticato” all’interno di un’automobile parcheggiata di fronte al centro commerciale “Parco da Vinci”, a Fiumicino (Roma), e salvato grazie al pronto intervento del direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri, e a una serie di circostanze fortuite. «Solo un miracolo ha permesso di evitare il peggio – racconta Ilaria Ferri, ricostruendo l’episodio -. L’automobile aveva i finestrini completamente chiusi ma il tramonto, erano le 19.00 passate, e le coperture d’emergenza che ho sistemato sul tetto delle vettura hanno protetto il meticcio dagli ultimi raggi di sole. Se avessi notato un peggioramento delle condizioni di salute del cane, non avrei esitato un istante; avrei rotto i finestrini dell’automobile e recuperato l’animale dalla sua “prigione” di lamiera.» «Dopo aver cercato di tamponare la situazione – prosegue il direttore scientifico dell’Enpa – ho più volte tentato di rintracciare la proprietaria del quattrozampe attraverso il sistema di annunci del centro commerciale. Ma non c’è stato nulla da fare. A quel punto ho chiamato i Carabinieri che sono regolarmente intervenuti sul posto e hanno identificato la donna, tornata presso la propria automobile solo dopo aver completato il suo shopping. Sono rimasta sconcertata dall’assoluta tranquillità della signora che, con grande naturalezza e tranquillità si è detta sorpresa per tutto quel “trambusto”.» «I carabinieri – conclude Ferri – hanno denunciato d’ufficio la proprietaria del meticcio. Il solo pensiero che il meticcio avrebbe potuto pagare con la vita l’ignoranza della sua “amica” mi fa rabbrividire. Con l’occasione rinnovo l’appello, più volte lanciato dall’Enpa, a non lasciare mai neanche per un istante, il proprio cane all’interno di un’automobile. Infatti sono sufficienti pochi attimi perché la temperatura interna dell’abitacolo raggiunga i 70° e uccida il quattrozampe.» Con l’episodio di Fiumicino, sale a cinque il numero dei casi relativi ad animali abbandonati nelle ultime settimane all’interno delle autovetture (due a Torino, uno a Giulianova in provincia di Teramo): due i cani salvati in extremis mentre per altri cinque, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
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