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Ombra, il leone denutrito di uno zoo in Nigeria, lasciato quasi morire se un visitatore non avesse denunciato

19/11/2020

Ovunque gli animali vengano tenuti in gabbia o comunque in spazi circoscritto, siano circhi o zoo, non sono posti dove la loro vita può essere felice. Se poi questo avviene in un paese attanagliato dalla povertà, gli animali rischino la sopravvivenza.
E’ quanto riporta la stampa.it con la triste storia di Ombra, un leone, rinchiuso nello Gamji Gate Zoo di Kaduna in Nigeria . Omra non ha più nulla dell’imponenza del grande felino, re della foresta. I suoi “carcerieri” hanno lasciato che si riducesse uno scheletro e presto sarebbe morto se qualcuno davanti alla vergognosa condizione in cui era tenuto Ombra non avesse deciso di denunciare quello che aveva visto.
L’uomo, entrato per visitare lo stesso zoo, dopo pochi passi si è trovato dinanzi ai suoi occhi il leone Ombra, il quale suscita in lui subito molta curiosità e paura.
Passano pochi secondi e alla paura subentra uno stato di disagio e angoscia per la situazione che questo uomo comincia a vedere davanti a sé. Il leone è completamente denutrito, ridotto pelle e ossa. Si capisce fin da subito che è stato lasciato allo stato brado da parecchio tempo. L’uomo, in preda a un attacco di rabbia, filma tutto e poi gira la clip a un’associazione che si occupa di salvaguardare gli animali, soprattutto quelli tenuti in cattività: la Wild@Life.
Quest’ultimi sono intervenuti per cercare di tirare fuori il leone e lo hanno trovato in pessime condizioni. Non solo il leone. Intorno c’erano altri animali chiusi in gabbia come le scimmie, coccodrilli e struzzi, tutti tenuti, chi più chi meno, in stato pietoso. Ora Ombra, preso in cura e sotto stretta sorveglianza, combatte tra la vita e la morte per colpa di un gruppo di esseri umani che ancora si credono dio sceso in terra.
Per capire tutta la brutalità dell’evento basta leggere le poche parole riportate dall’uomo che ha filmato lo stato in cui versava il leone in questione: “Quando l’ho visto sembrava sul punto di morire, non c’erano vita in lui. Mi è salita una rabbia infernale e ho deciso di documentare tutto. Penso non metterò mai più piede in uno zoo, anzi: spero li chiudano presto”
Lo zoo in questione, ora, è sotto stretta sorveglianza delle autorità competenti e quasi sicuramente si forzerà per farlo chiudere al più presto, com’è già successo con un altro zoo del Burkina Faso.

(Fonte Facebook Wild@Life)


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