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Marzo, comincia la strage delle foche. L’Enpa: “Fermiamo il massacro”

06/03/2012

Come ogni anno all’inizio di marzo inizia la stagione della mattanza delle foche sulla costa est del Canada. Sebbene in molti Paesi (tra i quali Italia e Russia) sia stata fatta l’importantissima scelta di vietare o restringere le importazioni di pelli e di derivati dalle foche, anche quest’anno la caccia in Canada non si ferma. La ragione è molto semplice: le foche sono sterminate con il consenso del Governo Canadese perché considerate competitrici nella pesca. Ecco perché sono proprio i pescatori ad ottenere ogni anno le quote di caccia e perché, in barba al divieto di uccisione dei cuccioli e in totale assenza di controlli, essi sterminano a randellate anche queste creature indifese. Le nuove generazioni di foca sono già minate dalla perdita di territorio poiché la progressiva diminuzione delle zone di pack sulle quali i cuccioli vedono la luce, è drammaticamente in declino a causa dei cambiamenti climatici. Anche per questo motivo abbiamo richiesto all’ambasciatore canadese di riconsiderare questa scellerata politica del massacro delle foche – quest’anno particolarmente indirizzata verso lo sterminio delle foche grigie ritenute responsabili del declino degli stock di merluzzo – comunicando che abbiamo richiesto al nostro Ministro degli Esteri e al nostro Ministro dello Sviluppo Economico e del Commercio Internazionale di considerare il divieto di importazione di tutti i prodotti ittici canadesi e di rappresentare, in sede internazionale, lo sdegno dei cittadini italiani per questa pratica tanto barbara quanto incivile. 

Fonte: Enpa


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