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In una torrida notte di Natale, è morto Winner, l’ultimo orso polare dello zoo di Buenos Aires

31/12/2012

“Con profonda tristezza, vogliamo comunicarvi la morte di Winner, il nostro ultimo orso polare”. Con queste parole i responsabili dello zoo di Buenos Aires hanno comunicato il decesso di “uno degli animali più amati” dello zoo della capitale argentina. La nota precisa le tre ragioni della morte di Winner: “il suo temperamento, visto che è sempre stato molto nervoso, il forte caldo di questi giorni e i rumori per i fuochi di artificio della notte di Natale, tutti fattori che hanno reso difficile la sua termo-regolazione”. “E’ deceduto a causa di un’ipertermia,” precisa poi il comunicato, ricordando che Winner era l’ultimo animale della sua specie residente nello zoo di Buenos Aires.
Miguel Rivolta, il veterinario che si occupava della sua salute, ha spiegato al quotidiano Clarìn: “L’animale è sempre stato molto nervoso, ma già altre volte nel corso degli anni ha trascorso i periodi di festività natalizie con fuochi d’artificio e rumori. Inoltre, essendo nato in cattività, come altri animali, si adattava a temperature più calde di quelle polari”. Però in questo caso non è riuscito a sopravvivere.
“L’orso è trovato morto all’interno del complesso, in cui c’è una piscina in cui l’aninale nuotava per ‘raffreddarsi’. Il fatto che fosse così nervoso di carattere rispetto agli altri orsi polari che ospitavamo nello zoo – ha aggiunto lo specialista – ha probabilmente influito sulla sua morte”.
Proprio qualche mese fa, dopo la scomparsa della compagna di recinto, Winner aveva cominciato a mostrare strani comportamenti tipici di situazioni stressanti. Gli animalisti di tutto il mondo si scagliano giustamente contro questa struttura desueta che peraltro sorge in un quartiere chiamato Palermo, proprio nel centro di Buenos Aires. I più generosi ne chiedono lo spostamento, i più intransigenti l’immediata chiusura. Al di là delle cause precise di morte, va da sé che un orso polare starebbe molto bene tra i ghiacci del Polo a caccia di foche e non certo in un recinto con una piscina che deve essere raffreddata per il caldo soffocante di una città del sudamerica.


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