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Il DNA inchioderà i propriatari maleducati di cani nel Comune di Malnate (Varese

30/12/2016

I cani non hanno colpa e si dice porti fortuna ma è innegabile che mettere un piede su qualcosa di viscido e maleodorante mentre camminiamo da veramente fastidio. Le strade si trasformano in veri percorsi a ostacoli così il Comune di Malnate (16mila abitanti in provincia di Varese), ha deciso di correre ai ripari impiegando guardie ecologiche e Polizia locale per vigilare in modo specialesui proprietari maleducati di cani.
I “colpevoli” di non raccogliere i bisogni del loro 4zampe saranno individuati grazie ai test del Dna che verranno effettuati sulle feci presenti i strada. La giunta comunale sta elaborando un regolamento che darà 8 mesi di tempo a tutti i proprietari per recarsi presso un veterinario: la schedatura del Dna del proprio cane avverrà con un prelievo salivare.
«L’abbandono delle deiezioni è un abbandono di rifiuti – ricorda l’assessore all’Ambiente Giuseppe Riggi – La procedura prevede che l’operatore ecologico impegnato nella pulizia manuale, affiancato da un agente della Polizia locale per la notifica – effettui il campionamento della deiezione abbandonata, e la invii al laboratorio incaricato per le analisi del dna. Avuto l’esito del raffronto tra il Dna del campione e quelli contenuti nella banca dati, sarà possibile risalire all’animale e procedere a sanzionarne il proprietario incivile».
L’Amministrazione di Malnate non è la prima a ricorrere al DNA per arginare un vergognoso fenomeno. Anche il Sindaco di Capri, per tutelare il decoro dell’isola, ha emesso in passato un’ordinanza con cui si imponevano prelievi ematici ai cani per inserire in una banca dati il loro DNA così da poter risalire, in presenza di escrementi, al proprietario che avrebbe pagato una multa variabile dai 25 al 1.500 euro.


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