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Sochi 2014, per mostrare il suo aspetto migliore la Russia fa strage di cani e gatti randagi

04/02/2014

La Russia, in occasione delle Olimpiadi di Sochi, si vergogna non per i diritti calpestati, per i metodi violenti di mettere a tacere i dissidenti, per l’alcolismo e la corruzione dilagante ma del danno d’immagine che potrebbe venirle dai cani e gatti affamati e randagi vaganti per le strade cittadine. Così, pochi giorni dall’inizio dei Giochi, è stato ordinato di intensificare le uccisioni dei randagi.
Lo fa sapere la compagnia incaricata da anni di catturare e uccidere gli animali nell’area del villaggio olimpico, la Basya Services, spiegando di aver ricevuto istruzioni in proposito dalle autorità, le stesse che dovrebbero prendersi cura dei randagi e della loro sterilizzazione.
A riferirlo è il direttore Alexei Sorokin, affermando che il compito dei suoi dipendenti è “catturare ed eliminare” i cani che danneggerebbero l’immagine dei Giochi. Sorokin, dicendo che alcuni cani hanno “morsicato i bambini”, non ha però voluto dire in che modo vengano soppressi, né dove i loro corpi siano smaltiti.
I cani che vivono nelle strade di Sochi, spiega, sono migliaia e di recente si sono concentrati intorno alle strutture sportive, dove gli operai impegnati nelle costruzioni danno loro da mangiare. Sorokin ha raccontato di aver assistito a una prova della cerimonia di apertura la scorsa settimana e che un cane randagio si aggirava tra le persone che si esibivano. “Un cane è entrato nel Fisht Stadium e l’abbiamo portato via. Dio vieta che qualcosa del genere accada alla cerimonia di apertura, sarebbe una disgrazia per tutto il Paese”, ha detto. Ha invece rifiutato di dire quanti siano i quattrozampe ammazzati ogni anno, definendolo “un segreto commerciale”. Di recente Sergei Krivonosov, deputato della regione di Krasnodar, si è espresso a favore della strage di cani, definendola “una responsabilità nei confronti della comunità internazionale: la loro eliminazione è il modo più veloce per risolvere questo problema”.
Lo sterminio dei randagi ha un precedente in Ucraina, dove in vista degli europei di calcio del 2012 fu avviata silenziosamente una campagna per abbattere i cani randagi, denunciate dalle organizzazioni animaliste. Si trattò di una vera strage passata inosservata al mondo che seguì, come nulla fosse, i campionati europei pagati con il sangue di centinaia e centinaia di cani e gatti senza famiglia. Per la situazione di Sochi si stanno mobilitando organizzazioni animaliste di tutto il mondo. L’anno scorso gli animalisti si sono duramente scontrati con le autorità di Sochi, che avevano quindi promesso di annullare le soppressioni e di costruire invece canili. Ora, gli attivisti riferiscono che non c’è traccia delle strutture, mentre le autorità cittadine non rispondono alle richieste di chiarimenti.
Agli occhi delle persone che hanno un cuore non saranno certo delle Olimpiadi macchiate di sangue a fare onore ai progetti di grandezza coltivati dal presidente Vladimir Putin.


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