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La battaglia legale di una donna per salvare "il cane della Bibbia"

30/03/2012

Orecchie a punta, pelo folto marrone o bianco e nero, coda a ricciolo .Così si presenta il “cane di Canaan”, per molti il tipico cane randagio israeliano ma, per chi vuole proteggerlo, è il cane che abitava in Terrasanta gia’ dai tempi della Bibbia.
In prima linea in questa battaglia è Myrna Shiboleth, un’addestratrice di New York che nel 1970 è arrivata in Israele e ha fondato un allevamento sulle colline della Giudea per preservare questo cane. Ma ora l’autorità israeliana per la Terra rivendica la proprietà e la Shibolet ha chiesto l’appoggio degli appassionati d tutto il mondo. Una petizione online ha già raggiunto 2mila firme da tutto il mondo.
Vittime di un ampio programma di abbattimento dei cani randagi che li ha decimati, i cani di Canaan stanno diventando infatti sempre più rari. Molti di loro vivevano a margine degli accampamenti beduini nel deserto del Negev, ma l’urbanizzazione di questi ultimi sta mettendo a rischio la sopravvivenza di una specie che era presente in questa terra gia’ dal quinto secolo avanti Cristo, come dimostrano i ritrovamento di centinaia di loro scheletri nel Sinai.

Foto: www.aboutpedigreedogs.com


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