“L’Ucraina smentisca il massacro di cani o, se non è in grado di farlo, se ne assuma la responsabilità.» E’ quanto ha dichiarato il presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, in merito alle politiche di gestione del randagismo adottate dal Paese che ospiterà, insieme alla Polonia, i prossimi campionati europei di calcio. «Chiedo al governo ucraino di dirci cosa sta accadendo; se non è in grado di mettere fine a questa azione terrificante non è nemmeno in grado di tutelare i numerosi tifosi che si recheranno in Ucraina per seguire gli Europei. Io non mi fermo qui, la protesta arriverà anche in sede europea e se i massacri, come pare, verranno confermati, lancerò anche una campagna internet.» Le notizie che provengono dall’Ucraina, e che riferiscono di nuove stragi, sembrano dunque smentire quanto promesso lo scorso novembre dal Ministro dell’Ambiente, che, dopo le numerose proteste internazionali, si era impegnato a bloccare l’uccisione dei cani. «Ad oggi – ha concluso il presidente nazionale della Protezione Animali – il quadro che emerge è tutt’altro che confortante: sono passati due mesi e ne mancano quattro agli Europei. Noi vogliamo sapere cosa accade realmente”.
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