La città di Shenzhen, nella provincia meridionale cinese del Guangdong, è diventata la prima città cinese a vietare la vendita e il consumo di carne di cane e gatto oltre al divieto verso gli animali selvatici. Secondo il “Quotidiano del Popolo” cinese, Shenzhen, in quanto città di primo livello della Cina e centro internazionale di commercio e tecnologia, ha fatto un ulteriore passo estendendo il divieto a cani e gatti. I nuovi regolamenti, approvati martedì, entreranno in vigore a maggio. La massima legislatura cinese, l’Assemblea nazionale del popolo, ha dichiarato alla fine di febbraio di vietare il commercio e il consumo di animali selvatici. I governi provinciali e delle città di tutto il paese si sono mossi per far rispettare la sentenza, ma Shenzhen e’ stata la più esplicita sull’estensione di tale divieto a cani e gatti. La pratica di mangiare carne di cane in Cina non è così comune; secondo il quotidiano la maggior parte dei cinesi non l’ha mai fatto e non vuole farlo.
Gli analisti hanno affermato che la legge di Shenzhen potrebbe essere promossa in più regioni della Cina poiché’ si tratta di un passo positivo per migliorare l’igiene e la sicurezza alimentare; ma per le persone che avevano il diritto di mantenere le loro tradizioni i governi locali potrebbero prendere in considerazione normative più specifiche per aiutare le persone a cambiare o consentire il consumo di carne di cane in base a rigide normative sanitarie in quelle regioni specifiche. (enpa)
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