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“Topiopì” la favola autobiografica dell’amicizia tra un bimbo e un pulcino scritta da Andrea Camilleri

10/09/2016

Andrea Camilleri ha appena compiuto 91 anni e in concomitanza è arrivata in libreria la sua favola “Topiopì”. Un tuffo all’indietro nelle estati trascorse dallo scrittore a Porto Empedocle dai nonni.
Topiopì è infatti un breve racconto di un particolare ricordo d’infanzia dello scrittore siciliano.
Un Camilleri bambino impersonato dal piccolo Nenè che tra i molti animali molti animali della campagna si affeziona ad un pulcino solitario, Piopì. I due diventano inseparabili e tra loro si instaura quella magica intesa tra essere umano ed animale, resa ancora più intensa dalla magia dell’infanzia.
Nel corso nella storia, il pulcino sarà ribattezzato Topiopì e diventerà adulto, galletto o gallina? Tante curiosità ed emozioni per una lettura piacevolissima per grandi e piccini.
Nenè è un bambino di città che frequenta la scuola elementare e l’estate in vacanza vive affascinato la vita rurale, la natura e gli alberi da frutto, egli ama svegliarsi all’alba per accompagnare Rosalia a dare da mangiare agli animali.
Il pulcino Piopì, a differenza dei suoi fratelli che affollano una cesta con il loro insistente pigolio, resta in disparte silenzioso. «In quel momento – continua il racconto – il pulcino solitario si voltò, mi vide, zampettò verso di me e quando mi fu vicinissimo mi guardò e fece: Piopì. Forse si era presentato?». Ottenuto dalla nonna il permesso di tenerlo, Nenè, lo porterà con sé ovunque e i due diverranno inseparabili. Un giorno, tuttavia, si verificherà un brutto incidente che priverà lo sfortunato pulcino di una zampa. «Non osavo né guardare né toccare la zampetta ferita – dice Nenè nel libro -. Mille pensieri mi passavano per la testa. Come avrebbe fatto ora a seguirmi? E come avrei fatto io senza il mio Piopì? Arrivai a pensare che forse se mi fossi tagliato una gamba…».
Quella che Camilleri racconta è una storia d’amore verso il prossimo. Nené, salvando il pulcino due volte – dalla solitudine la prima e dall’incidente la seconda – impara che il valore dell’amicizia sta anche nel sapersi prendere cura degli altri, di coloro cui vogliamo bene. Un messaggio che arriva dritto al cuore dei bambini, ma anche degli adulti, che si trovano a sfogliare con piacere il volume ricco di colori.


Categorie: Animali e Cultura