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"Smontiamo la gabbia", il corteo nazionale contro la prigionia degli orsi al Casteller

19/10/2020

”Smontiamo la gabbia. Dalla parte della resistenza animale”. E’ lo slogan, del corteo nazionale che si è svolto ieri 18 ottobre a Trento per gli orsi rinchiusi nella struttura del Casteller. Il corteo, organizzato da Assemblea Antispecista, Centro sociale Bruno, Coordinamento Studenti medi Trento Rovereto e Fridays for Future Trento, è partito da Villazzano, poco distante dal Casteller. I promotori avevano invitato alla partecipazione per manifestare la solidarietà agli orsi prigionieri, per sostenere la loro resistenza e per contestare con forza le politiche generali sugli orsi della Provincia autonoma trentina. “Fra il 1999 e il 2002 viene realizzato in provincia di Trento il Progetto Life Ursus finanziato dall’Unione Europea, ma bastano pochi anni e ci si rende conto che la presenza dell’orso Yoghi non è compatibile con un modello di turismo consumista e invasivo, nel contesto di un territorio in realtà ampiamente antropizzato – spiegano i promotori – Il risultato è disastroso: 20 anni dopo 34 orsi ‘indisciplinati’ sono scomparsi, uccisi, imprigionati. Tra loro gli orsi (chiamati dalle autorità) M49 e M57 e l’orsa DJ3, attualmente detenuti nella struttura/prigione del Casteller, la cui gestione è, con macabra ironia, affidata all’Associazione dei Cacciatori Trentini”. “I milioni di euro che per il Progetto Life Ursus la Provincia ha ricevuto dall’Europa andavano spesi molto diversamente: progetti di educazione nelle scuole, formazione mirata agli operatori turistici, sensibilizzazione e informazione a tappeto a residenti e turisti, nell’ottica di una convivenza pacifica e rispettosa”, aggiungono gli organizzatori. (Adnkronos)


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