L’ipertensione sanguigna può colpire i cani (anche i gatti) e come negli umani le anomalie e gli sbalzi di pressione sanguigna possono provocare problemi. Le conseguenze infatti di un abbassamento (ipotensione) o innalzamento del volume del sangue possono anche essere gravi e coinvolgere una serie di organi e apparati.
Facciamo chiarezza su cos’è la pressione. La pressione arteriosa è quella spinta che il sangue esercita sulla parete delle arterie ed è quindi direttamente influenzata dalla forza con cui il cuore, la pompa del sistema cardiocircolatorio, spinge il sangue nei vasi e dalla resistenza che questi esercitano sulla sua circolazione.
Nel cane l’ipertensione può essere di due tipi: ipertensione arteriosa primaria (molto rara) o ipertensione arteriosa secondaria .
La pressione arteriosa, insieme a tanti altri fattori, è un indicatore dello stato di salute dei nostri animali. Nel cane e nel gatto, l’aumento della pressione arteriosa sistemica è comunemente associato ad insufficienza renale cronica, obesità ed altri disturbi metabolici ed endocrini, tra i quali l’ipertiroidismo, l’iperadrenocorticismo e il diabete mellito.
Da un punto di vista clinico l’ipertensione negli stadi iniziali determina pochi segni clinici aspecifici; la misurazione routinaria della pressione rappresenta di conseguenza l’unico strumento che permette di riconoscere precocemente tale situazione. L’ipertensione arteriosa sistemica è una malattia subdola, ed è definita spesso anche in medicina umana un “killer silenzioso”. Per ciò è molto importante stabilire nei nostri animali la presenza o meno di ipertensione cronica, il cui mancato trattamento può causare danni ad organi vitali.
Ma come accorgersi di una pressione alta nel cane quali sono i sintomi che ci devono allarmare? Vediamo dunque come riconoscerli segnali, provocarli e cosa fare in caso di ipertensione nel cane.
I cani che soffrono di ipertensione possono sviluppare uno o più dei seguenti sintomi:
– insorgenza acuta della cecità
– emorragia oculare (sanguinamento all’interno del bulbo oculare, o globo)
– pupille dilatate
– distacco della retina
– movimenti oculari anormali (nistagmo)
– ingrossamento dei reni
– sangue nelle urine (ematuria)
– proteine ??nelle urine (proteinuria)
– sanguinamenti del naso (epistassi)
– convulsioni
– disorientamento
– atassia (mancanza di coordinamento)
– paralisi parziale degli arti (emiparesi, paraparesi)
– soffi cardiaci
– ghiandola tiroidea dilatata (associata a ipertiroidismo)
Vista la complessità e varietà dei sintomi, per prevenire complicanze al nostro cane, possiamo effettuare una misurazione periodica dei valori. La misurazione indiretta (non invasiva) è molto simile alla procedura che viene eseguita dalle persone. Comporta l’applicazione di una cuffia gonfiabile posta attorno ad un arto inferiore o nella coda dell’animale posizionati in corrispondenza o in prossimità del livello del cuore e misurerà la pressione sanguigna con un dispositivo meccanico.
Si consiglia di tenere sotto controllo la pressione arteriosa negli esemplari malati, anziani o in sovrappeso. Lo schema dei valori della media dovrebbe essere:
Il trattamento dell’ipertensione secondaria deve basarsi su una valutazione complessiva del veterinario che modificando la dieta, l’attività fisica, farmaci per via orale o iniettabili e, eventualmente, la chirurgia sono opzioni di trattamento a seconda della causa sottostante all’ipertensione.
Categorie: Curiosità
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