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Raro pappagallo catturato a Prato ritrova il proprietario grazie all’anellino identificativo, il microchip dei volatili

18/07/2018

Un pregiato e raro pappagallo scappa dalla gabbia ma viene recuperato e restituito al giovane proprietario. Nei giorni scorsi il gruppo dei carabinieri forestali di Prato è stato contattato da un privato cittadino che ha riferito di aver ritrovato un esemplare di pappagallo in stato di libertà in località Chiesanuova, sempre a Prato. I militari hanno preso in carico l’animale e gli accertamenti condotti dal nucleo investigativo pratese hanno consentito di identificarlo in un esemplare di ‘parrocchetto o conuro dalle guance verdi’ (nome scientifico Pyrrhura molinae), una specie protetta ai sensi della convenzione Cites, sottoscritta a Washington nel 1973 per regolamentare il commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione. Si tratta di un pappagallo di taglia media, le cui dimensioni possono arrivare anche a 30 cm di lunghezza, e colorazione base verde con scagliatura pettorale di colore bruno scuro e dorato chiaro, e fronte corona e nuca nere; deve il nome alle guance tipicamente di color verde.
Una volta determinata la specie animale di appartenenza dell’uccello, i carabinieri forestali hanno potuto condurre una serie di accertamenti documentali e di attività informative che hanno permesso di risalire al detentore originario, risultato un cittadino italiano di 25 anni, residente a Prato, a cui l’animale smarrito è stato prontamente restituito. Per poter risalire al legittimo detentore, è stata di fondamentale importanza la presenza dell’anello di riconoscimento che il grosso volatile portava inserito nella zampa destra, l’equivalente del microchip dei quattrozampe.


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