Una coppia, lui sessantenne e lei quarantenne di Montoggio, un piccolo comune dell’alta Valle Scrivia, nell’entroterra genovese, vivevano in una situazione igienico-sanitaria insostenibile, “ospitando” inoltre 40 cani chiusi in piccole gabbie in una stanza angusta e quasi priva di luce sebbene abitassero in una cascina su tre piani.
Il lezzo insopportabile e il continuo abbaiare di cani aveva più volte suscitato le proteste dei vicini ma è stata una chiamata alla Croce Rossa per una emergenza sanitaria a portare alla luce questa incredibile situazione di degrado. Dopo l’intervento i sanitari hanno tempestivamente segnlato il caso ai Carabinieri sottolineando la sofferenza dei tanti animali rinchiusi.
All’interno della casa i Carabinieri hanno trovato l’abitazione dei due in un totale degrado e in condizioni igieniche non compatibili con la tutela della salute dei proprietari e dei cani. Gli animali vivevano tra gli escrementi in gabbie tanto anguste da costringerli a stare l’uno sull’altro.
Appreso della situazione, la Asl di Genova ha certificato l’incompatibilità di tanti cani e custoditi in tal modo, dando la possibilità ai carabinieri di intervenire anche per l’esistenza di precedenti specifici per la coppia che è stata denunciata per il reato di abbandono di animali.
Non è stato ravvisato il reato di maltrattamento perchè l’uomo e la donna, a modo loro, sono affezionati ai loro cani. Ma d’ora in poi non potranno tenere più di dieci cani in casa, degli altri se ne occuperà il Comune.
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