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Mentre in Val di Susa brucia tutto, i cacciatori si appostano ai margini degli incendi per colpire gli animali in fuga

30/10/2017

Sono immagini che lasciano atterriti: decine di incendi stanno distruggendo svariati ettari di bosco uccidendo centinaia di animali.
Di fronte ad uno scenario dantesco come questo” commenta Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale ENPA “viene da pensare che l’uomo dovrebbe solo fermarsi in silenzio ad assistere alla sua autodistruzione riflettendo su quanto può ancora fare per salvare la natura e quindi se stesso. Invece in questi giorni assistiamo alla più aberrante versione del mondo venatorio con decine di cacciatori appostati ai margini degli incendi per colpire gli animali che fuggono terrorizzati. Quegli stessi cacciatori che nei giorni prima degli incendi seminavano nei boschi i loro proiettili incandescenti che non si esclude siano l’innesco, dato il terreno reso arido dalla prolungata siccità coperto da autunnali foglie secche.Nemmeno le Autorità competenti riescono a fermarli, anche ‘grazie’ alla pilatesca indicazione dell’assessore competente Giorgio Ferrero, recepita dalla Giunta Regionale ‘si dà ai Comitati di gestione degli ambiti territoriali di caccia e dei comprensori alpini delle zone interessate dagli incendi boschivi di questi giorni la possibilità di proporre alla Giunta regionale la sospensione anche solo temporanea della caccia per aree e/o specie determinate in deroga al calendario venatorio, che verranno tempestivamente valutate’.
In sostanza si chiede ai cacciatori di valutare se sospendere la caccia!”


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