La polizia teneva sotto controllo i quartieri di Piscinola e di Scampia da parecchio tempo, convinta che il triste fenomeno dei combattimenti tra cani avesse lì una base attiva. Durante un precedente blitz, gli agenti del commissariato di zona, avevano scoperto che lungo le strade e nei giardini erano stati realizzati dei recinti con il fine di allevare cani che per mole e razza potevano essere destinati al mercato dei combattimenti. Ma la Asl che aveva preso in consegna i cani sequestrati, aveva accertato il loro stato di buona salute, la giovane età e soprattutto nessuno degli animali presentava ferite e qualcuno era anche microchipato.
Questa volta però i controlli della polizia hanno dato una svolta alle indagini. Gli agenti hanno individuato e sequestrato un’area nel quartiere di Piscinola, a Napoli, nella zona di via Vittorio Emanuele in cui si effettuavano combattimenti tra cani. Il bliz ha così confermato quanto già sospettato dalle autorità anche sulla base di numerose segnalazioni.
L’area destinata ai combattimenti, delimitata da una recinzione in muratura e ferro, era stata costruita, in spegio alla sensibilità comune, accanto ad una statua di Gesù. Al suo interno la polizia ha trovato quattro pitbull con ferite recenti e cicatrici, tenuti a corte catene e denutriti. I cani sono stati affidati alla Asl che ci auguriano possa indirizzarli in un centro di recupero perchè poi sia possibile cercare un’adozione. L’area sarà abbattuta dai Vigili del Fuoco e i responsabili dell’organizzazione, una volta identificati, speriamo siano condannati alle pene più severe.
Categorie: News dal Mondo
Aggressioni dei cani, l’esperto: “Ecco gli errori da evitare e come fare prevenzione”
Le belle adozioni. Così si sono innamorati di Billy! Ora sono una famiglia
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
www.enpa.it