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Le oche degli alpini di Malo massacrate da due minorenni

21/05/2012

Una triste sorpresa per gli alpini di Malo che, di ritorno a casa, dall’85esimo raduno nazionale dell’associazione a Bolzano, avvenuto nei giorni scorsi, hanno ritrovato vivi solo due dei cinque uccelli bianchi di cui da tempo si prendono cura. Sono due adolescenti i responsabili dell’uccisione di due oche, che da anni vivevano nei pressi dell’associazione alpini di Malo (Vicenza), massacrate a bastonate sotto gli occhi del custode. Un’amara scoperta che ha lasciato perplessi alpini e residenti delle abitazioni vicine. Le loro oche, da anni, abitano il “giardino di casa” davanti la sede dell’associazione in via Macello, la zona verde nei pressi del fiume Livergon, salvaguardata dal custode Renato Danieli. Proprio Danieli ha assistito, sconcertato, al pestaggio di due degli animali.  «È stata una violenza oscena – racconta -. Stavo lavorando a della legna quando ho visto due ragazzi prendersela con le oche. Erano molto giovani, 15 o 16 anni al massimo; dapprima erano intenti a pescare, ma ad un certo punto hanno preso dei bastoni e hanno cominciato a picchiarle. Allora, ho cercato di intervenire chiedendo cosa stessero facendo e perché, ma mi hanno risposto che non era affar mio. Il giorno dopo le ho ritrovate morte poco distante dalla casa degli alpini». Un’oca invece, dal giorno del fatto, non è più stata ritrovata.

Un gesto così grave non può restare impunito, la LAV, infatti, presenterà una denuncia nei confronti dei due ragazzi e chiederà una pena esemplare affinché i due adolescenti capiscano chiaramente che la violenza, nei confronti di esseri inermi, siano essi animali o umani, non è accettabile, mai!
Un’azione inqualificabile, di una violenza inaudita e gratuita compiuto nei confronti di due animali che nell’uomo vedevano un amico. Ancor più grave perché compiuto da due adolescenti che, scoperti dal custode dell’associazione alpini, hanno reagito con fare intimidatorio.
 “La violenza sugli animali da parte di bambini e adolescenti si può trasformare nell’età adulta in violenza contro le persone: la conferma di questo legame viene da numerosi studi – dichiara Ciro Troiano, criminologo, responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV.
 “La crudeltà nei riguardi degli animali è uno dei criteri che permettono di individuare la presenza di un Disturbo della Condotta in età infantile o adolescenziale che può evolversi in Disturbo Antisociale di Personalità. Per questo – conclude Troiano- episodi simili non devono essere assolutamente sottovalutati, poiché possono nascondere problemi e disagi potenzialmente mutabili in comportamenti più offensivi sotto il profilo criminale”
Ora la parola passa alla Magistratura che sarà chiamata a tutelare anche il danno procurato ai tanti cittadini che con piacere godevano della compagnia delle oche vigliaccamente massacrate.

Fonte: www.lav.it


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