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Scoperto canile lager nel milanese, liberati 65 segugi detenuti in pessime condizioni in canile abusivo. Denunciato cacciatore-allevatore pluripremiato per animali razza

30/07/2015

L’operazione per liberare, registrare e portare in strutture adatte per curare i 65 segugi italiani prigionieri di quel casale adibito a canile abusivo nei pressi della stazione della metropolitana di Gessate (Milano) e’ durata tutta la notte.
Quando i carabinieri di Cassano d’Adda e il portavoce parlamentare M5S, Paolo Bernini, hanno cominciato il blitz  hanno trovato i 65 cani rinchiusi in strutture abusive e fatiscenti, cuccioli morti, fattrici con cuccioli tenuti al buio totale, senza acqua e cibo.
Nei guai e’ finito un cacciatore i cui segugi sono stati pluripremiati nei concorsi canini. Per l’uomo e’ scattata la denuncia per uccisione e maltrattamenti di animali, esercizio abusivo di professione, dal momento che il canile non aveva alcuna autorizzazione e gli animali erano destinati alla vendita, somministrazione di farmaci scaduti (molti quelli trovati nel casale dagli investigatori) e resistenza a pubblico ufficiale perche’ con i militari e’ ansato in escandescenze. I carabinieri hanno anche riscontrato delle irregolarita’ nella custodia di tre fucili da caccia del proprietario dell’allevamento abusivo che sono stati sequestrati, per quanto fossero denunciati regolarmente. Cosi’ come sono stati posti i sigilli a tutto l’allevamento nel quale, oltre ai segugi, di trovavano anche animali da cortile: galline conigli e altri.
I cani, una volta registrati e dopo aver ricevuto le prime cure, sono trasportati in una struttura idonea, indicata dall’associazione Eital (Ente italiano tutela animali e lupo) in attesa della convalida del sequestro da parte del magistrato. “Un ringraziamento dovuto va all’Arma dei carabinieri – scrive Bernini – che non solo ogni giorno si occupa della sicurezza dei cittadini, ma sempre piu’ spesso viene da noi interpellata e, in qualita’ di Autorita’ di Pg super partes, si presta con impegno e responsabilita’ in controlli che dovrebbero spettare ad altri corpi preposti. Non a caso, gli interventi con i carabinieri portano sempre ad esiti positivi, a differenza di controlli eseguiti da differenti autorita’”. E’ possibile per chiunque aiutare i cani sequestrati ad essere curati, assistiti e alimentati, collegandosi al sito: www.eital.it. (S. R. ansa).


Categorie: Animali e Cultura