In Grecia arriva il Procuratore per tutelare i diritti degli animali minacciati dalla crisi

15/03/2012

Nonostante la grave crisi economica che sta mettendo in ginocchio la popolazione greca con ripercussioni anche sugli animali domestici e i randagi, la Grecia non ha abbandonato questi cittadini a quattrozampe.
La disoccupazione e la povertà hanno fatto lievitare il fenomeno del randagismo, molte persone non riuscendo più a mantenere i propri animali da compagnia li ha abbandonati, ma i canili e le associazioni animaliste non hanno fondi sufficienti per occuparsi di tutti.
L’impegno degli animalisti per sensibilizzare le persone a continuare a prendersi cura dei loro animali domestici e spingere le autorità del Governo ad occuparsi seriamente del fenomeno del randagismo sembrava si stesse rivelando inutile. Invece, se nel 2009 lo Stato aveva sospeso i finanziamenti per gli animali abbandonati, ora, nonostante le evidenti difficoltà, sono stati trovati almeno i fondi destinati a sostenere un piano medico-alimentare per i circa 2.000 cani di stada che vivono ad Atene diventati a modo loro un simbolo della città. Nelle campagne la situazione è ancora critica e visto l’alto numero di randagi non è raro che qualcuno li elimini ricorrendo ai bocconi avvelenati.
Da oggi però gli animali in Grecia, randagi o no, avranno un Procuratore che si occuperà esclusivamente dei loro diritti. Su ordine infatti del Procuratore Generale di Atene, è stato nominato, per la prima volta nella storia del Paese, un Procuratore che tutelerà il benessere degli animali e vigilerà affinchè i loro diritti siano rispettati. In base alla recente legge votata dal Parlamento greco, il giudice Constantina Aghelopoulou, e’ stata nominata Procuratore responsabile per le uccisioni o i maltrattamenti degli animali o per altre violazioni simili della legge.

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