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Oggi inanellamento pulli di Aria e Vento coppia di falchi della Facoltà di Economia di Roma “La Sapienza”. Appuntamento per tutti gli appassionati alle ore 16,45

27/04/2015

Anche quest’anno i nuovi nati dalle uova della coppia di falchi pellegrini Aria e Vento, saranno inanellati sul terrazzo della facoltà di Economia dell’Università di Roma “La Sapienza”. L’appuntamento con i ricercatori dell’associazione scientifica di Ornis Italica è per oggi, a partire dalle ore 16,45
La stagione riproduttiva della prolifica coppia di rapaci che nidifica in una cassetta-nido installata da Terna sul cornicione dell’Università “La Sapienza”, aveva preso il via nei primi giorni di marzo quando Aria aveva depostole sue uova. Sia la deposizione che la schiusa delle uova sono avvenute in diretta web, e sempre online sul forum di Aria e Vento. La cassetta-nido è infatti monitorata 24 ore su 24 da una webcam di nuova generazione, caratterizzata da una altissima definizione delle immagini, che permette a studiosi e appassionati di seguire la vita dei rapaci direttamente dal sito www.birdcam.it e dalla sezione “sostenibilità” di Terna.
“Birdcam” è un’iniziativa che vede la collaborazione di Terna, proprietario della rete elettrica nazionale, dell’Università “La Sapienza” di Roma e di Ornis Italica, l’associazione di ricercatori e ornitologi con la quale Terna collabora anche per il progetto “Nidi sui tralicci” che ha già portato all’installazione di numerose cassette-nido artificiali sulle linee di Terna.
Come da tradizione, ogni anno l’inanellamento dei falchetti da parte degli operatori dell’Associazione Ornis Italica avviene a circa 15 giorni dalla loro nascita, quando i pulcini sono ancora a uno stadio precoce del loro sviluppo, ricoperti di piumino bianco, mentre le prime penne spunteranno tra qualche giorno. I tempi dell’operazione sono dettati dalla necessità di non correre il rischio che i pulcini, spaventati dalla presenza degli operatori, possano sbilanciarsi nel vuoto.
L’inanellamento è un atto fondamentale dal punto di vista scientifico perché consente la riconoscibilità nel tempo di questi soggetti che potranno essere osservati o catturati nuovamente da altri ricercatori.
Le eventuali future segnalazioni permetteranno, infatti, di ricostruire i movimenti degli uccelli che ancora oggi non sono del tutto conosciuti. Ci si aspetta che i giovani falchi, una volta involatisi dal nido, si allontanino fino all’Africa subsahariana (da qui il nome di “peregrinus”: pellegrino, dato a questo falco) anche se dati acquisiti proprio da questi soggetti indicano una spiccata filopatria.


Categorie: Eventi e Appuntamenti