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Per insegnare le buone maniere ad un gatto serve "l'edugattore"

01/02/2019

Per educare il gatto, l’edugattore (dal francese Éduchateur) è un concept creato nel Québec dieci anni fa da Daniel Filion.
Si tratta di un’organizzazione le cui offerte formative sono riconosciute dall’Ordine dei medici veterinari del Québec.
La squadra di intervento sul comportamento felino è oggi composta da 35 oggi comportamentalisti, e l’anno scorso è stata aperta una filiale sul Vecchio Continente, in Francia.
L’edugattore o “éduchateur” ha un certificato di idoneità per gli animali domestici (CCAD) e ha conseguito la loro formazione in Quebec o in Francia, presso comportamentisti veterinari o no, con un aggiornamento delle conoscenze attraverso il monitoraggio scientifico (soprattutto in termini di cognizione felina).
L’educatore si basa su competenze ed etica forti: ovviamente non possono prescrivere farmaci, né fornire pareri sul comportamento alimentare dei gatti, ognuno deve infatti rimanere nell’ambito delle sue competenze.
La responsabile della filiale francese, Sandie Decortiat, ha più volte ribadito la necessità che, prima di avviare la gestione comportamentale, l’animale sia sottoposto a visita veterinaria preventiva (eliminazione inappropriata, vocalizzazioni notturne, ecc).
In Francia, il team è composto da “éduchateurs” junior e senior, con la presenza di una veterinaria, che si impegna soprattutto per il monitoraggio scientifico permanente.Questo monitoraggio costringe gli “edugattori” a rivedere regolarmente le loro argomentazioni e il modo di esprimersi e, poiché in termini di etologia felina, le cose cambiano rapidamente.
Edugattore si diventa: formazione per tutti gli utenti
“Éduchateur” opera presso i proprietari per consultazioni sul comportamento e dà regolarmente lezioni di Chatcadémie (letteralmente: Gattaccademia, con tre livelli differenti, per i proprietari) della duarata di tre ore.
Per i professionisti, i comportamentalisti e gli assistenti veterinari, propone stage felintensivi di perfezionamento, in più giorni.
Ad esempio, lo scorso marzo a Parigi si sono svolte tre sessioni di Chatcadémie, che hanno riunito una cinquantina di partecipanti. In programma: il linguaggio del corpo, il temperamento e l’analisi del carattere dei gattini per sceglierli bene, i bisogni del gatto per essere felice; la comunicazione tra gatti e con noi, per capire meglio le aggressioni e gestirle; infine l’intelligenza del gatto e le sue emozioni, con attività pratiche.
Questi corsi consentono anche ai proprietari di chiarirsi le idee, desiderare di incontrare al meglio le esigenze del proprio gatto ed educarlo, in particolare a entrare con piacere nel suo trasportino trasporto o assumere volentieri un farmaco.
Questi sono tutti elementi essenziali per la medicalizzazione di un animale che spesso oppone una fiera resistenza!


Categorie: Curiosità