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L’Enpa vola in Libia per aiutare gli animali dello zoo di Tripoli in gravissima emergenza

12/10/2011

Quattro bancali di mangimi a uso veterinario – alimenti medicati per curare alcune patologie animali (disfunzioni renali o cardiologiche, ad esempio) – e un bancale di farmaci veterinari (antibiotici, soprattutto), messi a disposizione dalla Demas, impresa di Roma specializzata nella distribuzione e commercializzazione di farmaci veterinari. E’ questa una parte del prezioso carico partito questa mattina da Pratica di Mare (Roma) a bordo di un C 130 dell’aeronautica militare che nelle prossime ore atterrerà a Tripoli per riportare in Italia 25 feriti libici, vittime degli scontri che ancora proseguono nel Paese.
I cinque bancali di aiuti, per un peso complessivo di oltre una tonnellata, saranno consegnati dal direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri, anch’essa a bordo del C 130, al personale medico dello zoo di Tripoli e serviranno ad alleviare le sofferenze degli oltre 700 animali (appartenenti a più di 50 specie diverse) che si trovano all’interno della struttura. Come già denunciato dalla Protezione Animali nelle scorse settimane, molti di loro, dopo il coinvolgimento della capitale libica negli scontri, si sono venuti a trovare senza cibo né acqua, e senza la necessaria assistenza richiesta dalla condizione di cattività.libia-a-rischio-gli-animali-dello-zoo-di-tripoli-1_320x200
«Ringrazio di cuore il Ministro Frattini, che, ancora una volta ha avuto, pur nella difficilissima contingenza internazionale, un pensiero per gli animali. Ringrazio anche lo staff del Ministero degli Affari Esteri, la Cooperazione Italiana ed il Comando Operativo di vertice Interforze che hanno reso possibile la consegna degli aiuti, e la Demas che, oltre ad avere messo a nostra disposizione più di una tonnellata tra medicine e generi di prima assistenza, ha curato l’aspetto logistico dell’operazione, consegnando il materiale all’aeroporto di Pratica di Mare.», dichiara Ilaria Ferri che prosegue: «L’obiettivo del nostro intervento, iniziato già nei giorni scorsi con una donazione all’Ifaw (International Fund for Animal Welfare) già presente sul territorio–, non è di sostenere una struttura di cattività, ma di contribuire a risolvere una situazione di gravissima emergenza. I 700 animali dello zoo di Tripoli, infatti, si trovano a pagare sulla loro pelle il prezzo non soltanto della loro prigionia ma anche dell’involontario coinvolgimento nelle vicende umane.»
E la gara di solidarietà internazionale per i “700 di Tripoli” ha prodotto anche un altro risultato. «Posso dire che per loro si è aperto anche un altro spiraglio – conclude Ferri-. Non appena sarà risolta la situazione strettamente emergenziale, molti degli animali dovrebbero essere restituiti alla natura e rilasciati all’interno di alcuni santuari.»
Se l’operazione è andata a buon fine, il merito è anche della Demas che ha predisposto gli aiuti a tempo di record. «La Demas, presente sul territorio dal 1969, è sempre stata sensibile ai bisogni dei grandi e piccoli amici animali – dichiara Remo Foglietti, titolare della ditta romana -. D’altra parte sono proprio loro che ci hanno permesso di diventare un punto di riferimento nel nostro settore. Quindi non potevamo certo rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza dei 700 animali di Tripoli. Grazie al supporto logistico del Ministero degli Affari Esteri, a cui va la nostra gratitudine, siamo riusciti a concludere l’intera operazione in soli quattro giorni. Sapere di essere riusciti, in soli quattro giorni, ad organizzare l’invio degli aiuti ci riempie d’orgoglio. Ma soprattutto ci riempie d’orgoglio sapere che il nostro gesto potrà contribuire a salvare molte vite innocenti.»


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