Una morte terribile, avvolti dalle fiamme e soffocati dal fumo, quella trovata da 17 cuccioli nel rogo che venerdì notte ha invaso il capannone della societa’ di import-export di animali di Aversa dove nei box erano ospitati circa 200 cani.
Quindici cagnolini sono morti quasi immediatamente, altri due a distanza di qualche ora per le ferite e le ustioni riportate. I Carabinieri, intervenuti prontamente sul posto evitando una strage di maggiori dimensioni, insieme ai vigili del fuoco sono riusciti a metterne in salvo 180, vivi ma completamente anneriti, molti cuccioli hanno pero’ riportato problemi di respirazione gravi e risultano in gravi condizioni.
Tra gli esemplari presenti soprattutto i cani di piccola taglia, ovvero chihuahua, yorkshire terrier, ma anche bulldog inglesi e qualche labrador. Secondo i carabinieri il rogo potrebbe essere di origine dolosa. Le indagini puntano decisamente su un’intimidazione di matrice camorristica, come sembra dimostrare la stessa dinamica dei fatti; le fiamme sono state appiccate infatti prima a un furgone parcheggiato a pochi metri dal capannone, probabilmente l’unico obiettivo degli autori dell’atto, ma, a causa del forte vento, si sono poi propagate alla struttura dove erano ospitati i box con i cuccioli. All’esterno del capannone sono state trovate anche delle polpette, su cui verranno effettuate analisi per stabilire l’eventuale presenza di veleno; il cibo era destinato probabilmente ai cani da guardia della struttura per evitare che abbaiassero. Subito dopo il fatto, i cagnolini sono stati curati direttamente in azienda dai veterinari interni e da quelli del’Asl di Caserta; sono stati quindi trasferiti in altre strutture della societa’ poste nelle vicinanze.
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