Se Peter Singer è il padre del movimento animalista, Tom Regan – scomparso nei giorni scorsi per le complicazioni di una polmonite – può esserne considerato a ragione come il fratello maggiore. Il primo, infatti, partendo da una impostazione utilitaristica (utilità intesa come riduzione del dolore), aveva posto le basi per una presa di coscienza collettiva sui temi legati al rispetto e alla tutela degli altri esseri senzienti. In un periodo ancora dominato da una visione “industrialistica”, nel quale la questione animale ancora non si era imposta all’attenzione del grande pubblico, Peter Singer fu tra i primi a parlare al grande pubblico di allevamenti intensivi, sperimentazione animale, vegetarismo, antispecismo. C’era e c’è ancora, tuttavia, nella visione di Singer un residuo di specismo laddove il grande filosofo australiano aveva fatto della razionalità il grande discrimine tra uomini e animali non umani. Fu proprio questo ultimo diaframma il bersaglio della filosofia di Tom Regan che lo superò passando dal concetto della riduzione del dolore nei viventi a quello di “soggetti di vita”. In altri termini, secondo il filosofo di Pittsburgh, se si riconosce alla vita umana un valore in sé e per sé, a prescindere cioè dal (diverso) grado di razionalità che ciascuno di noi dimostra di possedere, allora non si può non attribuire un valore simile anche alla vita degli animali non umani. Il cambiamento di prospettiva è radicale: se per Singer il “rispetto” dovuto a ciascun essere vivente è funzione della riduzione del dolore che esso può provare – il che in via puramente teorica rende ammissibile la sperimentazione animale come extrema ratio per evitare “un male peggiore -, per Ford tale rispetto è dovuto a prescindere da qualsiasi attributo il vivente possegga. Questi, in altri termini, deve essere tutelato e protetto per il semplice fatto di esistere nel mondo. E se ogni forma di vita è degna di protezione, le gabbie, parafrasando lo stesso Singer, non devono essere rese né più grandi né più comode; devono essere semplicemente svuotate. (enpa)
Categorie: Animali e Cultura
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