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Prima di accarezzare un cane sconosciuto mettiamoci nei suoi pani e chiediamo il permesso

16/05/2018

Non tutti i cani accettano con piacere le coccole degli estranei e non per questo, se il 4zampe non desidera essere toccato vuol dire che è un cane problematico o che soffra di una qualche patologia. Semplicemente ha il suo specifico carattere e le sue preferenze. Anche a molte persone da fastidio il contatto fisico a meno che non si tratti di una persona affettivamente molto vicina. Perchè invece i cani dovrebbero essere diversi soprattutto quando geneticamente non sono programmati per essere accarezzati da chiunque o avere l’impellente ed incontenibile desiderio di essere tastati da tutti?
L’avvicinarsi in piedi di fronte al cane e mettergli la mano sulla testa, è il più frequente, modo con cui la gente approccia un cane sconosciuto. Il padrone guarda la scena attonito, perché non ha avuto nemmeno tempo di capire cosa sia successo ma sa che è sbagliato.
E’ infatti uno dei modi migliori per farsi mordere, e non da un cane particolarmente problematico, ma da un qualsiasi normalissimo cane che non sia stato abituato alle manipolazioni da parte di estranei fin da cucciolo: il cane non ci conosce, ci vede arrivare emettendo un verso forte (Che cariiiiiino!), da davanti (atteggiamento aggressivo: i cani che non vogliono mostrare intenzioni ostili per natura si avvicinano ai conspecifici lateralmente), ed effettuando pressione spaziale con il nostro corpo, dato che andiamo ad invadere il suo spazio personale.
Per concludere, manifestiamo un atteggiamento di dominanza sovrastando il suo capo con la nostra mano. Ecco, in linguaggio canino è come se stessimo comunicando: “ehi, tu! Sì, proprio tu, perdente! Adesso vengo da te e ti conviene accettarmi immediatamente come tuo capo, altrimenti te le prendi!”
Logicamente, un cane legato al guinzaglio non ha molta scelta: non potendo scappare, si sentirebbe minacciato e costretto a reagire per salvarsi; per non parlare di un cane che di paura non ne ha affatto, ma decide di accettare la sfida e di rispondere per le rime.
Quindi, prima di avvicinare un cane, preoccupiamoci di domandare al padrone se possiamo farlo: il cane potrebbe non gradire le nostre effusioni, magari perché ha male da qualche parte, magari perché ha un passato traumatico e sta seguendo un percorso di recupero o magari, semplicemente, perché quella è la sua indole ed è perfettamente naturale che un cane non ami alla follia qualsiasi pinco pallino che spunta da dietro l’angolo. Non possiamo pretendere che tutti i cani del mondo siano dei peluche che si lasciano manipolare senza reagire, E’ opportuno salutare il proprietario e poi chiedere se possiamo toccare il cane.
Se il proprietario ci darà il permesso, inviteremo il cane a venire da noi, e non saremo noi ad andare da lui: un cane che non vuole instaurare un contatto non si avvicinerà e dovremo accettare la cosa, mentre andando noi da lui lo forzeremo senza dargli una scelta, causandogli stress. Se il cane si avvicina ed è amichevole, non fissiamolo negli occhi ed accarezziamolo ai lati del collo.
Molte le persone che devono discutere spesso per evitare che mani sconosciute si allunghino verso il loro amico a 4 zampe che non ha piacere di essere manipolato. Se si pone la fatidica domanda “Posso accarezzarlo?” e la risposta è un “No” occorre accettarla senza arrabbiarsi col proprietario che, conoscendo il suo cane, desidera innanzitutto il suo benessere!
Per conoscere altri modi errati di approcciarsi a un cane sconosciuto proseguire la lettura cliccando qui.


Categorie: Curiosità