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Muore di caldo e fatica il cavallo di una botticella alla Reggia di Caserta. Enpa: Inammissibile sfruttamento di animali. Ci costituiremo parte civile

13/08/2020

Ancora una morte senza senso per business, per il gusto di far divertire i turisti e magari scattare un selfie. E’ morto questa mattina un cavallo che trainava una botticella destinata ai turisti nella Reggia di Caserta, probabilmente a causa del caldo torrido. L’Ente Nazionale Protezione Animali, da sempre impegnato per contrastare questo insensato mercimonio perpetrato ai danni di cavalli resi schiavi, farà tutto il necessario attraverso il suo studio legale perché i colpevoli di questo scempio paghino per le loro azioni. Massimo Pigoni, Vicepresidente nazionale Enpa: “E’ assurdo che al giorno d’oggi ancora si utilizzino gli animali per queste finalità, attività non più accettabili anche alla luce delle ormai accreditate conoscenze scientifiche ed etologiche che dimostrano senza ombra di dubbio che gli animali soffrono e patiscono esattamente come noi. L’Enpa combatterà questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a disposizione. In un Paese civile le botticelle dovrebbero scomparire immediatamente e per sempre”.
Nella Reggia di Caserta, dove ieri si è consumata questa tragedia, nonostante il caldo, i cavalli continuano a salire e scendere a pieno carico, trainando carrozzelle e persone. Uno di loro oggi non ha più resistito e si è accasciato in terra per non rialzarsi più. E probabilmente ora verrà sostituito come si sostituisce un bus per turisti.
Le autorità sanitarie hanno transennato l’area per consentire i rilievi del caso e per portare l’animale in un centro specializzato. L’autopsia accerterà le cause per le quali il povero animale è crollato a terra, senza vita, mentre trasportava una carrozza carica di turisti, in una giornata caldissima.


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