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Il microchip e l’anagrafe canina della Regione Lazio

23/09/2011

I proprietari di cani dimostrano di aver capito l’importanza di applicare al proprio quattro zampe il microchip, merito anche della campagna “Metti al sicuro il tuo cane”, promossa fin dal 2009 dalla Regione Lazio insieme agli ordini dei medici veterinari delle province del Lazio che ha avuto come  testimonial Francesco Totti e suoi due labrador.Totti_cani-237x300_320x200
Si è diffusa sempre più la consapevolezza che questo dispositivo elettronico rappresentando per l’animale una carta d’identità sia un mezzo valido per prevenire gli abbandoni, rintracciare il proprio cane in caso di smarrimento e reclamarne il possesso qualora sia stato sottratto.
Dotare il proprio cane di microchip significa tutelarlo, preoccuparsi per lui in modo responsabile  senza dimenticare che è soprattutto un obbligo di legge (Legge Regionale 21 ottobre 1997 n. 34, Ordinanza Ministeriale 6 Agosto 2008) per tutti i proprietari di cani.
L’iscrizione degli animali deve essere effettuata entro i due mesi di vita o comunque entro trenta giorni dal possesso se l’animale ha più di due mesi.
E’ possibile tuttavia registrare in questa anagrafe anche gatti e furetti, per i quali però non c’ è l’obbligo di iscrizione, salvo se si richieda il rilascio del passaporto europeo ai sensi del regolamento (CE) 998/2003.
L’applicazione del microchip non è una pratica invasiva infatti si tratta di un piccolissimo dispositivo elettronico a forma cilindrica di soli 11 millimetri di lunghezza e 2 millimetri di diametro, rivestito di materiale biocompatibile, che viene iniettato sotto la cute del cane con una speciale siringa sterile monouso, al suo interno contiene un codice numerico che identifica inequivocabilmente il cane stesso ed è per l’animale totalmente innocuo e indolore.
Per la Regione Lazio, come anche per altre Regioni, il controllo delricerca_padrone_320x200 randagismo e la tutela del Benessere animale rappresentano una priorità,  per questo oltre ad aver  istituito un “Osservatorio Regionale contro il randagismo” che ha coinvolto le istituzioni locali, i professionisti pubblici e privati e le associazioni animaliste, ha messo a disposizione sul sito della Regione  una pagina dove è possibile inserire il numero di microchip di un animale da compagnia e verificare se è regolarmente iscritto e risalire così al proprietario.


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